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lunedì 29 gennaio 2018

Raduno AVIS Faenza 2018

Challenger UISP 2018
DOMENICA 4 febbraio
Partenza : Brisighella
Percorso : LUNGO: km 35
Dislivello : 1.300 mt

La Via Bibulca


La Via Bibulca, così chiamata perchè consentiva il passaggio di una coppia di buoi, cominciò ad essere praticata sia dalla tribù dei Frignati, i quali spesso si spingevano per le loro razzie fino a Lucca e a Pisa, sia dai Romani, efficienti organizzatori del territorio. Il percorso escursionistico della Via Bibulca ricalca l'originaria traccia storica che dall'ampia Valle del Secchia conduceva i viandanti a S. Pellegrino in Alpe lungo mulattiere e carreggiate che formano un unico grande sentiero in alcuni tratti ben marcato dai residui delle vecchie pavimentazioni e, in brevi tratti, asfaltato. Esso si snoda tra argille e arenacee tipiche dell'Appennino centrale emiliano. Morfologicamente interessante e diverso nelle sue differenti fasce geologiche e vegetazionali, l'ambiente circostante l'antica arteria cambia ripetutamente durante la risalita al crinale appenninico. L'itinerario inizia da ponte Dolo, poco a monte della confluenza dei torrenti Dragone e Dolo per arrivare a Montestefano, caratterizzato da aree coltivate e leggeri declivi. Superata la borgata il sentiero sale ripidamente e raggiunge l'Oratorio di Madonna delle Grazie fino a raggiungere Montefiorino, arroccato sulla naturale finestra di crinale che offre una serie di affascinanti panorami. Con una breve deviazione si può raggiungere Rubbiano per visitare la Pieve di Santa Maria Assunta. Le origini di questa pieve sono antichissime. Fu infatti uno dei primi edifici sacri del territorio modenese lungo la Via Bibulca. Incorniciata in un paesaggio di rara bellezza, la chiesa rappresenta una delle massime espressioni del romanico nella provincia di Modena. Superata Montefiorino, la Bibulca inizia il suo tratto più panoramico, costeggiando le principali sommità dello spartiacque Dolo-Dragone. Altri suggestivi scenari sulle catene più alte, sono visibili verso est dove si ergono le dorsali di Alpesigola, Sassotignoso e, sullo sfondo, il monte Cimone in tutta la sua imponenza. In questo tratto l'ambiente cambia aspetto: dalla vegetazione di fascia collinare si passa alle tipiche conformazioni silvo-forestali dell'Ostyro-querceto e castagneto. Il percorso si sviluppa gradualmente sulla Valle del Dragone per raggiungere Frassinoro. Dopo una sosta in questo grazioso ed importante paese dell'Appennino modenese per visitare la Chiesa di S. Maria e S. Claudio sorta sulle rovine dell'abbazia benedettina, si prosegue verso le vette più elevate in direzione di Madonna di Pietravolta. L'ambiente circostante si arricchisce di nuovi aspetti: faggeti e conformazioni di arenarie stratificate. Il percorso raggiunge Colle del Morto, dove incrocia il Sentiero Matilde. Il sentiero arriva a costeggiare il crinale di spartiacque tosco-emiliano per entrare così nel Parco del Frignano. Quando si arriva al Santuario di San Pellegrino in Alpe, la via si ricongiunge con il Sentiero Matilde, il Sentiero Italia, il Sentiero Spallanzani, la Via Vandelli e la Grande Escursione Appenninica (GEA).
Fonte http://www.appenninoeverde.it

giovedì 25 gennaio 2018

Punta Alla offroad


Punta Ala è da anni la sede di importanti appuntamenti agonistici. L'area situata tra Castiglione Della Pescaia e Follonica è un parco naturale, un posto meraviglioso da scoprire in bici, interconnesso da vecchie mulattiere curate in ogni angolo da valorosi trailbuilder (qui l'intervista a Marco Tiberi), che seguono i profili naturali delle colline. C'è di tutto: discese tecniche e veloci, tratti guidati, strappi in salita e sprint pedalati. Della Bandite trail area fanno parte più di 15 percorsi di varia difficoltà adatti a tutti: dal biker smaliziato che cerca il flow su sentieri da fare a tutto gas, al sentiero super tecnico, come il Rock-Oh, il più lungo, duro e impegnativo.
Fonte: https://www.redbull.com/it-it/percorsi-mtb-in-toscana

domenica 21 gennaio 2018

Raduno Marzeno... che bravi!!!


Anche in questa edizione del Challenger UISP MTB la società ASD ARCI MARZENO ha ancora una volta dimostrato la piena competenza, sia nell'assemblare perfettamente l'appuntamento sotto tutti gli aspetti organizzativi (Segnalazioni / Ristoro / Pasta Party) che nella mappatura del percorso del percorso che è stato molto avvincente e con alcuni tratti inediti alquanto spettacolari.
Vogliamo evidenziare proprio uno di questi segmenti di percorso perchè è stato veramente piacevole percorrerlo: ha inizio sulla SP 81 Via S. Savino ( a 900 mt dall'innesto su SP del Trebbio) e con un tratto su strada sterrata in leggera salita + falsopiano (700 mt) ti conduce al punto piu' elevato (585 mt) dove si puo' gustare uno skyview sulla pianura veramente stupefacente, a seguito si comincia a scende per 3km prima su carrareccia e poi single-track senza dare tregua ma pur sempre alla portata di un biker di medio livello.
Ora giunti al km 3,8 - nel fondo del canyon - inizia il tratto in salita (lunghezza 800 mt / disl. 109 mt) da non prendere sottogamba in quanto si costante nell'ascesa ma altrettanto ostico.
Al termine della salita ci innesta su via San Cassiano ( svoltando a Dx ci sindirizza verso Torre di Ceparano / a Sx verso Cima Trebbio).

giovedì 18 gennaio 2018

Chase the Sun Italia-Enervit

Chase the Sun Italia è una coast-to-coast, da Cesenatico a Tirrenia, dall’Adriatico al Tirreno, dall’alba al tramonto. Dal chilometro zero al chilometro duecentosettantadue. Nel giorno più lungo dell’anno. Sedici ore di luce per pedalare inseguendo il sole. E anche il vostro ritmo, la vostra armonia, la vostra andatura.Duecentosettantadue chilometri in un solo giorno non sono pochi. Anche se il giorno è quello più lungo dell’anno. 
Di seguito alcuni consigli utili per prepararsi nel migliore dei modi ad affrontare la più romantica delle sfide ciclistiche, nel periodo del prossimo solstizio d’estate. Sabato 23 giugno.
Il concetto è quello di mettersi nelle giuste condizioni fisiche e mentali per riuscire a pedalare 272km in un solo giorno, divertendosi. Arrivare sulla spiaggia di Tirrenia prima del tramonto con la forza e la voglia di fare un tuffo rilassante in mare. Poi la doccia in spiaggia, quindi la grande cena conviviale con tutti gli altri finisher.


Fonte: http://blog.turbolento.net/chase-the-sun-italia-enervit-2018/

Lo sapevate che esistono i LUXURY BIKE HOTELS ?

Luxury Bike Hotels, ossia quelle strutture ricettive di alta categoria che hanno – e si stanno sempre più dotando – di servizi di cicloturismo per i loro ospiti. Luxury Bike Hotels è l’ultimo nato dei progetti firmati Viagginbici. e si sostanzia in una collezione dei migliori relais e resort nell’ambito dell’ospitalità di lusso che mettono a disposizione dei clienti la possibilità di vivere esperienze uniche e assaporare il divertimento del viaggio in bici a diretto contatto con la natura, la cultura e il paesaggio del territorio di riferimento.  Ormai è un dato di fatto: la tendenza verso una vacanza salutistica va sempre più consolidandosi e la migliore hotellerie sta modellando la propria visione alle personalità e ai desiderata dei ciclisti, fornendo indirizzi, servizi e appoggi, spunti e idee per un turismo sostenibile. Cosa, dunque, meglio di un hotel, in qualsiasi luogo di villeggiatura o posizione geografica esso si trovi, può essere la base per l’avvicinamento a piste ciclabili, passeggiate sane all’aria aperta e percorsi naturalistici accessibili in sella ad una bici?
Per poter intercettare i milioni di cicloturisti che pedalano già in Europa e che sicuramente attendono di sapere se anche l’Italia è attrezzata per ospitarli.  In parallelo al nuovo brand che identifica queste realtà, è stato coniato anche un motto “Ride in the beauty”, muoversi nel bello, ma anche nel “buono” e nel “ben fatto” di un territorio, assaporando i dintorni di una città, che talvolta rivelano meraviglie inaspettate, alla ricerca di una offerta gastronomica che esprima le sue caratteristiche più autentiche, alla scoperta di un artigianato, spesso misconosciuto, ma fortemente radicato nel suo posto.
Fonte :http://www.viagginbici.com

martedì 16 gennaio 2018

Protera Red/Black


Il catalogo 2018 di Rudy Project nel settore caschi presenta 3 novità e riguardano il mondo del ciclismo a 360°. Si parte infatti dal Boost Pro che è un casco aero da strada progettato per i professionisti, passando per il Central pensato per la mobilità in città. Noi invece in questo breve articolo vi diamo una preview sul Protera che è un casco da mtb, Sono numerosi i biker che hanno a casa un casco di Rudy Project, molti non lo sanno ma si tratta di un modello progettato per la strada, che hanno comprato per una questione estetica. Il catalogo 2018 per la prima volta comprenderà anche Protera, il primo un casco progettato appositamente per la mountain bike. Il sistema di chiusura Strap Quick Change rende unici i caschi Rudy Project. Con un semplice clic puoi sostituire i cinghiali in pochi secondi. Grazie a Strap Quick Change puoi pulire facilmente i cinghioli dopo ogni pedalata, cambiarli quando sono consumati o scegliere il tuo look personalizzato fra diverse combinazioni di colori.

Manerba del Garda