Se qualcuno sente la voglia di effettuare un vera escursione MTB-Trial, sicuramente il percorso odierno potrebbe essere quello ideale, innanzitutto per uscire dal routine dei soliti tracciati offroad proposti ma soprattutto per poter respirare "aria nuova" (... in mens sana).
L'Alpi di Vitigliano era una ardita meta che già nell'inverno passato avevamo tentato di raggiungere ma purtroppo le condizioni meteo avverse ci aveva costretto ad una deviazione dal sentiero di valico GEA 00, optando per discendere direttamente a Crespino sul Lamone - via Ortacci e comunque ugualmente una entusiasmante esperienza e una promessa di ritorno. Oggi si è presentata a noi la giornata ideale e l'idea di completare quella escursione ha avuto il placet dei friends che da Biforco hanno inforcato le loro bike in direzione Campigno - Farfareta: è proprio qui che ha inizio il sentiero sterrato (533) che sale allo 00, un andirivieni di strappi in salita e falsopiani (Pian degli Arali) fuori e dentro la fitta faggeta, tratti incredibilmente impegnativi ma anche entusiasmanti. L'inserzione sullo GEA 00 è a quota 1000 mt, vicino al Passo Compiglioni. Ora navighiamo sul crinale con la vista del
Mugello da un lato e la Romagna appenninica dall'altra, pedaliamo sicuri convinti che il maggior sforzo è stato fatto ma non è cosi... ci attendono tratti di single -track stretti e abbastanza tecnici, intervallati a quelli con bici a mano per la difficoltà nei passaggi boschivi ancora coperti dal fogliame abbonante e tratti esposti dove la opportuna cautela induce a non rischiare. Si prosegue verso il Poggio al Tiglio (1108 mt) alternando ancora tratti impegnativi in salita ove il piede a terra è d'obbligo per oltrepassare i frequenti rocciosi ostacoli ma oramai la meta dell'Alpi di Vitigliano è vicina e oramai niente può fermarci, anche se la stanchezza comincia a farsi sentire. Eccoci arrivati!! a quota 1110 mt !! il punto più estremo. L'uscita dalla faggeta e il pratone della Giogana ci regalano una emozionante vista - proprio in fronte a noi - su Casaglia e il complesso appenninico dell'Archetta: siamo ora al Poggio degli Allocchi.
Mugello da un lato e la Romagna appenninica dall'altra, pedaliamo sicuri convinti che il maggior sforzo è stato fatto ma non è cosi... ci attendono tratti di single -track stretti e abbastanza tecnici, intervallati a quelli con bici a mano per la difficoltà nei passaggi boschivi ancora coperti dal fogliame abbonante e tratti esposti dove la opportuna cautela induce a non rischiare. Si prosegue verso il Poggio al Tiglio (1108 mt) alternando ancora tratti impegnativi in salita ove il piede a terra è d'obbligo per oltrepassare i frequenti rocciosi ostacoli ma oramai la meta dell'Alpi di Vitigliano è vicina e oramai niente può fermarci, anche se la stanchezza comincia a farsi sentire. Eccoci arrivati!! a quota 1110 mt !! il punto più estremo. L'uscita dalla faggeta e il pratone della Giogana ci regalano una emozionante vista - proprio in fronte a noi - su Casaglia e il complesso appenninico dell'Archetta: siamo ora al Poggio degli Allocchi.
E' ora di chiudere l'escursione, tra noi ci sono volti in cui si può leggere la stanchezza , ora si scende in direzione Crespino sul Lamone ( “paese dell’acqua buona e delle fontane”, in quanto nella zona non mancano le sorgenti, le fontane ed anche le cascate) seguendo il sentiero 535 de Le Fratte, un single track impegnativo anche con il sottobosco asciutto ma con passaggi tecnici all'interno di canali di arenaria e dove è necessaria una particolare attenzione e "manico" e/o controllo della bike: impegnativo ma ... che spettacolo però!! Adrenalina a go-go. Si chiude l’anello vicino all'ennesimo guado, questa volta è il turno del torrente Lamone, e poi si procede su asfalto e in discesa fino a Biforco... anzi fino a Bar cittadino posizionato proprio sul bivio delle due strade (e da qui ha preso il nome la località) per l'immancabile ristoro e i commenti a caldo dei 7 fantastici best-friends-bike che oggi hanno condiviso una inebriante escursione off-road sul sentiero GEA 00.
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