A casa mia si è sempre respirata aria di libertà... sarà forse perché mio padre è stato partigiano durante la Resistenza e nel corso della sua vita sempre in prima linea nel difendere questo valore, inteso soprattutto come autonomia di pensiero a totale scudo dell''indipendenza dell'individuo.
Nel 2006 avevo votato SI al referendum sulla RIFORMA COSTITUZIONALE perché sentivo necessario aggiornare un sistema politico farraginoso, complesso, caotico, non al passo con i tempi e soprattutto in un momento di incertezza economica di una Italia alla ricerca perenne di uno slancio. Peccato...
Nel frattempo abbiamo tutti sperato che la riforma precedente (2001) quella sul Titolo V della Costituzione, nella quale erano state ri-disegnate le autonomie locali, fosse la soluzione finalizzata proprio a migliorare il sistema legislativo centrale... decentrando alle Regioni, Provincie, Comuni le varie materie di competenza ove legiferare con una attenzione territoriale e maggiore velocità di attuazione, ma purtroppo non è andata così.... un insuccesso acclamato, così evidente che oggi attraverso l'attuale REFERENDUM per la riforma Costituzionale ci viene richiesto di riportare il tutto nuovamente sotto il controllo dello stato centrale.
Ma non voglio entrare nel merito di ogni singola modifica per esprimere un giudizio di voto sulla riforma attuale... ho ascoltato troppo e troppo a lungo confronti tra esimi professori, costituzionalisti e politici di ogni rango ed ognuno con una ragione in più dell'altro per giustificare la loro posizione... ho altrettanto pensato che in fin dei conti la sostanza del giudizio si debba concentrare in tutto quello che abbiamo sempre contestato a qualsiasi GOVERNO in carica: l'immobilismo verso qualsiasi forma di cambiamento.
Non si puo attendere ad oltranza davanti al cambiamento, si rischia di rimanere vittime del proprio desiderio di perfezione. Sono consapevole che questa non sarà certamente una riforma perfetta, dovrà essere migliorata, ma intanto adoperiamoci per CAMBIARE.
Non si puo attendere ad oltranza davanti al cambiamento, si rischia di rimanere vittime del proprio desiderio di perfezione. Sono consapevole che questa non sarà certamente una riforma perfetta, dovrà essere migliorata, ma intanto adoperiamoci per CAMBIARE.
Ora dimenticatevi di Renzi, Salvini, Berlusconi, Cinque Stelle, Vendola... e decidete per il bene comune, ma prima respirando anche voi aria di libertà, di indipendenza di pensiero e certamente troverete la giusta strada.
Sono uscito sconfitto al Referendum sulla revisione Costituzionale nel 2006 e probabilmente succederà anche questa volta, ma sono coerente con me stesso e alle mie convinzioni.
Io voto SI
Io voto SI