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mercoledì 31 agosto 2011

86° Giro della Romagna

Domenica 4 settembre 2011
A casa mia si è sempre respirata aria di “ciclismo” e soprattutto di… “Giro della Romagna” in quanto mio padre oltre che grande appassionato delle due ruote (ma allora chi non lo era?) è anche stato per alcuni anni Direttore di corsa della classica cittadina: quindi cinquant’anni di piacevoli ricordi sono ancora custoditi nella mia mente… dal fischietto alla paletta rossa-verde quali strumenti utilizzati per regolare la corsa dall’alto della sua auto decapottabile, fino a quelle emozioni per aver semplicemente visto i “corridori”, per una borraccia usata o per un cappellino sponsorizzato lanciato dalle auto del corteo. Ricordi di una piazza gremita, di un traguardo assordante squarciato al passaggio delle moto della Polizia e il suono lancinante delle sirene, ricordi di momenti unici vissuti nella semplicità della vita di quei tempi che probabilmente magnificavano l’evento oltre al suo valore sostanziale.
Ora mi piange il cuore vedere un appuntamento sportivo che fa parte della storia locale, del vivere della nostra città di Lugo, in evoluzione, in cambiamento o in regresso... scegliete voi, ma certamente spogliato di tutte quelle caratteristiche che lo rendevano"cittadino", che lo facevano sentire un qualcosa appartenente ai lughesi, una nostra corsa ciclistica: oggi è soltanto un momento, un flash di cui non si sa nemmeno quando e dove si correrà...... che errore di comunicazione! 

I miei ricordi spaziano ancora, alla domenica mattina, in tla piaza d'Lug, il momento della punzonatura, della partenza, dove ti potevi avvicinare ai "professionisti", ai ciclisti visti solamente in televisione, osservare le loro biciclette e ogni particolare del loro essere campioni. Ecco una folla di curiosi, di sportivi, di abituè della domenica mattina, tutti disposti in prima fila lungo le transenne che delimitano il Parco-chiuso, uno scenario unico di "adunata civica" per rendere un inconsapevole gesto di ringraziamento a tutti quei ciclisti schierati e pronti a partire, un ringraziamento per aver nobilitato con la loro presenza la nostra piccola città e il suo "Giro della Romagna".
E ora.... una partenza "snaturante" da Imola.
I miei ricordi spaziano ai gremiti arrivi nel cuore di Lugo, dal Viale Bertacchi alla Via Mentana, dove folle di lughesi attendevano lo sprint dei ciclisti accalcandosi intorno alla tribuna d'arrivo per ascoltare la voce del cronista e quella amplificata di radiocorsa, in costante aggiornamento sugli ultimi chilometri di gara. E poi dopo tutti al bar per "rubare" qualche informazione a coloro che erano stati al seguito della corsa, i dettagli della gara e dei vari momenti sportivi successi.
E ora.... un arrivo "insipido" sulla Felisio.
Ma le regole del sistema sono quelle o queste... solo il vil denaro rende e da' facoltà di poter prendere decisioni autonome, indipendenti da qualsiasi condizionamento e pertanto proprio in questi momenti di crisi, dove si va "a pescare nel fondo del barile" per trovare delle risorse economiche organizzative e dove lo sport diventa assolutamente secondario, tutto diventa molto complicato. E vien da pensare se così.... ne valga la pena!.
Programma:
9,45 Ritrovo partenza - Rocca Sforzesca
Via Saffi -
IMOLA

11.00 Allineamento di partenza
11,15 Partenza Km 0 - Centrale HERA
Via della cooperazione - IMOLA
15,30-16,30 Arrivo - DISCOTECA BACCARA
Prov.le Felisio, LUGO -

martedì 30 agosto 2011

MTB electronic news

La K-Edge è una giovane ditta dell’Idaho (USA) che produce componentistica al cnc per mountain bike (antirisucchio per catena, bash, ecc…). La K-Edge ha appena rilasciato le prime immagini del nuovo sistema di cambio elettrico per mtb denominato Ki2. Si tratta in sostanza di una combinazione del gruppo Shimano elettrico da strada Dura-Ace Di2 con guarnitura XTR ed alcuni pezzi al cnc realizzati per l’occasione al fine di amalgamare il tutto e renderlo adatto ad un utilizzo in fuoristrada. Per l’esatteza nel K-Edge Ki2 sono state utilizzate una guarnitura Shimano XTR 40/28t, un deragliatore Shimano Di2 adattato all’utilizzo 2X10 ed un deragliatore posteriore Dura-Ace Di2 modificato con pezzi al cnc.

Foresta della Lama


La Lama è nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna: un prato (m. 699 s.l.m.) verso cui precipita da Monte Penna (m. 1333 s.l.m.) la bastionata dell’Appennino tosco-romagnolo disegnando un paesaggio di boschi dirupati, di forre e scogliere in contrasto con l’amenità della piccola pianura dove scorrono placidi fossi. Ai margini di questa piccola pianura, posta al centro di una foresta bellissima e varia, c’è una stazione forestale attorno a cui si possono ammirare anche piante esotiche di dimensioni eccezionali, come pure un inusuale biancospino di circa 300 anni. Da una collina accanto ad una chiesetta si riesce ad intravedere l’invaso artificiale di Ridracoli che ha modificato il paesaggio con un inserimento naturale: un ramo del lago si insinua fino a lambire la foresta, offrendo una delle visioni più suggestive dell’Appennino. Per giungere a questa meta unica occorre faticare poiché è proibito il transito ad auto e moto: quindi vi si può arrivare soltanto in mountain bike seguendo una lunga pista forestale (20 km) che si distacca dalla statale SS. 71 di Passo dei Mandrioli, in località Cancellino, e segue il tracciato di una ferrovia decauville che agli inizi del secolo scorso serviva a trasportare legname; oppure a piedi, imboccando da Passo Fangacci (m. 1234 s.l.m.) - poco sopra Badia Prataglia, sul crinale tra Romagna e Toscana - il sentiero n° 227 (km 3,500), detto “degli Scalandrini” dal fosso omonimo che costeggia, pieno di cascate. Nel periodo estivo è in funzione un servizio di trasporto con bus, organizzato dal Parco Nazionale, con partenze settimanali da Badia Prataglia (info: Centro Visita Badia Prataglia).

domenica 28 agosto 2011

Una giornata "speciale"

Ore 6,30 ritrovo al Bar Briko di Lugo, come da programma,.... è un freddo cane... ci sono 14°.... alla faccia delle giornate precedenti dove anche quell'ora mattutina il caldo era talmente opprimente da condizionare la  scelta dei percorsi che non potevano essere che a piccolo-medio raggio. Comunque ritornando a noi e alla nostra mini Randonnèe odierna di 200 km, Lugo - San Marino - Lugo, non possiamo che compiacerci della programmazione di questo alternativo evento perchè è stata a dir poco una giornata speciale! ... una giornata che non ti aspetti perchè la temi, sia per il meteo (afa?) sia per la distanza che è pur sempre un bel traguardo da superare.
Ma lo slogan "dall'alba al tramonto" non era stato coniato a caso ma doveva rappresentare proprio lo spirito pedalatorio di questa giornata  "speciale" , indirizzandoci verso quella serenità e piacevolezza nel pedalare indispensabile per concluderla con gradimento e senza essere stravolti dalla fatica.
E infatti è andato tutto liscio.... prima accompagnati fino a Coccolia dai Friends che per vari impegni e motivi non hanno potuto proseguire con noi dirigendosi diversamente verso Bertinoro.... poi S. Zaccaria, Pisignano Sala, Sant'Arcangelo; il mondo è piccolo... incrociamo un ciclista di Mordano (in vacanza a Cesenatico) che si offre di accompagnarci attraverso la pedecollina fino sotto la salita di Acquaviva, quella che sale fino a Borgo Maggiore. L'ascesa di 6 km non è impegnativa ma un po trafficata... non è un granchè!!! ma proseguiamo di buona lena e in gruppo fino al Borgo antico già assaltato da folle di turisti.... sono le 10,30  e 4 sono le ore impiegate per giungere a metà del nostro percorso: siamo soddisfatti e ci rilassiamo passeggiando con bici alla mano per le viuzze storiche lambendo le turistiche botteghe di San Marino fino alla Piazza dei Capitani dove si può godere di una vista panoramica strabiliante che spazia dalla Carpegna fino a tutto il litorale adriatico. Birrata di rito (a stomaco vuoto ma siamo assettati!) e foto di gruppo... i turisti ci osservano come una anomalia in tale posto così "carico di storia", tanto che due "bellezze" straniere ci domandano di potersi far fotografare con noi... risposta ovvia!
Ora invertiamo la rotta ma optando per la discesa che passa da Verrucchio, un po fuori mano ma indubbiamente meno " autostradale" e molto panoramica. La temperatura percepita è giusta e il vento spira sul nostro fianco promettendo un ritorno meno difficoltoso. Sono le tredici e la fame si fa sentire... e quindi decidiamo di fermarci a pranzo a Savignano, in piacevole ristorante all'aperto dove tra fiamminghe di tagliatelle al ragù, tagliolini al pesce e tutto quello che serve a dissetare una mandria di bufali assetati, il tempo si è fermato regalandoci momenti di piacevole compagnia.
Dopo circa 1 ora e mezza ci siamo rimessi in sella... con le gambe traballanti dalla sosta "traditora" (ma gustosa) ma con la voglia e la determinazione di concludere al meglio questo nostro obiettivo odierno. Abbiamno pedalato con un buon ritmo attraverso la campagna forlivese fino a giungere a Lugo per le 16,50.... mica male! Abbiamo percorso 189 km con un dislivello di 870 mt alla media dei 26,5 km/h e senza una particolare fatica fisica sofferta dai 7 indomiti partecipanti. Una giornata veramente "speciale".

venerdì 26 agosto 2011

Lugo - San Marino - Lugo (2)

Tutti pronti ( tutti? saremo 4 gatti....) per la nostra mini-randonnèe di domenica prossima che ci vedrà pedalare da Lugo a San Marino e ritorno, per un totale di 207 km.
Sciolti i dubbi in merito al clima della giornata che è previsto perfetto ( Temperatura min. 18° - max. 30°) per effettuare integralmente il percorso senza estremizzare il gesto sportivo vista l'ondata di caldo che in questi giorni ha attenagliato la pianura, e perfezionato il percorso con i vari consigli acquisiti da chi ha già pedalato nei dintorni, non ci rimane sottilineare che questo appuntamento seguirà un andamento slow e la sua road map sarà la seguente:
ore 6,30 partenza Bar Briko Lugo
ore 9,30 Sant'Arcangelo
ore 10,30 - 11 San Marino (visita centro storico)
ore 12,00 Sant'Arcangelo
ore 13,00 pranzo in Agriturismo
ore 18,00 arrivo previsto a Lugo
E' consigliabile portarsi appresso (Bag-manubrio) un paio di ciabatte & T-shirt ricambio.
Vivremo una vera giornata cicloturistica!

martedì 23 agosto 2011

Lugo - San Marino - Lugo

Domenica 28 agosto 2011
Ritrovo: Bar Briko lugo - ore 6.30
Km 207 / Disl. 820 mt.

C’è mancato un soffio che dovessimo rimandare il tutto a causa del caldo opprimente di questi giorni ma invece per il prossimo weekend i vari siti Meteo presentano una situazione favorevole con un calo sensibile delle temperature (domenica: sereno, T 18° min. 28° max) e quindi si parte…..
“ Dall’alba al tramonto “ potrebbe essere lo slogan appropriato per questo appuntamento di domenica prossima; è vero che i km da percorrere sono parecchi ma crediamo che se fatti alla giusta andatura e intervallati sia dalla sosta esplorativa/conoscitiva dentro le mura storiche Sanmarinesi e sia dalla ulteriore sosta a pranzo in un agriturismo locale, più dolce sarà ugualmente la fatica dell’impresa prospettata.

domenica 21 agosto 2011

Tutti a cena dal "Probiviro"

Un invito a cena nella splendida casa di campagna di Laura & Sergio è una sicurezza.... di trascorrere una piacevole serata conviviale con tutti gli amici di Ad Maiora che hanno partecipato al Tour 2011, di gustare un menù appropriato, succolento e differentemente curioso, di respirare ancora una volta insieme quell'aria di simpatia e di rispetto reciproco che è il cuore pulsante del nostro gruppo e del saper vivere con piacere.
Grazie Laura & Sergio per la vostra, sempre troppa, disponibilità!


mercoledì 17 agosto 2011

Copenhagen, la città dei ciclisti

Il 37% degli abitanti si reca a scuola o al lavoro con la bicicletta.
Basterebbe soltanto che qualche nostro "amato" amministratore guardasse questo video per capire cosa vuol dire trasformare una grande città in una città più vivibile, riducendo il traffico automobilistico a favore di quello sulle due ruote (a pedali). Ma per giungere a ciò serve sempre una buona educazione civica da parte dei cittadini stessi.... e questo è uno sforzo non da poco considerando che siamo in Italia!.

Prossimi appuntamenti ADM 2011

La fantastica stagione ciclistica 2011 AD Maiora volge oramai al termine intendendo certamente la sua  programmazione; c'è una specie di rilassamento mentale & fisico dopo il Tour estivo che induce a "tirare i remi in barca", a diminuire gli sforzi affrontando questa seconda parte dell'anno in modo più soft, pienamente giustificato, vista l'intensità e la quantità degli appuntamenti dedicata da marzo ad oggi.
Pertanto facendo un po' d'ordine alla nostra agenda sportiva, mettiamo in evidenza questi ultimi 3 rendez-vous che chiuderanno l'anno Ad Maiora e traghettando molti di noi già da ottobre alla Montain Bike:
  • 28 agosto - Lugo, S. Marino, Lugo
  • 4 settembre - Circolare La Verna
  • 11 Settembre - Memorial "Pascoli" / S. Mauro

lunedì 15 agosto 2011

Guardando l'alba dal Mont Ventoux

Il concetto è semplice: all'incirca 200 ciclisti con partenza da differenti versanti (3) con un unico obiettivo di incontrarsi sulla cima del Mont Ventoux (1990 mt) per guardare insieme il sorgere del sole. Buoni amici, montagna leggendaria, freddo, ma uno spettacolo visivo unico e emozionante.
Chissà che non ci venga in mente anche noi di emularli sulla nostra mitica montagna.... il Calderaro naturalmente!
 

venerdì 12 agosto 2011

Calendario MTB

E' stato pubblicato il calendario MTB Challenger UISP: avrà inizio con la classica di Ozzano il 25/09 e si concluderà nel mese di febbraio 2012. Una buona opportunità anche per i "stradisti" come noi per diversificare l'attività sportiva e rendere meno "freddoloso" l'inverno sulle due ruote, mantenendo ugualmente un buon grado di allenamento. Quindi non ci resta che rispolverare con la dovuta calma la propria MTB (siamo ancora in agosto...) per essere pronti per le prime escursioni previste e che proporremo attraverso il nostro Blog.

giovedì 11 agosto 2011

I crampi

Per quanto riguarda lo sportivo neofita, i crampi restano una delle patologie più ricorrenti ed una delle più trascurate. Improvvisi, momentanei, penosi e... invalidanti, i crampi da sforzo richiedono di interrompere ogni attività sportiva quando si verificano. Ciclisti professionisti o dilettanti chiunque, un giorno o l'altro, ne è stato vittima. I crampi al livello dei polpacci, degli ischio-tibiali, dei quadricipiti o sotto la volta plantare, più di rado nella parte posteriore e quasi mai nelle braccia, si caratterizzano con una contrazione muscolare intensa. Descrivere i processi biochimici che partecipano alla nascita dei crampi è abbastanza complesso e le ipotesi formulate sull'argomento sono diverse. Le cause dei crampi muscolari: se l'accumulo dell'acido lattico è stato precedentemente avanzato come spiegazione, sembrerebbe oggi che i crampi siano dovuti ad un esaurimento dello stock di glicogeno o "ad una perturbazione degli scambi minerali al livello dei nervi che comandano il muscolo, o al livello del muscolo stesso". Gli individui molto esposti sono i ciclisti insufficientemente allenati. Cosa deve fare uno sportivo quando è preso dai crampi? Il solo mezzo per lottare ed eventualmente eliminare un crampo è la distensione passiva del muscolo interessato. Essendo il crampo una contrazione involontaria, è necessario mettere il muscolo in distensione. È necessario ripetere la distensione (da 20 a 30 secondi) molte volte anche dopo che il crampo è scomparso.
Mettere il muscolo a riposo totale, poiché lo sforzo rischia di fare riapparire il crampo. Se il crampo vi prende mentre siete sulla bicicletta, occorre rimediare al più presto. Quando il dolore si situa nel polpaccio, occorre tendere la gamba spingendo verso il basso con il tallone, ci si può anche fermare e tirare la punte del piede verso la ginocchio. Quando il dolore si situa al livello del quadricipite, cercate di riportare il tallone verso le natiche, aiutandovi di una mano. Mettere poi un rapporto più piccolo. Per gli ischio-tibiali, mettersi verticalmente, flettere la parte posteriore e inarcarsi. Per prevenire i crampi sarebbe ottimale riscaldarsi muscolarmente in modo progressivo.
Adottare un'alimentazione sana ed equilibrata e integrare in caso di carenze vitaminiche.
Bere regolarmente prima, durante e soprattutto dopo la corsa o l'allenamento.
Adattare un passo ed un rapporto in relazione con le proprie possibilità fisiche.
In caso di grande caldo, e se lo sforzo è prolungato, consumare sali minerali e frutta secca (albicocche, prugne) ricchi in potassio.
La notte, dormire con le gambe leggermente sopraelevate per favorire la circolazione sanguigna.
Correggere eventualmente la posizione sulla bicicletta può favorire la scomparsa dei crampi. È il caso di intervenire con un'altezza di sella male adeguata o con pedali automatici mal regolati. La presa di una compressa d'aspirina aiuta a diminuire i dolori. Ricorrere alle competenze di un massaggiatore, che saprà ridurre e svuotare il muscolo. Fare una doccia calda. Tendere i muscoli più sollecitati con lo stretching.

martedì 9 agosto 2011

10 anni di "Cycling Experience"

...il Paradiso arrivando dall'Inferno!
E’ sì, cari amici, sono passati alcuni giorni dal nostro rientro dal Tour 2011 Alpi Giulie ed è ora un piacere condividere le esperienze provate con tutti coloro che ci seguono sul Blog (che incremento che c'è stato quest'anno! + di 12mila visitatori) e sono affascinati dal cicloturismo escursionistico che pratichiamo.
Il consuntivo è presto fatto: i 20 partecipanti hanno percorso 478 km, in 30h e 32 min. le 6 tappe programmate, con un dislivello metrico di 10.465 mt.
Niente male… vero?
Le principali salite affrontate sono:
·         Sella Chiampon – 804 mt – lunghezza 9,7 km
·         Casera Razzo – 1780 mt – lunghezza 24,6 km
·         Monte Crostis – 1934 mt – lunghezza 15,5 km
·         Sella Cereschiatis – 1096 mt – lunghezza 18,3 km
·         Sella di Sompdogna – 1396 mt – lunghezza 18,2 km
·         Sella Nevea – 1162 mt – lunghezza 17,8 km
·         Altipiano del Montasio – 1515 mt – lunghezza 4,3 km
·         Passo del Predil – 1156 mt – lunghezza 5,1 km
·         Cima Mangart – 2047 mt – lunghezza 11,3 km
·         Vrsic Pass - 1612 mt– lunghezza 9,70 km
·         Korensko Sedlo – 1040 mt – lunghezza 3,4 km
Fin dal primo giorno ci siamo resi conto che sarebbe stato un fantastico pedalare, senza preoccuparci di nulla se non di non perdere neanche un attimo di quel tempo che si gode con la propria specialissima. Grazie all'ottima organizzazione ADM ed assistenza dispensata anche dagli stessi partecipanti che già da molte edizioni sono presenti, si è pedalato nella massima tranquillità e sicurezza seguendo un programma così ben dettagliato da farci scoprire giorno per giorno nuove bellezze. E così abbiamo ammirato paesaggi spettacolari della Alta Carnia friulana e della Slovenia, attraversato paesi caratteristici, panorami strabilianti e in tutte le tappe conquistato passi alpini da togliere il fiato dall'emozione. Ma avremo altre occasioni per raccontare nei dettagli il pedalare con la nostra fida specialissima lungo le numerose piste ciclabili del Friuli ricavate dai percorsi ferroviari dismessi oppure l’aver conquistato la vetta del Mangart, una sconosciuta ascesa slovena che ci ha lasciato senza parole per la sua unicità panoramica, fino al “sacrificio” del Monte Crostis reso ancora più insidioso dalla pioggia battente ma allo stesso tempo gratificante di una impresa compiuta…. e poi tanto, tantissimo ancora!
Sicuramente è stato un giro impegnativo che richiede una preparazione adeguata, ma assolutamente ben ripartito da renderlo abbordabile senza paura.
E poi… che piacere pedalare in gruppo condividendo lo spirito di Ad Maiora!

domenica 7 agosto 2011

"Maglia Nera" 2011

L'ambita "Maglia Nera", a rappresentanza della miglior interpretazione del vero cicloturismo escursionistico durante le tappe del Tour ADM 2011, è quest'anno passata di mano da Claudio Pinamonti a Carlo Lucaccini.
Un merito unico e simbolico, dedicato a colui che riconosce la differenza tra sport e agonismo, passione e ossessione, il cui desiderio è quello di poter montare in sella all'alba e fare ritorno al tramonto senza preoccuparsi minimamente di essere giunto per ultimo, penultimo, terzultimo... : questo è il nostro spirito, questa è la migliore interpretazione dell'andare in bicicletta con gli amici di Ad Maiora!.
Bravo Carlo!

sabato 6 agosto 2011

Un'altro Ad Maiora se ne va'....


Ed ecco che un altro Ad Maiora se ne va! Il decimo Tour è appena terminato e il tragitto verso casa é animato da pensieri contrastanti…. piacevoli ricordi per le belle giornate appena trascorse e nostalgia naturale per qualcosa di bello che va a terminare… ma speriamo che non sia l’ultima edizione!. L’ultima giornata, per tradizione dedicata alla sgambata conclusiva con abbuffata finale pantagruelica , parte con l’incertezza del clima. Sei Ad Maiorini salgono in Autobus, mentre gli altri 14 percorrono un programma ridotto che comunque in 40 km li porta dalla Slovenia all’Austria e poi in Italia quasi interamente su pista ciclabile. Ma l’aspetto sportivo passa in secondo piano se pensiamo invece alla bellezza dei momenti vissuti. Momenti di amicizia, aggregazione, divertimento, tensione, allegria, sudore e soddisfazione... tanta soddisfazione.
Un giro baciato dal tempo, un giro che ci ha visto attraversare luoghi inusuali lontano dalle rotte turistiche abituali e quindi dal traffico, ma di rara bellezza e ancora una volta con “Ad Maiora”  si e’ superato l'inimmaginabile… sempre piu’ in alto! Per tutto questo ringraziamo Lui, il Condottiero ma soprattutto Wilma (che ha imbustato le mini mappe) per tutto il suo supporto, grazie per averci regalato ancora una volta un piccolo pezzo di paradiso (Hotel Pura a parte).
Un grazie a tutti i partecipanti:
Grazie ai Probiviri, Dirani ed Achille che dall’alto della loro autorevole esperienza dispensano saggezza e tranquillita’ in ogni momento. Per chi viaggia , da domani la bici di Achille potra’ essere visitata presso il museo del velocipede di Grenoble nella sezione Egizia.
Grazie a Maltomen, che abbiamo ritrovato cambiato in meglio….ci aveva abituato a colazioni a base di bile di pipistrello e pappa reale della Patagonia… finalmente si e’ riabituato alle brioche con la crema e a pane e nutella…sara’ lo yoga…o sara la figa?? Mah??
Grazie a Morozzi che con la sua delicata ed elegante gentilezza ti rende ogni momento trascorso con lui piacevole….da stasera lo attende MILEGNA, la dolce mogliettina e per questo e’ stato visto sorseggiare un frullato di colore azzurro , ma in pochi gli hanno creduto quando ha tentato di spacciarlo per un frappe’ al gusto Puffo.
Grazie ai Bolognesi, Michelena una piacevola coppia new entry. Lui , Pistorius, ha un po’ rotto i maroni con le forature , sicuramente causate dalle scariche elettriche che la dinamo dell’arto artificiale emette danneggiando il copertone posteriore.
Sono stati sentiti discutere mentre Lei, una sera, cercava inutilmente d’infilare il tutore dell’arto fra le gambe di lui …. se promettono di mangiare meno, il gruppo Ad Maiora sara’ ben lieto di riinvitarli.
Un grazie a Tino-Bura "Bernardo", il servo muto di Zorro, per il bel gesto a favore di Morozzi sull’ultima salita ma soprattutto per non essersi stavolta cagato addosso.
Un grazie al Piat fido scudiero del Bri, con il quale condivide ogni scelta fino alla fine, incluso lo stinco di Brontosauro ordinato al self-service preistorico di Tarvisio prima di ripartire.
Un grazie a Dino che con grande signorilita’ e generosita’ ha risevato gratuitamente a tutti noi  una suite vista mare al Grand Hotel di Rimini per la sua Gran Fondo dell’11 Settembre e se la data non e’ solo un caso questa giornata sara’ una BOMBA!
Un grazie ad Ezio Borghezio , la bici con i baffi! Lo ringraziano tutti gli addetti dei vari Buffet ai quali ha evitato inutili fatiche nel riportare il cibo avanzato nei vassoi.
Un grazie a Roby e Angelita , gia’ veline, poi Dekine e Specialissigirl, ma dopo l’ampia varieta’ di scarpe eleganti col tacco da oggi per tutti noi saranno le “TACCHINE”!
Un grazie a Stefano, per il quale come per gli altri novizi vale la stessa regola: se l’anno prossimo promette di trovare un valido otorinolaringoiatra che gli risolve il problema della narice sinistra che nella notte rimbomba come la sala macchine di un sommergibile russo a metano, Ad Maiora sara’ lieto di riaverlo.
Grazie al Pina, che pur avendo la condizione di Contador al giro d’Italia, si e’ limitato a pedalare nelle retrovie, forse per aggiudicarsi la maglia Nera o forse perche’ e’ veramente giusto cosi’.
Un grazie ai Brunelli, coppia che, anche dopo le insidie di un giro cosi’ faticoso, rimane salda ed unita. Charles porta a casa il trofeo piu’ ambito del giro, la maglia Nera ,e lei Nera d’invidia!
Ma il grazie piu’ grande va a Pirelli , Oscar della Sfiga 2011. Dopo crampi e cerchioni piegati, siamo tutti molto felici di averlo vivo e vegeto in pullman con noi. Di lui ricorderemo i momenti difficili, incluso quell’inconveniente causatogli dal diluvio che una sera l’ha sorpreso per le vie di Kraniska Gora che gli ha ulteriormente rimpicciolito l’attillatissima camicia sfiancata di flanella che gli si e’ saldata al corpo ed e’ stato necessario l’intervento del Fabbro di Bovec che l’ha liberato con pialla e smeriglio.
Un grazie speciale a Severino che ci ha promesso che se gli passera’ il mal di schiena l’anno prossimo ci verra’ incontro sul Vrsic trainando il Pullman legato a due camere d’aria… questo si che e’ un servizio completo!!
Io mi sono tanto divertito a scrivere di noi ogni giorno e per questo Mi ringrazio e ricordate:
CI SONO COSE CHE NON SI POSSONO COMPRARE .... A TUTTO IL RESTO CI PENSA AD MAIORA!!! (by Gigino)

5 agosto

Tappone circolare: " Il secondo tragico Pirelli".
Dopo la giornata di riposo, dove a parte qualche mini-escursione organizzata a Tarvisio e ai Laghi di Fusine attuando così un studiato relax collettivo finalizzato a riprendere la migliore forma fisica un po incrinata delle fatiche patite nelle quattro giornate trascorse, eccoci pronti per la classica giornata del circolare che prevede un percorso di 107 km con 3 salite su un dislivello di 2680 mt, ma anche pronti per disputare la "fatidica" corsa conclusiva che determinerà il Campione ADM 2011. Per questa ragione il 4 sera, dopocena, la tensione si avverte immediatamente e dopo il consueto briefing del Condottiero i vari componenti del gruppo con silenziosa e felpata strategia, sgattatiolano via per ritirarsi ognuno nelle proprie stanze; solo in pochi visitano i Casinò di Kraniska Gora ( e addirittura vinciamo qualche spicciolo). A colazione alle 7,15 tutti ci presentiamo affamati e bellicosi: riparte subito la liturgia dei "panini da portarsi appresso", cosa vietatissima dal regolamento dell'Hotel che in bella evidenza ha esposto un cartello con scritto "SDRAVNE VERBEDE KARNIE SARVAMNE..........." che tradotto dallo sloveno significa " Vietato asportare cibo (panini) al di fuori dalla sala ristorante, ai trasgressori oltre all'addebito di un buffet di capodanno sul conto della camera, saranno tagliate le gomme e i baffi". Ma la minaccia dei baffi spaventa Borgh-Ezio che prende il cartello ammonitore e lo inserisce fra due fette di salame e tre sottilette e lo fa sparire.... ingurgitando il tutto.
Usciamo ugualmente tutti dalla sala ristorante con le tasche rigonfie di ogni ben di Dio.
Bura in un eccesso di sicurezza inserisce una banana e due panini nella parte anteriore dei pantaloni ma viene subito fermato dalla cameriera, deriso e denudato. Partiamo alle 8,30 come da programma con una giornata fresca e limpida, ripercorrendo la ciclabile che porta a Tarvisio e sempre di buona lena arriviamo al Passo del Predil (1150) in meno di 2 ore. E qui si consuma il secondo dramma del povero Pirelli: nell'imboccare la salita del Mangart non si avvede di un canalino distanziante di un viadotto e ci finisce dentro con la ruota anteriore, non cadendo, ma per rimanere in equilibrio piega irrimediabilmente la sua ruota da 500 euro che prende la forma di una mazza da pelota basca. Cerchiamo di porre rimedio al danno ma subito ci accorgiamo che è impossibile ripararlo e convinciamo Pirelli a far rientro in Hotel in autostop. Fermiamo quindi un pulmino slovacco con 4 ceffi a bordo ( sono affiliati della banda Bader Meinoff) ma Pirelli in lacrime si rifiuta di salire a bordo temendo per la sua verginità. Poi finalmente troviamo una coppia gay di Monaco su un'altro furgoncino che subito si offrono di accompagnarlo all'Hotel (pare si sentono ancora!) (è andata meno peggio di quel che si poteva immaginare). La salita del Mangart (2040 mt) fatta da tutti noi rimarrà nella storia non solo di Ad Maiora ma di tutto il ciclismo amatoriale: 10 km di pura poesia.
La fatica viene completamente annulata dai panorami unici e imperiosi che ci accompagnano fino alla cima dove un piccolo viottolo ci concuce sulla cresta della montagna da dove si può vedere l'Italia, l'Austria e nelle giornate più limpide anche la Groenlandia.
Ritorniamo verso Trenta in territorio sloveno dopo 4 ore di bicicletta e 80 km percorsi, per affrontare l'ultima salita del programma: quella decisiva, quella della gara finale. Il Vrsic Pass si presenta su una lunghezza di 9 km con 1000 mt di dislivello ma è una ascesa regolare, da pedalre senza troppa difficoltà dopo tutto quello che abbiamo affrontato in questo Tour.
Nota agonistica: la sfida è stata raccolta da pochi e non sono state segnalate note degne di menzione ( mancava il Condottiero a scaldare gli animi), ci limiteremo a fare una mera classifica d'arrivo:
1) Maltomen (Il figliuol prodigo è tornato! Grandissimo.)
2) Morozzi (Se ci fosse stata Milena all'arrivo...)
3) Bura (Che delusione dopo tutti quegli allenamenti e proclami)
4) Ezio (Gallina vecchia fa buon brodo... e se la mangia)
5) Gigino / Angelita ex equo (Chissà perchè Gigino....)
6) Roby (Una Caterpillar)
7) Elena (New entry ma che doga!)
8) Michele (il nostro..... Oscar Pistorius)
.... e poi via via tutto il resto del gruppo, a dire il vero con poco distacco.
Forse il vero, unico modo intelligente di percorrere questi giri! e poi senza pensarci a lungo, giù lungo una ripida discesa caratterizzata da tornanti pavimentati in porfido che fanno vibrare le budella e per il terrore della Brunellina che è talmente aggrappata al manubrio con forza che all'arrivo ha raddrizzato le curve dello stesso.
Ora ci attende la serata dei resoconti, dove faremo il punto della giornata con tanto cazzeggio e con l'assegnazione della tanto ambita Maglia Nera!!!!

giovedì 4 agosto 2011

3 agosto

Quarta tappa, l'ultima prima del riposo. Finalmente!. La notte al rifugio è passata meglio del previsto e i tanti temuti "bombardamenti" si sono limitati a piccole ariette il cui epicentro è stato individuato sotto la branda dell'Angelita. L'unica "russata" degna di nota l'ha prodotta un sorprendente Fusari che si è rispento (respira come un termoconvettore) subito dopo un rantolo animale. L'ora prevista per la partenza, le nove, viene anticipata dal Condottiero di 30' anche perchè molti, già alle 5, si aggiravano furtivi fra gli spazi isolati del Rifugio guardati a vista da alcuni lupi affamati; nella notte trascorsa, verso le due, i probiviri Achille & Dirani sono stati visti camminare in cordata per raggiungere il bagno, guidati dalla luce fioca del Nokia 400 di Achille, modello uscito di produzione nel 1993: chi li ha visti in un primo momento li ha scambiati per due dei sette nani mentre raggiungono la miniera di diamanti con la luce e il piccone.
Lasciamo il rifugio tra le lacrime del proprietario, lacrime di rabbia, visto che il saldo di Deka V. non è ancora arrivato.
Diciotto km di frizzante discesa in un paesaggio incantato e il solo pensare che il giorno precedente abbiamo percorso tutta quella strada in salita vengono i brividi (approfittiamo di questi ultimi brividi perchè da questo momento in poi sarà un caldo devastante). Riprendiamo la ciclabile della vecchia ferrovia Alpen Adria ma all'imporovviso un fuori programma che ci costringe a svalicare una frana che impedisce il passaggio.
Dopo due ore tutti di nuovo in salita in direzione Sella Nevea - Altipiani del Montasio, classica salita che, se letta sulla carta, ti sembra abbordabile ma a pedalarla ti accorgi quanto sia faticosa.
Dopo nove km, ormai distaccato, mi fermo ad una fontana, dove provo a fare pipì ma a causa del copioso sudore tutto quello che esce, per colore e quantità, è più simile ad un Crodino che ad una pisciata (ci manca solo la fetta d'arancio fra le chiappe). Vengo soccorso dai Brunelli che  mi offrono ogni tipo di medicinale ( avendo appreso che nella notte avevo avuto qualche problema gastro-intestinale) ma i fermenti lattici non si trovano e riparto dopo aver rifiutato pillole contro l'alluce valgo, cerotti per il gomito del tennista e profilassi per il morbo di Maltomen... malattia inguaribile.
Gli ultimi tornati, mai sotto al 10%, ci portano al Passo Sella Nevea dove un gruppo di 8 "tranquilli" si ferma a pranzare mentre altri temerari completano l'opera arrampicandosi sulle rampe del Montasio che presenta i primi due km al 18%:  il loro sforzo sarà premiato in una splendida malga con vassoi di speck e formaggi prelibati. Il gruppo degli otto "prudenti" invece decide di proseguire e prende il "Severino" delle 13,30 un servizio extra fornito dal fido autista del pulman. In meno di un'ora il direttismo della Romagna ci accompagna all'arrivo, all'hotel in Kranjska Gora, spingendo rapporti di altri tempi contro un vento nemico che ci spolpa delle ultime energie. Gli altri ci raggiungeranno dopo circa 1 ora.
Nota agonistica: è necessario mettere un pò d'ordine a quello che stà succedendo a questa edizione di Ad Maiora. Stà dilagando una sorta di anarchia agonistica competitiva dove tutti coloro che in un momento particolare si sentono bene, si autoproclamano in gara e poi vincitori.... ma non funziona così. Scrivendo questi reportage ricevo ogni giorno dai singoli partecipanti inviti a citare le imprese dell'uno e dell'altro, provando a convincermi ad omettere dai resoconti le loro defaiances. Per dovere di cronaca ricordo la bella prestazione del Bura sul Crostis (ancora sub-judice per omissione di soccorso al povero Pirelli.... vergogna!), di Dirani sul Sella Nevea e di Morozzi sul Montasio, ma tutte queste sono prestazioni fini a se stesse e pertanto non omologate. Soltanto venerdì con la Tappa del Gran Circolare, ci sarà l'unico momento di pura competizione come da tradizione Ad Maiora.... e su quell'ultima salita (Vrsic Pass) ne vedremo delle belle.

mercoledì 3 agosto 2011

2 agosto

Siamo al giro di boa. Dopo 3 giorni abbiamo già scavalcato metà delle fatiche di questo bellissimo AD Maiora Tour: percorsi già 250 km e più di 6000 mt di dislivello... mica pizza e fichi! La caratteristica di questa tappa è che l'arrivo è fissato alla fine della seconda salita, dopo 100 km, in un rifugio raggiungibile solo a piedi dal Passo; per questo motivo partimo con un handicap in più, lo zaino che deve contenere gli indumenti per la serata e il pernottamento, le scarpe e il ricambio per la tappa del giorno successivo: risultato tutti ci presentiamo con dei catafalchi di 20 kg circa sulla schiena che rendono precario l'equilibrio. Achille, che anche per andare il Piazza usa lo zaino, si presenta con il suo, contenente nell'ordine: tutti i volumi dell'Enciclopedia Conoscere e gli strumenti per l'esperimento di galvanica, modello Frankenstein, con le rane decapitate e i cavi elettrici da 12 v, esperimento che per colpa di Borg-Ezio non potrà completare perchè nella notte a causa di un calo di zuccheri gli mangia tutte le rane.
I Brunelli invece sapendo che nel rifugio non esistono lenzuola si presentano con un terzo zaino con tutte le novità Bassetti 2011 e uno scaldapiedi Lanerossi casomai facesse freddo. I Bolognesi, MichElena, oltre le cose di prima necessità hanno inserito una gamba motorizzata nel caso che quella bionica usata fin d'ora da lui si scaricasse. Il Piat nello zaino ha inserito 14 maglie rosa nel caso qualcuno non avesse ancora capito che ottobre 2009 è arrivato primo sulle Gaibane.
La Tappa parte con una bella discesa da 30 km con il vento a favore, le gambe girano bene nonostante le fatiche del giorno prima. La prima salita che il Condottiero ha definito poco più di una sgambata diventa un primo duro ostacolo che bene o male tutti superiamo. A Pontebba dopo un ristoro corroborante riprendiamo il percorso infiliamo una romantica strada ricavata dalla vecchia ferrovia, ricca di viadotti e gallerie e dopo 70 km  percorsi intraprendiamo l'ultima ascesa di giornata che alterna pendenze al 10% a riposanti falsopiani, ma il vero ristoro alcuni audaci lo trovano in una gelida cascata a metà salita che forma vasche naturali di acqua azzurra e trasparente, una vera figata. Unica nota negativa è quando il Piat infilando i piedi nel ruscello che scorre fino a valle fa ammalare 4 vacche di "mucca pazza". A seguito di questo intemezzo arriviamo tutti al Passo e da li dopo aver caricato la bici in spalla, percorriamo a piedi per 10  min. un sentiero immerso nel bosco che ricorda i parchi secolari del Nevada. Al rifugio ci attende una birra gelata, una bella doccia calda e degli asciugameni già utilizzati per il Mocio Vileda. Non posso che concludere questa cronaca con la notizia più frivola: le SpecialissiGirl ci hanno deliziato gli occhi indossando anche quà eleganti scarpe con tacco e Swarowsky (12) tanto che il proprietario della baita, isolato quassù da ottobre è rimasto chiuso in bagno per 3 ore... ululando!.

lunedì 1 agosto 2011

CROSTIS: IL DRAMMA DI PIRELLI!

Il secondo giorno ci attende la tappa piu’ dura di tutto il tour: 3000 metri di dislivello divisifra  due salite …ma l’ultima signori e signore il terribile Crostis !
Basta ricordare che questa salita di 14 km con 1500 metri di arrampicata e’ stata , pur prevista, eliminata all’ultimo secondo dalla tappa dello Zoncolan all’ultimo giro d’Italia…ma gli Ad Maiora non si tirano indietro!
Partiamo alle 8 dopo una indimenticabile permanenza all’hotel Pura un misto fra l’hotel Ritz di Parigi e il Camping “Tristezza “ di Rivazzura… Ma i Ritz se li devono essere mangiati…
La prima salita di piu’ di 25 km si snoda fra laghi limpidi azzurri , prati curati e gallerie buie e ripide: la Casera Razzo. Dopo circa 3 ore siamo gia’ in discesa verso Pesaris , citta’ degli “Orologi!” Unica per la sua varieta’ di misuratori del tempo piazzati nelle tipiche piazze del paesino.
Dopo che Borgh-Ezio finisce di rifare acqua nel complicato orologio a goccia che sfrutta la caduta d’acqua grazie a complicatissimi meccanismi in equilibrio precario (l’orologio sara’ per sempre inutilizzabile) ..terminiamo la discesa e arriviamo ai piedi del mostro.
Nuvole minacciose convincono Brunella e Dirani a girare la bici verso l’hotel (ovviamente piazzato in cima ad una salita ripida di 6 km) e i rimanenti 18 impavidi intraprendono la difficilissima salita.
Subito si delineano i gruppetti che animeranno la tappa. Dopo 4 km faticosissimi una fresca fontana e’ l’ultimo momento di riposo e ristoro prima di rituffarsi nell’incubo.
Ogni kilometro e’ scandito da cartelli colorati che segnalano la distanza mancante allo scollinamento e la percentuale media del km successivo da percorrere. Solo due volte la media del km scende sotto il 10 per cento ma a 4 km dall’arrivo la strada s’arrampica con pendenze mai inferiori al 12 per cento con punte al 20. Ed e’ qui che si consuma il dramma sportivo di Pirelli che ingannato dalla sua buona condizione forse non tiene conto della lunghezza della tappa e del ripidone conclusivo di questa salita maledetta. In sintesi Pirelli avvolto dai crampi abbandona la propria bici a 3 km dall’arrivo fra spasmi
sudati e timori sul da farsi.
Lo raggiungo e ben contento di scendere dalla bici (anche perche’ non ce la faccio piu’ nemmeno io) intraprendiamo un’allegra passeggiata con bici al traino e pioggia battente che nel frattempo per rendere la tappa piu’ disumana ci tiene compagnia.
Salendo cala anche la nebbia ed e’ li che decidiamo per il prossimo anno di andare a Santiago de Compostela a farci benedire!
Finalmente scolliniamo e una bella strada sterrata di 10 km ci lascia immaginare i stupendi panorami che s’intravedono fra le nuvole…e poi la ripida e pericolosa discesa (capiamo in parte perche’ soppressa al giro) raggiungiamo l’hotel (molto bello stavolta) e un super ristoratore idromassaggio.
Per la cronaca Burattini ha sbaragliato la concorrenza con una prova maiuscola…ma se non vado errato credo che sua moglie venda Epo.
Però l’ordine ‘arrivo non è stato omologato.
A domani

Prologo

Un prologo che si e’ rivelato una piacevolissima sorpresa.
Siamo partiti alle 7.oo dal solito piazzale Lughese e grazie alla perfetta guida di Severino e alla memoria di Wilma che ci ha evitato due ore di sosta all’autogrill per recuperare le cose dimenticate dal Condottiero, arriviamo a San Daniele , tempio del prosciutto!
Saccheggiamo una quantita’ insolita di fantastici panini imbottiti con questa specialita’ regionale pero’ famosa in tutto il mondo e verso le ore 13 il Condottiero dichiara ufficialmente aperto il 10°… Ad Maiora!
Incominciamo a pedalare in questa valle caratterizzata da frequenti saliscendi e la temperatura e’ la tipica del microonde opzione “grill”.
Ma la strada subito sale e si apre ai nostri occhi un panorama mozzafiato, fatto di attraversamenti di fiumi imponenti, “orridi rocciosi” che circondano l’orizzonte e vegetazioni prealpine che rendono il clima piu’ gradevole.
Tanta bellezza ci fa sembrare la tappa piu’ dolce dei 1200 metri di dislivello percorsi con circa 60 km pedalati.Unica no ta curiosa …anche questa volta l’hotel, dopo che Deka Viaggi l’ha fissato, e’ stato spostato 3 km a monte (come al solito) probabilmente dagli stessi operai che hanno rimosso il tempio di Abu Simbel ad Assuan…costringendoci ad una salitina extra con un acido dislivello.
Fra i partecipanti si e' fatta sicuramente notare la divisa verde "Lega Nord" di Ezio che da oggi per tutti noi diventera' BorghEzio.
Comunque il prologo piu’ bello mai percorso fino ad ora e se il buongiorno si vede dal mattino……non perdetevi le prossime puntate…domani: “CROSTIS, IL DRAMMA DI PIRELLI!”

Si parte!!!

E’ incredibile come l’intervallo fra un Ad Maiora e l’altro passi sempre più in fretta !!
Eccoci qua di nuovo dopo 1 anno pronti per la nuova avventura.....
Avventura che parte con 5 nuovi elementi:
1 rientro (finalmente): Wilma ( Frau Kondy)... dopo due anni nefasti eccola qua ... chissa se quest’anno riuscira’ a superare l'invasione di cavallette !
2 bolognesi (Michele ed Elena) sempre insieme ..per comodita’ li chiameremo Michelena..due venditori di medicinali... peccato che il farmacista presidente non sia potuto venire......
1 lughese....il mitico Pirelli...che viene eletto in mancanza di Nisio parafulmine di tutte le zagnate quotidiane.
E infine Stefano Fusari…di lui non so molto ma pare abbia fatto un piazzamento piu’ che valido alla 9 colli…ma come succedeva con i record al flipper nei bar negli anni 70 non ci sono testimoni.
Ma 4 sono gli assenti.
- Nisio: Il condottiero ci invita ad alzarci ed osservare un minuto di silenzio per la scomparsa di Nisio, amico di mille avventure. Il condottiero decide per il ritiro della maglia Ad Maioracon il nr. 84, il numero di Nisio, il numero dei suoi anni e dei suoi appartamenti sparsi fra la Val di Non e Lido Adriano. Ma come dice la nota canzone di Freddy “The bike must go on”!
Nisio rimarrai sempre nei nostri camper!
- Ancarani: sono molte le voci che si susseguono per la sua rinuncia: c’e’ chi dice che non l’hanno lasciato, c’e’ chi dice che l’hanno lasciato, c’e’ chi dice che e’ steso, c’e’ chi dice che e’ steso per colpa sua.... ma a noi non interessa tutto questo...ci auguriamo solo di ritrovare il negozio al ritorno per portare la bici a lavare!
- Contarini : vista la situazione corrente a casa Bradford (telefilm anni 70) Ad maiora Augura alui un sacco di bene e di incrementare la prole (tanto c'è una nuova casa che li aspetta) Iin bocca al lupo per la nuova arrivata!
-Marco Fazzini il milanese: una vecchia regola si ripete ..se e’ un po’ che non trombi...poi rimani trombato.
Pero poi ci sono 15 irriducibili riconferme:
-Il condottiero... Senza di lui tutto cio’ non esisterebbe---che dire se fosse stato 10.000 anni fa al Cairo sarebbe stato sicuramente un Faraone... Fosse stato sabato scorso a Cassanigo da Mazzoni sicuramente una Faraona...
-Dirani: Giudice Unico e Sommo inappellabile...una sorta di Corte di Cassazione al pedale...un Tar su due ruote. Sara’ il depositario di tutte le decisioni , il saggio che a fine serata  stilera’ classifiche , ratifichera’ regolamenti, bandira’ gare e competizioni....e completera’ Sudoki da veri esperti...
- le Dekine (Roby e Angy) che da quest’anno hanno cambiato casacca e sono diventate le Specialissigirl...belle ed eleganti..hanno promesso che martedi raggiungeranno il rifugio Dell’Aquila Cieca su un Tacco 12!
- Burattini...l’hanno scorso ci ha raggiunto per farsi la cacca addosso sull’ultima salita...quest’anno ha iniziato per tempo e gia’ da giovedi e’ spesso in bagno vittima di attacchi pesanti... evidentemente non regge la tensione del pregara.
- Maltomen ...ritorna dopo un anno di assenza nei raduni del week end...pare che ha inizio settembre 2010 abbia detto...mi iscrivo nella prima squadra dove trovero una che me la da.. secondo stime (per difetto) da settembre ha gia cambiato 16 societa’ ciclistiche.... ma manca ancora un mese a fine stagione e siamo tutti fiduciosi!
- Achille...un decano di Ad Maiora...un elemento che si fa voler bene...e lui stesso e’ una persona che si attacca alla gente ... tanto che finita la maturita’ da circa 15 giorni si  e’ talmente  affezionato ad alcuni suoi alunni che ha deciso di portarseli nello zaino ! Adesso capiamo perche  non lo abbandona mai....
- Dino ...un amico che ha dimostrato attaccamento al gruppo .... ben tornato fra noi “Dino: La fabbrica del Sorriso”.
- I Brunelli: Sicuramente la coppia  piu’ chic  del tour. William e Kate? Brad e Angiolina? David e Victoria?? No: Charles e Brunella, di piu  ..molto di piu! L’unica nota dolente e’ che la sella  di Louis Vuitton ordinata apposta per il giro non e’ stata recapitata in tempo e le divise di Dolce per lui e Gabbana per lei con quei colli di visone pettinato e bretelle di pitone albino sono risultate inadatte e d’intralcio . Li vedremo in divisa Ad Maiora!
- Il Piat che arriva allenatissimo dopo una stagione di grandi dislivelli e sacrifici... chissa se reggera’ gli ettolitri di Tokaj che lo aspettano!
- Il Pina che orgoglioso della sua maglia nera, per paura di perderla se l’e’ tatuata addosso e alla partenza sembra un All Black durante la Haka !
- Ezio..... Lo Sean Connery della Romagna: due baffi folti e curati che nascondono il sarcastico ghigno di un uomo di poche parole...ma buone...il compagno ideale per spedizioni di questo tipo..unico consiglio: a colazione cercate di arrivare al buffet prima di lui!!
- Fabio Morozzi...cosa dire di Fabio ..ogni aggettivo positivo e’ adatto su di lui: gentile,simpatico, disponibile,cordiale...ma non mi dilunghero’ in troppe smancerie e mi limitero’ ad evidenziare la caratteristica migliore: Sua moglie!
- Infine l’altro Fabio: io...il piu’  pesante del gruppo (in kg.)...ma se e’ vero che come dice Buddah nella pancia si concentra l’energia positiva dell’ individuo...Crostis arrivooooo!!!
Ma si sa: cosi’ come non puo’  esistere Oktoberfest senza birra , allo stesso modo non ci puo’ essere Ad Maiora senza Severino...adesso si che si puo’ partire!!!
BUON VIAGGIOOOOOOO