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sabato 31 marzo 2012

BearTooth Pass


La Foresta Nazionale di Shoshone è la prima Foresta Nazionale federale protetta negli Stati Uniti e si estende su una superficie di circa 10.000 km² nello stato del Wyoming (USA). E’ qui che si trova questo Passo BearTooth dalla incredibile lunghezza di 50 km e che arriva fino ai suoi maestosi 3350 mt di altitudine… per fortuna con una pendenza media del 3,5 %.

BEARTOOTH PASS, MT from RAPHA on Vimeo.


giovedì 29 marzo 2012

Il grande dilemma....

Tutto ha avuto inizio con le ruote da 26" e nessuno mai ha messo in discussione questo fondamento della MTB, poi negli Stati Uniti hanno incominciato a sperimentare quelle di 29" e oggi sono le realtà del mercato tanto che una azienda leader del mercato delle biciclette come Specialized ha adottato nella sua gamma 2012 solo ed esclusivamente questa soluzione.... quindi ci crede veramente!
E allora se le ruote da 26" sono sempre andate bene e quelle da 29" non sono una idea "fuori di testa", perchè non provare una soluzione intermedia di 27,5" che potrebbe unire i pregi delle due soluzioni: pronta reazione dell'industria molto sensibile e reattiva alle novità, pronta a sfornare nuovi modelli.
Soprattutto questa nuova misura non crea difficoltà nell'inserimento nei telai standard 26, rendendo ugualmente una buona maneggevolezza (critica nelle 29") e aumentando la scorrevolezza della ruota su terreni sterrati. L'italiana GIPIEMME ha presentato una coppia di ruote 27,5" in alluminio, le Kenya CX 27,5 tubeless (costo 610 euro) con l'anteriore che pesa 727 grammi mentre quella posteriore 866 grammi. Reattivi... no?

Domenica 1 aprile

Escursione a Santa Maria in Castello
Ritrovo: Bar Briko Lugo ore 8.30
Percorso: 123 km - 1250 mt disl.
Tempo percorrenza: circa 5 ore
Ristoro: Rocca san Casciano


Un percorso circolare che parte e arriva a Lugo (prima del tour de force che ci attende per i mesi di aprile-maggio) ma ugualmente spettacolare per l’alta panoramicità resa, il basso impatto con il traffico automobilistico e il chilometraggio che rientra negli standard del periodo. Descrizione: giunti a Faenza si prosegue per Santa Lucia e poi proseguendo per circa 7 km percorrendo la pittoresca valle del torrente Samoggia una strada stretta e senza traffico che attraversa frutteti e campi coltivati fino a giungere ai piedi di questa omonima ascesa, ben conosciuta e temuta dai ciclisti locali per i suoi 4 chilometri altamente panoramici con pendenze spesso vicine al 10% e una media complessiva del 7,8%. Sulla cima Samoggia (436) ha inizio un spettacolare sali-e-scendi di circa 8,5 km che ci porterà, sempre pedalando in quota fino al mitico Monte Trebbio (536); proseguiamo in linea seguendo la direttiva sud, sulla bretella (3,7 km) che collega una nascosta strada pastorale alla strada principale che sale da Modigliana al Monte Chioda: ci rimangono 3,2 km di salita e un lungo falsopiano (1,5 km) prima di raggiungere il Valico del Monte Chioda. Inizia la discesa verso Rocca San Casciano, anche questo tratto è caratterizzato da ampi panorami sulla valle del Montone e termina con l'attraversamento del fosso di Sant'Antonio e l'omonima chiesetta posta nel centro del Comune. Coffe Break.

Si riprende il percorso in direzione Portico ma dopo soltanto 1 km fuori dall’abitato di Rocca si svolta a destra e con pendenze moderate, ha inizio la seconda salita programmata, quella di Santa Maria in Castello (685): 9 km di lunghezza con una pendenza media del 5%. Giunti sul Passo opteremo per svoltare a destra per discendere direttamente a Tredozio, scartando la bretella (1,5 km) che in cresta conduce al Passo di Monte Busca.
Ora non ci rimane che ricompattarci a Tredozio… riempire le borracce e ristorarci, perché è momento di far ritorno pedalando gli interminabili, ma veloci, 48 km che ci separano dal nostro arrivo a Lugo.

mercoledì 28 marzo 2012

Prosciutto crudo di Carpegna

Prosciutto crudo di Carpegna DOP - Prosciutto Crudo a Denominazione d'Origine Protetta che prende il nome dalla Località di produzione Carpegna comune in provincia di PU Pesaro-Urbino nell'appennino delle Marche. Viene prodotto in due tipologie San Leo che è un prosciutto di un gusto dolce e delicato a La Ghianda più salato.
Vengono selezionate Cosce fresche: solo da suini con una età minima di 10 mesi, nati ed allevati esclusivamente nelle Marche, Emilia Romagna e Lombardia. La produzione è severamente disciplinata infatti le fasi di lavorazione e stagionatura devono essere svolte rigorosamente nel comune di Carpegna. Il periodo di stagionatura, dalla salagione alla commercializzazione dura mediamente 14 mesi e mai meno di 12 mesi. Inoltre altra caratteristica particolare è che non sono ammessi additivi, quindi il prosciutto di Carpegna non contiene nitriti o nitrati. Viene attualmente prodotto in maniera artigianale o industriale ma Carpegna è patria secolare del prosciutto crudo stagionato, il territorio era ricco di selve ricco con prevalenza querce, base alimentare per l'allevamento dei suini.
Dal Medioevo le Saline di Cervia si impegnarono a fornire sale alla cittadina e una ordinanza del 1407 proibiva di vendere fuori dalla zona suini e carni salate. Nel 1468, quando il signore di Cesena Malatesta Novello vendette le Saline di Cervia alla Serenissima Repubblica di Venezia, mantenne il comunque il diritto della contea di Carpegna a utilizzare liberamente il sale estratto.
Fonte: www.romagnanotte.it

Una salita "tedesca"

Partenza: Scafa (PE)
Quota massima: 2142 mt
Sviluppo: 28 km
Dislivello: 2038 mt
Pendenza media: 7,3 %

La cima che si tocca ha uno strano nome: Blockhaus. Qualche secolo fa le vie di comunicazione più brevi, tra i vari paesi che si trovano ai piedi della Maiella, erano le mulattiere che scavalcavano la montagna ma queste erano anche dominio dei ladri, banditi e briganti, persone che scontenti dello stato sociale in cui versavano nel Regno di Napoli, (miseria, povertà estrema, ingiustizie) dopo aver commesso gravi reati si rifugiavano su queste impervie montagne opponendosi in questo modo ai governanti locali e ai reali. I Borboni per proteggere i viandanti dalle scorrerie dei ladri costruirono il fortino sul Blockhaus che poi, dopo l’unità d’Italia venne utilizzato da mercenari austriaci (ecco perché questo strano nome) al servizio della casa sabauda per combattere il brigantaggio.
L’ascesa del Blockhaus (2145 m) risulta essere la salita con il maggiore dislivello in Italia (2039 m) ed una delle più dure del Centro-Italia assieme a quella del Terminillo e del Gran Sasso (Campo Imperatore). Comprende in tutto tre diversi versanti di difficoltà crescente con un ultimo tratto finale in comune:
  • il versante da Pretoro è quello più facile, ma anche il più lungo (circa 30 km) con pendenze medie di circa il 6%;
  • il versante da Scafa-Lettomanoppello è quello più duro con un primo tratto di 10,4 km al 8,4% fino a Passo lanciano (1300 m) dove si innesta al precedente percorso ed una pendenza media complessiva del 7,3% (da noi prescelta in salita);
  • infine il versante da Roccamorice è leggermente più facile rispetto a quello di Lettomanoppello e la strada si ricongiunge a quella dei due percorsi precedenti nei pressi della Maielletta (1600 m) con pendenza media complessiva del 7,1%.
Il nostro percorso, qui descritto, a inizio da Scafa (15 km da Sulmona, trasferimento in auto) seguendo le indicazioni per Lettomanoppello, lungo la valle del torrente Lavino, dove inizia la nostra “aggressione” ad una delle montagne-totem del ciclismo: il Blockhaus. Il tratto più duro è fino a Passo Lanciano (fontana) con punte fino al 12,5 %, da qui la salita (11 km fino alla cima del Blockhaus) tende a mollare un po’ anche se è sempre di tutto rispetto avendo, comunque, una pendenza media dell’8,1%. La strada termina oltre le antenne perdendosi in un sentiero tra le rocce che conduce al Monte Amaro (2793m), vetta culminante del massiccio della Maiella.
Fonte: www.tuttiaruota.com




martedì 27 marzo 2012

Eco - Educazione

Ogni giorno in Italia si consumano circa 28 milioni di gomme da masticare. 'Chewing gum' classiche alla menta, al sapore di fragola o a quello di liquirizia. I gusti sono tanti, ma l’abitudine purtroppo è una sola. Disfarsene, una volta masticate e consumate, nel modo più semplice e più immediato. Spesso infatti la gomma da masticare, o il chewingum se lo vogliamo dire all’americana, viene gettata dal finestrino della propria auto, buttata per strada lasciandola attaccare al pavimento stradale, o attaccato sotto banchi, muri e panchine. Minimo sforzo, massima maleducazione. E soprattutto massimo costo per rimuovere questo materiale.
Già, buttare a terra una 'chewing gum' può costare molto caro ai Comuni, che poi dovranno ripulire le strade. Nella sola città di Londra le aziende di trasporti e il Comune spendono ogni anno 4 milioni di sterline, ovvero sei milioni di euro, per liberarsi dalle gomme appiccicate ai marciapiedi e alle banchine delle metropolitane. Unica soluzione al problema è quella della via dell'EDUCAZIONE AMBIENTALE con l’obiettivo di sviluppare comportamenti positivi per la conservazione del patrimonio, inteso in senso ampio.

Una "fissa" da sballo

Una idea top per quanto riguarda il mondo dello "scatto fisso" è quella proposta dalla STAZIONE DELLE BICICLETTE (piazza IX Novembre 1989 San Donato Milanese) con il modello 666 PISTA . Il movimento perpetuo, il panta rei delle biciclette. Una simbiosi perfetta tra la velocità  della città  e la lentezza intrinseca della bicicletta. Usare lo scatto fisso vuol dire imparare lo stile della pedalata, l’arte del surplace, la fluidità  dei movimenti. Un modo diverso di pedalare che può condurre ad una fusione tra uomo e bicicletta, tra tubi di acciaio, pedivelle e quadricipiti. 666 pista è la bicicletta a scatto fisso realizzata attorno ad un set di tubazioni Columbus in acciaio CrMo saldate con la tecnica della brasatura ad argento per mantenere basse temperature di fusione e linee morbide e sinuose sui giunti di saldatura. Sono disponibili diverse opzioni di colori e componenti. Il telaio può essere realizzato completamente su misura.
Fonte :
www.lastazionedellebiciclette.com

lunedì 26 marzo 2012

Blockhaus

Per dare la possibilità agli ultimi indecisi di partecipare, abbiamo prorogato a venerdì 2 aprile l'ultima data utile per iscriversi al weekend cicloturistico in Abruzzo del 22-23-24 giugno prossimi.
La quota procapite è di 115 euro (caparra da versare di 50 euro) e comprende il soggiorno in mezza pensione per due notti all' HOTEL  SANTACROCE MEETING **** di Sulmona (www.hotelsantacroce.com/).
Per iscriversi:
DEKA VIAGGI
1, v. S. Martino
48020 S. Agata sul Santerno (RA)
tel 0545 45845

domenica 25 marzo 2012

Cinque uomini e una gamba...


E' il terzo anno consecutivo che aderiamo all'invito dell'organizzatore Dino Tamburini e al suo Circuito Romagna Sprint a partecipare alla GF VerdeBlù di Igea marina, piacevole manifestazione che simbolicamente apre  la stagione cicloturistica 2012, e come se fosse di buon auspicio per il proseguo del nostro calendario, ci siamo ritrovati a pedalare in una splendida giornata primaverile. E' altrettanto vero che la levataccia è stata "impegnativa" e le motivazioni devono essere veramente forti in quanto, con la complicità del cambio di orario, la sveglia è squillata alle ore 5,45 .... praticamente in piena notte.
Tutti i dubbi e incertezze meteo che ci hanno attanagliato durante la settimana, si sono volatilizzate immediatamente alla partenza di Igea e un cielo sereno ci ha accompagnato per la prima metà del percorso e poi gradualmente si è leggermente velato.
Il percorso proposto è sempre quello dello scorso anno: tre salite toste, nell'ordine Sogliano, Barbotto, Massamanente: la prima sale regolarmente a tornanti regalando una vista unica sui colli circostanti, la seconda non ha certo bisogno di presentazioni e tanto più l'avevamo tutti già "sverniciata" nelle partecipazioni alla Nove Colli dove è considerata un must e uno spauracchio (a sproposito!), ma comunque  quello che rende il Barbotto famoso è il suo ultimo km con una pendenza costante sopra il 14% con punte al 18%. L'ultima è praticamente sconosciuta e fa da cerniera naturale tra la vallata del Rubicone e il Montefeltro, si imbocca dopo Ponte Uso  e si sviluppa su 5 km con una media del 7,1 % ma con dei passaggi impegnativi al 14%... praticamente la mazzata finale. Poi il veloce rientro transitando per Savignano, San Mauro Pascoli e concludendo questa splendida giornata ad Igea.
107 km con un dislivello di 1460 mt, ottimi i 3 ristori di percorso e il gradito e succolento Pasta Party locato nella piazza centrale di Bellaria.

sabato 24 marzo 2012

Si parte....

Confidiamo nelle previsioni dell'ARPA (http://www.arpa.emr.it) per la giornata di domani e la manifestazione programmata Gran Fondo Cicloturistica 9ª MARETERRA VERDEBLU, che recita così: 


Al mattino sulla costa cielo velato per nubi alte, sui rilievi sereno o poco nuvoloso; Temperature minime del mattino comprese tra 7 °C sui rilievi e 9 °C sulla costa, massime pomeridiane comprese tra 14 °C sui rilievi e 16 °C sulla costa. Velocità massima del vento compresa tra 27 (costa) e 40 km/h (rilievi).

Pertanto si parte senza indugi.
Appuntamento ore 6,45 Bar Briko a Lugo... ricordandosi di spostare le lancette degli orologi avanti di un'ora per l'adeguamento all'ora legale.

giovedì 22 marzo 2012

Manutenzione e consigli

Una bici pulita è bellissima... ma non è questa l’unica ragione per cui si deve mantenerla in ordine: il lavaggio e l'ingrassaggio delle parti mobili, gli ingranaggi, permette migliori performance degli stessi ed una loro resa maggiore, non dimenticando anche la possibilità di scoprire eventuali problematiche tecniche. Per lavare la bici, specie se molto sporca, si può anche usare un tubo con acqua a getto, ma con l'accorgimento di non direzionare l'acqua direttamente sui cuscinetti (anche se oggi sulle specialissime il mozzo centrale è stagno) e comunque di non usarlo molto ravvicinato per evitare di danneggiare le scritte e la vernice.  Gli attrezzi base per un'approfondita pulizia del telaio e ruote sono un secchio di acqua saponata (detergenti poco alcalini e biodegradabili perché meno aggressivi nei confronti della bici e dell'ambiente), spugne e spazzole. Molto utili vecchi spazzolini da denti o spazzole da cucina per raggiungere i punti più nascosti come alcune parti del cambio.
La seconda fase riguarda catena, cambio, deragliatore e corone che detergo con un mix di acqua e sgrassatore, va bene anche lo Chanteclair: per quanto riguarda la catena (non utilizzando uno pulisci-catena meccanico perchè lo trovo indaginoso e si può fare anche a meno) imbagno una pezza distoffa con un mix di liquido sgrassatore  e lo strofino sulla catena facendola girare, oppure utilizzo in sostituzione un pennello.
Così fatto vi troverete una catena luccicante e "asciutta", procedendo inoltre a pennellare anche tutte le parti rotanti connesse al suo movimento (Cambio - Corona - Pacco Pignoni).
Poi si procede con l'ingrassatura con un lubrificante spray specifico e facendo girare la catena pedalando all'indietro renderemo uniforme la diffusione su tutte le maglie: consiglio al termine di questa operazione, di ripassare ancora una volta con uno straccio pulito sulla catena per eliminare quella patina di olio superfluo che può soltanto raccogliere polvere, aumentando il grip e l'abrasione dei contatti meccanici. Se si possiede di un compressore d'aria si può procedere ora nel "soffiare" un forte getto d'aria localizzandolo in tutte quelle parti in cui non ci si può arrivare con un straccio, eliminando così il ristagno di acqua. Ultimo passaggio è quello di ingrassare anche il corpo centrale dei freni, deragliatore, corona e aggancio pedali.

Basilica di Pomposa

L'antico monastero benedettino di Pomposa comprende oggi la Basilica con l'Atrio, il Campanile romanico, la Sala del Capitolo, la Sala a Stilate, il Refettorio, il Dormitorio ed il Palazzo della Ragione. Questi edifici ospitarono nel Medio Evo un centro di spiritualità e cultura tra i più importanti al mondo. Eventi climatici favorevoli avevano permesso fra il VI ed il VII sec. l'insediamento di un gruppo di monaci benedettini provenienti da Ravenna, che avevano scelto un'isola fra il Po ed il mare che per la usa tranquillità favoriva meditazione e laboriosità. La prima notizia scritta su Pomposa è però dell'anno 874 e riguarda una controversia giurisdizionale tra il Vescovo di Ravenna ed il Papato. Durante il secolo successivo il vitale monastero preparava la sua totale indipendenza da San Salvatore di Pavia e da Ravenna, che avveniva nel 1001, grazie all'accordo sottoscritto dall'Imperatore Ottone III ed il Papa Silvestro II. Donazioni e privilegi accrescono la potenza economica pomposiana anche nelle limitrofe zone del Veneto e della Romagna. Agli inizi del XIV sec. Pomposa aveva giurisdizione su 49 chiese sparse nell'Italia centro - settentrionale. Con l'avvento di San Guido degli Strambiati ad abate di Pomposa (1008-1046) inizia il periodo più fecondo dell'abbazia benedettina, che sarà

mercoledì 21 marzo 2012

Mareterra Verdeblu di Igea Marina

La prima prova del Circuito cicloturistico Romagna Sprint è la GF Mareterra Verdeblu di Igea Marina, programmata per domenica prossima 25 marzo, confermando il suo percorso piacevole e caratteristico che si snoda tra i colli di Mercato Saraceno e Savignano tra cui il mitico Barbotto!!. La sede di partenza è locata in Piazza Matteotti a Bellaria.
Percorso: Bellaria Igea Marina, Gatteo Mare, Savignano sul Rubicone, Felloniche, Sogliano al Rubicone, Strigara, Santa Maria Rio Petra, Mercato Saraceno, Barbotto, Montegelli, Strigara, Ponte Rosso, Massamanente, Masrola, Lo Stradone, Santarcangelo di Romagna, Bellaria Igea Marina.
Km 111 - 1386 mt di dislivello.
•Ritrovo presso Piazzale Pagliuti ore 6,45 (auto propria).
•Partenza del gruppo da Bellaria ore 8,00
•Tempo di percorrenza: 5 ore
•Ristori di percorso e Pasta Party
•Preiscrizione obbligatoria / 7 Euro
•Inviare mail di conferma pre-iscrizione a:
admaiora2004@libero.it entro e non oltre sabato alle ore 18.
Vista l’alta variabilità meteo prevista sul riminese per la giornata della manifestazione, attendiamo gli ultimi istanti per decidere sulla nostra partecipazione alla GF Mareterra Verdeblu. Quindi collegatevi al Blog Ad Maiora Bike sabato prossimo dalle ore 15, in quanto pubblicheremo un post con le ultime info in merito. Bye

Un pezzo di Romagna.... se ne va.

Proprio oggi, nella Giornata Mondiale della Pesia, ci lascia Tonino Guerra (92 anni), un grande uomo interprete del nostro territorio e difensore dei nostri valori. Poeta e sceneggiatore di grande film (amico e collaboratore di Federico Fellini), ha sempre rimarcato le sue origini romagnole e il suo paese natio, che è Sant'Arcangelo di Romagna.

martedì 20 marzo 2012

Un grande spettacolo

La primavera porta le classiche del Nord, a cominciare dal Giro delle Fiandre, un rito da consumare in strettissime strade lastricate di pavé e di polvere di carbone che conducono al “Muur”, il Muro, una breve ma micidiale salita che ha fatto la storia di questa gara, che più di ogni altra evoca ed esalta la grandezza del ciclismo. La Gand-Wevelgem è invece una classica per passisti velocisti. La Regina delle classiche è la Parigi-Roubaix, una corsa senza tempo fatta di sudore, dolore, polvere e fango, denominata “l’ Inferno del Nord”. In una corsa che non presenta salite, a fare selezione sono i terribili tratti di pavé. All’inizio coprivano oltre cento chilometri, ora si sfiorano a malapena i 50, disseminati in una trentina di tratti, il più famoso dei quali rimane quello della Foresta di Arenberg. Un altro “muro” famoso, quello di Huy, breve ma micidiale, specie quando viene affrontato nella parte finale della gara, caratterizza la Freccia Vallone. E’ la più italiana tra le classiche del Nord. La Liegi-Bastogne-Liegi, organizzata per la prima volta nel 1892, è la classica più antica, soprannominata la “Doyenne”, la Decana. La gara si snoda sulle colline delle Ardenne in un continuo saliscendi.
Le date delle Classiche del ciclismo:
Gand-Wevelgem: 25 marzo
Giro delle Fiandre: 1 aprile
Parigi-Roubaix: 8 aprile
Amstel Gold Race: 15 aprile
Freccia Vallone: 18 aprile
Liegi-Bastogne-Liegi: 22 aprile

Fonte: www.leggievai.it
Foto : PezCyclingNew.com

Per cambiare aria...

TARTU RATTARALLI ESTONIA 2012
una granfondo su strada che vanta oltre 4000 partecipanti. Si tratta della 31esima edizione della SEB Tartu Rattarall che si svolgerà in Estonia il 27 maggio 2012. La prima edizione della Tartu Rattaralli (granfondo su strada) si é svolta nel maggio del 1982 con partenza dalla città estone, Tartu: 362 corridori erano giunti al traguardo. Seguirono intense discussioni riguardo la lunghezza del percorso e dislivelli adeguati, al momento che in Estonia all´epoca non ci furono gare simili a quella e percorsi troppo lunghi rischiavano di intimidire tutti. Ma quando i concorrenti della 1° edizione finirono la gara, gli organizzatori scoprirono che gli stessi ciclisti ritornarono alla partenza a Tartu proprio in sella alle loro bici. Questo messaggio incoraggiò circa un migliaio di persone a partecipare alla edizione successiva. L´attuale percorso della Tartu Rattaralli è lungo 133 km con un dislivello di 1108 metri, parte da Tartu e porta fino a Otepää, ritorno via Elva; é rimasto cosÍ per parrecchi anni. Esiste anche un percorso più corto di 65 km / 515 m di dislivello. Tra il 1984 e il 1989 la Tartu Rattaralli vantava un numero invidiabile di oltre 3000 partecipanti all´anno. Ora la Tartu Rattaralli conta ben 4000 partecipanti. Sono ammessi tuttii tipi di biciclette. La popularità della gara è cesciuta enormemente grazie alla presenza di corridori professionisti. La Tartu Rattaralli é una delle granfondo piú importanti in quell´angolo d´Europa. Oltre ad essere gara del calendario UCI Europe Tour class 1.1 è anche tappa finale del „Estonian Cycling Weekend“, manifestazione ciclistica che si tiene qui nel mese di maggio.
Info e prenotazioni: http://www.bikeandmore.it/

lunedì 19 marzo 2012

Una salita da dimenticare: Monti

Partenza: SP 610 Montanara
Quota massima: 710 mt
Sviluppo: 4.0 km
Dislivello: 420 mt
Pendenza media: 10,0 %
Pendenza max: 20,1 %
Monti è frazione del comune di Firenzuola situata quasi ai confini del territorio di Castel del Rio, ed è situata su di un colle sul versante sinistro del fiume Santerno a ridosso della selva di Santa Cristina; oggi è scarsamente abitata ma anticamente era assai popolata: si pensi che nel 1551 vi erano ben 306 abitanti (mentre nel capoluogo di Firenzuola erano solo 250 abitanti!) e questo perchè il borgo di Monti era situato su una strada antichissima che da Pietramala , San Lorenzo al Peglio, lambiva il castello di Monti e attraverso il Passo di Greppola raggiungeva la Romagna nel territorio compreso fra Giugnola (Toscana) e Moraduccio (Romagna). 
Soltanto pochi conoscono questa impegnativa salita, fuori da ogni circuito cicloturistico, ma anche fuori dal mondo!. Ha inizio voltando a destra dalla SP 610 Montanara, poche centinaia di metri prima di Coniale: cartello segnaletico - Monti km. 2,5. Il fondo asfaltato termina esattamente dopo 4 km di aspre e interminabili pendenze che mettono a dura prova chiunque abbia voglia di sfidarla e pertanto giunti sulla cima non rimane altro che invertire la rotta a meno che non la si affronti in MTB, il solo mezzo che consente di proseguire sullo sterrato che porta fino a Pietramala. Al km 2,6 troviamo la chiesa di San Michele in Monti della quale si hanno notizie sin dal 1276. Oggi è chiusa.

Le delizie del porcello

Domenica 25 Marzo, in concomitanza con il Mercato degli Ambulanti, Pro Loco Mezzolara con produttori e commercianti locali organizzano in Piazza Baldini, a partire dalle ore 10.00, la settima edizione di “VIVI IN ROSA – LE DELIZIE DEL PORCELLO”, consueto appuntamento con le tradizioni locali nella lavorazione delle carni di maiale.
Salsicce, cotechini, braciole, coppe di testa, spuntature e, soprattutto, la preparazione dei “ciccioli” cotti come una volta nei paioli, rendono questo appuntamento annuale un evento da non perdere per tutti i buongustai e gli amanti della cucina tradizionale. Nello stand, anche altre specialità enogastronomiche, con formaggi, vini, prodotti tipici e presidi slow-food, oltre alle immancabili tigelle e crescentine. In concomitanza con la manifestazione, Mercatino degli Ambulanti.
Mezzolara si trova a 10 km a nord di Budrio di Bologna oppure ci si arriva comodamente in treno con la linea Bologna-Portomaggiore, la ferrovia che dal 1887 collega la piccola frazione a Budrio, Bologna e ai paesi vicini. Un tempo chiamata “La Veneta” perché data in concessione per un secolo alla “Società Veneta per le Imprese e Costruzioni Pubbliche” di Padova, il nome è rimasto nella cultura popolare pur essendo oggi gestita dalle “Ferrovie Emilia Romagna”.

domenica 18 marzo 2012

Si pedala in alto...

Un'altra "perla" di escursione e con un valore ancora più assoluto per la determinazione del gruppo nel voler completare a tutti i costi il percorso previsto e salire ai 900 mt di altitudine del Monte Faggiola sebbene la meteo-giornata fosse così nuvolosa e con sporadiche presenze di una leggera pioggerellina nel tratto fino a Palazzuolo: non ci ferma niente e nessuno!. I nove km di salita, che dal paese mugellano si arrampicano sul lato destro della montagna, ci “scivolano” via tra una chiacchera e l’altra e l’anestetica panoramica, spettacolare vista sul complesso appenninico, per concludersi tra i faggeti del Valico Val Paretaio. E’ un passo fra i meno conosciuti al grande pubblico cicloturistico (è più nota il Valico della Sambuca), ma non per questo meno duro o poco spettacolare. Anzi, il fatto che attraversi una zona poco abitata e pochissimo battuta dal traffico rende la salita ancora più suggestiva e la conquista del valico, diventa ancor più affascinante. Dalla cima parte un’altrettanto tortuosa discesa, ma su una carreggiata larga, ben asfaltata che invita a lasciare correre la bicicletta fino a Coniale, nella Valle del Santerno. Sosta caffè, per il sacro e necessario momento di mettere sotto ai denti un po' di energia e per decidere il da farsi: il programma prevede di salire a Monti, una ascesa inedita e nascosta… ma le energie disponibili segnano RISERVA per alcuni e pertanto rimandiamo questa "scoperta" a destinarsi scegliendo all'unanimità di far rientro a Lugo: ancora tanta strada ci attende e condita da molti “strappi” che metteranno a dura prova la nostra resistenza: Val Salva, Castel del Rio, Fontanelice, Borgo Tossignano, Imola, per giungere a Lugo alle ore 13,50.
Domenica prossima ci attende una nuova escursione alla prima manifestazione “cicloturistica” di Igea Marina e già mi immagino il Barbotto….
Km 130 – 1.150 mt dislivello metrico.

venerdì 16 marzo 2012

Cavo Benedettino

Durante il papato di Benedetto XIV (il bolognese Cardinale Prospero Lorenzo Lambertini), il fiume Reno fu soggetto ad una modifica idraulica fondamentale: dopo essere stato un affluente del Po in epoca alto medievale, sia da solo, sia congiuntamente col fiume Panaro, il susseguirsi delle disastrose piene cui andava periodicamente soggetto, ne causarono un disalveamento nell'ultimo tratto ed un relativo impaludamento nelle campagne ferraresi. Fu allora che fu scavato un canale artificiale di circa 30 Km (Cavo Benedettino) con direzione verso il mare Adriatico e questo, fu collegato con l'antico corso abbandonato del Po di Primaro, assumendo pertanto l'aspetto attuale, con andamento caratteristico prima da sud a nord, poi, dopo una improvvisa curva a gomito (nei pressi della località di Sant'Agostino), da ovest a est, fino all'ultimo tratto che piega decisamente verso nord dopo avere aggirato e sfiorato le Valli di Comacchio. Molta parte della letteratura individua ancora il tratto terminale di circa 40 Km e la foce, come il "Po di Primaro".
Foto; Fiume Reno e Cavo Benedettino nei pressi di Traghetto di Molinella

Copripantalone impermabile corto

Per chi è un appassionato di cicloescursionismo sa bene che è indispensabile proteggersi (bene) dalle piogge che come imprevisti si presentano sul percorso: oggi vi presentiamo un capo poco utilizzato perchè non conosciuto, ma necessario per prevenire disagi durante le lunghe escursioni. Il pantalone impermeabile corto si indossa sopra al pantaloncino ciclistico evitando che lo stesso si inzuppi soprattutto nella parte posteriore a causa del deflusso verso l'alto che provoca la ruota mantenendo asciutta e reattiva la muscolatura femorale, gantendo il massimo del movimento sportivo. Ottima vestibilità essendo elasticizzato, inserti elastici, rinforzo sul sedere, punto vita con tirante in gomma e cordino cintura, antiscivolo su dorso, regolazione misura gamba, elementi rifrangenti, rendono questo capo unico.Lo potete trovare presso il negozio online di Gialdini.com



giovedì 15 marzo 2012

Un cicloviaggio da sogno!

Complimenti a questo viaggiatore che in 10 stages ha percorso 716 km, 16200 mt di dislivello che da Aosta ha scavalcato in cucessioneil  Piccolo S.Bernard, L'Iseran, Telegraphe and Galibier, Izoard, Col de Vars, Col de la Bonette, Couillole e Valberg, Toutes Aures, le Gorges per arrivare al Mar Mediterraneo.
Il suo cicloracconto lo potete travare: http://www.giopirotta.it/


Route des Grandes Alpes & Verdon - Trailer from brokenp87 on Vimeo.

mercoledì 14 marzo 2012

Domenica 18 marzo

Escursione al Passo del Paretaio
Ritrovo: Bar Briko Lugo ore 8.30
Percorso: 132 km - 1412 mt disl.
Tempo percorrenza: circa 5,30 ore
Ristoro: Castel del Rio

Il programma di questa settimana ci porta a Palazzuolo per affrontare i 9 km - 6% di media altimentrica - di salita del Passo del Paretaio, sempre "tosto", sempre incantevole. Giunti a Coniale andremo a scoprire una inedita ascesa di 2,5 Km situata sul lato sinistro della valle del Santerno, che giunge fino all'antico borgo di Monti e alla Chiesa di S.Michele. Al ritorno si percorre la "Montanara" fino a Imola, concludendo l'escursione a Lugo.

Vento di novità

Nel panorama nazionale cicloturistico NO TIME 2012, l'unica novità che è emersa nei vari calendari e Circuiti presentati, è senza alcun dubbio la sola (ahimè) manifestazione della Gran Fondo Maurizio Fondriest, che si terrà il 29 aprile a Castrocaro Terme (FC). Un appuntamento noto al pubblico dei pedalatori ma che da quest'anno ha scelto di trasformarsi in NON competitiva e allestendo ben 3 splendidi percorsi disegnati sulle colline forlivesi:
Gran Fondo    Km.133     dislivello 1800 mt.
Fondo                Km. 91      dislivello 1300 mt.
Medio Fondo   Km. 50      dislivello   600 mt.
Nel percorso GFondo, da menzionare le salite che in sequenza saranno: Baccanelli, Rocca delle Caminate, Passo della Braccina (da Corniolo), Cento Forche.
Partenza alla francese dalle ore 7,30 del 29 aprile, costo della partecipazione di soli 7 euro che comprendono, iscrizione alla gara; assistenza medica (zona partenza/arrivo) ristori lungo i percorsi; pasta-party finale.

Segni di primavera

Nonostante il tempo inclemente, il freddo ed il gelo ancora alle porte, c'è una pianta nelle nostre spoglie campagne che con prepotenza sopra tutte le altre, sembra voler riportare da sola la bella stagione. Il mandorlo spicca anche agl'occhi più distratti per l'esplosioni di fiori, candidi come neve o sfumati d'un morbido rosa. Soffermarsi sotto i suoi rami, sentire il profumo dei fiori, il ronzio dei primi insetti è come fare un salto diretto nella primavera. Secondo una antichissima leggenda il mandorlo nacque da uno di quegli amori disgraziati che vedevano protagonisti gli eroi, gli uomini o l’intera famiglia degli dei.
Gli antichi Greci narravano che Fillide, una principessa Tracia, incontrò Acamante, figlio di Teseo, sbarcato nel suo regno per una sosta durante la navigazione verso Troia.
I due giovani si innamorarono perdutamente ma Acamante fu costretto a proseguire con gli Achei per combattere nella guerra di Troia. La giovane principessa, dopo aver atteso dieci anni che finisse la guerra, non vedendolo tornare con le navi vittoriose si lasciò morire per la disperazione. La dea Atena, commossa da questa struggente storia d’amore, decise di trasformare Fillide in uno splendido albero di mandorlo. Acamante in realtà non era morto e quando seppe che Fillide era stata trasformata in albero abbracciò la pianta che per ricambiare le carezze fece prorompere dai suoi rami fiori anziché foglie. L'abbraccio si ripete ogni anno quando i fiori del mandorlo annunciano la primavera.
Fonte: itinerismei.blogspot.com

martedì 13 marzo 2012

My "scatto fisso" project

Ho preso spunto da quella fucina di idee in movimento che è Biascagne Bici (www.biascagne-cicli.it ) nell’assemblare le biciclette old e trasformandole in qualcosa di più di una semplice “scatto fisso”, ma un oggetto di culto ed una espressione tutta personale di pedalare su quel mezzo a due ruote: quindi non solo una interpretazione dell’attività pedalatoria ma anche quella del mezzo che si cavalca… rendendolo unico e somigliante al suo “cavaliere”.
In verità è già da un po’ che mi sto documentando, leggendo e facendo svariati jumps sulla rete che mi hanno fornito varie interpretazioni e conoscenze dello scatto fisso, e alla fine ho deciso di assemblare un modello tutto mio così da renderla ancora di più mia… la bicicletta naturalmente!.
Mi piace tantissimo questo modello rappresentato nella foto, semplice ed elegante, al quale però apporterò alcune modifiche tecniche:
  • Telaio vintage city, Somec, cromato e verniciato
  • Guarnitura: Guarnitura Sturmey Arcehr Pista FTC 68
  • Cerchi vintage Record
  • Copertoni Schwalbe Delta Cruiser brown 28 x 1.40, 700 x 35C
  • Mozzo anteriore: da definire
  • Mozzo posteriore: contropedale Velosteel con controfilettatura
  • Pignone filettato da 16 denti
  • Pippa corsa Nitto Young
  • Manubrio ad arco piega Pellestrina
  • Sella Brooks Swift Brown
  • Pedali in alluminio forgiato VP 196
Questo è il punto di partenza e poi vedremo… strada facendo.

Eco Bike Design

L'obiettivo è quello di riuscire a generare una nuova visione nei temini di MOBILITA' ELETTRICA su due ruote. ECO BIKE DESIGN CONTEST 2012, promosso da Solsonica s.p.a. con POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano bandiscono un concorso finalizzato alla selezione di progetti innovativi relativi a una bicicletta assistita elettricamente e a una pensilina fotovoltaica per il suo ricovero e ricarica. veicolare i valori della mobilità sostenibile, dell’ecologia e delle scelte responsabili. Dal punto di vista funzionale la bicicletta dovrà essere dotata di batteria autonoma e asportabile e consentire di convertire il funzionamento da assistita a veicolo a pedali.

Il monte premi complessivo è di Euro 7.000 che sarà così ripartito: 1° premio 4000 €.

lunedì 12 marzo 2012

Monte Casale

Partenza: Modigliana (FC)
Quota massima: 464 mt Monte Corno
Sviluppo: 3.3 km
Dislivello: 264 mt
Pendenza media: 7,4 %
Pendenza max: 15 %


Si sale al Monte Corno o per la più conosciuta salita del Monte Casale - versante di Modigliana: un ascesa da rispettare per le sue pendenze espresse soprattutto nella prima parte che sfiorano il 15% max superando nei primi due chilometri un dislivello totale di 170 mt!. Non è ombreggiata e senza alcun punto di rifornimento idrico. ll Monte Casale ha 6 versanti. Oltre a quello più lungo (7,7 km) denominato Cottignola che ha inizio alle Terme di Brisighella, esistono altri 5 versanti: due paralleli a quello di Brisighella (Pieve del Tho e Bicocca), due da Modigliana (Casale e Minghina), un altro poco dopo Marzeno (San Martino in Monte) e tutti hanno un denominatore comune: sono impegnativi.

domenica 11 marzo 2012

Chi semina ... raccoglie.

Ne parlavamo giusto-giusto venerdì scorso durante il nostro meeting di Presentazione dei programmi 2012, concordando che per affrontare percorsi impegnativi e altrettante altimetrie "impossibili" che puntualmente programmiamo nei mesi estivi, non necessita una preparazione fisica frequente - in termine di numero di uscite settimanali e con uno stress muscolare sempre al limite delle proprie possibilità - ma basta soltanto una costante attività cicloturistica effettuata nel solo weekend con un incremento graduale dello sforzo complessivo (km/alt.) per giungere pronti alla meta!. E' altrettanto evidente che con ciò non si possono pretendere performance conseguenti di velocità espressa, ma solamente di fare strike ai nostri personalissimi obiettivi, riuscendo a completare godendo le escursioni programmate, gestendo la fatica e all'arrivo "riconoscere" i propri amici. Bando agli scherzi.... dopo le varie uscite invernali, oggi è stata la nostra prima gita "progettata" per riuscire anche quest'anno a giungere ai nostri appuntamenti in forma e con le giuste energie nelle gambe.
118 km di pedalata... non sono mai uno scherzo! e tanto più se ci "sbatti dentro" l'ascesa alla sempre-bella Bertinoro, il Collinello e il Polenta, il transfert fino a Meldola, la salita alla storica Rocca delle Caminate ed infine, ma non da meno, il controvento fino a Lugo.
Un ritmo di pedalata giusto, una giornata splendida illuminata da un cielo terso che ci ha regalato un panorama sempre emozionante, da quel "balcone sulla pianura" cui viene considerato Bertinoro, hanno alleviato le fatiche rilanciando alla prossima domenica una nuova escursione cicloturistica. Concludendo... chi semina, raccoglie. Bye
PS: Forza "Fuso"... per farti ridere in questo tuo momento di debacle, ti confermo che oggi Giuseppe ha tirato per circa 20 km! roba da non credere.

venerdì 9 marzo 2012

Brevet de Randonneur des Alpes

Il Brevet de Randonneur des Alpes (biennale) è una manifestazione cicloturistica di 225 chilometri con 4.650 metri di dislivello – con partenza da Vizille, vicino a Grenoble. I partecipanti si sfideranno il 20 et 21 luglio 2013 sulle mitiche salite del (2.646) Col du Galibier, (1.566) Col du Telegraphe, (1638) Col du Mollard e (2067) metri Col de la Croix de Fer. C'è anche un'opzione di 230 chilometri con 4.900 metri di arrampicata.
Interessante la possibilità di scegliere la formula di 1 o 2 giorni di percorrenza.

giovedì 8 marzo 2012

Reminder

Avete fatto un nodo al fazzoletto oppure avvalendovi della tecnologia a disposizione avete messo un REMINDER sull'agenda del telefono cellulare? Ma di che cosa stiamo parlando.... se non del nostro annuale appuntamento con la presentazione dei programmi escursionistici 2012 - AD MAIORA BIKE - che si terrà domani - venerdì 9 marzo - alle ore 21,00 presso la Sala Convegni della Banca di Romagna (Via Manfredi 10 Lugo). Sono naturalmente invitati tutti gli appassionati del cicloturismo escursionistico NO TIME, e nel contesto della serata avremo anche modo di osservare le programmazioni e le varie  manifestazioni organizzate dai Circuiti Nazionali.
Quindi.... vi aspettiamo. Bye

Domenica 11 marzo

Escursione al PolentaRitrovo: Piazzale Briko Lugo ore 9.00
Percorso: 120 km - 910 mt disl.
Tempo percorrenza: circa 5 ore
Ristoro: San Martino in strada

Il programma settimanale prevede un escursione in territorio forlivese con una "classica" che prevede l'ascesa a Bertinoro, circumnavigando poi il suo monte e far discesa da località Polenta: da Fratta Terme ci sposteremo a Meldola per affrontare la sempre "incantevole" ascesa alla Rocca delle Caminate e i suoi 7 km di dolce pedalata. Opteremo per il rientro di scendere dal versante di San Martino in strada, Vecchiazzano, Forlì, Villafranca, Lugo.
120 km di percorso... che indubbiamente sono sempre da "digerire" ma con salite pedalabili e con pendenze approcciabili , che rendono meno difficoltoso portarlo a termine.

mercoledì 7 marzo 2012

La "temuta" Valletta

Partenza: Fognano (RA)
Quota massima: 404 mt Incr. Via Rontana
Sviluppo: 2.7 km
Dislivello: 269 mt
Pendenza media: 9,9 %
Pendenza max: 22 %
La salita della Valletta con punto di partenza Fognano (RA) è unica per le sue caratteristiche e grado di difficoltà, non confondendola con l'ascesa che sale da Zattaglia, denominata Bitella (percorre anche questa Via Valletta),  che è la sua "gemella" ma sul versante opposto, con in comune il loro intersecarsi sulla vetta: comunque ritornando a questa stuzzicante ascesa, possiamo certamente dire che è lo spauracchio dei cicloturisti romagnoli per le sue pendenze extreme concentrate su lunghi tratti e con pochi tornanti così da impegnare severamente il ciclista. Si incunea sul fianco destro di una piccola valle chiusa (da qui la denominazione...) e interamente scoperta, (strada di collegamento tra Brisighella e Zattaglia), ed è per questo che nei mesi estivi viene amplificato lo sforzo necessario nel percorrerla a causa del caldo opprimente, indubbiamente da evitare. Giunti sulla vetta, e cioè all'incrocio che porta a sx verzo la Valle del Sintria e a dx verso la Croce di Rontana, si può godere di una vista panoramica sulla Pieve del Tho e il Monte Casale in vicinanza.

San Gregorio in festa

Da sabato 10 marzo a domenica 18 marzo 2012, Morciano di Romagna, borgo dell'entroterra riminese, si trasforma nel grande "teatro" della Fiera di San Gregorio, un appuntamento secolare che si rinnova ogni anno puntuale, richiamando migliaia di visitatori. La fiera nasce e si consolida attorno all'Abbazia di San Gregorio, fondata da San Pier Damiani nei pressi di Morciano nel 1060, come momento di scambi e commercio tra i mercati e gli agricoltori di tutto il territorio limitrofo. Nel corso dei secoli, grazie alla posizione centrale di Morciano nella Valle del Conca, conserva il suo carattere agricolo e commerciale a cui si affianca, a partire dagli anni '50, una più moderna componente industriale. Nel 1948, infatti, viene allestita la 1^ edizione della "Mostra dell'Industria e dell'Artigianato Locali". Come ogni anno, la fiera si svolge nella seconda settimana di marzo, intorno al 12, giorno di San Gregorio, con esposizioni campionarie di prodotti dell'agricoltura, dell'artigianato e dell'industria, centro fiera del bestiame, mostra mercato della macchina e dell'attrezzatura agricola, spettacoli di vario genere per l'intrattenimento delle migliaia di visitatori che affollano le vie del paese. Di grande rilevanza saranno gli appuntamenti al Foro Boario, la zona dedicata alla vera anima della manifestazione, dove gli animali saranno protagonisti di primo piano per un "ritorno alle origini", quando le antiche fiere di bestiame erano l'appuntamento più importante e atteso dei centri agricoli. Ci sarà la Mostra provinciale di bovini di razza romagnola con tanti e pregiati capi provenienti da diversi allevamenti delle province di Rimini e Forlì-Cesena.
Sempre in occasione della “Antica Fiera di San Gregorio 2012”, allo scopo di valorizzare nuovi talenti emergenti nel settore canoro-musicale e reduce dal successo dello scorso anno, il Comune di Morciano è lieto di ospitare la seconda edizione della Rassegna-Concorso “In...canto a Morciano”

lunedì 5 marzo 2012

A spasso con gusto


Una curiosa iniziativa è quella delle Cicloguide di Lugo, che in occasione del Romagna Bike  che si terrà a Faenza il 17/18 marzo, in quel grande contenitore di idee che ruota attorno attorno alla Gf Cassani, propongono una pedalata CICLOGASTRONOMICA. Una gita adatta a tutti coloro che dispongono semplicemente di un mezzo a due ruote e che hanno voglia di viaggiare a velocità controllata, pedalando lungo un percorso disegnato sulle prime colline faentine alla ricerca di soste godereccie e sapori romagnoli.

Una nuova energia "pulita"

Dopo tre anni di funzionamento sotto sorveglianza per poterne valutare l’efficienza e l’impatto ambientale, il primo impianto operativo di turbine sottomarine SeaGen non ha mostrato difetti nè conseguenze negative sull’ecosistema. Foche e delfini vi nuotano intorno, i fondali rivivono, le correnti non cambiano. L’impianto genera energia elettrica dal moto ondoso e dalle correnti. Si tratta del primo impianto di questo tipo e sta “girando” sperimentalmente nelle acque dell’Irlanda del Nord, costantemente monitorato. Funziona come un mulino sottomarino con due rotori da 1,2 Megawatt. Sono ancora invece in fase sperimentale le “Marine Solar Cells”, generatori galleggianti ibridi dove l’energia solare incontra la forza del moto ondoso. Si tratta di un generatore elettrico galleggiante in grado di sfruttare sia l’energia del sole che quella delle onde. Le celle fotovoltaiche sono installate su superficie convessa, sfruttando anche la luce naturale riflessa dall’oceano per aumentare la captazione luminosa del 20%. 
Fonti: Lifegate, Rinnovabili.it

sabato 3 marzo 2012

Segnali di primavera

Una giornata perfetta sotto tutti i punti di vista, climatico e del buon umore tra i partecipanti. La voglia di pedalare è ciò che ha determinato in primo luogo il successo di questa nostra gita al Monte Trebbio, un appuntamento propizio che ogni anno programmiamo, proprio in questa stagione di fine inverno, per aprire le porte alla primavera (l'equinozio di primavera cade il 20 di marzo) e cacciare quella "sindrome da letargo" provocato dal passaggio invernale. E così è stato, le porte erano veramente aperte e un piacevole tepore (22°) ci ha accompagnato sulle impegnative rampe che portano alla cima del mitico Monte Trebbio.
Non sazi, abbiamo proseguito via Samoggia, evitando così la pericolosa SP Modiglianese, per gustare dall'alto un panorama unico di tutta cresta confinante dell'appennino forlivese fino addirittura all'innevato Monte Carpegna. Insomma una escursione indubbiamente impegnativa con i suoi 104 km  e 900 mt disl. ma ne valeva la pena soltanto per quel pizzico di soddisfazione di avercela fatta anche se provati. Bye

giovedì 1 marzo 2012

Podere Pantaleone

A pochi chilometri dal centro di Bagnacavallo (RA), si trova il Podere Pantaleone che è un vero e proprio museo didattico all'aperto: un'area di riequilibrio ecologico e ambientale che si estende per sei ettari e in cui l'intervento dell'uomo è limitato alla zona prospiciente l'ingresso. Nell'area si sono sviluppate liberamente la flora e la fauna tipiche delle zone di pianura, dando vita ad un habitat di grande interesse ambientale. Fino agli anni '50, il Podere Pantaleone era in tutto simile agli appezzamenti che lo circondavano, con vecchi filari sostenuti e dominati dai grandi alberi capitozzati, e tra un filare e l'altro lunghe strisce di terra coltivate a grano, mais, barbabietole da zucchero, erba medica. Il proprietario si rifiutò di passare alle nuove tecniche di coltivazione, ed il podere non fu mai toccato da fitofarmaci e concimi chimici. Dopo anni di incuria, in cui flora e fauna si sono sviluppati liberamente senza alcun intervento umano, il podere è stato acquistato dal Comune di Bagnacavallo e trasformato, nel 1987, in oasi naturalistica affidata alla "Società per gli Studi Naturalistici della Romagna". Al suo interno sono visibili la flora e la fauna tipiche della pianura padana: il pioppo nero e quello bianco, l'olmo, il salice, la farnia, l'acero campestre, il gelso e i vari arbusti come biancospino, sambuco nero, sanguinella, rosa canina. Durante l'inverno e la migrazione, il podere diventa rifugio per molte specie di uccelli tra cui l'usignolo, l'upupa, la gazza, l'assiolo, la civetta, il gufo, il barbagianni.
Per visite didattiche: turismo@comune.bagnacavallo.ra.it