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domenica 11 gennaio 2015

Brento Sanico

Grazie alla bella ricostruzione del sito www.appenninoromagnolo.it, bel sito, ricco di notizie, che dedica una sua sezione ai borghi dimenticati, andiamo a conoscere Brento Sanico, da anni abbandonato e che conserva quell'antico fascino, fuori dal tempo.Raggiungere San Pellegrino, piccola frazione sulla provinciale 610 Montanara Imolese che risale la valle del Santerno. Lungo la strada che da Firenzuola porta ad Imola, dopo circa 6 chilometri dal capoluogo mugellano, appena passato San Pellegrino, all’altezza di un tornante troviamo sulla sinistra l’antica chiesa dedicata ai SS. Domenico e Giustino. Lasciata l’auto imbocchiamo una vecchia ed ormai disastrata mulattiera che parte dalla canonica della chiesa. Si procede in mezzo ad un boschetto di latifoglie fino a raggiungere il crinale e una croce in legno. La mulattiera che in alcuni punti si fa sentiero prosegue in salita, fino a raggiungere una prima casa diroccata, da questo punto già possiamo scorgere il paesello abbandonato di Brento Sanico. Restano ora solo poche centinaia di metri per giungere a destinazione, la valletta che stiamo risalendo è quella del Rio Brentana, affluente di sinistra del Santerno, che raccoglie le acque piovane di Col Caprile e Monte Coloreta. Complessivamente da San Pellegrino sono circa 1,6 Km, con dislivello totale di 277 metri. Il paese abbandonato da alcuni decenni versa in uno stato di totale degrado Un gruppetto di case tutte in pietra locale, alcune con interni intonacati, quasi tutte con tetti in lastre di pietra, pareti che si aprono e per buona parte invase da rovi, strette attorno alla chiesa, l’edificio che meglio si è conservato. La chiesa, intitolata a San Biagio è sormontata da un bel campanile a vela con doppia bifora, struttura abbastanza comune negli edifici di culto presenti sul nostro appennino, ma sempre di notevole impatto. Entrati nell’edificio si resta quasi meravigliati dalla tenuta dei colori degli affreschi ed in particolare dalla bella cupola di un ancora luminosissimo colore azzurro. Alle spalle del paese si apre la vista sulla cava di Brento, la più grande del Santerno per l’estrazione della pietra serena. Al di là della cava comunque l’escursione presenta punti panoramici di tutto rispetto sull’alto corso della valle del Santerno.

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