E' certamente vero che le MTB sono nate per le asperità montane, ma credetemi, inoltrarsi alternativamente anche su percorsi pianeggianti quanto quelli incredibilmente selvaggi delle Valli e Pinete, possono ugualmente regalare una fantastica quanto diversificante pedalata colma di avventura. Da Porto Corsini abbiamo dato il via al circolare che ci ha condotto verso l'interno della Valle Pialassa Baiona, la grande laguna salmastra compresa tra il corso del fiume Lamone e il porto canale Candiano, addentrandosi in mezzo ai chiari popolati di aironi, Cavalieri d'Italia e fenicotteri, per la presenza di questa avifauna stanziale e migratoria, l’area è fra le zone umide di interesse internazionale. Il termine pialassa, di origine veneta, deriva da "piglia" e "lascia", a significare il movimento delle acque marine dovuto alle maree e sfruttato per mantenere officioso il canale Candiano. La Pialassa della Baiona, riceve acque dolci dal fiume Lamone, da alcuni canali di bonifica tra cui il Fissatone; la salinità delle acque è controllata e differenziata nei vari bacini per ottimizzare la gestione naturalistica del sito. Abbiamo poi proseguito in direzione Sant'Alberto, sempre in offroad, traghettando sull'argine opposto del fiume Reno dove la strada sterrata prosegue dritta costeggiando la grande Valle di Comacchio e la penisola di Boscoforte: un bagno di natura, di silenzio, di continue emozioni davanti ad un paesaggio surreale, con scorci fra acqua e cielo. L'ultima parte del percorso, quella che costeggia il mare Adriatico, non è da meno, e si snoda all'interno delle Pinete dei lidi e con tratti scoperti a ridosso della battigia. E per concludere... niente di meglio che una abbuffata di pesce al cartoccio per dare "gusto" a questa bellissima escursione. Percorsi 59 km.
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