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sabato 7 agosto 2010

ADM 6 agosto

BEFORE
Svizzera – Italia,  uno a zero: il meteo svizzero aveva già ieri sera previsto un tempo alquanto incerto, il meteo italiano sole pieno dalle 8 alle 17. Fiduciosi da veri Italiani delle dritte del fiducioso sito web, ci siamo dati appuntamento per la colazione alle 7,00 … pronti come guerrieri!
Dò il primo premio per la fiducia nel beltempo e per l’eleganza a Gigino che si è presentato in divisa super-black con taglio slim, adatta più ad una giornata estiva, ma Gigino ( è noto a tutti) sudando torrenzialmente già a + 5° è perfettamente ambientato.
Secondo premio all’Ing Pina in maglietta old-style del Pedale e pantalone da bici, gli altri tutti alla pari anche se alcuni erano in pigiama.
Il tempo molto autunnale ha creato molti dubbi sul programma, ma che fosse giornata da bici o da viaggio non ha rallentato l’attacco al buffet della colazione anche se la sera prima era stato rifornito il banco della verdure ben tre volte, cotti dieci kg di pasta e dieci di carne. Che fame!
Breafing ore 9,00, il tempo è su ogni tonalità di grigio ma per il Bri oggi è l’ultima occasione per far vedere quello che vale, la preparazione è stata lunga e finora sia per il tempo sia per la compagnia morale ai meno performanti, non si è espresso. Quindi Bri propone subito un RandoTour con 4 salite, 150 km , 4500 mt di dislivello…. Concludendo con la frase: “ci vediamo lassù!”
Il giudice Dirani subito pone i traguardi volanti e traguardo finale, sventolando ai quattro venti, freddi la maglia nera… con fare minaccioso.
Io mi ritiro, questa è una questione da risolvere in casa (del Pedale).
Non partecipa anche Dirani (Giudice), Achille e la Brunella… ma lei è una banderuola in quanto dopo che tutti erano pronti, le valigie erano già state stivate sul pulman e Severino aveva caricato e chiuso nel carro le biciclette, c’è stato il cambio d’idea ed è montata in fretta e furia sulla sua Pinarello.
L’atmosfera è silenziosa e concentrata, pian piano la sala si svuota, gli atleti si vanno a cambiare, c’è anche chi va in bagno ripetutamente (... è la tensione).
Alla partenza il Piatt, in maglia rosa Ad Maiora (Keit), gentilmente concessagli dal Bura (rientrato a casa per motivi misteriosi ma che da indiscrezioni sembra che il vero motivo sia da imputare alla telefonata di un famoso Avvocato divorzista, incaricato dalla moglie a comunicargli una stima degli alimenti….), Gigino si diverte a prenderlo in giro portandolo ad appropriarsi di un zaino appartenente ad un tedesco.
Il gruppo parte.
(articolo by Paolo C.)

AFTER
Si parte con 10 gradi... anche oggi il percorso e’ una piacevole ed intelligente alternativa studiata dal nostro Condottiero con la C maiuscola.
Dopo una prima mezzora di svincoli ingannevoli, incroci che traslano di 180 gradi rispetto alle mappe e miraggi montani, imbocchiamo la giusta salita ,una meravigliosa stradina che si staglia fra vette maestose e boschi secolari.
Un paesaggio alla Jurassik Park con angoli che ricordano i plastici del trenino Marklin.
Ad un certo punto il nonno di Heidi accompagnato dal fido cane Nebbia, sbuca da un viottolo e ci augura una buona pedalata e torna subito nella stalla a picchiare Peter.
Si arriva ai 1600 metri della prima salita piu’ o meno tutti insieme…la bagarre deve ancora iniziare!! Scendiamo velocemente a Jaun per una fredda strada ma gli indumenti invernali ci aiutano a mitigare questo clima rigidissimo. Pertanto subito per riscaldarci attacchiamo la seconda salita , lo Jaunpass (1550 metri) che si presenta subito con una rampa larga e dritta alquanto scoraggiante ( e scoreggiante , dal momento che non tutti hanno ancora smaltito la colazione).
A meta’ salita un forcing dell’inossidabile jonny sgrana il gruppo…rimangono in testa in 5: jonny,Angelita rigorosamente in scia, la maglia Rosa Piat e sorpresa delle sorprese il sottoscritto, in giornata di grazia, accompagnato dal fedele gregario Marco di Monza (amico del cognato di Gianni Bugno …non so se rendo). Qui pero’ devo aprire una parentesi: l’etica professionale di chi scrive di fatti o di persone imporrebbe di essere al di sopra delle parti e di non raccontare e tantomeno esaltare se stessi.
Ma oggi non rispettero’ questa regola e dettagliero’ la mia impresa in ogni particolare ( e quando mi ricapita?).
A 3 km dall’arrivo ordino al mio gregario di “menare” ed in pochi metri ci ritroviamo da soli con un distacco di circa 300 m. che rimarra’ tale fino alla vetta…. E LA PRIMA SALITA E’ LA MIAAA!!!
Una gamba cosi’ in vita mia non l’ho mai avuta ma a onor del vero credo che parte del merito sia dovuto ad una busta che Paolo C. anni 43 (incensurato) mi ha regalato la sera innanzi.
Io seguendo le sue istruzioni ho inserito le polverine nella borraccia provocando delle strane reazioni chimiche simili agli intrugli del druido Panoramix e alle formule magiche di Amelia la fattucchiera.
Scendiamo in una magnifica vallata fino ad incrociare la Simmenthal dove il gruppo si divide …una parte va a sx per il pullman…gli altri piu’ coraggiosi a destra per ,solo dopo 2 km, svoltare a sx per affrontare l’ultima dura salita di questo Ad Maiora, dove come da decennale tradizione e’ posto il traguardo dei traguardi, 10 km con 1000 metri di dislivello… un passo Giau dai contorni piu’ delicati ed alpestri.
Mi sento ancorfa bene e parto gia’ al primo chilometro accompagnato da Marco il gregario e subito mi avvantaggio sul gruppo che non reagisce (non ritenendomi pericoloso).
A meta’ salita mi volto e vedo a circa 300 metri 2 baffi bianchi che m’inseguono ringhiando: è Ezio il duro, l'uomo che non deve chiedere mai....
Si aggiunge dopo un po’ a noi Maltomen in grande forma che sale e scende dalla montagna varie volte mentre tutti noi arranchiamo pietosamente …. alla fine del giro percorrera’ 100 km in piu’ di tutti noi ma verra’ squalificato da Dirani per uso eccessivo di Malto e insalate miste.
A due km dalla cima accuso un lieve calo e sento i peli dei baffi sfregarmi il sellino.. ma con uno slancio d’orgoglio reagisco e raggiungo il traguardo stremato, sudato ma felice e soprattutto PRIMO!
LA MAGLIA ROSA E’ MIA!
Scendiamo per 30 km fino a Spiez dove prima del pullman ci “spariamo” 10 birre gelate servite da Olga una avvenente bielorussa di Minsk (006234567891 per chi volesse contattarla passando da Interlaken).
Al pullman raggiungiamo gli altri che guidati da Nisio erano gia’ arrivati da ore… Nisio era gia’ stato da queste parti nel 1943 in camper ma un bombardamento tedesco aveva raso al suolo il camping e lui era dovuto tornare al Piomboni a Marina di Ravenna.
Il condottiero invita Severino a riportarci verso casa… ma prima delle conclusioni alcuni numeri:
6 giorni di viaggio. Troppo pochi
5 giorni di pioggia. Maledizione
10 salite. Affascinanti
8000 metri di dislivello percorsi. Fantastico
4 ombrelli rossi rubati. Routine
4 gli euro per una caraffa d'acqua del rubinetto a Gstaad. Vergogna
888  i panini sottratti dal gruppo a colazione. Affamati
8 le paia di scarpe col tacco sfoggiate dalle nostre donne. Glamour
0 le persone in giro a Gstaad dopo le 21. Spraduria
12 le volte che Morozzi dovra’ fare all’amore nei prossimi 3 giorni per farsi perdonare. Beato lui
34 le impeccabili camice inamidate sfoggiate da Severino durante il viaggio. Impeccabile
163 le parole crociate ultimate da Dirani nelle 98 ore trascorse sul pullman. Solingo
1 solo Ancarani, unico nel bene e nel male ma forse e’ bene cosi’! Allegro ma non troppo
15 i minuti di ritardo sull’ultima salita accusati dal Pina che pero’ sfoggiava un completino canotta Bruce Willis (die hard 2) e anche tutte le vacche (mucche) se lo mangiavano con gli occhi! Grazioso.
7 le volte che i Brunelli si sono "mandati a quel paese" sulla seconda salita. MioDio
360 i giorni che mancano alla ripartenza dell’imperdibile Ad maiora 2011.
Un grazie a tutti i partecipanti, all’insostituibile Severino, ma un grande grazie al nostro "grandissimo" Bri, che nonostante le avversita’ (super) ci ha guidati in una indimenticabile avventura che rimarra’ nei nostri cuori!
See You at Ad maiora 2011
(articolo by Gigino)

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