Drop Down MenusCSS Drop Down MenuPure CSS Dropdown Menu

martedì 1 ottobre 2013

Il collare....

Sarsina, cittadina dell’alto cesenate, il cui primo insediamento stabile nell’area in cui sorge oggi era abitato dalle popolazioni umbre presenti nella valle del Savio nel IV° secolo, presenta Piazza Paluto intitolata a Tito Maccio Plauto, principale luogo d’incontro per gli abitanti e accoglienza per visitatori e turisti. Molto conosciuta è anche la Basilica di San Vicinio. La tradizione afferma che San Vicinio, primo vescovo della città eletto direttamente da Dio, visse su un monte, attualmente nel comune di Mercato Saraceno, che porta il suo nome, dove si ritirava per pregare e fare penitenza. Durante la sua permanenza il Santo soleva indossare un collare di ferro, a cui appendeva una pietra per appesantire il collo. L'oggetto in questione è costituito da due bracci uniti da un duplice snodo e terminanti con due anelli combacianti. Secondo una ricerca scientifica operata presso l'Università di Bologna, la catena, di incerta origine, sarebbe da attribuire ad un'epoca contemporanea o precedente la vita del Santo. Oggi il collare viene usato per benedizioni. Per i credenti infatti, esso avrebbe effetto taumaturgico su chi è soggetto a possessioni diaboliche e sugli infermi. Si è solito dire che la catena è la mano del Santo che con la sua potente intercessione presso Dio dona la grazia a tutti coloro che giungono fino al suo altare in devoto pellegrinaggio. Gli esorcismi sono praticati all'interno della basilica da sacerdoti autorizzati dal vescovo.

Nessun commento:

Posta un commento