Di solito, la bicicletta è
associata a due paesi e a due capitali: i Paesi Bassi e la Danimarca, Amsterdam
e Copenaghen. L'idea è semplice: la bicicletta richiede uno sforzo muscolare e
quindi va usata nei paesi pianeggianti. Tuttavia, la bicicletta è usata
regolarmente un po' ovunque in Europa. Le ragioni del suo minore uso nei paesi
meridionali derivano soprattutto dall'immagine di marca della bicicletta,
spesso considerata un mezzo di trasporto antiquato, un giocattolo per bambini o
un'attrezzatura da sportivi. Tuttavia, chi penserebbe che una città meridionale
come Parma (Italia) ha un tasso di uso della bicicletta elevato quanto
Amsterdam? A Parma (176 000 abitanti), il 19 % di tutti gli spostamenti avviene
in bicicletta, contro il 20 % a Amsterdam (un po' meno di un milione di
abitanti). A Ferrara (132 222 abitanti), l'uso della bicicletta raggiunge il 31
% degli spostamenti domicilio-luogo di lavoro. La Svezia è un paese freddo:
tuttavia, il 33 % di tutti gli spostamenti a Västerås (115 000 abitanti)
avviene in bicicletta. Nei paesi meridionali, il gran caldo può ostacolare
l'uso della bicicletta in alcuni periodi, ma il clima è mite per buona
parte dell'anno. La Svizzera non è un paese di pianura: la bicicletta è tuttavia usata per il 23 % di tutti gli spostamenti a Basilea (230 000 abitanti), costruita sui due lati di un'ansa del Reno, e per il 15 % a Berna dove molte strade hanno una pendenza del 7 %. Il Regno Unito è un paese umido: a Cambridge (100 000 abitanti), il 27 % degli spostamenti avviene in bicicletta. Molto spesso, la bicicletta è usata in maniera intensiva non appena il tempo lo permette (assenza di pioggia o neve, cfr. l'esempio della Svezia). A dire il vero, sono poche le situazioni obiettivamente incompatibili con l'uso abituale della bicicletta. I soli elementi climatici che possono veramente dissuadere i ciclisti sono la pioggia scrosciante o un sole di piombo. Ma le brevi distanze dei tragitti urbani, indumenti adatti e un'infrastruttura adeguata all'arrivo riducono fortemente l'inconveniente di condizioni atmosferiche molto meno compatibili con il ciclismo quotidiano di quanto si creda. Le pendenze costituiscono un ostacolo non trascurabile per i ciclisti poco esercitati che usano vecchie biciclette non adatte alle città con molti tratti dove il dislivello supera il 5 %. Anche in queste circostanze esiste un potenziale per la bicicletta, come dimostrato dalle città con salite e discese: Trondheim (Norvegia) che ha accolto nel 1998 la conferenze «Velo Borealis» ha un tasso di uso della bicicletta dell'8 % e, prima città al mondo, ha allestito un montacarichi per ciclisti. Aggiungasi che i Paesi Bassi e la Danimarca, pur pianeggianti, sono spesso investiti da venti violenti che impongono ai ciclisti uno sforzo notevole.
parte dell'anno. La Svizzera non è un paese di pianura: la bicicletta è tuttavia usata per il 23 % di tutti gli spostamenti a Basilea (230 000 abitanti), costruita sui due lati di un'ansa del Reno, e per il 15 % a Berna dove molte strade hanno una pendenza del 7 %. Il Regno Unito è un paese umido: a Cambridge (100 000 abitanti), il 27 % degli spostamenti avviene in bicicletta. Molto spesso, la bicicletta è usata in maniera intensiva non appena il tempo lo permette (assenza di pioggia o neve, cfr. l'esempio della Svezia). A dire il vero, sono poche le situazioni obiettivamente incompatibili con l'uso abituale della bicicletta. I soli elementi climatici che possono veramente dissuadere i ciclisti sono la pioggia scrosciante o un sole di piombo. Ma le brevi distanze dei tragitti urbani, indumenti adatti e un'infrastruttura adeguata all'arrivo riducono fortemente l'inconveniente di condizioni atmosferiche molto meno compatibili con il ciclismo quotidiano di quanto si creda. Le pendenze costituiscono un ostacolo non trascurabile per i ciclisti poco esercitati che usano vecchie biciclette non adatte alle città con molti tratti dove il dislivello supera il 5 %. Anche in queste circostanze esiste un potenziale per la bicicletta, come dimostrato dalle città con salite e discese: Trondheim (Norvegia) che ha accolto nel 1998 la conferenze «Velo Borealis» ha un tasso di uso della bicicletta dell'8 % e, prima città al mondo, ha allestito un montacarichi per ciclisti. Aggiungasi che i Paesi Bassi e la Danimarca, pur pianeggianti, sono spesso investiti da venti violenti che impongono ai ciclisti uno sforzo notevole.
Fonte:
UFFICIO DELLE PUBBLICAZIONI
UFFICIALI DELLE COMUNITÀ EUROPEE
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