Il "pane" dei romagnoli
“Ma tu, Maria, con le tue mani blande
domi la pasta e poi l' allarghi e spiani;
ed ecco è liscia come un foglio e grande
come la luna; e sulle aperte mani
tu me l' arrechi, e me l' adagi molle
sul testo caldo e quindi t' allontani.
Io, la giro, e le attizzo con le molle
il fuoco sotto, fin che stride invasa
del calor mite, e si rigonfia in bolle:
e l' odore del pane empie la casa”.
Giovanni Pascoli
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