Sarà ritardata la discesa in campo dei defibrillatori? La norma di legge che ne rende obbligatorio il possesso da parte di ogni società sportiva entro il 2015, è oramai in attuazione?Le 120 mila società sportive dilettantistiche italiane potranno tirare così un sospiro di sollievo, anche perché da una recente indagine di Asso tutela, solo il 4 per cento di queste risulta già in possesso di un defibrillatore, mentre sono ancora meno quelle dotate di personale in grado di utilizzarlo. Il rischio, quindi, è di avere un’apparecchiatura salvavita ferma a prender polvere. Fatto sta che la presenza in prossimità dello svolgimento di qualsiasi competizione sportiva di un defibrillatore portatile (detto anche Bld) utile a salvare vite umane in caso di arresto cardiaco, doveva essere resa obbligatoria per legge. Lo avrebbe stabilito l’articolo 7 comma 11 del cosiddetto decreto Balduzzi, varato il 26 aprile 2012.Secondo la legge, le società sportive dilettantistiche e quelle professionistiche, “tranne quelle che svolgono attività a ridotto impegno cardiocircolatorio”, dovevano dotarsi di defibrillatori semiautomatici, le prime entro ottobre 2013, le seconde entro ottobre 2015, naturalmente con oneri a loro carico. Vedremo quale decisione sarà presa in merito soprattutto nell'ambito ciclistico .
Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/
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