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martedì 30 luglio 2013

Cinemadivino

I grandi film si gustano in cantina
Casa Vinicola Poletti - via Bergullo 27, Imola
Enoteca Regionale Emilia- Romagna - Piazza Rocca Sforzesca, Dozza
zienda Agrivola Tre Monti - via Lola 3, località Bergullo - Imola
Rassegna cinematografica all'interno di un contesto suggestivo e nuovo: cantine o aziende agricole che propongono, oltre alla visione dei filmi, anche visite guidate e degustazioni dei loro prodotti.
Tutte le pellicole sono in 35mm, le proiezioni si svolgeranno nelle cantine all'aperto. Si consiglia pertanto un abbigliamento adatto al fresco collinare. Per la certezza del posto a sedere e per poter gustare i prodotti dello stand gastronomico è richiesta la prenotazione al numero 345 95 200 12. La prenotazione sarà valida fino alle ore 21:00.
Periodo di svolgimento: 24/07/2013 e 10/08/2013
Orario: apertura cantina ore 19.30; visita guidata dell'azienda vinicola (su prenotazione) ore 20.15; inizio proiezioni ore 21.30. Per maggiori info e schede sulle aziende, i vini e i servizi vedi sito della manifestazione: www.cinemadivino.net

venerdì 26 luglio 2013

Che fenomeno

Sagra dello Storione e del pesce di mare

Sagra paesana con stand gastronomico dedicata allo storione "Signore del Po", pesce dal gusto raffinato e prelibato. A Burana, il più antico insediamento del territorio ferrarese dove si trova il Museo della civiltà e della tradizione gastronomica - che per l'occasione potrà essere visitato - una squadra di cuochi provetti formata da cittadini locali e dei paesini vicini si cimenta anche quest'anno nella realizzazione di deliziose pietanze marinare. Oltre ai piatti a base di storione, di cui la sagra è maestra, le specialità proposte dalla cucina sono certamente i cappellacci di zucca e gli spiedini di gamberi alla griglia.
Periodo di svolgimento: dal 20/07/2013 al 15/08/2013
Orario: la sagra si svolge nei giorni 20, 21; 27, 28 luglio; 3, 4; 10, 11 e 15 agosto. Apertura stand dalle 19.00; il 15 agosto lo stand è aperto solo a mezzogiorno.
Fonte:
www.emiliaromagnaturismo.it

mercoledì 24 luglio 2013

Sabato 27 luglio

Escursione MTB
Ritrovo: ore 7,30 - Briko Lugo
 
Il caldo si fa pressante e si prevede per il weekend... calura crescente. Pertanto l'escursione programmata per il weekend off-road la mapperemo "in alto" o meglio, girando in quota, per evitare inutili fatiche dovute al caldo. Tramazzo  o Monti Gemelli o Palazzuolo... da destinarsi, ma comunque un percorso pedalabile e accessibile a molti.

Gelato... su due ruote



martedì 23 luglio 2013

... e l'Alfredo pedala !!!


Ancora un'altra impresa dei friends Alfredo & Giovanni che si sono cimentati nello scorso weekend nella loro specialità di randonnèeur (randagi) nella Edelweiss-Resia di Km 390. Un percorso circolare pedalato in due giornate e con un tracciato che ha coperto interamente tutta la regione del sud-Tyrol, superando il valico del Brennero e da Innsbruck ha proseguito sulla ciclabile dell'Inn e risalendo tutta l'ampia valle, quella che da Imst-Landech conduce al punto conclusivo del Passo Resia. Best regards and compliments !!!
Percorso: Resia /Merano /Bolzano /Bressanone /Brennero /Innsbruck /Telps /Imst /Landech /Resia.

lunedì 22 luglio 2013

E' tempo di vacanze !!

E dopo l'estenuante escursione di sabato scorso Lugo - Sambuca - Lugo... andiamo in ferie, naturalmente ciclisticamente parlando: è altrettanto vero che quest' anno non avendo più calendarizzato il TOUR estivo Ad Maiora (... sigh... quanto ci mancherà !!!), optando per i due weekend cicloturistici del Chianti - Pusteria, probabilmente gli stimoli vengono anticipatamente a scemare e di conseguenza "manca la voglia di fare fatica nel pedalare" e magari si preferisce una giornata di sano relax marittimo. Ma è altrettanto vero che non siamo certamente dei "talebani" della bicicletta e neanche vogliamo ipotizzare di riconoscere questo modus vivendi, lasciando ben separati quei mondi differenti che però talvolta tendono ad unirsi, facendo modo di non distinguere se la propria vita corre sempre e soltanto su una bicicletta... oppure no!.
Anche il blog subirà un rallentamento nelle pubblicazioni di notizie e post, ma cercando ugualmente di puntualmente aggiornarvi su eventuali escursioni "improvvisate" oppure info da voi ricevute. Ci ri-leggiamo a settembre!. Bye.

giovedì 18 luglio 2013

Una sambuca... fa sempre bene !!

Sabato 20 luglio
Ritrovo: Bar Briko ore 7,00
Percorso: Lugo - Sambuca  - Lugo km 132

Siamo quasi giunti alla chiusura "stradale" e stagionale dei nostri appuntamenti 2013 e cosi come da tradizione (ahimè quest'anno non ci sarà il Tour estivo...) proponiamo per la giornata prossima di sabato, la classica ascesa alla Sambuca... tutta d'un fiato e ritorno a Lugo. Il Passo della Sambuca è considerato un baluardo per i cicloturisti romagnoli. Un buon scalatore di vette appenniniche deve aver affrontato almeno una volta “la Sambuca” salendo dal versante di Palazzuolo sul Senio, per essere considerato un grimper di razza.. E’ il passo più alto dei valichi stradali romagnoli e con la pendenza media maggiore (5,7%), ma si distingue principalmente nel suo essere fortemente suggestivo e dal sapore alpino.


mercoledì 17 luglio 2013

California Cycleway

La Grande California Cycleway fu inaugurata a Pasadena verso luglio del 1900. (Alcune fonti dicono 1890, ma il suo creatore, il signor Horace Dobbins non diede l'ok all'utilizzo della ciclabile fino al 1897, e le uniche foto disponibili sono datate al 1900, probabilmente quando fu realmente inaugurata e resa funzionante.).  La California Cycleway era una vera strada interamente in legno e sopraelevata, progettata per andare dall' Hotel Green a Pasadena giù ad Arroyo, passando da Highland Park e nel centro di Los Angeles, e terminando ad Plaza su Olvera Street. Una particolarità del progetto è stato quello di essere un percorso completamente senza interruzioni, superando gli ostacoli come torrenti, strade, binari ferroviari, attraverso ponti ma mantenendo  solo il minimo di gradi di pendenza  (non più di 3%) nel corso dei 9 chilometri di questa pista, levigata di legno, con una elevazione di 182 piedi. L'intero progetto ha avuto un costo stimato di 187.500 $ allora, e comprendeva anche un casinò chiamato, "Merlemount" collocato a metà strada in Arroyo Seco Park. All'inizio del 900 si calcolavano nella regione circa 30.000 ciclisti, dato impressionante calcolando che il totale della popolazione residente a quel tempo suuperava appena le 500.000 unità. Il costo del pedaggio era di 10 cent per andara e 15 per andata e ritorno ma anche con la scelta di fare ritorno in treno che correvano adiacenti alla pista ciclabile.
 

martedì 16 luglio 2013

Finestrona

KM 22 /DISLIVELLO 1127 mt
Il percorso parte da Premilcuore, stupendo paesino immersi nel parco delle foreste Casentinesi. L'escursione è sensazionale e si percorre in senso antiorario. Lasciato il parcheggio (municipio e scuole) si sale verso il centro ,attraversato il ponte (sulla Sx) prendete il sentiero a DX che costeggia il fiume Rabbi con alcuni sali scendi il sentiero è il 317. Proseguendo lungo il fiume sulla Dx si può ammirare un affascinante ponte ad arco che merita senza dubbio una sosta. Procedete lungo il sentiero (sempre alla Sx del fiume),si arriva ad un secondo ponte in cemento attraversatelo ed alla fine del ponte girare a dx e risalite fino alla strada asfaltata. Qui girare a sx e procedere in lieve salita fino all'incrocio per Fiumicello. Qui svoltare a sx, dopo alcuni km si raggiunge il paesino, attraversarlo e dopo alcuni Km sulla Sx parte una carrareccia (dopo una sbarra) , la salita aumenta la pendenza ma è sempre ben pedalabile. Dopo una serie di tornanti e curve, la salita prosegue fino alla “Finestrona” che consente un'incantevole vista della vallata. La strada prosegue sempre in salita fino all'incrocio sulla sx con il sentiero Cai 313. Da qui inizia una impegnativa discesa FR. Il primo tratto nel bosco è veloce e divertente successivamente si passa all’aperto sull'incantevole crinale del Monte Tiravento prestate attenzione ai passaggi esposti. Superato il Monte Tiravento, si passa un bosco sempre su un single track veloce. Si ritorna sul crinale sempre con passaggi anche molto impegnativi e tratti esposti (quasi tutti comunque pedalabili con molta attenzione). Il tratto finale (seguite sempre il sentiero Cai 313) è molto impegnativo e molto tecnico con alcuni passaggi da fare con bici a mano.La fine del sentiero 313 Cai coincide con l'arrivo a Premilcuore.

lunedì 15 luglio 2013

Plautus Festival di Sarsina

Dieci gli spettacoli nel calendario 2013 della 53° edizione del Plautus Festival che inizia sabato 13 luglio con nomi importanti del panorama nazionale, ed alcuni anche nuovi per il palcoscenico di Sarsina.

Ad aprire il Plautus la più evidente novità di quest’anno, l’allestimento all’interno del Museo Archeologico Nazionale – nella suggestiva sala che accoglie il Mosaico del “Trionfo di Dioniso” e il maestoso Mausoleo di Rufus – de “La storia di Antigone”, nella versione che Ali Smith fece della famosa tragedia di Sofocle per la “Scuola Holden” di Torino, con Anita Caprioli e, alle musiche, Didie Caria. Anche se lo spazio per il pubblico è ridotto, gli interessati possono assistere allo spettacolo dall’esterno del Museo attraverso la grande vetrata che si affaccia su piazza Santarelli.
Per visualizzare il cartellone integrale degli spettacoli: http://www.plautusfestival.it/

giovedì 11 luglio 2013

“Strade Bianche di Romagna”

La quarta edizione della cicloturistica d’epoca organizzata a Mordano (Bo) dall’Asc di Romagna sarà valida come prova del “Giro d’Italia d’Epoca 2013”. Sabato 13 luglio dedicato all'esposizione e mostra scambio di biciclette, mentre la cicloturistica è in programma domenica 14 luglio alle ore 9. Tutto pronto per la quarta edizione della cicloturistica d'epoca "Strade Bianche di Romagna". La manifestazione organizzata dall'Asc di Romagna, la società mordanese presieduta da Marco Selleri che organizza anche il Giro Pesca e Nettarina di Romagna Igp per ciclisti Under 23, si svolgerà nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 luglio 2013. Si tratta di una manifestazione ciclistica particolare: si partecipa con bicicletta, indumenti e materiali d'epoca per rievocare gli anni eroici del ciclismo su "strade bianche". Ormai consolidato il programma, con l'apertura sabato 13 luglio dedicata all'esposizione e mostra scambio di biciclette e abbigliamento d'epoca, prima della cicloturistica vera e propria prevista per domenica 14 luglio, con partenza dal centro di Mordano (Bo) alle ore 9. I partecipanti possono scegliere tra due percorsi: il corto di 35 km e il lungo di 92 km.
La Strade Bianche di Romagna è valida anche come ottava tappa del Giro d'Italia d'epoca 2013. Secondo le previsioni, il numero di partecipanti dovrebbe confermare o superare le presenze fatte registrare un anno fa (quando parteciparono alla Strade Bianche di Romagna un'ottantina di "cicloturisti d'epoca" provenienti da numerose regioni italiane). 
Maggiori informazioni sul sito internet: www.stradebianchediromagna.it

News 2014

Questo è il prototipo di bike full suspended 650b / 27,5 che Giant ha presentato negli States nella scorsa primavera e con un probabile ingresso nel mercato nel 2014. Interessanti i due progettti carbonio e alluminio per i telai e il gruppo sospensioni anteriori "basse" 100-120mm RockShox Monarch RT3 shocks più idonei alla cat. XC
It’s just a prototype, for now…

Trasporto... che problema !!!

mercoledì 10 luglio 2013

Alp Anarosa

Alp Anarosa ha una lunghezza di 15.1 km, ha il suo punto più alto a 2348 mt. La pendenza media dello Alp Anarosa è di 9.3%. Il percorso è adatto per bici da strada. L'alpeggio si trova nella valle dell'Hinterrhein, sulla Via Mala nel cantone dei Grigioni in Svizzera vicino al paese di Splugen e ai piedi del Pizzas d'Anarosa (3000m), ed è raggiungibile mediante una ripida strada asfaltata; per la precisione il tratto asfaltato termina al culmine del percorso a quota 2.348 mt, mentre nel seguito una strada sterrata raggiunge la località Curtginatsch a quota 2272 mt in mezzo alle ampie praterie che sono denominate Alp Anarosa. Una delle salite TOP europee.

martedì 9 luglio 2013

Lavaredo... Hors Catégorie

Per chi si sente un salitomane, un vero pedalatore all’insù, nel proprio palmares non può mancare certamente l’ascesa alle Tre Cime di Lavaredo, una salita carica di storia, ma soprattutto temuta dai ciclisti per essere molto impegnativa per le sue pendenze hot.
Una tappa complessiva di 64 km con partenza ed arrivo dal nostro campo-base di San Candido e che nella pratica si rappresenta in un prima parte di percorso interamente in salita di 32 km, che si conclude sulla cima posta al Rifugio Auronzo (2.333), e il conseguente ritorno in discesa pedalando sullo stesso percorso dell’andata.
Lasciando la Val Pusteria da Dobbiaco, la pendenza a salire è lieve e soltanto dal bivio di Carbonin, in direzione Auronzo, che le gambe vengono chiamate a spingere veramente sui pedali per superare un dislivello di 303 mt in 5 km. Giunti nella piana incantata di Misurina, proprio a ridosso degli impianti sciistici ha inizio la salita alle Cime immediatamente con un aspro tratto di 800 mt che si conclude al piccolo lago alpino di Antorno, una prima parte molto severa con tratti  di pendenza costantemente posizionati sopra al 12%. Un preludio alla parte clou della salita quella che ha inizio solamente al km 3,2, dopo un tratto pianeggiante e anche in leggera discesa, ove si oltrepassa il casello per il pagamento dei pedaggi auto-moto: ecco lo “strappo”, un muro di 4 km che ti sfianca, che impone una continua pedalata, che non lascia mai…., con tratti molto pendenti con percentuali che oscillano tra il 12% e il 18%. Incredibile!!! Ma all’arrivo in cima, il panorama regala emozioni senza fine, un paesaggio maestoso che si unisce al cielo attraverso le tre guglie chiamate appunto le Tre Cime di Lavaredo.

lunedì 8 luglio 2013

Video Pusteria

Circolare Dolomitico

Essendo uno dei luoghi di vacanza più magnifici dell'Alto Adige, l'Alta Pusteria offre i migliori presupposti per un soggiorno all'insegna del cicloturismo, quindi nessuna sorpresa nel aver fatto ritorno dal Pustertal Tour  /Ad Maiora Bike, con una “valigia” piena di piacevolissimi ricordi e di incredibili esperienze di viaggio. San Candido è un paese indubbiamente affascinante, elegante, ma ancor di più lo è il paesaggio che lo circonda con le sue alte vette dolomitiche di straordinaria bellezza. Da qui è preso il via il nostro Circolare Dolomitico programmato per la giornata di sabato, e di buon ora abbiamo indirizzato le specialissime sulla Pustertaler Radweg (Pista ciclabile), quella si snoda lungo tutta la valle Pusteria attraversando larghe distese di prati coltivati a fieno e fitti boschi di abeti, rendendo il pedalare un qualcosa di differente dall’atto semplicemente sportivo: un sogno ad occhi aperti !!. Niente di meglio di questo risveglio muscolare (25 km) prima di aver affrontato la prima ostica e pungente salita al Passo Furcia, una ascesa di ben 9 km con tratti severi  e con pendenze a doppia cifra. Discesi a San Vigilio di Marebbe, abbiamo risalito tutta la Val Badia per quei inteminabili 18 km, che la tagliano al centro, fino al paese e crocevia di La Villa e dare il via alla asperità clou della giornata, la lunga ascesa al Passo Valparola (2.192 mt). Il valico del Falzarego-Valparola è punto nodale quasi al centro delle Dolomiti, nonché naturale demarcazione tra l'area veneta e tirolese, e tutt'attorno svettano famosissime strutture dolomitiche: Le Cinque Torri con l'Averau-Nuvolau, le Tofane, Castelletto Col dei Bos separati dalla dorsale del Fanis-Scotoni dal grande vallone del Travenanzes, le Conturines, il Lagazuoi, il Sass de Stria e il Col di Lana. La neve è presente ed abbondante in quota e per fortuna il tempo meteorologico è buono e ci assiste favorevolmente lungo tutto il nostro percorso, sereno-variabile con una ottimale temperatura da pedalata, quella che non ti fa soffrire il caldo in salita e ridiscendere a valle senza avvertirne il freddo pungente, tipico dell’altura oltre i 2000 mt. Il Passo Falzarego è oggi trasformato in un festival di motori, di tutte le marche e di tutte le nazionalità, è talmente affollato che il “puzzo” dei gas di scarico si percepisce e disturba coloro che ricercano ossigeno puro, respirando a pieni polmoni. Ora... la lunga discesa fino a Cortina, perla delle dolomiti, d’obbligo il fugace passaggio dal sciccoso Corso Italia, per riprendere poi il tragitto pedalatorio lungo la Valle di Fanes e la breve, ma a questo punto sembra interminabile, ultima asperità all’insù che conduce fino a Cima Banche (1.556 mt). Non ci rimane a questo punto di brindare, nel rifugio posto al valico, a suon di boccali di birra per avercela fatta... e percorrere gli ultimi 25 km in pieno relax, scendendo per la direttiva della SS di Alemagna che conduce fino Dobbiaco , fino alla meta finale di San Candido. Circolare indubbiamente impegnativo, ma che se affrontato con i giusti ritmi e un buona alimentazione a supporto dello sforzo continuo, garantisce una grande escursione panoramica che non ha eguali.
Tempo di pedalata: 7’ 05” Percorsi: 134 km / Dislivello: 2.490 mt.
 

domenica 7 luglio 2013

giovedì 4 luglio 2013

San Candido

Pusterbike

Dalla località di San Candido (1175 m), parte il conosciutissimo percorso ciclabile - in discesa - San Candido-Lienz (Tirolo orientale, Austria) lungo la Drava. Ma anche in direzione occidentale si sviluppa un altrettanto percorso ciclabile altrettanto bello: “Pusterbike” sale a Dobbiaco (1240 m presso il Grand Hotel) per poi scendere a Villabassa, Monguelfo, Valdaora, Perca e Brunico e prosegue poi nella Valle d'Isarco. Fino a qui, sono 35 km quasi interamente in discesa (da 1240 a 840 m di altitudine) attraverso prati, campi e boschi dell’Alta Pusteria, passando dal lago di Valdaora e attraverso la gola della Rienza prima di Brunico, dove si passa anche attraverso un tunnel. Dopo aver raggiunto Brunico, la ciclabile prosegue per San Lorenzo di Sebato, Casteldarne/Chienes e Vandoies fino a Rio Pusteria, sempre lungo la Rienza.
Fonte: www.suedtirolerland.it

Risalendo la Val Badia


L'ascesa al Passo Valparola è una delle poche salite che iniziano dolcemente e gradualmente aumenta la sua difficolà in pendenza fino alla vetta.Il punto di partenza è il paese di La Villa e già lascia intuire i grandi spazi di cui è generosa la salita al Passo di Valparola con cui si oltrepassano i confini di regione e di lingua. Appena partiti dal bivio tra la SS 244 e la SP 37 ci si lancia in una breve discesa con cui si guadagna la velocità per superare agilmente e in doppia curva il ponte sul torrente Gadera e affrontare con un po' di slancio i primi due tornanti della frazione di Cianins.  Dopo questo breve tratto, con pendenze intorno all'8%, la strada volge verso SSE puntando verso l'anfiteatro di cime dolomitiche che stringono il Passo di Valparola. Dopo il primo chilometro, il percorso diventa più morbido (3-4%) snodandosi attraverso ampi prati e pittoresche abitazioni badiote disseminate sui pendii.  Dopo altri 2,5 Km si raggiunge il paese di San Cassiano che è possibile superare attraversando il centro chiuso al traffico automobilistico o vincendo la veloce bretella a ovest (tratto centrale al 3,6 %) cui segue un breve tratto al 7% con cui si guadagnano le ampie distese a monte del paese. Di qui poche dolci curve seguite da lunghi tratti rettilinei consentono di passare a fianco dello storico Hotel Armentarola (5,3 Km dalla partenza) noto per la sua invidiabile e soleggiata posizione, avvicinandosi, con pedalata leggera e lunga, alle crode delle Conturines, del Sasso della Stria e del Setsass. Un lungo ponte quasi pianeggiante consente di attraversare il greto desertico del Sarè fino all'omonimo camping sulla sinistra. Appena superato il campeggio la strada affronta la curva che con pendenza di nuovo crescente punta al primo tornante del passo (7%). La pendenza si mantiene costante fino al 4° tornante e i rastremati abeti della profonda foresta lungo la strada assicurano un utile ombreggiamento, pur regalando grandi scorci su quasi tutta la Val Badia. In corrispondenza del confine la strada si mantiene a sud e riduce brevemente la pendenza al 4-5% per poi riprendere ad arrampicarsi al 8-9% fino poco oltre la cappella dei caduti (Cortina di Soldàs, 2.016). Dopo un altro chilometro, si attaccano i 4 tornanti finali che, con pendenze intorno al 7-8% e qualche strappo al 12%, si districano tra grandi massi franati e un paesaggio sempre più lunare, fino a quando, con pendenza progressivamente decrescente (4-5%), si raggiunge la sommità del passo di Valparola a quota 2.192 mt.
Fonte:
www.altoadige-suedtirol.it

mercoledì 3 luglio 2013

Pustertal 2013

5-6-7 luglio 2013
Si parte…
Cielo azzurro, il paesaggio verde, le montagne che s’innalzano nel cielo e i paesi idilliaci della Val Pusteria fanno battere il cuore di ogni ciclista e rendono questa regione ideale per escursioni su due ruote: … ed è per questo che Ad Maiora Bike l’ha scelta come base di soggiorno per questo bike-weekend 2013. San Candido è collocata nel cuore del Parco Naturale delle Dolomiti di Sesto, attorniata da imponenti massicci montuosi, incastonata tra pascoli dai colori intensi, prati variopinti e fitti boschi di abeti rossi, questa amata meta di villeggiatura in Alta Val Pusteria ci offrirà la possibilità di godere momenti unici di relax. Proprio qui, in questo leggendario paesaggio di ripide pareti rocciose e imponenti vette, una "pedalata" escursionistica si trasformerà in un'esperienza assolutamente unica. 
Si pedala… il sabato, di mattina presto, quando la temperatura è ancora “friccicorina”, seguendo un percorso escursionistico che taglierà tutta la Val Pusteria, da San Candido fino a Valdaora scavalcando la prima delle ascese programmate, l’ostico Passo Furcia (9km), e per discenderne vorticosamente fino a quella perla di paese che è San Vigilio di Marebbe in cui la lingua e la cultura ladina si sono conservate fino ad oggi e dove, ancor oggi, il ladino è la lingua parlata. Siamo ora in Val Badia, la valle si apre improvvisamente in una bellissima conca e la strada procede fino a Pedraces e dopo un tratto di impegnativa salita ed un falsopiano, si raggiunge La Villa (1483mt), conosciuto e sviluppato centro turistico invernale. La lunga salita (14 km) del Passo Valparola ci attende ora, prima con dolci pendenze fino a San Cassiano /Armentarola e poi con un tratto finale caretterizzato da duri tornanti fino a raggiungere il rifugio e il Passo Valparola (2192mt), fatica ampiamente ricompensata dalla vista mozzafiato sul Averau, la Marmolada, le valli verso Arabba e il Passo Falzarego. Discesa veloce fino Cortina, transitando per Cinque Torri e Pocol, sosta strategica nel centro cittadino della perla delle dolomiti pedalando lungo l’elegante Corso Italia e poi nuovamente sulla sella per chiudere il circolare e i 130 km di turistica pedalata, transitando da CimaBanche e la fatata Valle di Landro, Dobbiaco ed infine San Candido.

E per concludere in bellezza, il giorno successivo non possiamo che indirizzare le nostre specialissime” verso le Tre Cime di Lavaredo, via Misurina, una ascesa ambita da tutti i salitomani per le sue pendenze very-hot: brevissima e crudele. La salita non è molto lunga, circa 7 km, ma non bisogna farsi ingannare dal dato che riguarda la pendenza media in realtà gli ultimi 4 km sono …. con pendenze che oscillano tra il 12% e il 17%. Ma in vetta le Dolomiti ci regalano una ampia vista sulle Tre Cime di Lavaredo che rappresentano qualcosa di unico al mondo.

martedì 2 luglio 2013

Sagra della patata e Festa degli Gnocchi

La Pro loco organizza la 41° Sagra della Patata come sempre il secondo week end di agosto a Montescudo (RN). Durante la manifestazione, Montescudo si propone come meraviglioso angolo di storia e natura a pochi passi dal mare, dove si potranno gustare i rinomati gnocchi, baccalà con patate, piadina e ricette particolari come i bomboloni fritti ed il gelato di patate. Sabato sera stand gastronomici e orchestra ” SIMONA QUARANTA “. Domenica pomeriggio e sera stand gastronomici e orchestra ” MARIO RICCARDI “. Spettacolo pirotecnico eseguito dalla ditta “BROTHERS ALLEVI FIREWORKS” a chiusura della manifestazione. Nel caratteristico borgo di Montescudo si svolge, nelle due giornate della Sagra della Patata, anche la Fiera dei Prodotti Agricoli e Artigianali locali. Vi si può trovare la “PATATA DI MONTESCUDO” (prodotto principale entrato a fare parte dei prodotti tipici locali con titolo I.G.P.) venduta direttamente dal produttore al consumatore, il vino locale (“Monte dello Scudo”, Sangiovese superiore d.o.c.), l’olio (Arimolio, prodotto dalla Cooperativa degli Olivicoltori dei Colli Riminesi), le terracotte, manifattura locale artigianale, con annesso mercatino generale. Un’attrattiva assolutamente da non perdere.

A quando?


lunedì 1 luglio 2013

Oggi una ciclabile di lusso !!

Calalzo - Cortina d'Ampezzo - Dobbiaco, 1921-1964
L'idea di un collegamento ferroviario attraverso le vallate del Boite e del Rienza in modo da mettere in comunicazione il Tirolo (austriaco) con Venezia (regno Lombardo-Veneto), è della metà ottocento (1865), ad opera dell'ing. Locatelli. A fine secolo l'esigenza di un collegamento comodo e sicuro con il bellunese e la Val Pusteria, si fa particolarmente sentire nella conca ampezzana soprattutto per motivi turistici, e si susseguono progetti e iniziative di sostegno all'iniziativa, tra i quali il progetto di un collegamento Dobbiaco-Cortina su strada ferrata con traino a cavalli. E' del 1899 il progetto dell'ing. J.L.Munz per una tramvia, sempre Dobbiaco-Cortina, accanto alla strada Alemagna, costruita nel 1823. Il governo austriaco, nel 1905, decise per un collegamento ferroviario a scartamento ridotto tra Dobbiaco e Cortina, incaricando per l'esecuzione l'ing. K.Riehl di Innsbruck, con ipotesi perfino di collegare Livinallongo e raggiungere la Chiusa di Val Gardena, innestandosi sulla Brennero. Un progetto esecutivo venne completato nel 1909 con percorso su sede autonoma rispetto alla strada Alemagna. Progetti e studi si protrassero fino allo scoppio della grande guerra, quando venne realizzato dagli austriaci, per scopi militari, il collegamento da Dobbiaco con un trenino da campo (Feldbahn) che raggiungeva le retrovie in località Lago di Landro. Da parte italiana Calalzo di Cadore era già collegato a Belluno dalla ferrovia nazionale dal 1912, ma venne montato un binario 'Decauville' sulla sede stradale della statale Alemagna con partenza da Peaio dove il materiale bellico veniva trasportato con teleferica da Perarolo, realizzando un collegamento precario e non del tutto completo fino a Zuel, per il supporto delle truppe italiane che ben presto invasero la conca di Cortina. Gli avvenimenti seguiti alla disfatta di Caporetto (novembre 1917) lasciarono in mano austriaca tutto il territorio bellunese. Dagli austriaci fu completato il tratto tra Cortina e Calalzo con l'adeguamento ad una ferrovia stabile su sede propria, a scartamento ridotto e a trazione a vapore. Al termine del conflitto nel 1919, dopo un periodo di abbandono, si completarono i tratti precari provvisori o danneggiati e alcune opere accessorie, completando così compiutamente il collegamento tra Dobbiaco e Calalzo. Fu inoltre aumentato lo scartamento da 0.70 fu portato a 0.95 e scavata una nuova galleria a Podestagno con dimensioni adatte allo scartamento normale. Curiosamente per un certo periodo furono mantenuti i due scartamenti ridotti, contemporanamente quattro rotaie, in modo da far circolare materiale rotabile di recupero. Nel 1921 la ferrovia era pienamente operativa come collegamento civile, ma gestito dai militari, anche se i treni in transito erano pochissimi, solo una corsa ogni due giorni e nel periodo estivo. A questi si aggiunsero alcuni convogli merci, particolarmente per il trasporto legname. E' del 16 giugno 1921 l'inizio ufficiale del servizio sulla Dobbiaco, Cortina, Calalzo.