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domenica 30 settembre 2012

MTB - Macchia dei cani


La tenue pioggia mattutina non ci ha certamente indotto nell’annullare l’appuntamento odierno, anche se sul momento non faceva presagire niente di buono: ed invece… ecco materializzarsi una interessante escursione, probabilmente ancor di più piacevole perché improvvisata con un percorso deciso “a vista”. Da Casola Valsenio siamo saliti in quota a Monte Battaglia lungo gli sterrati che da San Ruffillo attraversano il sempre curatissimo castagneto omonimo: giunti sul crinale ci siamo indirizzati su quella “autostrada” sterrata che porta fino alla restaurata e storica chiesa di Val Maggiore evitando le discese a destra per Castel del Rio e a sinistra per Budrio Vecchio: la natura circostante è piuttosto arida, caratterizzata solo da cedui di roverella ma ugualmente questa dorsale è indubbiamente piacevole da pedalare.  Giunti sul monte della Croce (950 mt) dopo una decina di km di impegnativi sali & scendi, si si può godere una vista a “perdita d’occhio” che giunge fino alle pio alte cime collinari bolognesi. Si è fatto ritorno costeggiando il rio Cestina e la strada forestale che giunge a Baffadi.
Percorsi 34 km.


venerdì 28 settembre 2012

Un tremila in MTB














Colle Sommelier
Lunghezza: 28 Km
Tempo percorrenza: 5 ore circa
Località di partenza: stazione di Bardonecchia (piazza Europa)
Dislivello: 1695 metri (1655 a + 40 r)
Tipo: asfalto 7,16 Km (27%) - sterrato 19,50 (73%)
Periodo consigliato: agosto

Il Colle del Sommeiller è il più alto valico alpino italiano, e non capita spesso di pedalare in bici fino a quota 3000 mt....,  e quindi pensiamo sia opportuno fare quattro chiacchere su questa salita dove l'aria è "pulita" e catalogata come la più"emozionante!!!!!!.
Dalla stazione proseguire nel sottopasso ferroviario e, una volta usciti, svoltare a sinistra lungo la via Sommeiller. Superata la piazza Statuto (dove lasciare l'automobile) si incontra la deviazione per Rochemolles. Attraversato il torrente Rochemolles continure a risalirlo sulla sponda opposta: la prima borgata che si incontra è quella di Les Issards, con locale trattoria, preceduta dalla cappella dedicata a S. Luigi Gonzaga. Si arriva quindi al ponte "do Mourin" che dà accesso alle abitazioni di Rochemolles. Poco dopo la cappella di S. Rocco, dove termina l'asfalto, si continua a destra. Dopo alcuni tornanti si arriva ai prati che circondano le Grange Mouchecuite: si incrocia quindi il percorso della vecchia decauville e superato il rio Almiane, si affianca il lago artificiale dell'ENEL con percorso che si mantiene pianeggiante per circa due chilometri. Questa è la famosa diga costruita nel 1930 il cui bacino ha una capacità di 3.900.000 metri cubi. Si attraversa il rio, incontrando poco dopo la fontana del Baby. Passando poco sopra le Gr. Picreux ed attraversato un ponte realizzato con assi di legno, si perviene al Plan du Fond dove si prosegue lasciando a sinistra la deviazione per il rifugio. Seguono alcuni tornanti che precedono il Piano dei Morti ed il Colletto: da questo, con una breve discesa, si arriva al Pian dei Frati, l'ultimo tratto pianeggiante, dove si attraversa il rio di Fond. Al termine del pianoro c'è una tratto asfaltato, dal quale si stacca il sentiero per il Passo Fourneaux. Con un'altra serie di tornanti si aggira il Pian di Patarè, dove vi sono i resti di un piccolo laghetto. Molto impegnativi gli ultimi 3 tornanti per via del fondo abbastanza rovinato, si arriva finalmente al Colle Sommeiller posto sul confine italo-francese, tra la Rognosa d'Etache e la Punta Sommeiller. Qui si trova il laghetto e il rifugio Ambin.
Fonte: www.cmvss.it Comunità montana Val Susa

giovedì 27 settembre 2012

Reggisella mtb Rock Shox Reverb

I bikers, soprattutto quelli che percorrono percorsi accidentati, hanno la necessità di regolare l’altezza della propria sella senza fermarsi e scendere dalla bici, quando il percorso richiede il cambiamento. Anche i ciclisti da cross-country hanno la stessa necessità e ci si rende conto facilmente del vantaggio, soprattutto su terreni difficili, di regolare la sella evitando di fermarsi. In commercio ci sono diversi tipi di selle e reggisella, ma il modello Rock Shox Reverb è il solo modello di reggisella che utilizza un palo telescopico con tubo idraulico per regolare il movimento. Il reggisella è attivato tramite il comando XLOC della Rock Shox, lo stesso che controlla la funzione di blocco della forcella, esso spinge il fluido idraulico lungo il tubo e apre la valvola principale del flusso dell’olio del Reverb. Il setup del Reverb risulta essere non solo più leggero dei tradizionali reggisella con cavi d’acciaio, ma offre inoltre il vantaggio di non essere suscettibile alla pioggia o al fango. Inoltre il Reverb dispone di un quadrante in alluminio che viene utilizzato per regolare la velocità di ritorno. Ruotando la manopola si varia il volume dell’olio all’interno del sistema, alzando o abbassando l’altezza della valvola principale.  Questa possibilità di variare l’altezza consente di diversificare l’uso del cono della valvola, utilizzando una quantità regolabile di olio che si muoverà all’interno e all’esterno.
Fonte: www.mymtb.it

mercoledì 26 settembre 2012

Domenica 30 settembre


Ritrovo: Bar Briko Lugo ore 7.45
Percorso: km 30/35 
Difficoltà tecnica: Media
Difficoltà fisico/atletica: Media

Per ora le previsioni meteo per il weekend non sono delle migliori, ma comunque abbozziamo e pubblichiamo ugualmente un programma di massima sulle colline Casolane per una escursione in MTB.

Alpine Trail

Whistler Mountain

martedì 25 settembre 2012

Gran San Bernardo

Partenza : Aosta (AO)
Arrivo: Gran San Bernardo
Lunghezza : 33,7 km
Altitudine partenza: mt. 590
Altitudine arrivo: mt. 2.469
Dislivello : mt. 1879
Pendenza Media : 5,58 %
Questa salita al Passo è senza alcun dubbio una sfida imperdibile per chi è un vero amante del pedalare in salita: la partenza è da Aosta alla quota di 590m presso la rotonda che indica Gran S.Bernardo e da qui la strada è in comune con quella che porta ai trafori. C'è un primo tratto di circa 1 Km all' 8,5%, poi la salita si fa molto pedalabile e prevede 13 Km con pendenza media del 5%. Seguono 2 Km di falsopiano ed altri 4 Km al 6% fino ad arrivare al bivio in cui si è obbligati a prendere la destra in quanto l'altra strada è riservata alle sole autovetture. La salita si fa un pò più impegnativa, ma in compenso il paesaggio circostante compensa ampiamente lo sforzo fisico perchè diventa tipicamente di alta montagna. Da questo bivio al "traguardo" mancano ancora quasi 14 Km al 7% di media, con con gli ultimi 9 al 7,5%, al termine dei quali proprio all'uscita di un tunnel paravalanghe, ecco il lago del Gran San Bernardo dal turchese manto (2469 mt). Si prosegue superando la dogana Italia - Svizzera per raggiungere infine l'Ospizio dove si può visitare il tesoro dei monaci ed il famoso canile .
Fonte dati: Stefano Caimi.


Vista .... a Lugo

Durante la Biennale dell'Artigianato lughese, allo stand della SOMEC abbiamo potuto ammirare questa "primizia" tecnica presentata da Colnago ad Eurobike 2012. Il nuovo gioiello del maestro di Cambiago, con doppio freno a disco. E' in attesa dell'ok dell'Uci per l'utilizzo tra i professionisti. Ce lo presenta proprio Ernesto Colnago.

lunedì 24 settembre 2012

Romagna mia


Casualmente durante la mia immancabile ricerca passatempo "estivo", mi è capitato tra le mani questo libro dal sapore ironico e con una chiave di lettura del tutto personale ma estremamente reale di questa variegata terra chiamata, appunto, Romagna. E vi assicuro che è stato uno spasso!.

Nelle 144 pagine del saggio "Romagna Mia", Cristiano Cavina cerca di dipingere tramite la lingua personaggi, situazioni, eventi e particolarità che definiscono il suo essere romagnolo a tutto tondo. Un pedigree di confine, quasi montuoso rispetto all'idea che un po' tutti hanno di questa terra fatta di pianura e litorali infiniti, che in una serie di snelli e simpatici capitoli viene esplicitato da Cavina attraverso ritratti di sano teatro popolare. Dalle infinite sfide a Becaccino (Busso, striscio, volo) alle donne (Le belle bastardine) fino ad arrivare alle personalissime classifiche delle migliori discoteche romagnole frequentate si alternano in un pout pourri di situazioni, fatti ed aneddoti di grande carica emotiva. Lo stesso Cavina afferma coma “la Romagna in fin dei conti è più un’invenzione dei suoi abitanti che una precisa espressione geografica: uno stato della mente, insomma, un’isola del carattere. 

Frutti minori


“Gros cum ‘na pagnoca, stil cum ‘na garnela d’gran, dolz cum e mél, amer cum e fièl – Grosso come la pagnotta, sottile come un chicco di grano, dolce come il miele, amaro come il fiele. Un bel indovinello romagnolo dedicato ad un frutto dimenticato o ai cosìdetti frutti minori come lo è il  melograno. Questi frutti minori propriamente comprendono tutte quelle specie, da secoli coltivate in Italia e un tempo fonte di alimentazione principale, che oggi sono relegate a un ruolo da comprimari. Fra quelli che nel tempo hanno assunto, senza più perderlo, un ruolo economico, da cui discende anche un’ampia reperibilità di mercato, si annoverano fico, kaki e le specie da cui si ricava la frutta secca (noce, nocciolo, mandorlo, pistacchio), insieme con il fico d’India e il nespolo del Giappone, per il quale prevale oggi il ruolo ornamentale. A questa categoria appartiene anche il castagno, annoverato tra i frutti minori ma le cui superfici dedicate vantano ancora estensioni notevoli quanto il valore economico generato dai frutti. Solo negli ultimi anni è stata ripresa la coltivazione di altre specie, il cui peso economico è ancora molto ridotto data la commercializzazione solo locale presso mercatini di paese o sagre gastronomiche: è il caso di azzeruolo, carrubo, corbezzolo, corniolo, cotogno, gelso, giuggiolo, melograno, mirabolano, nespolo selvatico, sorbi.
Fanno invece parte degli usi e delle tradizioni locali altre tipologie di frutti, irreperibili in commercio se non come prodotti già trasformati: è il caso di alchechengi, alloro, ginepro, olivello spinoso, prugnolo, rabarbaro, rosa canina, sambuco. 
Curiosità: Lungo la strada che da Forlimpopoli conduce a Santa Maria Nuova di Bertinoro, nella frazione di San Pietro ai Prati, è possibile osservare in via Prati n° 1863 un melograno (Punica granatum) che ha abbondantemente superato il secolo di vita, bellissimo specialmente nel mese di novembre con i suoi bei pomi rossi granata. 

domenica 23 settembre 2012

MTB Overture

Con l'appuntamento odierno abbiamo chiuso ufficialmente la stagione cicloturistica 2012 "strada" (fantastica!! e avremo modo di riassumere le varie tappe... ), e semplicemente sostituendo il "mezzo a pedali", abbiamo iniziato quella dedicata alle escursioni off-road in mountain bike. Per il vernissage d'occasione abbiamo scelto un percorso tra i più panoramici e unici non solo dei nostri appennini romagnoli ma potremmo azzardare nell'affermare.... d'Italia, e cioè il circolare che compie il periplo in quota (1000 mt !!!) del lago di Ridracoli, percorrendo 47 km esclusivamente su strade forestali, quelle che dal bosco della Lama lambiscono la grande Riserva Naturale di Sasso Fratino e concludere questi faticosi 1.400 mt di dislivello metrico al Rifugio Alpicella, gentilmente messo a disposizione dal Trial Bike Lugo (Grazie....). Ci siamo ritrovati alla partenza dal Rifugio alle 9,00 circa e abbiamo duramente pedalato senza sosta per chiudere il circolare alle 13,15 ma sempre garantendo una pedalata senza indugi. Ma all'arrivo..... non poteva non mancare la classica grigliata di carne alla brace e i "ripetuti" brindisi per suggellare un'altra mitica escursione. Che spirito!

venerdì 21 settembre 2012

Che panoramica !

Si parte immediatamente con 1,8 km di salita e precisamente dal bivio della SS 16 di Gabice Mare, in direzione Gabicce Monte e che ci fa immette sulla Strada Panoramica. Qualche curva più su e ci si ritrova in una piazza, lastricata di sanpietrini, animata da ristoranti che si affacciano sul mare. Ma vale la pena di salire di curva in curva tra i campi seminati verso Castel di Mezzo (7,60 km), un piccolo borgo incastonato nel Parco Naturale San Bartolo, che si estende tra Gabicce e Pesaro. Situato a circa 200 metri sul livello del mare, Casteldimezzo costituisce una terrazza naturale che permette di estendere lo sguardo fino alla vicina Gradara, dove si svolse la storia d’amore tra Paolo e Francesca narrata da Dante nel V Canto dell’Inferno. Prima di risalire in bicicletta vale la pena una visita alla chiesa – attualmente in fase di ristrutturazione intitolata ai santi Apollinare e Cristoforo e che vanta un crocifisso del ‘400 attribuito a Jacobello del Fiore. La strada continua intanto dolce costeggiando dall’alto il mare, fino a toccare, Fiorenzuola di Focara (9,60 km) che, con Casteldimezzo, Gradara e Granarola, è uno dei quattro castelli eretti tra il X ed il XIII secolo. Le sue vie lastricate e silenziose, le case in pietra curate fino al dettaglio, i portali antichi, la cinta murale a picco sul mare per passeggiate romantiche, fanno di questo borgo medievale un luogo di gran fascino, vivacizzato dalla bonarietà degli abitanti e dall’immancabile presenza del bar dove trovano ristoro i ciclisti. Ancora pochi chilometri tra spighe e ginestre e arriveremo ad avvistare Pesaro (22 km), contemplando dall’alto le splendide spiagge del capoluogo marchigiano.

Airbag per ciclisti

Una casa di design svedese ha creato un accessorio di moda potenzialmente salva-vita per i ciclisti. Il collare di airbag Hovding è stato progettato per fornire un'alternativa sicura al casco da bicicletta senza quell'effetto fastidioso di schiacciamento della pettinatura. Progettata per avvolgersi intorno al collo del ciclista come una sciarpa, Hovding (che significa capo in svedese) distribuirà un airbag sotto forma di un cappuccio con sensori integrati che rilevano un potenziale impatto del cranio:  sono in grado di rilevare un incidente frontale, un impatto posteriore e anche se il pilota cade semplicemente lateralmente. I progettisti del capo, Terese Alstin e Anna Haupt, prevedono che l'airbag collare sarà una grande hit quando andrà in vendita in Europa l'anno prossimo, al prezzo di circa $ 500. La coppia ha collaborato all'Università di Lund svedese, completando una tesi sull'uso del casco che culminò in Svezia con l'introduzione di una legge diretta a tutti i bambini sotto l'età di 15 anni ad indossare caschi. Il sito Web della società afferma che l’obiettivo è stato progettato specificamente per i pendolari, infatti i ciclisti più estremi devono obbligatoriamente indossare caschi regolari.

mercoledì 19 settembre 2012

MTB elettrica

Si parla molto nell'ambiente cicloturistico di questi nuovi modelli con pedalata assistita o bici elettriche e nello specifico nella segmentazione MOUNTAIN BIKE: ebbene sono uscite ora delle nuove evoluzioni che le rendono addirittura di peso estremamente leggero (9,7 kg) e con una miniaturizzazione del motore e della batteria tale da difficilmente essere individuate come elettriche. La VIVAX è bicicletta elettrica più leggera del mondo, sviluppata da due ditte austriache con la vocazione per la leggerezza. È un nuovissimo concetto di motore per biciclette, che paragonato ai classici motori posizionati nel mozzo anteriore e posteriore, si distingue attraverso la sua leggerezza e si posiziona tra la bicicletta classica e la bicicletta elettrica. Non c´é altro motore che combini la possibilitá di fare sport e nello stesso tempo la comoditá di un motore elettrico, cosí come il nuovo vivax assist. Nascosto elegantemente nel tubo del reggisella, accendendolo con il pulsante posizionato sul manubrio, dirige la sua forza direttamente sulla pedivella, destando la piacevole sensazione di avere il vento in schiena. È possibile accenderlo e spegnerlo in qualsiasi situazione. La batteria viene contenuta nella sacca sottosella (durata 1,5 h) . Quando il motore é spento, grazie all´ingranaggio a ruota libera, la bicicletta funzione come consueto.

martedì 18 settembre 2012

Circolare di Ridracoli

SABATO 22 SETTEMBRE
Ritrovo: Bar Briko - Lugo ore 7:00
Partenza: Rifugio Alpicella ore 8:30
Percorso 47 km
Dislivello 1.100 mt
Difficoltà: MC media difficoltà tecnica

E' giunto il momento di rispolverare la Mountain Bike e dare inizio alle escursioni Off-Road, che occuperanno gran parte dei nostri impegni autunnali ed invernali, con una fantastica "cavalcata" nelle Foreste Casentinesi, nella Lama, pedalando ai bordi del Parco di Sasso Fratino. Un percorso interamente percorso su strade forestali e quindi di media difficoltà tecnica ma certamente impegnativo dal lato "muscolare" e pertanto a noi idoneo in questa parte della stagione cicloturistica che ci vede ancora ben allenati e reattivi. Una giornata in mountain-bike all'insegna sempre del piacere, gustando gli unici e fantastici paesaggi del Parco e che si concluderà al Rifugio Alpicella con una immancabile "bandega" di carne alla brace e sangiovese.
E' indispensabile inviare l'adesione entro giovedì prossimo: inviare mail admaiora2004@libero.it

Uno "sterrato" romagnolo


Ha visto una buona partecipazione la terza edizione della cicloturistica d'epoca “Strade Bianche di Romagna”, organizzata dall'Asc di Romagna presieduta da Marco Selleri.
Al via della manifestazione, che si è svolta nelle campagne romagnole domenica 16 settembre, si sono presentati un'ottantina di ciclisti "d'epoca", che hanno onorato il percorso di 82.7 km, carattterizzato da 23 settori di strada bianca per un totale di 26 km non asfaltati. La società mordanese, che organizza ogni anno a maggio anche il Giro ciclistico Pesca e Nettarina di Romagna Igp per dilettanti Under 23, può rallegrarsi per la soddisfazione espressa da tutti i partecipanti (arrivati anche da Veneto, Lombardia e Toscana) che hanno molto apprezzato il percorso disegnato dagli organizzatori. La quarta edizione si svolgerà domenica 14 luglio 2013 e la "Strade Bianche di Romagna" farò parte del calendario del Giro d'Italia d'Epoca.
Fonte:  www.stradebianchediromagna.it  

lunedì 17 settembre 2012

Tra mare e cielo

All'alba ci siamo caricati il "cielo sulla schiena", ansiosi di affrontare questa impegnativa escursione di 214 km, scoprendo pedalata per pedalata un paesaggio, a noi inedito, fatto di colori, natura e silenzio. Una intera giornata trascorsa nell'osservare e spaziare la vista in ogni luogo circostante, cercando di cogliere uno spettacolo sempre "in scena", dimenticandoci del mezzo meccanico se non per riportarlo alla sua funzione di utile trasporto muscolare, quello che ci ha permesso di percorrere dall'argine del Po di Goro saltando a quello di Maistra, circumnavigando l'interminabile Sacca (.. o meglio sarebbe giusto chiamarla per la sua estensione "Laguna")  di Scardovari e per scoprire le nascoste e poco frequentate Valli che da Ca' Venier portano fino a Porto Levante: Chioggia è li, anch'essa da rivalutare e sorprendere all'ignaro visitatore che non si attende una piccola Venezia, una città dentro al mare!. Stupore!.
Il morale della Truppa è altissimo e come al solito a tavola mostra il meglio delle performance disponibili. Il rientro con "la pancia piena", incubo di quel ciclista che non sa cosa vuol dire cicloturismo oppure lo ha frainteso con l'agonismo, NON ci spaventa assolutamente vista l'abbuffata di pesce chioggiotto: con il sole in fronte abbiamo di nuovo "scalato" tutti quegli argini, a ritroso ma lungo una rapida tangente che ci ha riportato quasi al tramonto proprio sotto al Castello Estense di Mesola, per concludere un'altra avventura pedalata all'insegna del vero spirito escursionistico di Ad Maiora Bike.

venerdì 14 settembre 2012

Un grandioso anello

SABATO 22 SETTEMBRE
Apriamo ufficialmente la stagione escursionista in MTB con un imperdibile appuntamento nelle Foreste Casentinesi organizzato dal old-biker NISIO e precisamente con partenza e arrivo dal Rifugio Alpicella (mt.840); certamente un percorso lungo e impegnativo "muscolarmente" di ben 47 km di sviluppo e 1190 mt di dislivello, ma con basso un livello di difficoltà tecnica che consente anche a "stradisti" ben allenati di partecipare. Dal Rifugio si pedala per 1 km fino al passo del Vinco. Si prosegue in cresta lungo lo spartiacque con il Bidente di Strabatenza, grazie ad una pista forestale che ci offre numerosi panorami tra i quali, le tre case in sasso di Casanova dell'Alpe ed il vallone della Lama e una infinita distesa verde di boschi ancora rigogliosi. Il tratto di strada che scende verso La Lama è probabilmente la pista ciclabile più bella d'Europa. In uno scenario di continui incanti, senza alcuna fatica si percorre la strada che ricalca il tracciato di una ferrovia del primo '900, la quale mantiene pendenza moderata e costante fino al placido fondovalle. Oltrepassato Ponte alla Sega, punto più basso raggiunto in questo itinerario, si sale con pendenza costante fino al Passo della Serra costeggiando la Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino. Giunti a San Paolo in Alpe (1028 mt) l'ambiente si modifica nuovamente e davanti a noi si apre un pianoro d'erba sospeso fra i monti, con il rudere della vecchia casa omonima, le rovine della chiesetta di Sant'Agostino ed un incredibile panorama a 360°. Dalla cima del Ronco dei Preti (m 1108) si affrontano 5 Km di discesa ripida su ghiaia fino alla strada Berleta – Biserno e da qui verso Ridracoli, su asfaltata. L'ultima fatica della giornata sono i 5,5 km di salita che concludono il circolare al Rifugio Alpicella e ad un meritato ristoro gastronomico organizzatoci dal "chef"  Francesco. E' necessaria la prenotazione entro giovedì 20/09 - inviare mail ( admaiora2004@libero.it ). Segue post con programma dettagliato.

giovedì 13 settembre 2012

Città a spina di pesce


Chioggia è una popolosa e vivace città marinara, che gronda di storia da ogni sua pietra. Presenta una struttura originalissima: tagliata a fette dai canali, cucita dai ponti. Le sue calli, tutte perpendicolari alla piazza, suggeriscono la classica immagine della lisca di pesce. Da questa particolare conformazione deriva il soprannome di “Piccola Venezia”. Passeggiando tra le calli e i ponti è possibile ammirare tutto il fascino e l’eleganza che la città trasmette: i palazzi in stile veneziano che si affacciano sui canali, le caratteristiche imbarcazioni chioggiotte denominate “Bragozzi” con le loro vele variopinte, la pescheria, il Corso del Popolo, Chiese, Musei e Monumenti, Piazza Vigo con il suo bellissimo ponte…
Con i suoi 52 mila abitanti è la sesta città più popolosa del Veneto. Situata nell’estremo lembo meridionale della Laguna di Venezia, occupa una posizione geografica singolare: tra mare e laguna, quasi sospesa tra diverse tonalità di azzurro del cielo e dell’acqua. Divisa dal mare da una lunga striscia di arenile, il lido di Sottomarina, che va dalla bocca di porto di San Felice alla foce del Brenta. La sua “forma urbis”, ovvero la struttura della città, ha sempre incuriosito studiosi, viaggiatori e scrittori, al punto da considerarla un esempio classico e citatissimo di pianta urbana, sintesi incomparabile di morfologia naturale e di funzionalità rispetto al mestiere tipico, la pesca. Le linee verticali della piazza e dei canali si intersecano con quelle orizzontali delle calli scandite con regolarità e in un ordine quasi perfetto a formare la classica “spina di pesce”. E’ un isola artificiale: da quando, alla metà del 1500, fu scavato il canale della Cava per ragioni di sicurezza militare della Repubblica Serenissima, del cui dogado risultava essere la seconda città. Dalla metà del 1700 ha ritrovato la sua naturale continuità con la terraferma attraverso un antico ponte a 43 arcate, oggi ristrutturato e reso conforme alle moderne esigenze della mobilità, un luogo da cui è possibile ammirare straordinari tramonti di fuoco in laguna.

Fonte: www.chioggia.org  

martedì 11 settembre 2012

Tra mare e cielo

DOMENICA 16 settembre
"A spasso nel Delta del PO" - km 201
Ritrovo: ore 6:00 Bar Briko - Lugo
Partenza: ore 7:20 - Mesola (Fe)
(Parcheggio Campo Sportivo)

Così come lo scorso anno ci siamo dilettati nel pedalare una gita "long Trip" e precisamente la Lugo - San Marino - Lugo di 194 km, ora siamo pronti a replicare per concludere al top una stagione indubbiamente entusiasmante, proponendo una ennesima ed inedita escursione cicloturistica questa volta all'interno del Delta del PO, di ben 201 km!!!!. Il luogo di partenza e arrivo è Mesola (Fe) proprio al confine tra la regione Emilia Romagna e Veneto, e da qui ci indirizzeremo sull'argine del Po di Goro fino a giungere alla sua foce e precisamente a Gorino: lo attraverseremo su ponte di chiatte e ancora una volta a Santa Giulia per giungere nella Sacca di Scardovari e godere di ben 30 km di pedalata fiancheggiando il mare, con risaie da un lato, allevamenti di cozze e vongole dall’altro e gabbiani, aironi e cormorani come compagni di viaggio: uno dei paesaggi più suggestivi del parco!. Passaggio da Ca' Venier, un'isola racchiusa dal Po di Maistra a ovest e nord e il Po di Venezia a sud, un panorama di grande suggestione che soltanto con il mezzo della bicicletta si possono raccogliere le sfumature della natura. Giunti a Porto Levante, di fronte all'isola di Albarella, dobbiamo dirigere la rotta verso ovest, verso Rosolina per fare ingresso nella valle Spolverina, più a nord, che ha inizio da Cason Moceniga. Siamo oramai per costeggiare il fiume Adige e poi in successione il Brenta, per giungere dopo 135 km a Chioggia (arrivo previsto alle ore 13,00 - 13,30) dove in pieno stile "godereccio" Ad Maiora metteremo i piedi sotto alla tavola per una scorpacciata ( e meritata) di pesce chioggiotto.
Non è finita! anzi, risalire in bicicletta con la pancia piena, per fare ritorno a Mesola (66 km) sarà indubbiamente un'altra impresa, ma addolcita da un percorso che nell'entroterra giunge fino al Po di Venezia e saliti sull'argine di sinistra percorreremo una ciclabile fino a Porto Tolle  per ammirare le ampie golene: stiamo per giungere alla agognata meta finale di Mesola e concludere il nostro bucolico circolare. Certamente un viaggio inedito, fuori dai soliti schemi, dalle solite mete, dagli itinerari consolidati, un'avventura che lascia un segno forte e indelebile in chi ne è protagonista.
Rientro a Lugo previsto sulle ore 19:00 circa.


lunedì 10 settembre 2012

La Sacca di Scardovari

La sacca di Scardovari è un vasto specchio d’acqua compreso tra le foci del Po di Gnocca e del Po delle Tolle, una sorta di laguna individuata dalla formazione di una lingua di sabbia tra l’isola della Donzella e il mare (il termine ‘sacca’ si riferisce proprio al progressivo restringimento della bocca d’accesso). Questo ambiente di transizione, ben protetto dalle mareggiate, si è rivelato un habitat ideale per molluschi come cozze e vongole, che negli ultimi decenni hanno trovato proprio qui uno dei luoghi di più intenso allevamento. Percorrendo la strada che borda la sacca (in larga parte carrozzabile e per il resto ciclabile) si possono osservare da vicino le varie fasi dell’acquacoltura e fissare in fotografia l’immagine surreale degli allevatori che ‘camminano’ sull’acqua. Lo scenario opposto è quello delle terre di bonifica, punteggiato dai ruderi dei casoni, interrotto qua è là da residue zone umide, come il Biotopo Val Bonello e l’Oasi Wwf di Ca’ Mello (torre di avvistamento); strada facendo si incontra il cippo posto a ricordo dell’alluvione del 1966, che sconvolse il Polesine e le lagune venete. Sul bordo orientale della sacca si visitano Scardovari e Bonelli, caratteristici villaggi di pescatori, con case colorate dai camini a dado. All’interno dell’isola della Donzella si trova invece la frazione di Ca’ Mello, dove si può vedere l’idrovora che contribuisce all’equilibrio idrico della zona. Nei pressi, un’aviosuperficie frequentata dagli appassionati dei velivoli ultraleggeri.
 Fonte: http://www.portolando.eu/
 

domenica 9 settembre 2012

Una gioiosa pedalata

E' proprio vero che tutti i mali vengono per nuocere.... ed infatti alla manifestazione cicloturistica odierna "Memorial Pascoli" la variazione del percorso da quello originale, che prevedeva un taglio considerevole sia del chilometraggio che delle salite, ha regalato ai numerosi partecipanti (oltre 2000) una giornata di vero cicloturismo. E' altrettanto vero che il clima è stato ideale per chi pedala, sereno e senza alcun sbalzo verso temperature hot, ma credo che sia stato l'insieme degli elementi che sono funzionati a dovere: il percorso  essendo meno impegnativo probabilmente in questa parte della stagione sportiva è più gradito dalla massa, gli ottimi ristori di percorsi dislocati nei giusti punti e ben forniti ed infine la location finale di Villa Torlonia con tutti i suoi servizi ( pasta party - parcheggi ) messi a disposizione dei partecipanti. Un vero piacere essere stati protagonisti a San Mauro e avere pedalato in salita e con fatica fino a Villagrande, per regalare, a noi stessi, un idilliaco panorama che dai suoi 1000 mt di altitudine spazia su tutta la costiera adriatica romagnola.

Calendario MTB uisp INVERNALE

E' stato pubblicato il Calendario Invernale UISP (Imola Faenza Lugo) delle 20 manifestazioni organizzate, specialità Montain Bike.
A prima vista non sembra che ci siano grosse novità ma che invece sicuramente le troveremo nei bellissimi percorsi che saranno mappati dal delta del po alle colline bolognesi, imolesi e faentine.
Il programma è disponibile e visualizzarlo a questo link:
http://www.uisp.it/imolafaenza/index.php?idArea=11&contentId=210

sabato 8 settembre 2012

Ultima chiamata....

TERMINE ULTIMO per prenotare la sola maglia su sfondo BIANCO: venerdi 14 c.m.
Durante la fase di progettazione della divisa 2012 Ad Maiora Bike abbiamo realizzato una campionatura test della MAGLIA su sfondo bianco che è molto piaciuta; viste le numerose richieste abbiamo pertanto deciso di realizzarne un certo numero su prenotazione. Riassumendo.... chi volesse prenotarla deve inviare una mail (admaiora2004@libero.it) in cui deve anche indicare la taglia; il costo della sola maglia - ripeto ... solo MAGLIA - è di 56 euro (iva inclusa). Effettueremo l'ordine il 18 settembre pertanto.... affrettatevi!.

venerdì 7 settembre 2012

Una macchina da guerra











Questa è la Specialized S-Works Epic che ha trionfato alle recenti Olimpiadi nella categoria MTB Cross Country con Kulhavy: una inedita trasmissione SRAM 1x11 che significa una sola moltiplica (38 denti) e undici rapporti per muovere questo "missile" dallo scheletro in carbonio dal peso sotto i 10 kg!!!!!!!!!!

Più responsabilità sociale


Meno rifiuti, più responsabilità sociale, più risorse per la comunità. Ogni anno in Italia vengono buttati via 12,3 miliardi di euro di cibo consumabile, pari a 5,5 milioni di tonnellate. Uno spreco enorme, ancora più pesante se si rapporta alla mordente crisi economica. È da segnalare, quindi, l’attività di Last Minute Market, uno Spin Off dell’Università di Bologna nato da un progetto di ricerca della Facoltà di Agraria sviluppato a partire dal 1998. La società  favorisce il recupero di beni invenduti a favore degli enti di assistenza del territorio e offre servizi alle imprese e alle istituzioni per prevenire e ridurre all’origine la formazione di rifiuti. Last Minute Market, di cui è direttore scientifico Andrea Segrè, ha anche il sostegno del Parlamento europeo, che a gennaio ha approvato una risoluzione su come evitare lo spreco di alimenti e migliorare l’efficienza della catena alimentare nell’Ue.Un anno contro lo spreco è un progetto pluriennale di Last Minute Market che ha come obiettivo principale la sensibilizzazione dell’opinione pubblica europea ed italiana sulle cause e le conseguenze dello spreco, sulle modalità per ridurlo e la promozione di una cultura scientifica e civile orientata ai principi della sostenibilità e della solidarietà. A seguito della campagna, il Parlamento Europeo ha richiesto che il 2014 diventi “Anno Europeo di lotta allospreco alimentare”.
Fonte: http://www.lastminutemarket.it

giovedì 6 settembre 2012

Una nobile... decaduta


Una volta l'ultima salita della Nove Colli non era il Gorolo ma la Cornacchiara, oggi è stata rispolverata dal Memorial Pascoli quale impegno conclusivo della loro manifestazione cicloturistica.
Una ascesa di 3 km  con 156 mt di dislivello che da Lo Stradone, piccola frazione di Sant'Arcangelo di Romagna, porta in località Borghi (236 mt di altitudine) sul lungo crinale che da Sogliano scende fino alla pianura romagnola.

Osservatorio di Monteromano

Il Gruppo Astrofili Antares di Romagna è un' associazione scientifica e culturale senza scopi di lucro per lo studio la ricerca e la divulgazione delle scienze astronomiche ed affini, fondato nel 1982 con sede a Cotignola e operativo anche presso il proprio Osservatorio Astronomico di Monteromano (Brisighella-RA) ed anche l'Osservatorio Astronomico "G.Roccati" del Liceo di Lugo di Romagna. L'osservatorio di Monte Romano è stato interamente auto costruito dai soci Antares, tre anni di duro lavoro nei week-end, specie in estate, dove mattone su mattone la struttura ha preso la forma attuale. Si tratta di una specie di “astronave” con la punta rivolta a sud, verso il meridiano, al cui interno si trova un corpo cilindrico dal diametro esterno di 5 m, sormontato da una cupola girevole in vetroresina. Una zona seminterrata, adibita a laboratorio, e dei servizi, completano l'osservatorio. La parte triangolare, che genera la “punta” dell'astronave, ospita la sala Panoramica, che è stata ricoperta interamente da cristalli, in modo da fornire un tetto di stelle, come ci si trovasse in un planetario naturale. La sala è in grado di ospitare una ventina di persone (anche qualcosa di più stringendosi) e in essa proiettiamo immagini del cielo e presentiamo conferenze, sia per preparare il pubblico all'osservazione che per fornire uno “spettacolo alternativo” in caso di cielo nuvoloso o maltempo. L'associazione è anche dotata di potenti penne laser, e uno dei momenti più appassionanti per i visitatori è sicuramente la spiegazione del cielo, sia per imparare a riconoscere le singole costellazioni, sia per ascoltare le infinite storie che ciascuna stella ha da raccontare all'osservatore attento. L'associazione ha anche dei telescopi portatili (da 20 a 33 cm di diametro) e alcuni binocoli tra cui spiccano un 40x100 e un 20x100 (ingrandimento x apertura in mm) in grado di mostrare il cielo a basso ed elevato ingrandimento, e riuscire quindi a soddisfare la curiosità dei visitatori anche quando l'afflusso degli stessi diventa davvero impegnativo per il solo strumento principale. Il telescopio principale, un riflettore di marca Marcon, è in realtà un doppio strumento: lo specchio parabolico principale, dal ragguardevole diametro di 500 mm, può essere utilizzato in configurazione Newton, o Cassegrain. Cosa cambia? Con lo schema ottico ideato da Sir Isaac Newton, che prevede l'osservazione presso la punta del telescopio, la focale è di 2450 mm, con rapporto d'apertura f:5, ideale per osservare nebulose, galassie ed amassi di stelle. Con questo schema si raggiungono ingrandimenti che vanno dalle 80 alle 300 volte.
Quindi se volete vedere “le stelle” e trascorre momenti indubbiamente unici guardando in alto e non "sempre in basso" come abitudine ciclistica.... basta essere presenti ai numerosi appuntamenti programmati dal gruppo ANTARES, consultabili nel loro sito web (www.osservatorioastronomico.info ).
Sabato 8 Settembre Costellazioni d’autunno 20:30-23:30
Sabato 22 Settembre Bentornato Giove! 20:30-23:00
Sabato 20 Ottobre Stelle & Castagne per tutti! 20:30-23:00
Per raggiungere l’osservatorio: percorrere la strada che da Brisighella porta verso Marradi, oltrepassare la località S.Cassiano e al bivio prima del ponte sulla statale che segna il confine con la provincia di Firenze, svoltare a destra direzione S.Martino in Gattara. Dopo 200 mt. svoltare ancora a destra e salire in direzione Monte romano. L’osservatorio si trova sulla sinistra, circa 2 km oltre l’abitato di Monte romano, oltrepassando il bivio per Fontana Moneta di circa 500 mt.

mercoledì 5 settembre 2012

Sagra della scottona

DAL 27 AL 30 SETTEMBRE 2012
San Colombano (FC)
Un appuntamento gastronomico per riscoprire le ricette tradizionali a base di scottona. Nell'ultimo weekend del mese, la carne bovina di razza romagnola Igp è protagonista della ‘Sagra della Scottona’, a San Colombano di Meldola, tutta dedicata alla valorizzazione a questa particolare carne bovina, che è alla base di piatti poveri e in parte “dimenticati” come i bolliti misti, la trippa, i bocconcini di spezzatino, la pancia arrotolata e le fiorentine. La scottona è una giovane femmina di bovino che non è mai stata gravida e di età non superiore a 15/16mesi per cui fornisce una carne di una tenerezza eccellente. La carne della SCOTTONA si riconosce dalle piccole infiltrazioni di grasso nella massa muscolare, chiamate in gergo marezzature. Durante la cottura, le marezzature si sciolgono e conferiscono alla carne un gusto delizioso e la proverbiale morbidezza. Il contadino che allevava bovini era costretto a portare al macello una femmina giovane che non era riuscito a far ingravidare e si sentiva “scottato” dal fatto: da qui deriva il termine “scottona”.
Le specialità della sagra da gustare sono: Cappelletti in brodo di scottona, Cappelletti e Tagliatelle al ragu di scottona, Ossobuco, Trippa, Bollito misto e Fiorentine.

Memorial Pascoli 2012

Domenica 9 settembre 2012
Ritrovo: Bar Briko / Lugo - ore 6.20 (Auto propria)
Ritrovo: Uscita Autostradale Rimini Nord ore 7,00
Partenza: Villa Torlonia – San Mauro Pascoli - ore 7.30

Percorso GFondo 104 km / disl. 1400 mt
Ultimi appuntamenti Ad Maiora 2012... e non potevamo certo mancare alla classica di San Mauro Pascoli, per la manifestazione cicloturistica Memorial Pascoli con partenza e arrivo in località Villa Trlonia (vedi mappa) organizzata splendidamente dal nostro "friend", Dino Tamburini che purtroppo quest'anno è pieno di grattacapi per le variazioni al percorso originale che ha dovuto apportare.
Comunque il meteo prevede una ottima giornata e pertanto siamo felici di cogliere l'occasione per trascorrere una piacevole giornata in gruppo, pedalando lungo le strade collinari che giungono fino ai 1000 mt di altitudine di Villagrande e fare ritorno a Villa Torlonia concludendo l'appuntamento a suon di brindisi.
Preiscrizione obbligatoria / euro 7 / inviare mail entro venerdi 7/09

martedì 4 settembre 2012

Cotekino Bike


Domenica 16 settembre
S. Alberto di Ravenna
Una interessante gita in Montain Bike
Il percorso si articolerà lungo il fiume Reno, le pinete demaniali di Casal Borsetti e Marina Romea, la Piallassa Baiona e la Valle Mandrioli.
Due percorsi:
40 km di valli e pinete (per i bomber assatanati)
20 Km di valli e pinete (per chi ama una gita in compagnia)
Ritrovo ed iscrizioni (5 euro) presso il Campo Sportivo di S. Alberto. Partenza ore 9,00

La rocca inespugnabile...









San Leo, detta già Montefeltro, è situata a metri 583 s.m., a 32 km. da Rimini, nella Val Marecchia (SS 258), su un enorme masso roccioso tutt'intorno invalicabile; vi si accede per un'unica strada tagliata nella roccia. Sulla punta più alta dello sperone si eleva l'inespugnabile Forte, rimaneggiato da Francesco di Giorgio Martini, nel XV secolo, per ordine di Federico lll da Montefeltro. L'antichissima città che fu capoluogo (dall'origine alla fine) della contea di Montefeltro e teatro di battaglie civili e militari per circa due millenni, assunse con Berengario II il titolo di Capitale d'ltalia (962-964). S. Leone (sec. IV d.C.) ne fu l'evangelizzatore. La città ospitò Dante ("Vassi in San Leo...") e S. Francesco d'Assisi, che qui ricevette in dono il Monte della Verna dal Conte Orlando di Chiusi nel Casentino (1213). Si conserva ancora la stanza ove avvenne il colloquio fra i due uomini. Nel forte, trasformato in prigione durante il dominio pontificio, furono rinchiusi il Conte di Cagliostro, che vi morì nel 1795, e Felice Orsini (1844). Notevole il patrimonio architettonico conservato: la Pieve preromanica, il Duomo romanico lombardo del sec. Xll, il Forte; Il Museo di Arte Sacra recentemente allestito nel Palazzo Mediceo, sparsi sul territorio comunale, i ruderi di diversi castelli, tra i quali quelli di Pietracuta, e di Piega, il convento francescano di S. Igne, il convento domenicano di Monte di Pietracuta, la chiesa di Montemaggio, con un pregevole soffitto di legno a cassettoni.

lunedì 3 settembre 2012

Memorial Pascoli 2012


A seguito di evidenti problematiche di viabilità, sorte anche per la concomitanza di un'altra manifestazione ciclistica sullo stesso percorso, gli organizzatori della 5 edizione della GFondo cicloturistica "Memorial Pascoli" in programma domenica prossima 09 settembre, hanno dovuto apportare delle modifiche ai percorsi programmati.  Per quanto ci riguarda e cioè quello GFondo, subisce certamente delle considerevoli variazioni ma ugualmente sarà interessante nel suo complessivo su una base di 104 km da pedalare con 1400 mt di dislivello che proprio in questa parte della stagione.... sono certamente abbastanza!.
Rimane inalterata l'intrigante parte centrale del percorso che da Ponte Baffoni ci porta lungo l'interminabile salita di 12 km fino ai mille metri di altitudine di Villagrande e poi la panoramica discesa che dal Pugliano passa da S. Leo per fare ritorno verso Villa Torlonia: solo per questa... vale la pena di esserci!.
Percorso: Villa Torlonia - Camerano - Poggio Berni - Ponte Marecchia - Rotatoria Verucchio - Pietracuta - Secchiano - Talamello (Ristoro) - Saiano - Ponte Molino Baffoni - Maciano - Soanne - Villagrande ( Controllo ) - San Leo ( Ristoro) - Pietracuta - Rotatoria Verucchio - Poggio Berni - Camerano - Stradone - Cornacchiara (Controllo) - Savignano sul Rubicone - Villa Torlonia (Controllo).