Drop Down MenusCSS Drop Down MenuPure CSS Dropdown Menu

venerdì 28 febbraio 2014

Ultimo di Carnevale

La festa della polenta di Borgo Tossignano è la festa con cui si celebra, fin dal lontano 1622 l’ultimo giorno di carnevale, martedì grasso, con grandi abbuffate di polenta ben condita con salsiccia e formaggio, offerta gratuitamente ai paesani ed ai forestieri. La festa ha origine nel 1622 mentre era governatore di Tossignano Leonardo Scincia di Sermoneta; Quelli erano anni pesanti caratterizzati da guerre e da pestilenze; le genti erano afflitte e meste, ma proprio in quell’anno, un tal Mastrantonio da Farneto, tipo buontempone e gaudente, propose di sollevare il morale festeggiando in modo curioso e particolare l’ultimo giorno di carnevale. Da quella data, a memoria d’uomo questa festa, che si celebra con qualsiasi tempo, non ha subito interruzioni, ad eccezione degli anni della guerra. Negli ultimi anni la festa della polenta ha avuto un incremento notevole: si è gemellata con feste simili, come la festa della polenta di Sermoneta e di Ivrea ed ha portato la sua antica tradizione in varie regioni d’Italia, dove si è fatta apprezzare per l’abilità dei cosiddetti Polentari e sopratutto per la bontà della polenta prodotta. Programma festa della polenta Borgo Tossignano Martedì 4 marzo 2014:
12.00 – Distribuzione polenta ai tossignanesi
14.00 – Scambio di Polenta e Maccheroni tra tossignanesi e borghigiani e inizio distribuzione gratuita ai convenuti
Intrattenimento musicale

mercoledì 26 febbraio 2014

MTB: Domenica 2 marzo

GPSies - Valle dell'Acerreta
ADM Escursioni MTB
Ritrovo: Bar Briko Lugo: ore 7,45
Partenza: Lutirano ore 8,45
Percorso: Lutirano , Valle della Acerreta, Tramazzo
Distanza 33 km Dislivello 1100 mt
Durata prevista: ore 3,30

Non sappiamo cosa veramente ci attende come meteo in questa prima domenica di marzo e quindi programmiamo ugualmente un gran bel percorso "per tutti" ma con un grande interrogativo di poterlo effettuare. Quindi rimandiamo la decisione alla partenza di Lugo, eventualmente indirizzandoci su siti più vicini.

Maestoso "patriarca"

L'eremo di San Michele in Trebbana si trova sul crinale che divide l'alta Valle del Tramazzo dalla Valle dell'Acerreta, oggi lo troviamo ben restaurata ed è fruibile come ricovero e base di partenza per escursioni, con possibilità di pernottamento. Attraversando il piazzale erboso antistante e proseguendo attraverso il bel prato a sinistra, dove si possono incontrare maiali selvatici e cavalli al pascolo, si raggiunge in breve una solenne quercia secolare di Ca' dei Pian. L’albero, cresciuto nelle immediate vicinanze di un casolare, ha dimensioni davvero imponenti con una grande chioma e un tronco che sfiora i 5 metri di circonferenza (età 400 anni !!!). La farnia è una grande pianta maestosa della famiglia delle Fagaceae, alta fino a 50 metri, dai rami irregolari econtorti, dall’ampia chioma di foglie decidue, lisce e dalla colorazione verde azzurrata, che possono raggiungere la lunghezza di 12 cm. La farnia o Quercus robur, nome latino che deriva dal suo legno duro e robusto, è un albero assai longevo, che può raggiungere oltre i 500 anni di età.  La farnia fiorisce fra aprile e maggio e produce frutti, gli achenii, ghiande allungate e scure, con un lungo peduncolo, ricoperte da una cupola rivestita di squame, simili a quelle della quercia comune, di cui ricorda l’aspetto. I frutti della farnia vengono impiegati per nutrire i suini e pare siano molto apprezzati. Il suo habitat naturale è nelle pianure alluvionali con terra umida e profonda e nelle alture non superiori a 800 metri di quota, dove il clima è freddo temperato, ma è molto resistente e può sopravvivere anche in terreni secchi e acidi. È abbastanza diffusa nelle zone collinari sub-montane dell’Appennino romagnolo ed è una delle querce più diffuse della penisola italiana.

STRADA: Sabato 1 marzo

Ritrovo: Bar Briko Lugo ore 8,45
Partenza: Bar Briko Lugo ore 9,00

Percorso: Lugo, Imola, Torranello, Ponte dei Monteroni, Strada dell'amore, Monte Albano, Zattaglia, Castel Bolognese, Lugo.
Distanza km 87 Disl. 840 mt
Il tempo ad oggi si prospetta incerto per il weekend, ma non bisogna disperare. Comunque mettiamo in programma la giornata di sabato con un percorso NON troppo distante e con possibili "veloci" cambi di rotta. Anche per la giornata successiva di Domenica il ritrovo e gli orari rimangono invariati.

martedì 25 febbraio 2014

Ad Maiora Bike: Tour 2014

CORTINA 2014 
:: LUNGHEZZA: Km. 102
:: DISLIVELLO: mt: 4262
:: TEMPO PERCORRENZA:  gg. 3
:: PERIODO: 25/26/27 luglio 2014
:: QUOTA MASSIMA: mt. 2413 (Rif.Averau)

Si cambia!! Da tempo era viva l’intenzione di organizzare un appuntamento escursionistico AD MAIORA BIKE in Mountain Bike, dopo oltre un decennio di incredibili avventure pedalate su strada sulle "maestose" strade alpine di tutta Europa, e per dare una ventata di cambiamento si deciso di programmare un percorso interamente offroad in quel paradiso naturale che è il Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo. Una tre giorni in sella alla Mountain Bike seguendo l’itinerario proposto da Andrea Giaiotti e Chiara Caruzzi di Cividale del Friuli, quello ha vinto il primo premio del concorso “The Greatest Trail of The World” indetto dalla rivista americana MTB Action e a sua volta da noi personalizzato. Sarà una vera avventura escursionistica con zaini in spalla, colmi di tutto l’occorrente per rimanere in quota e pernottare nei Rifugi alpini, Son Forca e Lavarella, quindi con una attenta autonomia nella gestione da parte del singolo partecipante. Un percorso dalle forti emozioni, paesaggistiche e sportive, a pieno contatto con la natura circostante e che sicuramente metterà alla prova la capacità tecnica-fisica di ognuno nel portarlo a termine, ma che allo stesso tempo ci renderà momenti indimenticabili ed unici. Partenza da Cortina – località Fiames – per risalire il fianco del Pomagagnon fino al Passo Tre Croci e da qui una verticale “arrampicata” fino al rifugio del Monte Cristallo, Son Forca, dove pernotteremo portando a termine la prima tappa. L’indomani ci attende inizialmente la lunga discesa nella incantevole Val Padeon, che sicuramente è una delle valli più belle dell’area ampezzana, fino ad Ospitale dove proseguiremo sul sentiero della vecchia ferrovia Cortina – Dobbiaco per affrontare in località Cima Banche la prima salita della giornata: la Val di Gotres. Sulla sommità ecco la forcella Lerosa, lo spartiacque tra la Croda Rossa e la nota Valle del Sennes, giunti al Rifugio Ra Stua risaliremo la Val Salata deviando dal percorso originale fino a giungere al Rifugio Biella a quota 2.357 mt di altitudine, confine naturale dei parchi di Sennes, Fanes e Braies. Si ridiscende ora per la stessa via giungendo al Rifugio Sennes e da qui un panoramico pedalare nell’ampio altopiano che transita dal Rifugio Fodara Vedla alla vertiginosa strada cementata che si conclude al Rifugio Pederù. Ci rimane un ultimo ma non meno impegnativo sforzo per risalire l’interminabile Vallon di Rudo e concludere la seconda tappa al Rifugio Lavarella a quota 2.109 mt. La terza giornata ci vede pedalare lungo la Val di Fanes grande, all’ombra delle Tofane, un altopiano erboso che scende dal lago di Limo fino al Col de Locia dove un tecnico single track ci condurrà in Val Badia: il passo Valparola prima e poi il Falzarego segnano un ulteriore passaggio in una nuova valle, quella del Boite e a nuovi differenti paesaggi alpini.
Un tratto di discesa offroad ci conduce in direzione di Cortina per giungere velocemente alla baita Bai de Dones, per imbarcare bicicletta & biker sulla moderna seggiovia a 4 posti e raggiungere - senza alcuna fatica - quota 2.249 mt. al il Rifugio Scoiattoli o meglio… ai piedi delle imperiose cime delle 5 Torri.
Non ci rimane che attingere le ultime energie rimaste per l’ultima fatica… l’ascesa alla Forcella Averau (2.413 mt) !!! al cospetto della Croda Negra, del Lagazuoi e della Tofana di Rozes; ci attende una splendida terrazza panoramica con vista sul Civetta e sulla Marmolada.
La tecnica discesa lungo il ghiaione alla base delle pareti del Monte Averau termina al Rifugio Fedare dove risaliremo brevemente la strada statale raggiungendo il mitico Passo Giau. E’ ora di far di far rientro a nostro finish-point di Fiames, la stanchezza si fa sentire… la lunga discesa dal Passo è intervallata da piacevoli single track che spezzano la monotonia del tratto asfaltato e che lasciamo definitivamente in località Peziè de Parù, tagliando il fitto bosco per giungere l’incantato Lago d’Ajal. La nostra avventura qui si conclude, mancano soltanto pochi chilometri per scendere senza alcuno sforzo a Cortina e quindi non ci rimane che festeggiare a suon di calici stracolmi di birra, questa nuova e mirabolante avventura… sempre e soltanto perseguendo lo spirito di Ad Maiora Bike.
Prenotazioni ad esaurimento posti: entro 30/03
Disponibilità posti limitata (Rifugi).
Download brochure: Programma ADM Cortina 2014




Una Pala nell'occhio...

Conosciamo Lutirano, conosciamo la Valle Acerreta per le nostre continue escursioni - passaggi in bicicletta in questo mix di pace e di natura che è qui rappresentato: ma quando oggi mi sono trovato davanti e collocata nel bel mezzo della valle, una imponente PALA EOLICA mi è sorto immediatamente un dubbio: è meglio generare una energia "pulita" oppure salvaguardare il contesto ambientale?.

L’Italia è un Paese ricco di bellezze naturali e umane, risorse che sono anche economiche. La pala a fondo valle, una vera rarità, sottrae, a differenza che sui crinali, un tanto di prezioso suolo agricolo. La pala (più alta del campanile) è un’offesa a Badia della Valle, sito romanico tutelato dalle Belle Arti, fondato nel Mille da San Pier Damiano, come l’Eremo di Gamogna. Il Comitato per la Valle Acerreta ricorda che la Valle ha già dato un pesante contributo allo “sviluppo industriale” col passaggio di due metanodotti transcontinentali; nonostante ciò l’ambiente è stato salvaguardato per la lontananza dallo scempio urbanistico e di territorio avvenuto nelle pianure.
Comitato per la Valle Acerreta

lunedì 24 febbraio 2014

Relitti del turismo che fu...

La storia delle colonie marine, ad oggi considerate dei veri e propri relitti del turismo, trae origine in funzione di una malattia divenuta una vera e propria piaga sociale: la scrofolosi. La scrofolosi è una malattia consistente in una linfoadenite dovuta ad un’infezione molto simile alla tubercolosi e che colpisce prevalentemente i bambini. Proprio nel corso del Settecento la scienza pediatrica scopre che l’acqua di mare associata al caldo dei raggi solari reca effetti benefici per la cura di questa malattia. Con l’andare del tempo si consolida sempre la tendenza ad avvalersi di cure talassoterapiche per curare questa malattia che colpiva particolarmente bimbi provenienti da contesti molto poveri. Verso la metà dell’Ottocento le colonie marine divengono oltre cinquanta, localizzate in Toscana, Emilia e Romagna. In epoca fascista le colonie crescono enormemente e vengono frequentate da grandi masse di ragazzi e bambini, e ciò in linea con la politica fascista del sostegno alle famiglie meno abbienti e di maggiore educazione e controllo delle future generazioni. Fra le più note si rinvengono la colonia marina Bolognese di Rimini....

domenica 23 febbraio 2014

Che fatica!! ... ma che gusto.

Il tratto "incriminato"
Oggi le attese erano elevate, ma anche consapevoli che la zona di Rocca San Casciano è per noi EMERITA SCONOSCIUTA fidandoci solamente di una traccia GPX scaricata dal web, e pertanto ogni situazione critica non poteva essere che gestita sul momento e con la pazienza di un attento escursionista.
La salita alla cima del Monte Colombo è indubbiamente affascinante, strada forestale ampia e impegnativa per la sua pendenza ma con il tratto nel bosco che si mostra in tutta la sua bellezza. Giunti ai ripetititori TV si scende velocemente sulla strada ben conosciuta dagli stradisti e da qui si svolta sul sentiero CAI 431 che si protende in discesa lungo il vallone per passare sull'altro versante diviso da un imponente canyon: ... quindi fino a quota del torrente di Ridaccio che la taglia verticalmente e poi risalire. 
E qui che iniziano le difficoltà per un cambio radicale del fondo, fangoso e con strappi impegnativi che ci ha costretto a numerosi e faticosi "portage"; giunti in quota (600 mt), in un paesaggio totalmente selvaggio, si è proseguito nel fianco della collina Fondi di Centoforche per sbucare a 500 mt sulla SP al passo del Colle di Centoforche (554 mt). L'escursione odierna si sta per concludere con una discesa di circa 1 km in asfalto e per nuovamente entrare nel tratto boschivo per un divertente single track fino alle porte di Rocca San Casciano. Ci ritorneremo sicuramente !!!
Percorsi 23 km . Dislivello 1040 mt . Timing: 3,10 h

giovedì 20 febbraio 2014

MTB Domenica 23 febbraio

GPSies - Rocca S.Casciano

ADM Escursioni MTB
Ritrovo: Bar Briko Lugo: ore 7,45
Partenza: Rocca San Casciano ore 8,45
Percorso mappato sul lato sud del Monte Colombo e Monte Girone
Difficoltà tecnica: media
Distanza 27 km Dislivello 1060 mt
Durata prevista: ore 3,30


Il percorso comincia dal parcheggio del Chiosco di Rocca (sulla SP prima di entrare in paese) , Marzolo , Le Motte , Le Capanne , La Guna , La Mezza Ca', La cantoniera di Re , I Filigari ,, Monte , Sassello , Agriturismo La Sorgente, Case Bruciate , Villa Pedriali , Canova , Ripetitore Rai , Casetta di Montegrosso , Lago di Montegrosso, San Salvatore , Pallareto, Rocca S. Casciano.

Pompa assistita

 
Ecco la mini pompa Mountain Pipe + una cartuccia di CO2. Quando forate potete rigonfiare la camera d'aria usando la minipompa e perdendo un pò di tempo, se invece non avete pazienza e nella vostra uscita vi siete portati delle cartucce di CO2, ne inserite una nel mini adattatore presente sulla pompa e in un istante avrete gonfiato la vostra camera d'aria. La Mountain Pipe ha l'ugello compatibile sia con valvole Presta che Schrader.
Info:
www.ciclopromo.com

Green Cola

È notizia di queste settimane che Coca-Cola sta per lanciare sul mercato Coca-Cola Life. Il prodotto abbandonerà il classico labeling rosso, per vestirsi di verde per l’introduzione di un ingrediente naturale, la stevia, che renderà la bevanda più dolce ma meno calorica. Il lancio della nuova bibita, accompagnato dal claim “dolcificata naturalmente deliziosa e con poche calorie”, avverrà prima in Argentina, dove la multinazionale è leader di mercato, per essere poi globalizzata. Il verde viene subito associato alla cura dell’ambiente e alla salute. Non è un caso, infatti, che tutti i prodotti biologici usino questo colore per le proprie confezioni e le proprie scritte. Chi compra è subito rassicurato dal verde, piuttosto che dal rosso che inconsciamente nel settore alimentare accende un piccolo allarme, come per dire “stop, fermati un attimo a riflettere prima di comprarlo”.
Articolo integrale: http://www.econote.it/2013/07/16/cocacola/

mercoledì 19 febbraio 2014

STRADA Domenica 23 febbraio

Ritrovo: Bar Briko Lugo ore 8,45
Partenza: Bar Briko Lugo ore 9,00
Percorso: Lugo, Castel Bolognese, Zattaglia, salita Bitella, Fognano, salita Pieve del Thò, Brisighella, Faenza, Lugo.
Distanza km 83 Disl. 981 mt

Gruppo compatto anche per questo secondo appuntamento 2014 che già vede in programmazione due salite "spaccagambe" ma altrettanto affascinanti. Ma... i grimper sono ansiosi di uscire dal sempre troppo-lungo letargo e "sudare la maglia" per ritrovare la migliore forma atletica. Auguri !. 

Sentiero degli Alpini

Percorso di crinale secondario fra Rabbi e Bidente. L'itinerario, reso percorribile grazie all'opera del Gruppo Alpini di Forlì, congiunge la chiesa di Collina, ove ha inizio il crinale, al Monte Falco a quota 1658 metri. Il sentiero è percorribile a piedi, a cavallo e in mountain-bike. Nelle vicinanze del percorso o sul percorso stesso, esistono rifugi o punti di appoggio, ristoro e anche di rifornimento per cavalli, costituiti da alcune aziende agrituristiche della zona. Il percorso si sviluppa su una lunghezza di Km. 54,4 e parte da quota 100 m. (dalla Chiesa di Collina sopra Forlì) per concludersi ai 1658 m. di Monte Falco in Campigna. E' tutto un percorso di crinale e pertanto la vista che si può ammirare, oltre alla naturale quiete dei luoghi, è di rara bellezza. Tutto il tratto è interamente segnalato con colori bianco-verde e dotato di frecce direzionali per dar modo di affrontare la passeggiata prescelta nella più assoluta sicurezza. E' segnalato dal CAI come "S.A. n° 301" con colore bianco/rosso n.d.r.
Fonte: http://www.gruppoalpiniforli.it/

lunedì 17 febbraio 2014

Sempre passione è !

Dopo il successo della prima edizione, Verdi Passioni torna a ModenaFiere dall’8 al 9 marzo 2014. Una mostra mercato interamente dedicata alla cura dell’orto e del giardino. Con una strizzatina d’occhio all’agricoltura amatoriale e all’allevamento degli animali da compagnia e da cortile, Verdi Passioni propone tutto ciò che occorre per tasformare un fazzoletto di terra o il balcone di casa in un sontuoso giardino o in un orto prodigioso.
Piante, fiori, bulbi, attrezzatura, arredo e decorazione sono solo alcune delle proposte che anticipano i trend della primavera 2014.
Pollici verdi e nuovi cultori del giardinaggio sono avvertiti: a ModenaFiere il weekend si tinge di verde e si annuncia divertente e stimolante grazie a laboratori e workshop creativi gratuiti e aperti al pubblico. Con la collaborazione di esperti, Verdi Passioni asseconda l’ispirazione del momento e l’ambizione del giardiniere, e insegna come realizzare orti verticali, giardini pensili, spazi zen e romantiche verande Brit Style, come rinnovare e curare il giardino e l’orto di casa, come potare secondo tradizione e come coltivare bio.
Verdi Passioni è uno scrigno di meraviglie per tutti i gusti: alla portata di tutte le tasche, è l’appuntamento imperdibile per chi ama la vita all’aria aperta.
Fonte: www.verdipassioni.it   

sabato 15 febbraio 2014

Galeata... "Best trail winter"

La giornata era sicuramente partita con tutti i migliori propositi... dalla temperatura "primaverile", alla impaziente curiosità di scoprire un nuovo percorso, presentato sul web come un best dell'appenino forlivese, e il risultato è stato pari alle attese... concludendosi con grande entusiasmo e soddisfazione.
Il percorso si può suddividere in due parti e non soltanto perchè divisi dalla sosta ristoratrice a S. Sofia, ma anche per la caratterizzazione che ognuna di esse esprime: la prima molto aspra e selvaggia, la seconda più ciclistica. Da Galeata si sale immediatamente in asfalto lungo un bellissimo viale di cipressi fino all'eremo di Sant' Ellero (il patrono di LUGO !!!) e poi si prosegue lungo una strada forestale ampia e panoramica fino alla cima del Monte Altaccio (736 mt) e non dimenticando un altrettanto interessante single -track lungo la costiera che porta fino alla rocciosa cima. La discesa conseguente è spettacolare, interminabile, fino a giungere al borgo di Camposonaldo nella valle o meglio sulla strada che congiunge la Valle del Bidente con quella del Rabbi e giunge nei pressi di Premilcuore: ci sarà sicuramente occasione in futuro di ricavare una escursione in zona. Giunti a S. Sofia e al consueto CAFFE TIME, ora non ci rimaneva altro se non di  ripartire in salita per raggiungere i piani di Sportilia, lungo una stretta e sconosciuta quanto impegnativa strada asfaltata (ahimè), quella che passa nei pressi dei Ruderi del Castello di Pondo e per l'omonimo Santuario mariano, a 525 metri di altitudine, attorniato da una foresta di pino nero, dove viene venerata la Madonna degli occhi (a 500 metri dal Santuario di Collina di Pondo sulla strada Comunale per Saviana c'è la fonte degli occhi ritenuta miracolosa per le malattie degli occhi è meta di visite da parte numerosi fedeli. Si è proseguito poi fino a circumnavigare in costiera il Monte della Sega e scendere a Civitella, transitando per Buggiana (9 km). A Galeata si è concluso questo entusiasmante circolare di 44 km / 1376 mt dislivello.

giovedì 13 febbraio 2014

Scardavilla

(A 3 chilometri da Meldola imboccando via Sbargoleto in direzione Ravaldino in Monte)
E' un ampio e antico complesso architettonico (XIII secolo) testimoniato oggi da edifici diroccati, resti di mura, antichi boschi, e collocato sul più alto dei terrazzi alluvionali che orlano la vicina pianura. Si tratta di un passato ricco di vita mimetizzato nella geometria delle campagne. L'insieme è diviso in due parti, Scardavilla di Sopra (Chiesa e Palazzo) Scardavilla di Sotto (Monastero con chiesetta), congiunte da un viale che proseguiva oltre il torrente attraverso un ponticello ora quasi del tutto interrato. I due complessi e l'ampio parco erano circondati da un muro alto due metri e lungo due chilometri che comprendeva un territorio di 23 ettari. La tradizione vuole che il convento sia stato fondato nel 1207 da frate Alberto da Mantova della Congregazione Ospedaliera dei Canonici di S.Marco. Nel 1241 vivevano tra le mura del monastero 17 monaci che lavoravano i campi di loro proprietà allevando maiali e pecore (secondo un antico toponimo Scardavilla significa luogo dove si lavora il vello delle pecore). Nel 1513 il monastero di Scardavilla fu unito all'Eremo di Camaldoli e nel 1615 divenne Eremo formando, con Camaldoli e Cortona, la Congregazione di Toscana. In seguito a questo provvedimento si pensò di costruire un nuovo eremo sulla collina che sovrasta Scardavilla di Sotto. Prospera e ricca fino al XVIII secolo la comunità di Scardavilla in epoca napoleonica, con la cacciata degli eremiti, incominciò tuttavia a perdere la sua importanza. Nel 1859 Scardavilla fu acquistato dal Comune di Forlì e andò incontro alla sua definitiva decadenza. Un tentativo di restauro si ebbe negli anni '40 ad opera dei monaci Missionari della Consolata di Torino che avevano restaurato la chiesa e il palazzo nel quale abitavano. Ma negli ultimi anni l'incuria degli ultimi proprietari e il tempo hanno inferto l'ultimo colpo al sito. Oggi si progettano recuperi e restauri.
Fonte:
http://www.altraromagna.net/

STRADA Domenica 16 dicembre

Ritrovo: Bar Briko Lugo ore 8,45
Partenza: Bar Briko Lugo ore 9,00
Percorso: Lugo, Imola, Casal Fiumanese, Croara, Val Sellustra, Cima Gesso, Fontanelice, Codrignano, Imola, Lugo.
Distanza km 100

Si riprende anche l'attività 2014 - STRADA - Ad Maiora Bike, che viene programmata parallelamente a quella MTB,  con i periodici appuntamenti e ritrovo settimanale; questa volta è di scena la sempre bella salita della Croara e della val Sellustra ... un percorso alla portata di "quasi" tutti i cicloturisti.

8° Natural Expò alla Fiera di Forlì

21/23 Febbraio 2014
Giunta alla ottava edizione Naturalexpo si conferma come una delle vetrine più attente a quei principi che stanno alla base del benessere olistico della società e dell’individuo. La manifestazione ricerca principi che portano al sentirsi bene con se stessi e con gli altri. Naturalexpo rappresenta nel panorama italiano una valida alternativa per poter esporre e presentare i nuovi prodotti del benessere e i diversi trend della salute e dell’ecologia.
È un’occasione per incontrare un pubblico pronto ed interessato, alla continua ricerca di qualità di vita nello star bene seguendo i principi di benessere e di stili di vita naturali.

mercoledì 12 febbraio 2014

MTB sabato 15 febbraio

GPSies - Galeata MTB Circolare

ADM Escursioni MTB
Ritrovo: Bar Briko Lugo: ore 7,45
Partenza: Galeata (FC) Park. Stadio ore 8,45
Galeata, S. Ellero, Sentiero degli Alpini, Camposonaldo, S. Sofia, Collina di Pondo, Civitella di Romagna, Galeata
Distanza 41 km Dislivello 1362 mt
Durata prevista: ore 4,30

Il borgo di Galeata insieme a quello di Pianetto e al paese di Civitella costituiscono mete di interesse culturale e paesaggistico per le diverse attrattive tra storia e natura L’itinerario circolare è abbastanza lungo e difficile. Si pedala su entrambi i versanti della vallata del Bidente, partendo con la bellissima salita all’abbazia di S. Ellero, fiancheggiata da pini e cipressi. Successivamente si segue un tratto del Sentiero degli Alpini, in completa solitudine. Dopo essere scesi fino a S. Sofia, si risale il versante opposto, assai più abitato e coltivato del precedente, ma tuttavia ricco di spunti paesaggistici, insediamenti umani e ambienti naturali estremamente interessanti. Dopo aver lambito Spinello e i modernissimi impianti di Sportilia, si affronta una lunga discesa fino alle porte di Civitella.

Fonte: http://www.turismo.fc.it/
 

martedì 11 febbraio 2014

Piè in tla gardela

È una piada, una volta molto diffusa nell’area della bassa Romagna ed in particolare nel Lughese; la sua particolarità consiste nella cottura che avviene in graticola, su brace di legna. Viene servita, di solito, per accompagnare carni di maiale o di pecora, anch’esse cotte in graticola.
Ingredienti: 1 kg di farina di grano tenero tipo “0”, 2 cubetti di lievito fresco, 150 g di strutto, 1 cucchiaio raso di sale grosso, 1 pizzico di zucchero, 1 bicchiere e mezzo di acqua o latte. Dosi per 6/8 persone.
Preparazione: mettete la farina a fontana sulla spianatoia. In un bicchiere di acqua tiepida sciogliete il lievito con lo zucchero, nell’acqua rimanente sciogliete il sale, sciogliete leggermente 100 g di strutto e impastate il tutto fino ad ottenere una pasta molto elastica. Formate una palla che si stacchi bene dalle mani (se la pasta fosse troppo soffice non sarebbe possibile la cottura in graticola) e spolverizzatela con un leggero velo di farina. Con la punta di un coltello incidete leggermente la parte superiore a forma di croce, coprite con un panno morbido e fate lievitare in luogo caldo per circa 2 ore. Dividere l’impasto in due parti e stendete con il mattarello formando due dischi dello spessore di circa 6-7 millimetri ed un diametro di circa 30 cm. Rimettete in caldo le due pizze coperte a lievitare per altre due ore circa. Forate con i rebbi della forchetta e passate un velo di strutto prima sulla parte che verrà appoggiata sulla graticola, poi dall’altra, prima di girarla. Dorate per circa 15 minuti a fuoco molto moderato.
Note: il lievito di birra fresco può esser sostituito da quello liofilizzato, una bustina corrisponde ad un cubetto.

lunedì 10 febbraio 2014

La collina è "fragile"


La situazione nell’Appennino emiliano-romagnolo è critica. “L’Appennino emiliano e romagnolo è la Regione caratterizzata dalla più elevata densità di frane in Italia. Le frane mappate sono circa 70 mila e molte di esse hanno grandi dimensioni , coinvolgendo aree di svariati chilometri quadrati. Circa il 20% del territorio collinare e montuoso della regione è in frana. E in considerazione di ciò e dell'elevata e concentrata piovosità di questo inverno, la montagna trasuda acqua da tutte le parti generando a sua volta "ferite aperte" per via di corsi d'acqua che capillarmente la percorrono e la scavano inesorabilmente. Smottamenti, banchine stradali franate, sentieri forestali al limite della transitabilità per l'ammasso di fango calcareo sono i segnali di questo "movimento" della fragile collina romagnola, quelli visibili all'uomo, ma che nel profondo sono certamente più consistenti e che meriterebbero una "prevenzione" a 360°.

Il Lagotto Romagnolo

E' un cane specializzato nella ricerca del tartufo su qualsiasi tipo di terreno; unica razza riconosciuta con questa attitudine. Si tratta di un'antica razza da riporto in acqua, presente fin dal XVI secolo nelle valli di Comacchio e nelle lagune ravennati, e diffusasi, a partire dal XIX secolo, nelle pianure e nelle colline romagnole con la specifica funzione di cane da tartufo. Tipico cane da acqua, di mole medio-piccola, mesomorfo, quadrato; l'aspetto generale è rustico, forte e ben proporzionato, se ne intuisce la funzionalità nel lavoro. L'espressione è attenta, intelligente e vivace. Mentre lavora esibisce passione ed efficienza, sfruttando l’innata attitudine alla cerca e l'eccellente olfatto. L'istinto venatorio è stato cancellato, così non viene distratto dal selvatico. Affettuoso e legatissimo al padrone, è anche un eccellente cane da compagnia, molto addestrabile.

Una nuova GF cicloturistica !!!

Cesena è la “Città Europea dello Sport 2014”. Il riconoscimento è stato consegnato nella sede del Parlamento europeo a Bruxelles. dell’Aces Europe (Federation for the Associations of the European Capitals and Cities of Sport. Il riconoscimento è anche frutto dell’opera organizzativa e promozionale di due società ciclistiche del cesenate, l’emergente Us S. Marco e la storica Cycling Team Ars et Robur che pur organizzando manifestazioni cicloturistiche che hanno riscosso nel tempo un ottimo successo organizzativo che ha visto un’esponenziale crescita della partecipazione cicloturistiche nelle loro manifestazioni, non hanno sempre trovato la giusta considerazione di qualche dirigente dello sport delle due ruote che con tale comportamento ha dimostrato ancora una volta di non essere in grado di lavorare per costruire sulla base di progetti certi, ma di operare spinto dalla sola ambizione personale. I dirigenti dei due sodalizi non si sono mai dati per vinti ed ora la loro perseveranza è stata premiata grazie al patto di acciaio che hanno stretto e lì porterà ad organizzare, in nome della propria passione, il prossimo 15 Giugno 2014 organizzeranno la “1° Granfondo Cicloturistica Città di Cesena – 1° Memorial Antonio Medri – 13° Memorial Antonio Corzani”. Quattro saranno i percorsi disegnati dagli organizzatori che prenderanno il via dall’Ippodromo di Cesena, dove nelle scorse si è sempre disputato il Memorial Corzani, la Gran Fondo di 155 km, percorsoLungo di 130 km, percorso Medio 115 km, percorso Corto 60 km, Giro del Bongustaio di 40 km. Iscrizioni. Sino al 31/05/2014 il costo sarà di 5 euro, che saliranno a 7 dal 01/06/2014.

sabato 8 febbraio 2014

La "palestra" MTB

Si tratta della vetta più alta della Vena del Gesso (515 slm) ed il suo profilo emerge inconfondibilmente rispetto alle colline circostanti nella valle del Sintria. Monte Mauro.... è anche la migliore palestra invernale per tutti i bikers del prima pianura ravennate: sarà per il suo fondo compatto che ci consente di pedalare anche nelle situazioni più estreme meteo evitando le carrarecce fangose e impraticabili, sarà per la sua vicinanza con Riolo Terme e quindi un rapido e facile avvicinamento in automobile da Riolo Terme quale start-point MTB e per concludere una infinità di soluzioni differenti di percorso che si possono optare per salire fino alla sommità del monte oppure semplicemente per girarci attorno.

venerdì 7 febbraio 2014

Al pavarazz

Ingredienti: vongole, olio d'oliva, aglio, cipolla tritati.
Il piatto è semplice, forse il piatto più povero ditutta la cucina povera marinara; non lo è più oggi, inquanto le poveracce costano più di quelle voraci, per la rarità della loro presenza nell'Adriatico, da questo punto di vista più sfruttato per la pesca che inquinato. Le vongole vengono dapprima sciacquate inacqua corrente fredda, poi messe in una padella, ove è stato in precedenza rosolato in olio d'oliva un fondo di aglio e cipolla tritati. Nella padella coperta le pavarazze  cuociono a fuoco vivo per pochissimi -minuti: quando si alza il coperchio si noterà che le vongole si stanno aprendo, con un cucchiaio di legno si sottoporranno a un'energica mescolata (che le aiuterà ad aprirsi completamente), poi si porta intavola.
Fonte: http://www.cucinaromagnola.com

mercoledì 5 febbraio 2014

RAAM una impresa da pochi

Venerdì 7 febbraio alle ore 20,45
Sala Riunioni CNA di Lugo
Via Acquacalda, 37/1

Nell'ambito degli incontri "ciclistici" organizzati dalla UCF BARACCA LUGO, questa volta è di scena Lugi Barilari, il ciclista forlivese che ha portato a termine la corsa ciclistica piu dura e lunga a livello mondiale: la Race Across America (RAAM) che si corre in solitaria su un percorso lungo quasi 5000 km, da una costa all’altra degli Stati Uniti, da Oceanside in California ad Annapolis in Maryland. Il tempo massimo a disposizione e di 12 giorni, costringendo quindi a medie chilometriche impressionanti con chilometraggi giornalieri di almeno 400 km. , passando da sterminate pianure a vette oltre i 3500 m. , con temperature che vanno da 0° a 45°C. Un vera impresa!!!!

martedì 4 febbraio 2014

Old wild west (Marac)


MTB Domenica 9 febbraio

Challenger UISP 2014
UCF Baracca Lugo
Ritrovo: Bar Stuoie Lugo ore 8.00
Partenza: 
Bar Stuoie 
Piazzale Gubbio Lugo
Percorsi: Km. 32/60
Ristoro : Alfonsine - Villapianta
all'arrivo pasta party presso Bar Maracanà


Una classica della MTB invernale romagnola quella organizzata dalla UCF Baracca in quel di Lugo; il percorso circolare si svolge sugli argini dei fiumi SENIO, RENO, SANTERNO per chi sceglie l'insidioso percorso lungo e che mette alla prova i bikers in una esperienza pianeggiante differente ma ugualmente interessante.
 Info: www.ucfbaracca.it 

lunedì 3 febbraio 2014

Passo Spluga

Punto di partenza : Chiavenna 330 mt.
Punto di arrivo : Passo Spluga 2.117 mt.
Chilometri totali : 30,4 km
Dislivello : 1685 mt.
Pendenza media : 5,7%
Pendenza massima : 12%
Conosciuta dai viaggiatori europei ottocenteschi come “Le grand chemin d’Italie”, la strada da Chiavenna a Coira attraverso lo Spluga è stata per lungo tempo la via più frequentata per andare dalla Germania all’Italia, grazie alla sua posizione geografica particolarmente privilegiata. Il Passo dello Spluga si trova in uno dei punti più stretti della catena alpina e segna il passaggio tra le Alpi Lepontine e le Retiche; Posto sul confine italo-svizzero a 2.117 m, mette in comunicazione l’alta Valle Spluga con la valle del Reno superiore. Una salita ciclisticamente poco conosciuta, un contatto con paesaggi estremi e natura incontaminata: curve, tornanti e gallerie, per un capolavoro d’ingegneria progettato agli inizi dell’800 (lo stesso progettista della strada dello Stelvio); sulla vetta il lago artificiale di Montespluga, il borgo e una costante fastidiosa presenza di vento, ma per salire verso il passo, posto a 2117 mt, ci sono ancora 3 km intensi, e poi in una vertiginosa discesa sul lato svizzero pedalando lungo un un toboga vertiginoso fino al al caratteristico paese di Splugen, bellissimo per il suo centro storico.
La Via Spluga sul versante svizzero non manca di offrire paesaggi incantevoli e unici: il villaggio di Splügen conserva ancor oggi la sua antica immagine e il suo originale splendore di importante crocevia di traffici commerciali; una particolare attrazione della zona è poi il sentiero che conduce alla gola e alle cascate della Rofla. La spettacolare mulattiera ricavata a mano trapanando nella roccia si snoda sul versante della valle fra impervie pareti di pietra, gallerie e tunnel. 
Salita percorsa il 1 agosto 2007

BioMarchè

Lugo di Romagna (RA)
Luogo: Pavaglione

 Tutti i venerdì il Pavaglione ospita il "Biomarché", mercatino dedicato completamente ai prodotti biologici del territorio, ovvero prodotti a chilometro zero, direttamente derivanti dalle aziende biologiche locali.
In esposizione vini, formaggi, frutta, verdura, pane, miele ma anche tessuti, prodotti bio per la casa e per la bioedilizia, garantiti nella loro salubrità dai controlli previsti dal metodo di agricoltura biologica.
Fonte. http://www.emiliaromagnaturismo.it