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giovedì 27 aprile 2017

Eataly World a Bologna

“Il parco si propone di essere punto di riferimento per la divulgazione e la conoscenza dell’immenso patrimonio enogastronomico dell’Italia e per la sua valorizzazione internazionale diventando un luogo d’attrazione per i turisti sia italiani che stranieri”.
Tiziana Primori, Amministratore Delegato di Fico Eataly World




Fabbrica Italiana Contadina (FICO) Eataly World è il parco del cibo che sta sorgendo a Bologna e che, a partire da settembre 2017, racchiuderà in un luogo unico la biodiversità del cibo italiano. Presentato ad EXPO nell’ottobre scorso, FICO è stato definito dal ministro delle Politiche agricole ed alimentari Maurizio Martina “uno di principali eredi dell’esposizione universale di Milano”. Sara Liparesi, responsabile della gestione FICO Eataly World racconta com’è nato il progetto e che cosa dobbiamo aspettarci dal parco tematico: “Il parco ha una superficie di 80mila metri quadrati e qui sarà possibile vedere l’intera realizzazione del prodotto, dal campo alla forchetta”. A Eataly World troveranno posto un ettaro di campi e allevamenti dimostrativi, quasi altrettanti di mercati e botteghe, 40 laboratori di trasformazione, 25 ristoranti, 10 aule per la didattica e la formazione, 6 aree multimediali e 4 mila metri quadrati di padiglioni per eventi, iniziative culturali e didattiche legate al cibo. Il parco si propone di essere punto di riferimento per la divulgazione e la conoscenza dell’immenso patrimonio enogastronomico dell’Italia e per la sua valorizzazione internazionale. “Vogliamo che il parco diventi un luogo d’attrazione per i turisti sia italiani che stranieri, ci aspettiamo che venga visitato da 6 milioni di visitatori l’anno”. FICO è realizzato sull’area del CAAB, il mercato ortofrutticolo bolognese. “Si tratta di un’area molto ampia che è stata riqualificata seguendo criteri di sostenibilità – racconta Sara Liparesi - la struttura sarà alimentata dal più grande impianto fotovoltaico su tetto d’Europa”. Nell’area sarà possibile vedere la realizzazione di prodotti in 40 laboratori. “Si tratta di un progetto ambizioso perché vogliamo che il parco diventi anche un luogo dove si faccia educazione”.
Nelle aree esterne, sarà possibile visitare campi e stalle con i principali prodotti dell’agricoltura italiana e le razze animali autoctone. Nel mercato saranno in vendita prodotti alimentari, mentre nelle botteghe gastronomiche e nei ristoranti si potranno degustare le produzioni delle Fabbriche Contadine artigianali che mostreranno il loro lavoro dal vivo. Ci saranno poi delle aree temporanee in cui si alterneranno operatori con offerte territoriali e stagionali, ed alcuni spazi saranno dedicati a prodotti non alimentari correlati alla natura, alla cucina e allo stile italiano.
Fonte: http://www.smau.it

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