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mercoledì 12 aprile 2017

... così, giù d'una ripa discoscesa


Come quel fiume c'ha proprio cammino
prima del Monte viso 'nver' levante,
da la sinistra costa d'Appennino,
che si chiama Acquacheta suso, avante
che si divalli giù nel basso letto,
e a Forlì di quel nome è vacante,
rimbomba là sovra San Benedetto
de l'Alpe per cadere ad una scesa
ove dovea per mille esser recetto;
così, giù d'una ripa discoscesa,
trovammo risonar quell'acqua tinta,
sì che 'n poc'aria avria l'orecchia offesa"
(If., canto XVI)


L'Acquacheta è circondata da una foresta di querce, castagni, faggi e sempreverdi, questa spettacolare cascata il cui salto raggiunge i 70 metri di altezza, ha conquistato fama letteraria grazie a Dante Alighieri che, durante il suo esilio, soggiornò a lungo in queste zone. Il tumultuare dell'acqua in caduta ispirò il poeta nel descrivere la cascata dell'infernale Flegetonte. Oltre la cascata si apre l'altopiano dei Romiti uno dei luoghi più suggestivi dell'Appennino tosco-romagnolo. Qui sorgeva l'eremo dell'Abbazia di San Benedetto, fondato da S. Romualdo nel 986.
Fonte: http://www.leterredidante.com

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