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domenica 2 aprile 2017

Escursione Biforco ZeroZero


Una inedita quanto entusiasmante escursione offroad quella del circolare Biforco ZeroZero ma altrettanto impegnativa sia dal punto di vista tecnico che fisico ma che ha compensato la fatica espressa con momenti veramente unici. Dal nostro punto di partenza-arrivo di Biforco ci siamo indirizzati sulla asfaltata che porta verso Campigno e giunti al km 4,5 abbiamo attraversato sul piccolo ponte il Fosso Campigno posizionandoci sul lato opposto della valle
e dando inizio alla ascesa che porta fino alla vetta del Poggio di Valdolsera (920 mt) in men di 4 km. Una salita indubbiamente impegnativa, quasi ostica per superare i quasi 450 mt di dislivello e per la sua pendenza costante sempre in doppia cifra che con ti molla mai... almeno fino ad arrivare ai Faldi di sotto, dove proseguendo si compensa, pedalando sul crinale pietroso, osservando tutta la valle del Lamone con ampia veduta del crinale appenninico: Giogana, Archetta, Monte Faggeta, Lozzole e in basso il borgo di Crespino sul Lamone. Dal Poggio di Valdolsera scendiamo con la giusta attenzione verso il fondovalle, prima lungo un sentiero scassato dal passaggio dei motobikers (che affondano le ruote nella terra creando
solchi profondi e distruggendo la carrareccia !!) e poi su ripidi lastroni di arenaria fino all'abitato di Pigara (606 mt) attraversando un bellissimo castagneto impiantato dai Monaci Vallombrosani. Giunti sulla SR302 della Colla si prosegue oltrepassando Crespino ( rifornimento idrico) e giunti alla segnaletica della storica Fontana di Sette si lascia la strada maestra per un stretto sentiero che scende al fiume Lamone putroppo da guadare (obbligatorio e pertanto è necessario scegliere momenti di scarsa piovosità altrimenti....) per passare dall'altra parte del bacino idrografico e dare inizio alla seconda ascesa giornaliera, quella degli Ortacci. Il paesaggio è incredibile in questo periodo, con torrenti che confluiscono nel Lamone che scendono da ogni parte e ti costringono a deviazioni funamboliche per evitarli ma di poco conto perchè tutta l'attenzione è concentrata nel primo chilometro della salita
dei 5,4 km totali che andremo a percorrere, con strappi improvvisi e pendenti (20%) su un fondo difficoltoso; ma questo non ci scoraggia certamente e la giusta soluzione è la percorrenza a piedi per alcuni brevi tratti sempre sperando che la situazione migliori... e così è stato!.
Percorrendo l'antica mulattiera si entra dentro una faggeta "vergine" ed iniziamo a gustare meglio la bellezza naturale che ci circonda perchè la salita è diventata piu pedalabile e così sarà fino alla Fontana degli Sposi, dove ci si può ristorare, e ai prati che circondano la casa-fattoria (disabitata) degli Ortacci (953 mt).
Ma non è tempo di "cantar vittoria" perche dobbiamo ancora salire fino al sentiero di crinale CAI GEA 00 (km 20) , al Poggio di Rio Ceccheta (1.085mt) al Poggio Ceccheta (1.105 mt) al Passo di Compiglioni (1.004 mt) prima di imboccare la strada del ritorno in direzione Pian degli Arali - Campigno. La carrareccia sul crinale diventa un singletrack di circa 5 km sul fianco della montagna, con alcuni tratti tecnici in discesa da portare la dovuta attenzione ma soprattutto con un dislivello di circa 200 mt prodotto dal continuo saliscendi della traccia. La giornata senza umidità ci rende meno faticoso questo tratto, allungando la nostra vista alla valle del Mugello da un lato e quella di Marradi
dall'altro, anche se una brezza di vento insistente ci costringe ad indossare i giubbetti. Giunti al bivio prima di Giogo Corella si scende a sinistra (a destra ci si indirizza verso la Colle della Maestà- Muraglione' itinerario “00” CAI) su una stradetta forestale che, raggiunto un crinale secondario spartiacque fra il Fosso Campigno e il Fosso Chiesine, scende ripida tra affioramenti d'arenaria e boschi di faggio fino a giungere a Pian degli Arali (km 28 / 784 mt). Alla casa-fattoria si lascia la stradella e si piega per il prato. La discesa risulta ugualmente faticosa anche per alcuni tratti di risalita ripida; si raggiunge Fango (623 m). Si costeggia Poggio di Fango (588 mt) fino a raggiungere Farfareta dove la strada diventa asfaltata e agevolmente chiude il circolare odierno a Biforco (340 mt).
Per coloro che sono indirizzati ad un ciclismo offroad escursionistico certamente questo circolare risulta SPECIALE quasi da incorniciare per le diversità incontrate e la bellezze dei luoghi, ma altrettanto è bene tenere in considerazione che non è un trail per tutti perchè richiede una preparazione fisica-muscolare di buon livello e attenta gestione del percorso. Un particolare ringraziamento a coloro che hanno accettato di pedalare insieme a me questa escursione (Vilma, Gigi, Ezio,  Gigione, Giuseppe).
Percorsi 39 km / Dislivello 1.570 mt.

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