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lunedì 8 ottobre 2012

Reggio Emilia capitale delle due ruote

Si svolgono a Reggio Emilia, nella sede del Centro internazionale Loris Malaguzzi, il 5 e il 6 ottobre prossimi gli Stati Generali della Bicicletta e della Mobilità nuova (SGB 2012). Si tratta di un’iniziativa nazionale promossa da Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci), Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab), Legambiente e salvaiciclisti, insieme al Comune di Reggio Emilia, con l’adesione del presidente della Repubblica e del Comune di Milano. La città emiliana è stata scelta quale sede dell’iniziativa, in quanto la più ciclabile d’Italia (metri equivalenti di piste ciclabili ogni 100 abitanti) e per le attività di educazione e promozione dell’uso della bicicletta e della mobilità sostenibile in generale, come confermato da alcuni anni da diversi studi, fra cui il rapporto sull’Ecosistema urbano di Legambiente. Reggio Emilia è dotata ad oggi 180,7 chilometri di piste ciclabili (1,053 chilometri pro capite); l’utilizzo della bicicletta supera il 20% del totale della mobilità urbana; il 60% dei trasporti casa-scuola su bici, su mezzi pubblici, a piedi e con il car pooling. Gli Stati Generali della Bicicletta e della Mobilità nuova saranno un momento importante di confronto e lavoro per
dar forma insieme a proposte concrete e vincolanti a favore di una mobilità più sicura e sostenibile nelle città. Gli Stati Generali saranno dunque un’occasione importante per confrontarsi sulla bicicletta in tutti i suoi aspetti. L’esigenza di mettere in campo politiche per una mobilità nuova, a partire dai contesti urbani, è diventata inderogabile. Lo dicono, prima di tutto, alcuni dati che riguardano il nostro Paese. L’Italia è il Paese europeo con la più alta densità di automobili: 36 milioni di auto, il 17% dell’intero parco circolante in Europa, a fronte di una popolazione pari al 7% di quella dell’intero continente. Il traffico veicolare assorbe l'1% del Pil in inefficienza e il 2% se ne va per i costi dell'incidentalità. Gli scontri stradali mietono, ogni giorno, vittime e feriti. Il rapporto tra trasporto pubblico e trasporto privato a Roma è 28 a 72, a Londra è 50,1 contro 49,9, a Parigi 63,6 contro 36,4, a Berlino 66 contro 34, a Barcellona 67 contro 32. Le spese legate al possesso di un’automobile sono circa un terzo del reddito medio famigliare, dato in crescita in presenza di un abbassamento costante e progressivo del potere d’acquisto. Parallelamente si registra un costante aumento dei cittadini che si spostano in bicicletta e che chiedono maggior sicurezza; questa istanza è diventata tangibile il 28 aprile a Roma e il 3 giugno 2012 a Torino dove - su iniziativa del movimento spontaneo, popolare e orizzontale salvaiciclisti - decine di migliaia di persone si sono concentrate per proporre con forza un concetto semplice: l’Italia cambi strada, a favore della bici. E’ chiaro che il Paese è pronto e maturo per cambiare: è il momento di lavorare per una mobilità nuova. La bicicletta è una delle chiavi di volta di una mobilità urbana diversa, innovativa, rispettosa dell’ambiente e smart, oltre che alleata con le altre modalità di spostamento non motorizzate.
La bicicletta inoltre non è solo un mezzo di trasporto sostenibile. E’ un modo veloce per spostarsi quotidianamente nella propria città e arrivare direttamente in luoghi dove altri mezzi non portano; dà autonomia negli spostamenti e consente al contempo di socializzare la città, vivendola e vedendola in modo diverso. Non solo può sostituire l’auto ma può aggiungere qualcosa ai nostri percorsi quotidiani: uno sguardo diverso, movimento e benessere, risparmio di tempo e denaro.
Le biciclette sono agili, pratiche e flessibili e si adattano alla vita delle città: ora tocca alle città riconoscerle e garantire loro sicurezza e dignità di “mezzo di trasporto quotidiano” dando spazio ad una nuova cultura della sicurezza e della ciclabilità urbana.

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