Oggi è Cervia, un tempo era Ficocle. Fondata forse da coloni greci, quando il suo nome compare per la prima volta nei documenti storici - alla fine del V secolo - è già città di una certa importanza, in quanto sede vescovile. Secondo la tradizione, l'abitato di Ficocle sorgeva all'interno della salina, in quella che è oggi la zona archeologica del Prato della Rosa. Ed è proprio l'inizio della lavorazione del sale (databile VIII - IX secolo) a rendere questa piccola città protagonista di numerose vicende storiche. Nell'antichità, quando il sale era quasi l'unico metodo di conservazione degli alimenti, la sua importanza commerciale ed il suo valore erano......
enormi, la città prosperava quando il raccolto era abbondante e stentava quando le annate erano cattive. Ultima delle 144 salinette di produzione attive fino al 1959 quando il sistema di produzione divenne industriale e le salinette vennero accorpate in grandi vasche di evaporazione e di raccolta, oggi la salina Camillone resta quale ultima originale salinetta, parte integrante del museo del sale ed è lavorata a scopo dimostrativo per far conoscere il duro lavoro dei salinari. Il fondo può produrre dai 500 ai 2000 quintali di sale a stagione. Durante tutto il periodo estivo da giugno a settembre il giovedì e la domenica alle ore 17.00, visite guidate gratuite realizzate dal Gruppo culturale Civiltà Salinara mostrano le varie fasi della attività per la raccolta del sale. La produzione nella salina Camillone, avviene infatti ancora come un tempo artigianalmente, con gli attrezzi in legno e le antiche procedure. I salinari durante le visite spiegano ai partecipanti il lavoro, ma danno anche indicazioni sulle particolari caratteristiche del sale cervese, un sale detto “dolce” in quanto privo dei sali amari che per il clima e per la raccolta giornaliera non riescono a depositare.
Tratto da: http://www.turismo.comunecervia.it/
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