Drop Down MenusCSS Drop Down MenuPure CSS Dropdown Menu

mercoledì 10 settembre 2014

Le pipistrelle di Tebano

In questo ultimo anno di escursioni in MTB una delle nostre preferite è quella che ricalca il percorso della "Tre fiumi" ma con la variante del Canale dei Mulini e cioè che facciamo ritorno dal fiume Reno fino a Lugo percorrendo la traccia del canale; un percorso spettacolare che dal Chiavicone giunge a Taglio Corelli e poi scende fino a Fusignano.
Lungo il percorso , proprio dove il Canale sfocia nel Reno si tocca la Riserva Regionale, una fascia boschiva protetta e il Chiavicone, una antica chiavica a portoni che permetteva la regolazione delle piene. Oggi il Chiavicone è stato ristrutturato nel tetto e immediatamente è diventato rifugio delle.... pipistrelle.
Le pipistrelle di Tebano hanno una stabilito una strana e misteriosa relazione con il Chiavicone di Alfonsine (RA). Nei vecchi rifugi scavati durante l’ultima guerra presso le colline faentine di Tebano sono presenti interessanti popolazioni di pipistrelli tra i quali figurano costantemente sia il Ferro di cavallo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum) che il Ferro di cavallo minore, che sono specie protette. Il destino ha voluto che a Tebano inizi il Canale dei Mulini, che nella nostra zona prende il nome di Canal Fusignano, per terminare proprio al Chiavicone. Non si sa bene perché, ma da qualche tempo molte ‘pipistrelle di Tebano’, quando gravide, volano lungo l’intero Canale dei Mulini fino al Chiavicone scelto come luogo per la propria riproduzione. Per garantire a tale specie protetta la riproducibilità sono stati finanziati, da Regione e Comune, interventi per impedire il degrado dell’edificio. Nel 2008 furono realizzate alcune ristrutturazioni, in particolare è stato rinnovato il tetto, messa in sicurezza la balaustra che proteggeva dalla caduta nell'alveo del canale, e sono state poste panchine di sosta e informazioni storico-naturalistiche per i visitatori.
Il Chiavicone deve così la propria sopravvivenza alle pipistrelle di Tebano e al fatto che esso fu inserito nell'area alfonsinese classificata a "Riserva Naturale Speciale", con decreto del Consiglio Regionale dell'Emilia-Romagna del 1988.
Ma se volete approfondire la vostra conoscenza sul Chiavicone, cosa era e cosa rappresentava, potete consultare l'articolo completo:

Nessun commento:

Posta un commento