Come ogni anno Faenza celebra in occasione della vigilia
dell’Epifania la Nott de Bisò, atto conclusivo del Palio del Niballo. La Nott
dè Bisò è una festa popolare che continua in tempi diversi l'emozione e la
gioia del Palio. A Faenza Annibale non è solo un personaggio che si studia nei
libri di scuola, ma un gigantesco guerriero saraceno che i cavalieri debbono
colpire con la lancia nel campo di gara. La disfida tra i cinque Rioni, nata
nel 1959, si articola dal 1995
in due Palii distinti; la seconda e quarta domenica di
giugno. Per il "povero" Annibale le disgrazie non finiscono qui. Era
l'anno 1964 quando un gruppo di volonterosi assieme all'allora segretario del
Palio, Rag. Valerio Bezzi e i cinque Capo Rioni, pensarono che non ci si doveva
fermare ad organizzare solo il Palio del Niballo e la gara delle Bandiere. Ecco
allora nascere l'idea della "NOTT DE'BISO". La vigilia dell'Epifania
infatti arriva in Piazza del Popolo su un carro trainato da buoi vestendo i
colori del Rione vincitore del Palio, per essere bruciato. In questo rogo,
nell'immaginario popolare, vengono bruciate anche tutte le sfortune dell'anno
appena trascorso. E' proprio in questo momento che i gotti ricolmi di bisò
(vino bollente e speziato) verranno riempiti e vuotati ripetutamente. I cinque
Rioni presenti nella Piazza con altrettanti stands gastronomici propongono
oltre al bisò, servito nei gotti, anche la degustazione di varie specialità
alimentari, che ognuno interpreta a modo suo per la gioia delle migliaia di
faentini e turisti. La tradizione rionale vede inoltre come buon auspicio per
la vittoria del Palio dell'anno seguente, la direzione in cui cadrà la testa di
Annibale una volta arso completamente. E così quella lontana idea del 1964 si
avvia, tra fantasia e realtà, a diventare leggenda.
Fonte:
http://www.racine.ra.it/niballo/biso.html
Nessun commento:
Posta un commento