“Ma tu, Maria, con le tue mani blande domi la pasta e poi l' allarghi e spiani; ed ecco è liscia come un foglio e grande come la luna; e sulle aperte mani tu me l' arrechi, e me l' adagi molle sul testo caldo e quindi t' allontani. Io, la giro, e le attizzo con le molle il fuoco sotto, fin che stride invasa del calor mite, e si rigonfia in bolle: e l' odore del pane empie la casa”.
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