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lunedì 10 marzo 2014

Genio lughese

Giovanni Battista Agostino Codazzi nato a Lugo (Ravenna) Emilia Romagna il 12 luglio 1793; nacque, fra la Rivoluzione Francese e la grande crisi sociale ed economica che sconvolse l’Europa verso la metà dell’Ottocento. Studiò prima nel Collegio Trisi e in seguito per tre anni nella prestigiosa Scuola Teoretico pratica di Artiglieria di Pavia. È stato un geografo, cartografo e generale italiano, eroe nazionale in Venezuela dove è celebrato come el hombre de las tres patrias. Un vero esempio di “GENIO ITALIANO”- Da giovane si arruolò nelle armate napoleoniche. Dopo varie peripezie si imbarcò per il Sud America e si arruolò nell’esercito di Simón Bolívar, combattè per l’indipendenza delle colonie spagnuole e partecipò alla nascita della Gran Colombia. Alla fine della guerra si dedicò al commercio.
Si sposò con Araceli Fernandez de la Hoz nel 1834 ed ebbe 8 figli. Nello stesso anno compì l’esplorazione dell’Orinoco. Successivamente gli fu affidato l’ incarico di procedere alle misure topografiche di Maracaibo e poi di tracciare le linee di confine tra il Venezuela e la Colombia e l’Ecuador intanto si era nazionalizzato. Fu nominato capo di Stato Maggiore ed ebbe l’incarico di redigere un atlante delle undici provincie del neonato stato venezuelano. L’opera, denominata Atlas Físico y Político de Venezuela ebbe un grande successo anche in Europa. Diventò governatore dello stato Barinas, incarico che dovette lasciare per uno dei tanti colpi di stato. Come funzionario per l’immigrazione del governo venezuelano, nel 1843 fonda la COLONIA TOVAR. La sua fama come geografo era così estesa che nel 1852 ricevette una richiesta da Londra di ispezione geografica per la realizzazione di un canale transoceanico. Nel 1854, nonostante nessuna menzione ufficiale, il tracciato del Canale di Panamá seguì tutte le sue indicazioni.
Fonte: http://www.faiv.com.ve/

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