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martedì 29 ottobre 2013

Il "Brisighello"

Alla bassa altitudine (115 m.) che caratterizza i borghi della collina dell’Appennino Tosco-Romagnolo, la coltura dell’olivo, protetta dai venti freddi di levante, grazie alla conformazione ad anfiteatro della valle, e da quelli del nord da una barriera naturale di gesso, ha trovato un microclima temperato ideale, dando vita ad un prodotto di grande qualità divenuto oggi molto famoso. In questa zona la coltivazione dell’ulivo risale a tempi antichissimi, si sono infatti trovate tracce della sua produzione fin dai tempi dei Romani. Di colore verde smeraldo con riflessi e tonalità dorati, quest'olio ha un sapore piccante e piacevolmente amarognolo. Ottimo se usato crudo per insaporire verdure, pesci e per preparare salse. L'area interessata dalla denominazione "Brisighella" presenta alcune caratteristiche del tutto peculiari rispetto al resto della regione. In particolare il panorama varietale risulta costituito in maggior parte da una sola varietà: la "Nostrana di Brisighella", caratteristica che non si riscontra in altre regioni. L'olio extravergine di oliva Brisighella DOP deve essere ottenuto dalla varietà di olive "Nostrana di Brisighella" in misura non inferiore al 90%. Possono, altresì, concorrere altre varietà presenti in quantità minima nella zona. La produzione massima di olive per ettaro è di 5.000 Kg negli oliveti specializzati con una resa in olio massima del 18%. Per l'estrazione dell'olio sono ammessi soltanto processi meccanici e fisici atti a produrre oli che presentino più fedelmente possibile le caratteristiche peculiari ed originarie del frutto Fonte: http://www.brisighella.org

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