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giovedì 17 novembre 2016

Il MANGANO

Nella Stamperia Marchi di Sant'Arcangelo si conserva, come in uno scrigno, l’intero patrimonio decorativo della Romagna, vivo tuttora nelle tele stampate a ruggine e tanto decantate dal poeta Aldo Spallicci, grande estimatore di questa bottega, come amico del bisnonno Sante Pracucci, da tutti chiamato “ IL TINTORE”. Nella stamperia si trova , fin dal 1633, l’antico Mangano, utilizzato per stirare (dare il lustro) gli antichi tessuti di canapa e cotone, poi decorati con stampi di legno intagliati a mano. Dopo la stampa il tessuto viene passato al fissaggio del colore , che rende il colore indelebile e resistente per lungo tempo al bucato. Mangano significa macchina che produce forza, come indica l’etimologia della parola. È stato costruito nel 1633 come pressa primitiva utilizzata per lisciare, stirare e dare il lustro alla tela, rendendola compatta. 
Il suo funzionamento si deve all’ equilibrio tra la ruota e il masso presente al suo lato. La ruota funge da leva e fà muovere il masso che ha l’importante compito di stirare e compattare la tela. Entrambe pesano 55 quintali e, grazie a questo rapporto perfetto, il mangano si muove quando l'uomo entrando dentro la ruota con il proprio peso rompe l'equilibrio. La tela è avvolta attorno a rulli di legno chiamati subbi. I rulli vengono posizionati al di sotto del masso e seguono il movimento della pietra, avanti e indietro, permettendo così la stiratura. È il solo peso dell’uomo a far muovere la ruota, facilitando così questa operazione chiamata follatura. Ancora oggi prima di stampare la tela e dopo averla stampata si procede a questo giro di ruota per impreziosire i tessuti e ottenere un risultato eccellente.
http://www.stamperiamarchi.it/

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