Il 16 aprile, lo Slow Food Day è all'EcoMuseo di Villanova di Bagnacavallo. Slow Food è il movimento per la tutela e il diritto al piacere, promuove, comunica e studia la cultura del cibo, in tutti i suoi aspetti. Quest’anno, si celebrano i 30 anni di Slow Food, in Italia, nelle piazze e nei luoghi simbolo della nostra penisola. Lo Slow Food Day rappresenta il momento più importante per far conoscere le iniziative e i progetti dell'Associazione, coinvolgendo i soci e, soprattutto, chi ancora non fa parte della nostra rete.Il tema scelto, per quest'anno, tema che peraltro segna, da sempre, le attività di Slow Food è "Voler bene alla Terra". Un fil rouge che, quest’anno, contraddistingue anche "Terra Madre Salone del Gusto 2016"; una a fianco dell’altra, le manifestazioni, nascono per valorizzare la filosofia e l’attività di Slow Food. Come "Terra Madre e Salone del Gusto" che, quest’anno, esce allo scoperto e approda nel centro di Torino, lo Slow Food Day animerà le piazze e i luoghi più frequentati delle nostre città. Lo Slow Food Day sarà dedicato all'olio extravergine italiano, simbolo della nostra alimentazione. È stato, infatti, recentemente avviato il tesseramento Green, che sostiene il presidio dell’olio extravergine italiano. Lo Slow Food sarà attivo per tutta la giornata all'Ecomuseo di Bagnacavallo, con visite guidate al Giardino dei Semplici, pranzo, laboratori sull'olio, mercatino produttori e tanti altri appuntamenti. Sarà presente anche uno stand informativo Slow Food con libri e gadget. Il pubblico potrà incontrare produttori di ottimo olio e il frutto del loro lavoro sarà, non solo in degustazione, ma anche in vendita. Sarà possibile visitare gratuitamente, per l'occasione, l'Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova. Sarà inoltre, prevista una visita guidata a "Il giardino dei semplici", l'ultimo esempio di orto botanico esistente all'interno del centro storico di Bagnacavallo, conosciuto anche come "Giardino dei Semplici" e "Giardino degli Aforismi", per le sue panchine in ferro battuto, con aforismi di Leo Longanesi, inscritti sugli schienali.
Fonte : http://www.itinerarinelgusto.it/
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