Dislivello: 2,142
mt
Passo del
Chiodo /1.457 mt: km 11,5 / P.Media 6,1%
Si tratta di un
itinerario cicloturistico impegnativo - mappato interamente su strade
asfaltate - nell'area appenninica Piacentina - Ligure, tipicamente estivo, che si
presta a molte varianti, adatte a chi vuole sperimentare sempre diverse e
maggiori difficoltà. La partenza è fissata a Marsaglia, si inizia imboccando la
strada della val d'Aveto in direzione Salsominore, caratterizzata da continui
saliscendi, ma con una prevalente tendenza a salire... Nulla di impegnativo, si
segnalano solo gli strappetti della Madonna del Roccione e di Boschi,
rispettivamente a circa 15 e 20
km dalla partenza. Giunti a Rezzoaglio si svolta
nettamente a sinistra in direzione Amborzasco/Santo Stefano d'Aveto, imboccando
la strada per il passo dello Zovallo. La strada inizia a salire in modo
pedalabile, questo ci consente di scaldare la gamba in vista della vera e
propria salita che inizia in località Gramizza.
Giunti in prossimità del ponticello di Gramizza, salendo a destra in direzione amborzasco inizia la salita del passo del Chiodo, come mostrata nell'altimetria. Si tratta di una salita abbastanza lunga ed impegnativa, ma chi volesse rendere ancora più difficile l'itinerario potrebbe osare la variante, che parte poco distante, sempre sulla destra, ma appena superato il ponte. Questa alternativa presenta strappi molto ripidi, sebbene sia ovviamente più corta. Torniamo al percorso originale. La strada si impenna subito al 9%, poi ad Amborzasco si ha qualche km di riposo, con anche una leggera discesa, utile per recuperare le energie in vista del tratto finale, che presenta pendenze costantemente attorno all'8% con punte al 9,4%. Man mano che la strada sale è possibile apprezzare la bellezza del bosco circostante, nonchè la totale assenza di traffico. A poche centinaia di metri dalla cima, si arriva alla Casa Forestale, a questo punto il maggior sforzo è compiuto, dato che dal passo ci separa solo un falsopiano. In cima si prosegue in direzione S. Stefano d'Aveto e dopo circa un paio di km si incontra sulla sinistra un bivio, con la strada da cui si giunge percorrendo l'alternativa illustrata in precedenza. Infatti, percorrendo questa "variante" si arriva al passo dalla parte opposta, ed occorre tornare indietro sui propri passi per continuare come illustrato nell'altimetria. Continuando sulla strada per S. Stefano d'Aveto si prosegue in costa verso il passo del Tomarlo, a cui si giunge però solo dopo un breve e facile strappetto.
Giunti in prossimità del ponticello di Gramizza, salendo a destra in direzione amborzasco inizia la salita del passo del Chiodo, come mostrata nell'altimetria. Si tratta di una salita abbastanza lunga ed impegnativa, ma chi volesse rendere ancora più difficile l'itinerario potrebbe osare la variante, che parte poco distante, sempre sulla destra, ma appena superato il ponte. Questa alternativa presenta strappi molto ripidi, sebbene sia ovviamente più corta. Torniamo al percorso originale. La strada si impenna subito al 9%, poi ad Amborzasco si ha qualche km di riposo, con anche una leggera discesa, utile per recuperare le energie in vista del tratto finale, che presenta pendenze costantemente attorno all'8% con punte al 9,4%. Man mano che la strada sale è possibile apprezzare la bellezza del bosco circostante, nonchè la totale assenza di traffico. A poche centinaia di metri dalla cima, si arriva alla Casa Forestale, a questo punto il maggior sforzo è compiuto, dato che dal passo ci separa solo un falsopiano. In cima si prosegue in direzione S. Stefano d'Aveto e dopo circa un paio di km si incontra sulla sinistra un bivio, con la strada da cui si giunge percorrendo l'alternativa illustrata in precedenza. Infatti, percorrendo questa "variante" si arriva al passo dalla parte opposta, ed occorre tornare indietro sui propri passi per continuare come illustrato nell'altimetria. Continuando sulla strada per S. Stefano d'Aveto si prosegue in costa verso il passo del Tomarlo, a cui si giunge però solo dopo un breve e facile strappetto.
Si prosegue in direzione S. Stefano d'Aveto
sulla provinciale 654, bella e ampia discesa. Veloce e divertente. Giunti in paese
fare attenzione ad un bivio a destra, seguire le indicazioni per Torrio. Dopo
un breve passaggio nelle vie del paese, si inizia subito a salire in modo
abbastanza ripido. Questa breve ascesa ci porterà ad oltre 1200 metri di altitudine,
con un'andatura discontinua e strappi ripidi. La strada è anche assolata,
quindi la fatica si farà sentire! Allo scollinamento si tira un sospiro di
sollievo, e si inizia la lunga, stretta e tecnica discesa per Torrio e Boschi,
che ci porterà sulla strada della Val d'Aveto. Dalla Val d'Aveto immettersi
nella breve galleria in direzione Marsaglia, per circa 4,7 km , lasciando la strada
principale e svoltando a dx in direzione Cattaragna, Tornarezza. La strada sale
nuovamente per una decina di km (pedalabili), si prosegue in falsopiano in direzione
Colla di Brugneto, Brugneto, Loveti, chiudendo in discesa questo interessante
circolare a Marsaglia.
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