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martedì 31 marzo 2015

Leggera certamente

Date uno sguardo al sito di Ascend per scoprire una bella innovazione tecnologica nel campo dei telai: una struttura reticolare al posto del classico tubo pieno. 
La teoria è semplice: in luogo di una superficie piena viene utilizzata una griglia metallica, più leggera, in cui le “linee” non rappresentano altro che le direttrici lungo le quali si scaricano le forze. Secondo i produttori si tratta della miglior struttura possibile in fibra di carbonio, per un peso totale di 1050 g. Impressive.
Fonte http://www.rabici.com/

Una via...salata

Nel cuore delle Alpi Liguri, lungo il crinale che separa la pianura dal mare, si sviluppa uno dei tracciati della “Via del Sale”, così chiamata per il prezioso minerale trasportato per secoli a dorso di mulo attraverso questi monti. Perché “Via del Sale”? Va ricordato che il sale, elemento base dell’alimentazione umana e animale, è stato nei secoli più prezioso dell’oro, tanto che le piste del sale hanno costituito le grandi strade commerciali dell’antichità, in Europa come in Asia e in Africa.
Anche a Limone Piemonte il commercio di questa materia prima ha assunto grande importanza per via della posizione geografica del Piemonte, circondato per una metà dalle Alpi e senza alcuno sbocco verso il mare dall’altra. La Liguria, un tempo Repubblica di Genova, era sempre in contrasto con Casa Savoia, ragion per cui i traffici provenienti da Torino e Cuneo facevano generalmente sosta a Limone dove avveniva il cambio delle bestie da soma e da traino e dei relativi conducenti, per poi proseguire verso il Colle di Tenda, che fin dall’antichità ha rappresentato una delle poche vie di collegamento tra la pianura e il mare. Le carovane proseguivano poi verso il Colle della Boaria e, attraversando la regione delle Carsene e il Colle dei Signori, proseguivano in direzione di Monesi e del successivo Passo di Tanarello. Prima della seconda guerra mondiale, gli alpini del I Reggimento avevano il compito di mantenere la strada nelle migliori condizioni di viabilità. Ciò ha permesso l’ottima conservazione di questa importante via di comunicazione che si snoda in alta montagna. Il tracciato, interamente sterrato, è totalmente costruito a mezza costa ad una quota compresa tra i 1.800 e i 2.000 m. s.l.m. La sua lunghezza complessiva è di circa 39 chilometri, sviluppandosi in parte sul versante italiano ed in parte francese.
http://www.limonepiemonte.it/

lunedì 30 marzo 2015

E va' pio' agnel che piguar ae mazel

Lavate bene le costolette per toglierne il grasso e con l’aiuto del batticarne appiattitele. In un piattino sbattete le uova e aggiungete un pizzico di pepe nero. Sminuzzate il prezzemolo, il timo e l’aglio ed unite il trito in un piatto assieme al pangrattato e a qualche scorzetta di limone. Intingete le costolette nell’uovo, poi infarinatele e passatele nel pangrattato che avete speziato precedentemente. In un’ampia padella mettete a scaldare l’olio ed appena sarà caldo immergete l’agnello poco alla volta, lasciando cuocere per 10 minuti e rigirando le costolette a metà cottura. Appena avranno raggiunto un bel colore dorato scolatele su carta da cucina e salatele. Eseguite lo stesso procedimento per le foglie di salvia. Servite la pietanza ben calda.

Bike-Route 66

Finalmente disponibile una guida veramente esaustiva e corredata di mappe dettagliate della mitica Route 66 “The Mother Road“ da poter percorrere in bicicletta, pubblicata da The Adventure Cycling Association. Come é noto la Route 66 con i suoi quasi 4000 km collega Chicago a Santa Monica in California attraversando 8 stati e ripercorrendo molte tappe della storia americana più che altro legate alla musica al cinema ed alla letteratura. Oltre all’itinerario cartografico molto preciso, tutte le informazioni pratiche ed utili per godere al massimo di questa esperienza unica nel suo genere, in sella alla bicicletta.

Ride with GPS


giovedì 26 marzo 2015

MTB: Programma prox weekend

SABATO 28 marzo
Ritrovo: Bar Briko Lugo: ore 7,45
Percorso: da stabilirsi
Non si è giunti ancora a determinare il percorso in quanto la collina è "gonfia d'acqua" e pertanto attendiamo l'ultimo istante per decidere il da farsi. Comunque l'intenzione è quella di proporre un tracciato medio/lungo su un chilometraggio di 40-50 km e con un dislivello >1.500 mt. 
DOMENICA 29 marzo
Ritrovo: Bar Briko Lugo: ore 7,45
Percorso da stabilirsi

Inedita scarpa MTB

Giro Sport Design ha lanciato oggi la scarpa Empire VR90, che rappresenta l’ultimo esempio di innovazione tecnica e di funzionalità nel mondo delle calzature per ciclismo. La tomaia stringata in un unico pezzo, la suola esterna full carbon in Easton® EC90TM e il carroarmato in gomma Vibram Mont, combinati per fornire un comfort impareggiabile, leggerezza e trazione. Le Empire VR90 saranno disponibili in tutto il mondo in autunno 2014, alla cifra di €250. “Sin dal crescente successo della nostra edizione limitata Empire MTB, abbiamo lavorato alla realizzazione di un modello estremamente leggero di scarpa offroad”, dichiara il Product Manager di Giro Footwear, Simon Fisher. “La Empire VR90 è quella scarpa e i nostri tester, dai collaboratori ai professionisti di fama mondiale, ne hanno decantato i pregi. Questa è veramente la loro scarpa da sogno per lo sterrato”. La Empire VR90 offre una leggera tomaia stringata realizzata in un unico pezzo, per un comfort eccezionale, una suola in full carbon Easton® EC90TM con carrarmato Vibram® Mont per un grip e una resistenza eccellenti. La tomaia è realizzata in fibra traspirante sintetica Evofiber di Giro e di Teijin®, per una calzata eccezionale e un supporto che non muterà con il tempo e con le intemperie. Con la soletta regolabile SuperNatural Fit, i rider potranno regolare finemente la calzata e il supporto dell’arco plantare, per la massima efficienza di pedalata, mentre i lacci Sport Laces, realizzati appositamente, sono ultraresistenti in caso di caduta. Inoltre, con tutte queste feature, le Empire VR90 pesano solo 315 grammi in taglia 42.5, risultando una scarpa da offroad estremamente leggera e molto performante.
[Comunicato stampa]

mercoledì 25 marzo 2015

STRADA: Programma prox weekend


ATTENZIONE AL CAMBIO D'ORARIO

al Sabato...
Ritrovo: Bar SMILE Barbiano ore 8.30
Dislivello 800 - 1000 mt
Tempo di percorrenza: ore 3,30
Percorso: da definire

alla Domenica...
Ritrovo: Bar SMILE Barbiano ore 8.30
Dislivello 400 - 500 mt
Tempo di percorrenza: ore 2.30
Percorso: da definire

Avanti... le lancette

Riparte il conto alla rovescia per il nuovo cambio delle lancette dell'orologio. Sta per ritornare l'ora legale e alle due di notte di domenica 29 marzo 2015 porterà con sé tutti i vantaggi e gli svantaggi del caso. Tutti dovranno spostare in avanti di un'ora le lancette dell'orologio e praticamente ciò significherà che ogni giorno ci sarà un'ora di luce in più. Le giornate si allungheranno e le ore di buio saranno più brevi. L'ora legale è una sorta di convenzione che dà a tutti la possibilità di risparmiare sia energia elettrica e sia di favorire la luce naturale per un bel po' di mesi.http://it.blastingnews.com

martedì 24 marzo 2015

Dai dla ziculeta...

Conto alla rovescia per l'inaugurazione di Chocolat 2015 – la Mostra mercato del Cioccolato di Milano Marittima. L'iniziativa fa parte del calendario delle attività dell'Associazione turistica Pro Loco Project Milano Marittima, l’appuntamento è per venerdì 27 marzo fino a domenica 29. Per festeggiare l’arrivo della primavera 2015 fragole affogate nel cioccolato, conchiglie di cioccolato e rose e fiori di cioccolato. L’evento si terrà a Milano Marittima centro, che per l’occasione si trasformerà in una gigantesca pasticceria all'aperto, per la gioia di tutti i golosi e gli “schiavi del cacao”. Il programma prevede stand provenienti da tutta Italia con i loro prodotti: praline, cioccolatini, cremini, torte, tartufi, torroncini, frutta ricoperta, ganache, kebab di cioccolato, cioccolato in tazza, stecche di cioccolata, cioccolato bianco, nero, al latte, con nocciole, con mandorle, senza zucchero, gelati... impossibile rimanere delusi, c'è ne davvero per tutti i gusti! Numerosi artigiani cioccolatieri porteranno le loro prelibatezze e specialità da Venezia, Ancona, Gorizia, Firenze, Perugia, Modena, Lecco e infine dalla Sicilia. Per la sera sono previsti menù e aperitivi ad hoc nel locali del centro. - 
See more at: http://milanomarittimalife.it

Cosa fare Pasquetta 2015


domenica 22 marzo 2015

Appuntamento da non perdere

Appuntamento con Garmin
2 aprile, sala CNA Lugo, ore 20,45
Una serata organizzata da UCF Baracca Lugo e Somec da non perdere assolutamente per chi possiede un GPS GARMIN (e non solo) o per chi è in procinto di acquistarlo, durante la quale saranno trattati argomenti che vertono principalmente sulla tracciatura con il software in dotazione, GARMIN BASECAMP e successivo utilizzo del file ottenuto sul device. Pertanto:
  • Finalità e gestione attiva dei dati nell'utilizzo del GPS sia su STRADA che in MTB
  • Come tracciare un percorso con BaseCamp: simulazione pratica. 
  • Utilizzo degli strumenti di tracciatura con Base Camp
  • Lettura tecnica delle mappe (Trek map Italia)
  • Specifica dei diversi tipi di file prodotti TCX - GPX Track - CRS - KML - GARMIN COURSE GPX....
  • Suggerimenti per l'utilizzo del GARMIN durante escursione.

sabato 21 marzo 2015

L'ultima neve di primavera

Entusiasmante escursione quella odierna!!! Un percorso conosciuto ma che oggi in prossimità della vetta del Monte Lavane ci ha riservato la sorpresa di doverci arrendere per troppa neve sul tracciato ma allo stesso tempo ci ha permesso di scoprire sul lato opposto un singletrack veramente speciale che ci ha condotto ugualmente fino a Campigno e proseguendo poi in direzione Albero.
Impegnativo certamente per il chilometraggio e dislivello (1500 mt) ma con tratti tecnici e per qualcuno inediti che hanno regalato quel qualcosa di più a questo nostro appuntamento settimanale. E al termine... con i piedi sotto alla tavola alla Badia della Valle!!

giovedì 19 marzo 2015

MTB: Programma prox weekend

SABATO 14 marzo
GPSies - Lavane Albero
Ritrovo: Bar Briko Lugo: ore 7,45
Partenza: Lutirano (P chiesa)

Percorso: Lutirano, Lavane, Campigno (R), Albero, Passo dell'Eremo, Val di Noce, Lutirano.
Dislivello: 1.487 mt
Lunghezza: 40,7 km

DOMENICA 15 marzo
Ritrovo: Bar Briko Lugo: ore 7,45
Percorso da stabilirsi

COMFORT e PERFORMANCE IN SELLA

GIOVEDI' 19 marzo alle ore 20,30
Sala Conferenze di CNA Lugo, via Acquacalda 37/1
COMFORT e PERFORMANCE IN SELLA
Relatore della serata il Prof. FAGIOLI FABRIZIO, Responsabile tecnico scientifico Velosystem
Direttore Tecnico Italian Cycling School
Questo Centro è punto di riferimento per molti ciclisti professionisti oltre che cicloamatori specie sugli aspetti della biomeccanica al fine di migliorare l'efficienza della pedalata e la postura sulla bicicletta cose queste da cui dipendono le performance ma soprattutto il comfort in bicicletta. Argomenti quindi che interessano tutti i cicloturisti indipendentemente dagli obiettivi che ognuno si pone nel corso della stagione. 
L'incontro sarà quindi un'importante occasione per avere consigli e indicazioni, utili sia ai più agonisti che a quelli più tranquilli, perchè ognuno possa esprimersi al meglio in sella e contemporaneamente far si che l'andare in bicicletta sia sempre più un piacere e un beneficio per la nostra salute.

mercoledì 18 marzo 2015

STRADA: Programma prox weekend


al Sabato...
Ritrovo: Bar SMILE Barbiano ore 9.00
Dislivello 800 - 1000 mt
Tempo di percorrenza: ore 3,30
Percorso: da definire

alla Domenica...
Ritrovo: Bar SMILE Barbiano ore 9.00
Dislivello 400 - 500 mt
Tempo di percorrenza: ore 2.30
Percorso: da definire

Passogatto

Borso d’Este nel 1460 condusse il fiume Santerno, che allora si perdeva liberamente nella valle detta di Lugo o San Bernardino, nel Po di Primaro alla Rossetta ( circa dove ogge sorge Lavezzola ). Contribuirono a tale lavoro, con uomini e denaro, i nobili Roberto Storzi, lughese, Ugo del Buono e Pietro dei Lavezzoli, ferraresi, e il Conte Giovanni Fiaschi, che bonificarono quasi totalmente le loro terre poste tra san Bernardino in Selva, Passogatto e Lavezzola. Tale percorso rimase inalterato fino al 1604, quando il nuovo governo Pontificio, che era succeduto agli Este, dirottò il Santerno a Giovecca. Sempre nel 1604 venne istituito un passo a guardia detto “ del Gatto”. E’ proprio da questo passo che sembra avere tratto il proprio nome la borgata di Passogatto. Le ipotesi sull’origine di questo nominativo in realtà sono molte, alcune delle quali curiose come la tradizione che vuole che le acque del Santerno fossero piene zeppe di pesce-gatti o quella secondo la quale le famiglie della zona, dovendo convivere con una fame “vorace ed arretrata”, venissero paragonate dai lughesi a gatti randagi e famelici. La stessa origine della parola gatto però, dal latino “gata, gatta, gattum” ossia graticciata , cancello, così come l’usanza di delimitare i confini tra i campi e la strada con i cd. “spéin d’gata”, siepi molto presenti in questi territori, portano ad interpretare il toponimo Passogatto, come passo del fiume o della guardia. Passo che oltretutto ritroviamo raffigurato anche in una suggestiva stampa raffigurante la Madonna Venerata nel locale oratorio, dove si vedono alcune barche in mezzo alla corrente e alcune figure umane sulla riva del fiume, vestite con uniforme da guardia. Ritornando alla zona del territorio, nel 1699 la zona divenne di proprietà di Andrea dal Buono poi fu feudo della famiglia Bentivoglio, e, nel 1695, di quella dei Manzoni che costruì nel 1720, in prossimità e a guardia del passo, un’altra delle loro dimore “forti e ragguardevoli” di campagna, capaci di reggere gli assalti delle soldataglie più temute, dei briganti e la furia delle alluvioni più disastrose. I Manzoni, pagando i dovuti tributi alle Autorità Superiori, tennero fino al 1893 tutti i diritti su detto guado o traghetto.
Fonte http://www.passogatto.it

ENDURA ALPEN TRAUM

  • Data: 12 settembre 2015
  • Evento agonistico per ciclisti su strada
  • Localitá di partenza: Sonthofen (GER) oppure Landeck (AUT)
  • Arrivo: Solda / Sulden in provincia di Bolzano (ITA, Alto Adige)
  • Percorso originale Sonthofen - Solda : 252 km, 6.078 m disl
  • Variante  1 Landeck - Solda: 146 km, 4.315 m disl
  • Variante  2 Landeck - Solda via Prato allo Stelvio 118 km, 2.936 m disl.
Attraversare le Alpi in un unica giornata: un sogno per tanti ciclisti ambiziosi! Ma da qualche anno è diventato realtà con l´ENDURA ALPEN TRAUM, evento agonistico per ciclisti su strada organizzata dall´agenzia sportiva bavarese PlanB e fortemente voluta dalla rivista tedesca RoadBIKE. La terza edizione di questa spettacolare manifestazione, nella quale si attraversano tre nazioni, si correrà il 12 settembre 2015 con partenza dalla Germania, esattamente dalla località di Sonthofen, dopodichè si passa per l´Austria (Landeck in Tirolo) prima di giungere ancora nella stessa giornata a Solda (Bz), in Alto Adige (Italia). Dal 2015 i partecipanti potranno scegliere tra tre distanze, una in più rispetto all´anno scorso. C`è innanzittutto la distanza lunga, durissima, che richiede di fare 6 diversi passi e lunghissimi 252 km con 6.078 m di dislivello. Poi si propone anche una versione più corta con 146 km e 4.315 m di dislivello che partirà lo stesso giorno da Landeck, in Tirolo (Austria) e finirà, come il percorso lungo, a Solda. La nuova terza distanza ha soprattutto un dislivello minore (118 km e 2936 m di dislivello) e, per fare il tratto che porta da Landeck fino a Solda, passa per la località di Prato allo Stelvio (Bz). - See more at: http://www.bikeandmore.it

martedì 17 marzo 2015

Il Passetto

La chiesa fu costruita nel punto strategico di passaggio al di là del Po di Primaro. Qui il fiume prima del 1780 deviava bruscamente a sinistra (oggi resta traccia dell'antico fiume nella strada che va fino ad Anita, dopo l'osteria del ponte). Lì c'era il cosiddetto 'Passo' col traghetto di barche che metteva in comunicazione Longastrino e Filo con Alfonsine e Ravenna, (da qui il nome della località detta 'Passetto'). C'era quindi un flusso importante di gente e perciò il tempietto venne costruito qui vicino alla strada e al passo. La gente quindi veniva indotta a sostare in preghiera. Vennero chieste sempre più preghiere con feste e processioni solenni soprattutto quando negli anni 1742-46-48 ci fu un'epidemia di afta-epizootica che uccideva gli animali. Terminato il contagio seguirono celebrazioni di ringraziamento. Nel 1765 i fedeli accorsero nuovamente per implorare la grazia della cessazione delle piogge torrenziali che allagavano le campagne. Nel 1780-82 fu realizzato il Drizzagno del Po detto 'dell'Umana' e anche 'della Madonna del Bosco'. Il santuario si trovò ad essere un po' sacrificato dall'argine nuovo del Po (che nel 1820 dovette essere rialzato), Nel 1784 e 1778 invece i fedeli chiesero che la pioggia cedesse dal cielo sui campi aride per la prolungata siccità. Da 'Passetto' la località fu chiamata 'Madonna del Passetto' e poi 'Madonna del Bosco'. In quel periodo il successo del santuario raggiunse il suo apice.

lunedì 16 marzo 2015

Forature... ahi, ahi, ahi !!

Uno dei problemi più frequenti durante le uscite in MTB sono le forature anche se si montano coperture Tubeless (senza camera d'aria): è bene puntualizzare che non tutte le forature sono uguali intendendo con ciò l'entità del foro che si effettua sulla base esterna del copertone e alle quali si devono applicare metodi differenti di riparazione.
Il Tubeless ha all'interno un liquido aerosol di lattice allo stato liquido  e pertanto quando si pratica un foro immediatamente, per via della pressione interna del pneumatico, il composto si deposita e ostruisce il foro, ma solo se le dimensioni non superano quelle indicate dal produttore ( di solito < 5 mm). In meno di un minuto, posizionando la ruota con la foratura nella zona a contatto con il terreno per permettere meglio al liquido di concentrarsi, avremo un effetto di autoriparazione e potremo riprendere il trail. Tutto ciò nella maggioranza dei casi di piccole forature. Nel qualcaso questo non avvenga sia per il poco liquido disponibile (ricordatevi ogni 2-3 mesi rabboccarlo in quanto tende a essiccarsi) oppure per una gelida temperatura esterna oppure perchè il foro è ampio, allora si fa uso di un prodotto coadiuvante quale l'inserimento nella copertura di una ulteriore sigillante + una miscela di gas , attraverso l'uso di una bomboletta Gonfia & Ripara FAST. Avvertenze: pneumatico sia ben sgonfio prima di usare la bomboletta (dato che la contro-pressione ostacola l'ingresso della schiuma) e che la valvola non sia bloccata. Se la foratura invece è un taglio (0,5 - 1 cm) allora il liquido non può completare il suo effetto di riparazione e quindi sarà necessario smontare il copertone, immettere una camera d'aria, posizionare adiacente al punto apposite toppe pensate per riparare gli pneumatici tubeless (... necessaria una carta vetrata per raschiare la zona compromessa e fornire massima aderenza) oppure tagliate una pezza da un vecchio tubolare... e rimettere in pressione. In questo caso il pneumatico rimane compromesso ma l'azione descritta vi consentirà di far ritorno alla base.
Esistono inoltre dei prodotti quali il catalizzatore istantaneo di polimerizzazione ad esempio il Caffélatex ZOT, utile in caso di grave danno dello pneumatico e che con una azione di immissione esterna sul taglio accelera semplicemente la solidificazione del liquido autoriparante Caffélatex.

sabato 14 marzo 2015

Donna... non vidi mai (Puccini)

Se nella vostra societa’ all’improvviso si iscrive una ragazza di bell’aspetto, simpatica, tonica, sportiva e disponibile (il che non significa che ve la dia anzi…) ve ne accorgerete dai seguenti dettagli. Nel piazzale di ritrovo per l’uscita del giovedi invece che i soliti 15/20 fedelissimi si ammucchieranno almeno 80/90 individui fra i quali chi non andava in bici da 15 anni, chi per uscire proprio quel giorno ha chiesto un giorno di permesso, chi ha raccontato una balla alla moglie convincendola a rimanere a letto falsificando le previsioni meteo. Ti accorgi subito che c’e’ qualcosa di strano nell’aria perche’ i piu’ si presentano con delle tenute ciclistiche inusuali: giubbotti in goretex doppiopetto, pantaloni trequarti con il risvolto , occhiali di Dolce e Gabbana, guanti invernali con le iniziali in Swarowski, scarpe lucidissime con fibbia dorata, borraccia piena di Franciacorta anziche’ acqua e quasi tutti senza casco (fa piu’ figo e professionista) con una conseguente impennata delle vendite di coloranti per capelli nel supermercato di fronte.
All’arrivo della giovane miss con ben 25 minuti di ritardo (l’ultima volta che si aspetto’ qualcuno, fu per 30 secondi il postino che ebbe un problema col funerale della nonna che respirava ancora), tutti concordi che non e’ il caso di essere rigidi con l’orario dando inizio ad una corsa nel minimizzare le scuse di Inga … “ma figurati aspettiamo sempre tutti….” , ”non ti preoccupare sono cose che capitano”.... e cosi via fino al momento della partenza dove inizia il vero dramma: accaparrarsi il posto di fianco alla svedesina che ignara del tutto ed inesperta non s’accorge della bagarre tipo Rollerball che gli 80 assatanati ingaggiano per conquistare la migliore posizione. Nell’ordine ci riescono: il Tecnico che inizia a dispensare consigli su rapporti e moltipliche, metodi di allenamento e nutrizione.. ma in un momento di distrazione viene infilato dal Timidone che per 15 km non riesce a volgere lo sguardo verso la ragazza finendo per colpa del torcicollo contro un pullmino di albanesi parcheggiato contromano.
Ne approfitta subito il Campione che inizia a parlare un inglese improvvisato elencando tutte le vittorie dal 77 ad oggi … ma un po’ per colpa del casco, un po per paura della moglie  e soprattutto per colpa dell’orrendo inglese masticato, Inga capisce di rallentare e il Campione viene infilato dal Maialone , un signore di circa sessantanni che con la scusa di aiutare la ragazza su per la salita del ponte dell’autostrada , le infila la mano fra le chiappe e la sella ma non si accorge di un buco non segnalato da quelli che lo precedono  (di proposito) e cade contro il pullmino degli albanesi che avevano appena accompagnato il Timidone al pronto soccorso. Gli albanesi scendono dal furgone e essendosi un po’ rotti i maroni sparano al malcapitato con una pistola rubata.
Si fa avanti allora il Gentleman, un signore di circa 70 anni ma che ne dimostra solo 69 , e con classe e charme d’altri tempi riesce a stringere un bellissimo rapporto con Inga che divertita prosegue tutto il viaggio al fianco di questo cavaliere brizzolato e rinvigorito.
Ma il Gentleman , appagato e non curante, rallenta e sfila via dal gruppo con la sua amata ... e per la prima volta in 50 anni rinuncia alla volata, contento di essere arrivato ultimo!!!!.
Tratto da: "Le fantastorie su due Ruote" (by Gigino)

giovedì 12 marzo 2015

MTB: Programma prox weekend


SABATO 14 marzo
Ritrovo: Bar Briko Lugo: ore 7,45
Percorso: da stabilirsi
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DOMENICA 15 marzo
Ritrovo: Bar Briko Lugo: ore 7,45
Percorso da stabilirsi

Passo della Raticosa (via Peglio)

Il passo della Raticosa è uno dei passi appenninici più conosciuti in quanto collegamento “storico” tra le città di Firenze e Bologna  e strada primaria prima che fosse aperta l’autostrada del Sole.
Ora è frequentato da bikes e ciclisti che vogliono pedalare in altitudine, affrontandolo dai vari versanti: uno di questi è quello denominato Peglio con partenza da Firenzuola.
Questa è una salita lunga (24,5 km) nel suo totale, non eccessivamente impegnativa per la pendenza espressa e con la possibilità di "respirare" nei due tratti in discesa che caratterizzano questo particolare percorso.
Partendo dal centro di Firenzuola ci attende il primo tratto di ascesa di 2,2 km al 7% di pendenza, poi in discesa per altrettanto fino ad oltrepassare un ponte sul torrente Diaterna e immediatamente si risale per 4 km sempre con una pendenza al 7% fino a giungere al borgo di Peglio ( Peglio era anticamente Signoria degli Ubaldini: almeno dal 1100 e poi confermata dall'Imperatore Federico II nel 1220): si svalica e si ridiscende velocemente per circa 3,5 km per affrontare l’ultimo tratto di salita di ben 12 km, ma da tener presente di tratti impegnativi brevi e un lungo tratto di falsopiano nei pressi del Sasso San Zenobi. Con una vista panoramica e sublime sulle valli circostanti si giunge al Passo della Faticosa posto a mt 957. Possibilità di ristoro.

martedì 10 marzo 2015

Quando il ciclista... scoppia

Se soffrite d'insonnia...
A prescindere dall'insonnia causata da stress da lavoro, i fattori che la provocano da un punto di vista sportivo possono essere:

- stress da super allenamento
- scorretta alimentazione

Una cena abbondante e ricca di grassi provoca digestioni lunghe quindi non concilia il sonno (come nell'atleta in foto).
L'ideale sarebbe un pasto semplice tipo carne bianca con verdura fresca condito con poco olio.

lunedì 9 marzo 2015

STRADA: Programma prox weekend











al Sabato...
Ritrovo: Bar SMILE Barbiano ore 9.00
Dislivello 800 - 1000 mt
Tempo di percorrenza: ore 3,30
Percorso: da definire

alla Domenica...
Ritrovo: Bar SMILE Barbiano ore 9.00
Dislivello 400 - 500 mt
Tempo di percorrenza: ore 2.30
Percorso: da definire

domenica 8 marzo 2015

Donne sul cannone della bicicletta


Segavecchia

Dal 1451, la secolare festa della Segavecchia di Cotignola, quest’anno alla sua 565° edizione, torna dal 12 al 15 marzo 2015. Gastronomia, arte, musica e spettacolo, ma anche rievocazione storica e tradizione con la storica sfilata di carri allegorici accompagnata da bande musicali, gruppi folkloristici, ballerini e majorettes. A metà strada fra il primo giorno di Quaresima e la Pasqua Cristiana, ripete il momento del processo alla strega di Cotignola, colpevole di aver maledetto Francesco Sforza, duca di Milano e signore di Cotignola, e per questo condannata ad essere decapitata ed arsa sul rogo. Fascino ed attrattiva, ma anche folklore romagnolo, caratterizzano da sempre questa festa, divenuta negli anni la più sentita di Cotignola. Il momento culminante è la decapitazione e il rogo di un fantoccio che rappresenta la "vecchia", preceduta dalla lettura della bolla di condanna e della sentenza. Da alcuni anni si è aggiunto un altro rito: viene lanciata una bambolina appesa ad un grappolo di palloncini con un messaggio ed un premio per chi la raccoglierà. Il lancio della bambolina vuole salutare la buona stagione e essere di buon auspicio.
Fonte http://www.prolococotignola.com/

sabato 7 marzo 2015

I PROMESSI...ESPLOSI!!


Don AmMondo, curato non nobile, non ricco, coraggioso ancor meno... mentre rincasava passeggiando sul quel ramo del fiume Senio che volge a mezzogiorno, non s'accorse dei due loschi individui che gli ostruivano la strada impedendogli l'accesso alla canonica. Erano i "Bravi" di Don Robrigna, signorotto del paese che dominava la zona con cipiglio da condottiero. Il Nisio e il Brodo , questi erano i nomi dei due sgherri dall'aspetto spaventoso con capelli raccolti in una reticella verde intorno al capo, avvicinarono senza indugi il povero malcapitato e gli riferirono che il loro padrone "mandava a dire a tutti che la disfida fra Renzo TramalPino e Lugigia Zalambella non s'aveva da fare!!."
Don AmMondo spaventato da tal intimidazione non oso' replicare e fu costretto ad ascoltare senza replicare i "consigli" dei 2 perfidi malviventi giurando a loro che avrebbe provveduto. Giunto allarmato al paese si rivolse immediatamente all'avvocato Flavio Azzeccagarbugli - meglio conosciuto come Massimo Della Pena - chiedendo un aiuto per risolver la penosa questione. Il leguleio suggeri' di trovare un pretesto per annullare la partecipazione dei due contendenti alla nobile gara di biciclo da tenersi nella terza decade di giugno nel Ducato di Selva in Gardenus. E infatti da li a poco i due contendenti ricevettero dall'organizzatore Mastro Monta - sua signoria di Felsina - una pergamena notificata poi dal frate Equitalius, un tipo logorroico stranamente sopravvissuto ad una polmonite virulenta avuta in età giovanile, in cui erano elencati gli impedimenti dirimenti: error, conditio, votum, cognatio, crimen. In tale documento si dichiarava pubblicamente che il povero TramalPino veniva escluso dalla gara per peste bubbonica manifestata con dei forti scompensi cardiologici, cali di pressione, perdita delle forze, inabilità accertata del braccio sinistro, aumento dell'appetito e con conseguenti flatulenze orrende.
Mentre alla Zalambella veniva intimato per le seguenti motivazioni .... all'anagrafe di Lucus da un controllo era emerso che Lugigia Zalambella non era una donna bensi' un uomo, non aveva 70 anni ma 82 e non era nato a Lucus ma a Mediolanum (citta' Lombarda governata dai Cairone De Fundus di Investimentus) e che a causa delle sue false dichiarazioni all'atto dell'iscrizione sotto giuramento, ne determinavano l'immediata squalifica da tutte le disfide in temporis. Un duro colpo per i due sfortunati che appesero il biciclo al chiodo.... Tramalpino si chiuse in un convento a Monza e presi i voti .... Zalambella invece fu visto in un solstizio d'inverno sul passo Sambuca con 10 chili di porcini in sacca ... e poi ne se ne seppe piu' nulla.
Tratto da: "Le fantastorie su due Ruote" (by Gigino)

giovedì 5 marzo 2015

MTB: Programma prox weekend


SABATO 07 marzo
Ritrovo: Bar Briko Lugo: ore 7,45
Percorso: da stabilirsi
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DOMENICA 08 marzo
Ritrovo: Bar Briko Lugo: ore 7,45
Percorso da stabilirsi

La bicicletta antifurto

Il furto delle biciclette sappiamo bene che é uno dei maggiori problemi per i ciclisti urbani di tutto il mondo ed é per questo motivo che tre studenti in ingegneria Cileni hanno realizzato questo originale progetto. Yerka Project non é altro che una bicicletta parzialmente smontabile dotata di un particolare sistema di blocco che, a detta dei suoi ideatori, la rende inattaccabile ai furti. Il tubo obliquo del telaio infatti é fornito di snodi ed una volta aperto può accogliere il lungo tubo reggisella che funge da lucchetto.

mercoledì 4 marzo 2015

STRADA: Programma prox weekend

















al Sabato...
Ritrovo: Bar SMILE Barbiano ore 9.00
Dislivello 800 - 1000 mt
Tempo di percorrenza: ore 3,30
Percorso: da definire

alla Domenica...
Ritrovo: Bar SMILE Barbiano ore 9.00
Dislivello 400 - 500 mt
Tempo di percorrenza: ore 2.30
Percorso: da definire

Utile



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Rio Sanguinario

Dopo il Senio ed il Canale dei Molini è il terzo corso d’acqua di Castel Bolognese. Anzi, come già ho riferito in un precedente scritto, qualche geologo sostiene che, anticamente, il Senio proseguisse il suo corso dopo Riolo Terme lungo l’attuale vallata del Rio Sanguinario, mentre l’odierno corso del Senio sarebbe stato in realtà quello della Sintria. Sconvolgimenti geologici avrebbero ostruito la valle del Senio presso Riolo e, di conseguenza, le acque di quel fiume avrebbero trovato il loro sfogo disegnando un nuovo alveo sotto Cuffiano fino a catturare il corso della Sintria che, così, da allora, divenne affluente del Senio. Al di là di queste suggestive ipotesi, la valle del Rio Sangiunario, che segna il confine tra i comuni di Castel Bolognese ed Imola e le province di Bologna e Ravenna, è molto bella ed ampia, ricca di campi ben coltivati e di boschi che rendono pittoresco questo scorcio di Romagna vigilato dalle vette di Monte Mauro e Monte Battaglia, ingentilito dalle belle chiese della Serra e di Bergullo che quasi si fronteggiano dalle due rive. Il rio comincia in quattro piccoli fossati tra Pediano e Mazzolano cui se ne uniscono altri quattro diversi, oltre i Rii Mazzolano e Pasina; quindi dirigendo il suo corso fra Bergullo e la Serra giunge alla Via Emilia alla Torretta, proseguendo verso Zello a sinistra e Castel Nuovo a destra, scaricando poi le sue acque nel Santerno. Incerta è l’origine del toponimo. Secondo alcuni il rio avrebbe preso questo nome a ricordo di una cruenta battaglia combattuta nel 1138 tra Faentini e Bolognesi da una parte, Imolesi e Ravennati dall’altra nella quale le acque si tinsero di rosso per l’enorme spargimento di sangue provocato dall’elevato numero di morti che, tra l’altro, rimasero insepolti per lungo tempo. Nel letto del Rio Sanguinario, all’altezza del podere “Costa”, proprio sotto le chiese di Serra e Bergullo ci sono alcuni soffioni, o vulcanetti detti in dialetto “i buldur”, attivi e soggetti a spostamenti. Il nome descrive perfettamente la loro attività: essi si presentano al visitatore come coni tronchi, alti circa venti centimetri, simili alla sommità d’un cratere vulcanico. Da esso scola, lungo il piano inclinato del tronco una fanghiglia liquida. L’interno di questi crateri è sempre umido; ogni minuto circa si alza dal fondo una bolla di fanghiglia grigiastra che si eleva sino alla bocca e qui, rompendosi sprigiona gas con un modesto rumore, simile a quello provocato dallo stappo di una bottiglia di vino. Il fenomeno è simile a quello della marmellata o della polenta in ebollizione ed è provocato dal gas metano. La fanghiglia è invece fredda e da sempre è stata utilizzata per curare gli uomini e gli animali da forme artritiche, postumi di fratture o traumi; oggi viene utilizzata a scopo terapeutico dalle Terme di Riolo.

Tagliatella fritta

Nel periodo del Carnevale, che precede quello della Quaresima, prevedeva che ci si divertisse fino all’inverosimile e a tavola si facessero grandi scorpacciate per poi passare al periodo di digiuno e penitenza. Per questo motivo durante la festa abbondavano i dolci, fritti nello strutto - oggi sostituito dall’olio - particolarmente saporiti e di fattura assai semplice. Assai nutrito è quindi anche il ricettario emiliano romagnolo, giunto a noi dalla tradizione, che presenta diverse varianti, negli ingredienti e nel nome, a seconda dei luoghi.Tra le ricette più comuni vi segnaliamo le deliziose Sfrappole, o frappe, a base di farina e uova, spolverate di zucchero filato, che si possono gustare un po’ ovunque, ed è facilissimo farle in casa. Hanno tradizionalmente la forma di una striscia, e vengono servite con una spolverata di zucchero a velo. Non da meno sono le Frittelline di riso cotto nel latte, che un tempo erano preparate utilizzando gli avanzi di cucina, un piatto assai apprezzato ancor oggi nel ravennate. Anche le tagliatelle, piatto tipico di questa regione, possono diventare un delizioso dolce di Carnevale, dopo essere state opportunamente zuccherate e quindi fritte. Questa ricetta delle Tagliatelle fritte, facile da fare e molto gustosa, risale alla tradizione contadina dell’Appennino romagnolo, ma è diffusa un po’ ovunque seguendo varianti a seconda delle aree. Ma fra le delizie grasse del Carnevale non poteva mancare quella di Casa Artusi che fra i classici dolci carnevaleschi propone le Castagnole segnalate nel celebre manuale proprio da Pellegrino Artusi come piatto tipico "delle Romagne". Anche se l’Autore le considera di genere non troppo fine, vi assicuriamo che sono davvero squisite!
Fonte: http://www.emiliaromagnaturismo.it/

domenica 1 marzo 2015

Biker's in love

Splendida escursione quella odierna, intrigante e impegnativa nel suo complessivo, anche se su un tracciato percorso più volte e cioè quello dei Prati Piani con base di partenza e arrivo a Misileo. Impegnativo in primis... in quanto la salita che dalla SS Marradese porta fin o ai Prati è sempre una ascesa lunga (quasi 7 km) e tosta per le sue pendenze... quelle che non mollano mai, tecnico per la discesa in singletrack che si catapulta direttamente a Marradi ma che regala emozionanti veloci passaggi su un terreno dal fondo ottimo.
La seconda parte dell'escursione l'abbiamo percorsa sul versante opposto in direzione Monte Carnevale e a seguire tagliando offroad verso la Bettola del Prataiolo. Un inedita discesa a valle ha coronato questo appuntamento che nel complessivo ci ha visto percorre 38 km con  un disl. 1150 mt, ottimo allenamento per questa stagione.
Ma il meglio lo si è visto a tavola... poi.