Arrivo: Passo di Pradaccio mt. 1617
Lunghezza: km. 18
Dislivello: 1.347 mt
Pendenza media: 7,8%
Pendenza max.:20%
Quando si scala una salita come il S. Pellegrino in Alpe, ci si trova di fronte a 10 km di pendenze infide, più altri 3 km che sono come un muro di carta moschicida, in grado di infeltrire anche le più nobili fibre muscolari.
La partenza è da Castelnuovo Garfagnana (LU) si sale subito pedalando su due larghi tornanti che ci indirizzano alla frazione di Pieve a Fosciana e poi si procede in un falsopiano fino a visualizzare a destra il bivio per S.Pellegrino in Alpe : qui ha realmente inizio questa salita impegnativa e altrettanto famosa, con una pendenza media del 7.8% e con punte estreme al 20%. La caratteristica di questa ascesa è che è abbastanza costante e tosta per 15 km, e gli ultimi 3 km sono terribilmente impegnativi. Una strada senza traffico alcuno e nella sua parte finale rende, oltre alla fatica muscolare, una vista sublime su tutta la Garfagnana e Lunigiana. Giunti a San Pellegrino in Alpe (dove c’è il santuario) si è a quota 1520 metri, ma si devono percorre ancora 100 mt di dislivello per svalicare il Passo di Pradaccio con la possibilità di chiudere un circolare e far ritorno alla meta di partenza transitando per il Passo delle Radici.
In vista di San Pellegrino, si trova una località detta Giro del diavolo: la leggenda racconta che il diavolo, irritato dalla resistenza del santo alle tentazioni, lo schiaffeggiasse facendolo ruotare tre volte su se stesso. Si vedono cumuli di sassi, che venivano portati lì dai pellegrini sulle spalle per espiare i loro peccati: più grave era il peccato, più pesante il sasso. I pellegrini, a un certo punto del cammino, si caricavano di una pietra e la portavano in spalla fino al luogo della tentazione, lo percorrevano in tondo 3 volte, e poi ve lo lasciavano cadere.
Nessun commento:
Posta un commento