Alla bassa altitudine (115 m .) che caratterizza i
borghi della collina dell’Appennino Tosco-Romagnolo, la coltura dell’olivo,
protetta dai venti freddi di levante, grazie alla conformazione ad anfiteatro
della valle, e da quelli del nord da una barriera naturale di gesso, ha trovato
un microclima temperato ideale, dando vita ad un prodotto di grande qualità
divenuto oggi molto famoso. In questa zona la coltivazione dell’ulivo risale a
tempi antichissimi, si sono infatti trovate tracce della sua produzione fin dai
tempi dei Romani. Di colore verde smeraldo con riflessi e tonalità dorati,
quest'olio ha un sapore piccante e piacevolmente amarognolo. Ottimo se usato
crudo per insaporire verdure, pesci e per preparare salse. L'area interessata
dalla denominazione "Brisighella" presenta alcune caratteristiche del
tutto peculiari rispetto al resto della regione. In particolare il panorama
varietale risulta costituito in maggior parte da una sola varietà: la
"Nostrana di Brisighella", caratteristica che non si riscontra in
altre regioni. L'olio extravergine di
oliva Brisighella DOP deve essere ottenuto dalla varietà di olive
"Nostrana di Brisighella" in misura non inferiore al 90%. Possono,
altresì, concorrere altre varietà presenti in quantità minima nella zona. La
produzione massima di olive per ettaro è di 5.000 Kg negli oliveti
specializzati con una resa in olio massima del 18%. Per l'estrazione dell'olio
sono ammessi soltanto processi meccanici e fisici atti a produrre oli che
presentino più fedelmente possibile le caratteristiche peculiari ed originarie
del frutto Fonte: http://www.brisighella.org
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