Talamello (Rimini) è una perla per vari motivi: ha un piccolo borgo
arroccato su un cucuzzolo con vista a valle che oggigiorno fa molto chic, ha dei
castagneti dove è bello passare qualche ora all’aria pura, ha delle presenze
d’arte di buon pregio, ed ha il formaggio di fossa. Si va
sempre a finire lì, al gusto ed al palato! Il poeta Tonino Guerra l’ha denominato “Ambra” per
il suo colore, ma col nome si danno poche spiegazioni: conta il sapore! E’
buono, fragrante, profumato e si sposa con tanti altri
ingredienti. Attenzione, è grasso, molto calorico, quindi va gustato con moderazione!
Chissà cos’è successo secoli fa su quei monti! Attorno al XV secolo
probabilmente i contadini dell’Appennino romagnolo-marchigiano,
stanchi di tirare la cinghia a causa delle razzie di fine estate perpetrate ai
loro danni da bande di predoni, milizie arroganti e più o meno allo sbando e
ladri in genere, hanno cominciato in maniera concitata e frettolosa a nascondere
le provviste sotto terra, tra le rocce, in buche naturali o scavate. Facendo così si sono accorti che qualcosa rimaneva loro da mangiare per
svernare. Si sono pure accorti che il formaggio stando tre mesi lì, veniva fuori
diverso, un po’ più puzzolente ma buono. L’abitudine di allora è diventata col tempo più consapevole e metodica,
organizzata. Le fosse di stagionatura scavate nella pietra
arenaria sono coccolate come diamanti preziosi, pulite, rivestite e
foderate di materiale adeguato. L’infossatura delle forme avviene in agosto e la
sfossatura in autunno inoltrato. Quell’odore oggi si chiama profumo, e che profumo! Nelle
fosse i formaggi prendono di legno, tartufo, muschio dell'ambiente dove si
trovano. Il sapore va dal dolce al piccante, all'amarognolo a seconda del latte
usato e delle fosse stesse. In novembre questo paesino ci regala due domeniche di
Sagra del Formaggio di Fossa “Ambra di Talamello”
gemellato con una serie di altri prodotti tipici sia del luogo che di varie
regioni d’Italia.
Fonte: http://www.riviera.rimini.it
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