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martedì 31 agosto 2010

La Route des Grandes Alpes

Un itinerario leggendario per un'avventura unica!
Inaugurata nel 1937, la Route des Grandes Alpes è il più affascinante fra tutti gli itinerari montani: da Thonon-les-Bains a Menton, dal Lago Lemano al Mediterraneo, 684 km e 16 cime tra le più alte del massiccio alpino francese (sei delle quali superano i 2.000 metri) conduce gli automobilisti, i motociclisti, i ciclisti, i cicloturisti attraverso un territorio che vanta un patrimonio naturale e culturale straordinario.
La Route des Grandes Alpes, attraversa sei dipartimenti alpini francesi (Haute Savoie, Savoie, Isère - con le sue varianti - Hautes Alpes, Alpes de Haute Provence, Alpes Maritimes), può essere percorsa integralmente da giugno ottobre, oppure a tratti prima dello scioglimento delle nevi sulle cime più alte. Si tratta di uno spazio aperto, in cui ciascuno sceglie il proprio ritmo e percorso in base al mezzo di trasporto preferito e alla propria curiosità.
17 passi - di cui 5 classificati come 'hors-catégorie' (molto impegnativo) - tra i più mitici, complessivamente circa 17.000 metri di dislivello in salita ovvero più di 3 volte il Monte Bianco... La Route des Grandes Alpes è un monumento dell'itineranza cicloturistica. Il suo legame con i leggendari itinerari del Tour de France spiega in gran parte la sua popolarità presso i ciclisti : la Route è una prova, un percorso seminato di insidie e varcarla è un'impresa. Fa parte delle più belle sfide ciclistiche da realizzare.

giovedì 12 agosto 2010

Maglia nera 2010


La maglia nera era il simbolo dell'ultimo classificato nella competizione ciclistica del Giro d'Italia e simbolo molto ambito dai ciclisti che non avevano altre occasioni per mettersi in mostra e per conquistare il cospicuo premio in denaro che era garantito al traguardo finale.
Quindi non potevamo non pubblicare un post dedicato alla "nostra" maglia nera Ad Maiora 2010, e a colui che con tanto sacrificio e dedizione ha centrato questo obiettivo.
Un grazie a Claudio per la sua goliardica interpretazione del Signor Ultimo, ma come sempre "con raffinata simpatia".

martedì 10 agosto 2010

ADM Tour: conclusioni

Il nostro Swiss-Tour  si è concluso e con esso anche gli appuntamenti della programmazione Ad Maiora 2010 (ci rimane solamente l’immancabile manifestazione “Memorial Pascoli” del 12 settembre a San Mauro Pascoli, splendidamente organizzata dall’amico Dino) che da gennaio ci ha visto pedalare in un crescente e studiato obiettivo di poter fornire una adeguata preparazione sportiva ai partecipanti per l’atto conclusivo del Tour e allo stesso modo soddisfare la nostra sete esplorativa che è alla base del ciclismo “cicloturistico”, così come noi lo interpretiamo.
Un Tour, che come ben tutti siete a conoscenza, non ha avuto i favori iniziali della buona sorte, a causa degli imprevisti accaduti precedentemente alla partenza del 1 agosto, ma che  hanno generato una complicità e una saldatura molto forte tra i partecipanti, che mai nelle edizioni precedenti era stata così manifesta. Il maltempo non ci ha dato tregua e pertanto abbiamo dovuto quotidianamente improvvisare il da farsi, alternando percorsi a giornate di sosta forzata: quel che era di un  programma dettagliato minuziosamente nei particolari non ne è rimasto che la brochure illustrativa e la concretizzazione della Tappa N°3, il fantastico-impegnativo circolare Gstaad- Gstaad.
Raccontarvi le quattro  “pedalate” (già goliardamente pubblicate online dal nostro trascinatore Fabio U.) che ci siamo potuti permettere, sarebbe soltanto un semplice riassunto minimale privo di tutte quelle sensazioni, di gioia, di delusione, di stupore, che soltanto chi è stato protagonista ha potuto cogliere, vivere, ognuno a  modo suo, in una  armonica coagulazione del gruppo.
Questo è il vero spirito di Ad Maiora.
Un ringraziamento particolare lo dobbiamo a Marco Selleri che si è fatto promotore verso l’azienda Keit di assumersi l’onere di essere il nostro unico sponsor tecnico fornendoci le piaciute divise ciclistiche, alla Deka Viaggi di S. Agata per lo sforzo organizzativo e logistico d’eccellenza e a tutti i partecipanti, attori primari di questa “impresa” cicloturistica che da nove anni si ripete con soddisfazione.
Abbiamo lasciato anche qui, sulle Alpi Svizzere, la nostra impronta!
(così spieghiamo finalmente il significato del nostro nuovo logo).
Ad Maiora a tutti.

sabato 7 agosto 2010

ADM 6 agosto

BEFORE
Svizzera – Italia,  uno a zero: il meteo svizzero aveva già ieri sera previsto un tempo alquanto incerto, il meteo italiano sole pieno dalle 8 alle 17. Fiduciosi da veri Italiani delle dritte del fiducioso sito web, ci siamo dati appuntamento per la colazione alle 7,00 … pronti come guerrieri!
Dò il primo premio per la fiducia nel beltempo e per l’eleganza a Gigino che si è presentato in divisa super-black con taglio slim, adatta più ad una giornata estiva, ma Gigino ( è noto a tutti) sudando torrenzialmente già a + 5° è perfettamente ambientato.
Secondo premio all’Ing Pina in maglietta old-style del Pedale e pantalone da bici, gli altri tutti alla pari anche se alcuni erano in pigiama.
Il tempo molto autunnale ha creato molti dubbi sul programma, ma che fosse giornata da bici o da viaggio non ha rallentato l’attacco al buffet della colazione anche se la sera prima era stato rifornito il banco della verdure ben tre volte, cotti dieci kg di pasta e dieci di carne. Che fame!
Breafing ore 9,00, il tempo è su ogni tonalità di grigio ma per il Bri oggi è l’ultima occasione per far vedere quello che vale, la preparazione è stata lunga e finora sia per il tempo sia per la compagnia morale ai meno performanti, non si è espresso. Quindi Bri propone subito un RandoTour con 4 salite, 150 km , 4500 mt di dislivello…. Concludendo con la frase: “ci vediamo lassù!”
Il giudice Dirani subito pone i traguardi volanti e traguardo finale, sventolando ai quattro venti, freddi la maglia nera… con fare minaccioso.
Io mi ritiro, questa è una questione da risolvere in casa (del Pedale).
Non partecipa anche Dirani (Giudice), Achille e la Brunella… ma lei è una banderuola in quanto dopo che tutti erano pronti, le valigie erano già state stivate sul pulman e Severino aveva caricato e chiuso nel carro le biciclette, c’è stato il cambio d’idea ed è montata in fretta e furia sulla sua Pinarello.
L’atmosfera è silenziosa e concentrata, pian piano la sala si svuota, gli atleti si vanno a cambiare, c’è anche chi va in bagno ripetutamente (... è la tensione).
Alla partenza il Piatt, in maglia rosa Ad Maiora (Keit), gentilmente concessagli dal Bura (rientrato a casa per motivi misteriosi ma che da indiscrezioni sembra che il vero motivo sia da imputare alla telefonata di un famoso Avvocato divorzista, incaricato dalla moglie a comunicargli una stima degli alimenti….), Gigino si diverte a prenderlo in giro portandolo ad appropriarsi di un zaino appartenente ad un tedesco.
Il gruppo parte.
(articolo by Paolo C.)

AFTER
Si parte con 10 gradi... anche oggi il percorso e’ una piacevole ed intelligente alternativa studiata dal nostro Condottiero con la C maiuscola.
Dopo una prima mezzora di svincoli ingannevoli, incroci che traslano di 180 gradi rispetto alle mappe e miraggi montani, imbocchiamo la giusta salita ,una meravigliosa stradina che si staglia fra vette maestose e boschi secolari.
Un paesaggio alla Jurassik Park con angoli che ricordano i plastici del trenino Marklin.
Ad un certo punto il nonno di Heidi accompagnato dal fido cane Nebbia, sbuca da un viottolo e ci augura una buona pedalata e torna subito nella stalla a picchiare Peter.
Si arriva ai 1600 metri della prima salita piu’ o meno tutti insieme…la bagarre deve ancora iniziare!! Scendiamo velocemente a Jaun per una fredda strada ma gli indumenti invernali ci aiutano a mitigare questo clima rigidissimo. Pertanto subito per riscaldarci attacchiamo la seconda salita , lo Jaunpass (1550 metri) che si presenta subito con una rampa larga e dritta alquanto scoraggiante ( e scoreggiante , dal momento che non tutti hanno ancora smaltito la colazione).
A meta’ salita un forcing dell’inossidabile jonny sgrana il gruppo…rimangono in testa in 5: jonny,Angelita rigorosamente in scia, la maglia Rosa Piat e sorpresa delle sorprese il sottoscritto, in giornata di grazia, accompagnato dal fedele gregario Marco di Monza (amico del cognato di Gianni Bugno …non so se rendo). Qui pero’ devo aprire una parentesi: l’etica professionale di chi scrive di fatti o di persone imporrebbe di essere al di sopra delle parti e di non raccontare e tantomeno esaltare se stessi.
Ma oggi non rispettero’ questa regola e dettagliero’ la mia impresa in ogni particolare ( e quando mi ricapita?).
A 3 km dall’arrivo ordino al mio gregario di “menare” ed in pochi metri ci ritroviamo da soli con un distacco di circa 300 m. che rimarra’ tale fino alla vetta…. E LA PRIMA SALITA E’ LA MIAAA!!!
Una gamba cosi’ in vita mia non l’ho mai avuta ma a onor del vero credo che parte del merito sia dovuto ad una busta che Paolo C. anni 43 (incensurato) mi ha regalato la sera innanzi.
Io seguendo le sue istruzioni ho inserito le polverine nella borraccia provocando delle strane reazioni chimiche simili agli intrugli del druido Panoramix e alle formule magiche di Amelia la fattucchiera.
Scendiamo in una magnifica vallata fino ad incrociare la Simmenthal dove il gruppo si divide …una parte va a sx per il pullman…gli altri piu’ coraggiosi a destra per ,solo dopo 2 km, svoltare a sx per affrontare l’ultima dura salita di questo Ad Maiora, dove come da decennale tradizione e’ posto il traguardo dei traguardi, 10 km con 1000 metri di dislivello… un passo Giau dai contorni piu’ delicati ed alpestri.
Mi sento ancorfa bene e parto gia’ al primo chilometro accompagnato da Marco il gregario e subito mi avvantaggio sul gruppo che non reagisce (non ritenendomi pericoloso).
A meta’ salita mi volto e vedo a circa 300 metri 2 baffi bianchi che m’inseguono ringhiando: è Ezio il duro, l'uomo che non deve chiedere mai....
Si aggiunge dopo un po’ a noi Maltomen in grande forma che sale e scende dalla montagna varie volte mentre tutti noi arranchiamo pietosamente …. alla fine del giro percorrera’ 100 km in piu’ di tutti noi ma verra’ squalificato da Dirani per uso eccessivo di Malto e insalate miste.
A due km dalla cima accuso un lieve calo e sento i peli dei baffi sfregarmi il sellino.. ma con uno slancio d’orgoglio reagisco e raggiungo il traguardo stremato, sudato ma felice e soprattutto PRIMO!
LA MAGLIA ROSA E’ MIA!
Scendiamo per 30 km fino a Spiez dove prima del pullman ci “spariamo” 10 birre gelate servite da Olga una avvenente bielorussa di Minsk (006234567891 per chi volesse contattarla passando da Interlaken).
Al pullman raggiungiamo gli altri che guidati da Nisio erano gia’ arrivati da ore… Nisio era gia’ stato da queste parti nel 1943 in camper ma un bombardamento tedesco aveva raso al suolo il camping e lui era dovuto tornare al Piomboni a Marina di Ravenna.
Il condottiero invita Severino a riportarci verso casa… ma prima delle conclusioni alcuni numeri:
6 giorni di viaggio. Troppo pochi
5 giorni di pioggia. Maledizione
10 salite. Affascinanti
8000 metri di dislivello percorsi. Fantastico
4 ombrelli rossi rubati. Routine
4 gli euro per una caraffa d'acqua del rubinetto a Gstaad. Vergogna
888  i panini sottratti dal gruppo a colazione. Affamati
8 le paia di scarpe col tacco sfoggiate dalle nostre donne. Glamour
0 le persone in giro a Gstaad dopo le 21. Spraduria
12 le volte che Morozzi dovra’ fare all’amore nei prossimi 3 giorni per farsi perdonare. Beato lui
34 le impeccabili camice inamidate sfoggiate da Severino durante il viaggio. Impeccabile
163 le parole crociate ultimate da Dirani nelle 98 ore trascorse sul pullman. Solingo
1 solo Ancarani, unico nel bene e nel male ma forse e’ bene cosi’! Allegro ma non troppo
15 i minuti di ritardo sull’ultima salita accusati dal Pina che pero’ sfoggiava un completino canotta Bruce Willis (die hard 2) e anche tutte le vacche (mucche) se lo mangiavano con gli occhi! Grazioso.
7 le volte che i Brunelli si sono "mandati a quel paese" sulla seconda salita. MioDio
360 i giorni che mancano alla ripartenza dell’imperdibile Ad maiora 2011.
Un grazie a tutti i partecipanti, all’insostituibile Severino, ma un grande grazie al nostro "grandissimo" Bri, che nonostante le avversita’ (super) ci ha guidati in una indimenticabile avventura che rimarra’ nei nostri cuori!
See You at Ad maiora 2011
(articolo by Gigino)

giovedì 5 agosto 2010

ADM 5 agosto

Anche il penultimo giorno viene salutato dalla pioggia. Per alcuni a dire il vero, stanchi dalla faticaccia del giorno precedente, una piacevole pioggia.
Il Condottiero per l’occasione pero’ ha gia studiato 4 programmi alternativi non sportivi... al briefing delle 7.30 a colazione, la bici viene definitivamente scartata e si puo’ scegliere fra volo in parapendio dallo Jungfrau a coppie, sfilata dei carri allegorici per la festa del paese a Grunenwald con buffet a base di cinghiale, festival del cinema muto di Cateau d’oux oppure visita alla fabbrica del cioccolato Callier (Nestle’) con pranzo al villaggio medievale di Gruyere.
L’ultima opzione risulta la piu’ votata e alle 10 siamo in fila davanti alla caratteristica fabbrica dove all’inizio del secolo e’ stata inventata la cioccolata al latte. Attendiamo un’ora per potere accedere alle salette dell’impianto dove ci viene presentato un percorso tematico che ripercorre la storia del Cioccolato dagli Aztechi ai giorni nostri, tutto in lingua svizzero-tedesca con sottotitoli in inglese…non tutti hanno ben compreso la dinamica dell’evento ma si sono ripresi prontamente alla saletta “degustazioni”, dove l’azienda mette a disposizione vassoi stracolmi di cioccolate, cioccolatini di varie forme…al nostro passaggio quello che rimane della sala sembra il banco di un Autogrill a ferragosto. La dekina Angelita , pensando di essere inosservata , ha farcito la sua borsetta di 14 “finger” di cioccolato (specialita’ Callier) gli ultimi 3 dei quali li ha terminati direttamente sulla tazza del cesso al ritorno. Alla fine della visita dopo aver ringraziato la gentile ospitalita’ svizzera sottraendo 5 ombrelli griffati rosso ferrari ci siamo spostati nel villaggio di Gruyere dove la pioggia ha iniziato ad essere torrenziale e il povero Achille a fine passeggiata sembrava Michael Phelps dopo la vittoria sui 400 stile libero alle olimpiadi di Pechino.
Non potendo passeggiare e fare shopping abbiamo optato per un pranzo leggero a base di Fondue Bourghignon, raclette con uovo e prosciutto e birra a fiumi….. poi tutti in corriera e tutti a nanna, fino alla cena della sera dove il consueto briefing ci ha informato delle fatiche dell’ultimo giorno (domani) del quale vi daro’ ampio riscontro prima del rientro.
Ultima nota….come tradizione l’ultima giornata sara’ caratterizzata dalla sfida finale, con premio della giuria (Dirani) con, novita’ 2010, consegna della temutissima maglia nera!!!
A domani!!
(articolo by Gigino)



mercoledì 4 agosto 2010

ADM 4 agosto

Eccola qua! La tappa piu’ temuta …. iIl circolare che da anni ormai caratterizza il tour Ad Maiora: 8 ore di salite, sudore, imprecazioni, ristori, soste impreviste in toilettes improvvisate (alla fine Tino Bura consumera’ tutti Kleenex della val du Sanetsch ) .
Ci si ritrova alle 7 per colazione dove, con il pretesto di nutrirsi adeguatamente per la lunga tappa, ci si ingozza a dismisura , mangiando brioches farcite di miele e pancetta, tazze stracolme di yogurth e ogni cibaria che anche lontanamente assomigli ad un corn flakes, ma a Nisio e’ stato proibito dal cameriere di mischiare i mughetti che ornano il davanzale con il muesli.
Poi sul finire della colazione il saccheggio dei panini scatta con chirurgica precisione e c’e’ chi in 4 minuti riesce a confezionare 11 panini di vario genere….. ottimi quelli di nisio a base di succo d’arancia, uovo sodo , mughetti (il cameriere si e’ distratto un attimino) e mela cotogna.
Partiamo verso la prima salita sfrecciando in un clima frizzantino tipico delle mattine di montagna svizzere accompagnati da un coro di ruttini e rigurgiti che dureranno fino a meta’ della seconda salita, un’ascesa meravigliosa (col de la croix) di 8 km con arrivo in una vallata mozzafiato ,ma sorpresa graditissima seguita da una discesa meravigliosa lunghissima che termina in una vallata piena di vigneti a terrazzo dove si produce il miglior vino svizzero.
Questa caratteristica “wine strasse” ci accompagna per 25 km fino ai piedi della temutissima ultima salita…il col du Sanetsch (2.195 mt) … 29 km di pura ascesa con un dislivello di 1700 metri …uno Stelvio svizzero anzi a detta di tutti molto piu’ difficile.
Ai piedi della salita scattano le solite bagarre condite dalle inutili e subdole promesse “…io vado piano… oggi mi godo il panorama…ci aspettiamo tutti….! Ma si sa i ciclisti son peggio dei pescatori e dopo 500 metri ognuno e’ abbandonato nel suo dolore con circa 3 ore di mostruosa fatica che lo attendono.
Per la cronaca in cima alla salita sono arrivati Paolo the Chemistry Man e Fabio Morozzi che aveva fretta dovendo telefonare a casa alle 4!
Ma al ristorante , dove pare ci fosse la linea del traguardo e’ arrivato con il solito “mestiere” il controverso Jonny seguito dalla inseparabile Angelita Stainscia.
Sempre nel ristorante a piu’ di 2000 metri catturiamo le simpatie della cameriera (una mora androgina, un incrocio fra Mita Medici e il batterista dei Pooh) che inizia a flirtare con una parte di noi, i meno cotti, ma quando la ragazza ammette di frequentare il giro di Marrazzo molti si danno malati e scappano lasciando il conto da pagare al farmacista che con signorilita’ estrapola una Diners oro e offre per tutta la vallata.
Alla sera si sono sprecate durante la cena come sempre le scuse di chi per un motivo o per l’altro e’ arrivato dopo….c’e’ chi ha urtato un pterodattilo, chi si e’ fermato dal cugino che abita al settimo tornante dietro la segheria a bere un limoncello, chi dice di aver sbagliato strada e porta come prova una foto su un pedalo’ al lago di Carezza o chi si e’ cagato addosso come gia’ documentato (vero Bura??). Al di là delle note agonistiche una salita da leggenda ricca di panorami che variano continuamente ...una fatica indimenticabile che svanisce subito con la soddisfazione di aver potato a termine una “impresa” che potra’ essere raccontata fra 40 anni ai nipoti.
Da segnalare due "chicche" della giornata: innanzitutto la grande prestazione della famiglia Brunelli che ha affrontato con tranquillita’ l’intero giro e cosa piu’ importante è che stanno ancora insieme!, poi il bellissimo ritorno a Gstaad non con la classica discesa su strada ma utilizzando una sgarrupata funivia ad 8 posti con bici caricate sul tetto. Fantastico e unico!
Grazie Bri per la bellissima giornata!!!
(articolo by Gigino)

martedì 3 agosto 2010

ADM 3 agosto

Anche il terzo giorno si apre all’insegna della pioggia.
Il supremo, unico ed eterno condottiero con estrema decisione opta per la partenza verso Gstaad e alle 9 tutto il gruppo sale in corriera verso la nobile cittadina svizzera.
Dopo un’oretta una breve sosta a Interlaken che come dice il nome e’ posizionata fra 2 immensi laghi blu. Se pero’ ti soffermi a guardare le commesse dei negozi piu’ che in svizzera ti sembra di essere a Macao.
Acquistate le solite inutili cagate (souvenir con la croce svizzera, cartoline con mucche tristi e coltelli multifunzione affilatissimi) si riparte verso Gstaad dove l’abile guida di Severino ci conduce alla meta in meno di 2 ore.
E anche a Gstaad come a Lucerna un maldestro ed ingannevole sole saluta il nostro arrivo….
Senza ascoltare i consigli di Nisio tutti insieme si decide d’inforcare la bici, ma in breve nuvole minacciose scoraggiano i piu’ che optano per una passeggiata nello sfarzoso centro cittadino fra Rolex scintillanti, foulards di Hermes svolazzanti e degustazioni di fondute, stufati di stambecco e trionfi di dolci pannosi.
Un piccolo gruppo invece guidato dal pelide Achille e dal suo prode scudiero Ezio Girardengo (che per l’occasione indossa una calza rigata multicolore pastello da ridicolizzare quelle di Lapo a Saint Tropez) insieme al Marco di Milano , a Dino Sorriso , Paolo l’altro presidente e il sottoscritto, decide di conquistare il col du Pillon con foto di rito sotto il cartello che testimonia i 1546 metri di quota.
A cena di nuovo tutti insieme e poi gran finale con serata danzante con le “Dekine” (Angelita e Roberta la risposta ciclistica alle veline di striscia) che si esibiscono su un cubo creato per l’occasione da un piedistallo che fino a pochi giorni prima sorreggeva un impolveratissimo cervo imbalsamato.
Prima di andare a dormire salutiamo l’arrivo del campione in carica Tino Bura che gia’ si prepara alla sfida dell’indomani….VINCA IL MIGLIORE!!!!!
(Articolo by Gigino)

lunedì 2 agosto 2010

ADM 2 agosto

Al briefing delle 7 e 30 il condottiero decide di annullare causa pioggia torrenziale (giustamente) la tappa prevista con un trasferimento al lago di Lucerna per una passeggiata tranquilla bordo lago e un pranzetto a base di trota salmonata.
Ma all’uscita dal tunnel del Gottardo ci accoglie con sorpresa un caldo sole e l’entusiasmo generale diventa un coro unanime quando Nisio sentenzia che la perturbazione aveva lasciato spazio ad una splendida giornata.
Parcheggiamo il pullman e in pochi minuti ci cambiamo e in breve siamo tutti pronti per coprire i 75 km di questa tappa alternativa con circa 2000 m. di dislivello e 3 monti da scalare …l’unico a rimanere in corriera e’ il saggio Dirani che teme un colpo di coda del maltempo…. Maltempo che non tarda ad arrivare, infatti dopo 10 km e circa mezzora di pedalata la “tempesta perfetta” ci raggiunge e ci tiene compagnia per le 3 ore successive.
Onde alte 3 metri , temperature che si abbassano a 10 gradi sulla cima coppi di giornata posta a 1630 metri nascosta da nuvoloni minacciosi e bagnati.
La discesa verso Meiringen (dove hanno inventato la meringa) e’ una prova piu’ che di ciclismo di “water bike” con torrenti d’acqua che complicano le curve nei ripidi tornanti ….arriviamo tremanti e congelati alla Krone hotel di Giswil (27 abitanti in agosto) dove la cameriera di lingua tedesca subito ci invita ad abbandonare i locali, ma poi verificate le nostre pietose condizioni ci soccorre con alcuni asciugamani the’ caldo e cioccolata in tazza (in bustina ).
Il condottiero si rende conto dello stato di difficolta’ generale e fa arrivare il fido Severino con il pullman che dopo mezz’ora ci carica, bagnati ma felici.
All’hotel krone il danno arrecato al parquet allagato da 18 ciclisti grondanti supera di gran lunga l’incasso delle bevande … ma salutiamo con indifferenza raggiungiamo sul pullman riscaldato il nostro sospirato hotel pronti per la nuova avventura di domani.
Post scriptum…questa giornata sarebbe stata la gita ideale per il nostro compianto Bordini che ricordiamo con immutato affetto.
PS 2. Il gruppo attende con trepidazione l’arrivo del campione in carica Geom Tino Bura.


















(articolo pubblicato by Gigino)


ADM 1 agosto

Finalmente siamo partiti! Ma tutte le problematiche che ci hanno quest'anno assillato nell'organizzazione purtroppo anche nella giornata odierna non ci hanno dato tregua... per colpa di qualcuno (io ...me ) che nella confusione mattutina ha dimenticato un bagaglio importante a casa! Quindi sosta prolungata a Modena e un taxi che da Lugo ci ha portato il prezioso bagaglio.... risultato: SVEGLIA CONDOTTIERO!
Comunque alle 14 in punto siamo partiti con le nostre biciclette da Bellinzona per il prologo di 57 km in direzione di Airolo. Nella prima parte una strada scorrevole e senza traffico ci ha condotto lungo la valle del Ticino ma poi incanalandoci in direzione di Airolo un caldo soffocante, provocato dalle strette pareti della valle, ci ha fatto patire un po' e anche un inspettato aumento degli autoveicoli che uscivano dall'autostrada a causa della lunga coda per l'ingresso al traforo. Mille sono stati i metri di dislivello, certamente pochi ma non da sottovalutare perchè concentrati nella seconda parte della nostra tappa e vi assicuro che "le gambe" non hanno girato come previsto.
Airolo è un piccolo paese conosciuto esclusivamente per l'imbocco del traforo, niente di che.
L'albergo ALPINA è un buon alloggio e soprattutto ci ha sfornato una cena discreta senza lode e senza inganno che tutti hanno apprezzato. Poi una passeggiata tutti insieme con il morale alto e il cazzeggio a portata di mano ( sarebbe meglio dire "a portata di lingua") anche se le previsioni per domani sono pessime e a fatica vorremmo rinuciare alla tappa programmata... ma non dipende da noi.
Vedremo domani.

NOTE. Il consiglio dei Probiviri ha inflitto al Piatt una sanzione di 10 minuti di sosta alla partenza della terza Tappa (clou) per aver nel prologo odierno "tirato troppo" provocando un ritmo elevato al gruppo e conseguente caos.