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lunedì 26 maggio 2014

Cimone della Bastia

Quando le condizioni metereologiche ti permettono di pedalare in altura (1000 mt), una delle nostre mete preferite per una escursione spettacolare in MTB è indubbiamente quella che segue la traccia del sentiero di crinale 701, quel martoriato serpentone che arriva al Passo della Sambuca transitando per l'inarrivabile Cimone della Bastia (1.206 mt).: ed è proprio questo il track che ieri - sabato - abbiamo pedalato, in pochi... in pochissimi fortunatamente altrimenti non avremmo potuto personalizzare il tracciato con improvvise, quanto corrette, decisioni su quale rotta scegliere.
Ed infatti giunti su crinale - via Ca' Maggio - abbiamo voluto verificare concretamente se poteva essere transitabile in MTB il sentiero che taglia sulla cima del Cimone della Bastia, una nuova via quella che ci avrebbe consentito di eliminare la lunga arrampicata "pedestre" con bici al seguito del sentiero CAI ufficiale, ma purtroppo... NO POSSIBLE!! Quindi non ci è rimasto altro che ridiscendere la via percorsa fino a quel bivio che ti indirizza verso la parte antagonista della montagna, ben consci che ad attenderci ci sarebbe stata la "scarpinata" di circa 30', quella che nei nostri intenti iniziali avremmo voluto ELIMINARE!!!.
Ma per chi conosce la montagna, sa bene che la fatica espressa nel percorrerla, pedalarla, scoprirla, non deve essere percepita come tale ma al contrario rende immenso piacere e quasi commozione nel aver raggiunto luoghi unici, splendidamente riservati e ad un passo dal cielo.... la montagna va affrontata con rispetto, pazienza e con quello che oggi verrebbe chiamato un approccio olistico, il suo permanere oltre i nostri confini temporali, e la fatica, sempre la fatica, che ti riporta indietro in un tempo più selvatico e sensuale, la fatica che elimina le mediazioni a cui siamo abituati tra noi e il risultato dei nostri sforzi.
Seguendo l'alta via del Poggio Roncaccio ci si immerge in vero bagno di natura, attraversando boschi variopinti di faggi, querce, abeti e vi assicuro che per noi escursionisti sulle due ruote quali siamo, qui ci ritroviamo, qui possiamo veramente dire che ce l'abbiamo fatta... L'innesto sul Passo della Sambuca e relativo splendido sky-view 180° nord, non regala quelle emozioni come quando ci cimentiamo su questa salita con la SPECIALISSIMA, forse perché oggi siamo assuefatti da una intera mattinata stracolma di queste viste che giungono fino alla pianura, al mare. La discesa metà in asfalto e l'altra seguendo la via offroad che taglia verso Lozzole e già percorsa nei vari raduni invernali, ci conduce alla chiusura di questa intensa giornata in MTB, una di quelle giornate che si hanno soltanto nella mente, che si sognano e che non si riescono mai a concretizzare...

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