Il Colle delle Finestre (2178 m), non lontano dal Sestriere e dal confine con la Francia, è un valico che collega le Valli di Susa e del Chisone. La salita dal lato nord è di grande spessore e tutt’altro che facile – lunga, impegnativa dal primo all’ultimo metro, soprattutto per un particolare che la rende speciale: un tratto sterrato di ben 8 chilometri, che improvvisamente sembra riportare indietro nel tempo. Pressoché sconosciuta al grande pubblico fino a qualche anno fa, la salita è stata portata alla ribalta dal Giro d’Italia del 2005, impressionando subito per la grande bellezza del percorso e per l’elevata difficoltà, ma soprattutto perché sulle sue rampe i corridori salivano sgranati come un tempo, accompagnati dalla classica nuvola di polvere di cui si era persa memoria. L’ascesa da Susa si compone di due parti nettamente distinte: la prima, di poco meno di 11 chilometri, arriva fino al Colletto di Meana; la seconda, più breve, coincide per intero con il tratto sterrato che porta al valico. La pendenza media complessiva fornisce esattamente la misura delle difficoltà: una pendenza quasi costante del 9% per tutta la lunghezza della salita. Costruita per scopi militari, la strada sale con regolarità e raramente, se non per tratti brevissimi e irrilevanti ai fini della fatica, scende al di sotto del 9%; altrettanto di rado sale al di sopra del 10%. Perciò, proprio in virtù della sua continuità, è fondamentale trovare un ritmo adatto alle proprie forze, quali che siano, e impostare subito un’andatura regolare e senza forzature.
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