Ora: 4:18:38
Velocità media: 8,0 km/h
Aumento di quota: 1.234 mt
Temperatura med: 14,8 °C
Campigna (1,060 mt), una piccola Frazione di Santa Sofia in provincia di Forlì, costituita da poche case e due Alberghi Ristoranti. E' il paesino più piccolo e alto della vallata del Bidente, proprio sul crinale che divide Romagna e Toscana, al centro del meraviglioso Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna. Questa è stata la base di partenza odierna del circolare offroad che ci siamo prefissi di compiere con l'obiettivo di raggiungere il punto più estremo dell'Eremo di Camaldoli e
ritorno sul fianco toscano delle Foreste Casentinesi. La giornata si è presentata subito "frescolina" ma che non ha disturbato più di tanto in quanto abbiamo iniziato a pedalare immediatamente in salita, sull'asfaltata che in 3 km porta al Passo della Calla (1.296 mt)... ed è qui che ha inizio il nostro percorso offroad imboccando il sentiero di crinale CAI 00 denominato La Giogana, un toponimo che deriva dalle antiche vie dei legni, dove buoi “aggiogati” trasportavano i tronchi di abete delle Foreste Casentinesi, una larga mulattiera che si mantiene a ridosso dello spartiacque tra Romagna e Toscana ripercorrendo un tratto della via di pellegrinaggio all'Eremo, ma non semplice da pedalare per i continui saliscendi tra le faggete e le abetine di abete bianco del Parco Nazionale delle
Foreste Casentinesi dove ogni tanto si apre una finestra verso la Romagna. Il punto più alto di questo percorso comunque rimane il cocuzzolo di Poggio Scali ( 1.520 mt). La densità e l'altezza delle piante crea una continua atmosfera di penombra resa ancora più magica da una nebbiolina aleggiante che dà corpo ai raggi solari. Ora si scende con brio verso il Poggio Secchieta (1.381 mt) una pista che ci regala la giusta energia e goduria per affrontare il restante percorso. Prima di giungere a Prato Secchieta ecco il crocevia con la track che sale dalla Lama e in contrapposto la discesa (impegnativa) verso l'Eremo... si scende chi con attenzione e chi mette in risalto le proprie capacità nell'ammaestrare la bike e plasmare il terreno pietroso. Giunti al luogo sacro di Camaldoli il giusto ristoro ci attende, curiosando nella pseudo Antica Farmacia (che sa più di autogrill per via di tutti i souvenir in vendita), foto di rito e di nuovo in sella per fare ritorno ma seguendo una traccia che ci riporterà al Passo della Calla ma percorrendo questa volta il versante toscano. Una traccia di incredibile bellezza, che ci ha condotti avvolti in pieno dalla natura circostante e altalenante di boschi di abeti e faggi di alto fusto. Ora si susseguiranno diversi saliscendi, mai troppo impegnativi ne’ troppo tecnici ma comunque
da non sottovalutare. La salita dopo la Capanna Maremmana è costante ma abbastanza lunga (2 km., forse più), poi si prosegue anche su un breve tratto di single track (dovuto certamente ad una frana) fino a giungere alla strada che da Stia sale al Passo la Calla. Procediamo sull’asfalto in lieve salita poche centinaia di metri fino alla Fonte Calcedonia: in questo punto una larga mulattiera, a sinistra, si insinua nuovamente nel bosco e la percorriamo in salita fino al Passo la Calla. Non sazi... basterebbe ora fare ritorno in picchiata e su asfalto fino a Campigna... scegliamo invece di rientrare nel bosco percorrendo il tecnico
sentiero CAI 241 fino alla Fonte del Raggio, sottolineo difficoltoso in quanto quale single track quasi sempre esposto sul fianco della montagna e con passaggi con bici a mano. Raccordo sul CAI 245 (percorso invernale sci da fondo) ci rimane di compiere una rilassante pedalata di 4 km per chiudere il circolare a Campigna. In conclusione possiamo certamente affermare che questo percorso "Casentinese" è uno dei più spettacolari e apprezzati "Track Events" percorsi in MTB negli negli ultimi anni, lo consigliamo certamente per medio impatto fisico e tecnico necessario e che consentano ai più di poterlo affrontare, ma soprattutto per l'elevata bellezza ed unicità dei luoghi visitati.
18 luglio 2015
Partecipanti: Bri, Gigino, Vilma, Chiarugi, Monta.
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