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mercoledì 16 febbraio 2011

Passo Gavia

Quota Partenza: 1217 slm
Quota Arrivo: 2618 m slm
Dislivello: 1401 m
Distanza: 25,6 km
Pendenza Media: 5,5 %
Pendenza Massima: 11 %
Il passo Gavia è una salita “nerboruta”, scoperta da Vincenzo Torriani che decise di asfaltarla e di inserirla nel Giro d’Italia nel 1960 (versante da Ponte di Legno). Il termine nerboruta è alquanto appropriato, infatti data l’altitudine, e’ facile trovare alta variabilità meteo (freddo e neve) per cui bisogna portare molta attenzione tanto quanto la lunghezza e la pendenza.
Il versante valtellinese, con partenza da Bormio, si sviluppa per circa 25,5 chilometri con una pendenza media del 5,5% per un dislivello totale di 1404 metri: è una salita veramente impegnativa con pochi tratti di respiro che mette a dura prova le gambe. Appena usciti dall’abitato di Bormio, in direzione Valfurva, si parte subito in salita con un primo strappo che porta alla frazione di Uzza. La strada diventa quindi più agevole e attraversa con un falsopiano l’abitato di S.Nicolò e di San Antonio. Dopo circa quattro chilometri, ideali per scaldare le gambe, inizia la salita vera e propria che conduce sino a Santa Caterina Valfurva. Le pendenze iniziano subito a salire con tratti che arrivano fino al 9%. Raggiunta Santa Caterina (a questo punto si è già percorsi circa 13 chilometri) c’è un breve tratto di pianura che attraversa il paese e permette di rifiatare prima di iniziare l’ascesa al Passo Gavia. Di qui alla vetta la salita diventa subito molto impegnativa senza concedere tregua: le pendenze iniziali si attestano su una media del 7% e oltre con punte del 10% in prossimità del rifugio Plaghera. Oltrepassato questo duro strappo le pendenze non accennano a diminuire nemmeno nei successivi 5 chilometri quasi sempre stabilmente al di sopra dell’8% con tratti che arrivano sino all’11% appena oltrepassata la località Torrente dell’Alpe (all’incirca al 21° chilometro dalla partenza). A questo punto, dopo questo faticoso settore, la strada diventa meno proibitiva con le pendenze che cominciano finalmente a diminuire: gli ultimi chilometri prima della vetta si attestano ad una media del 4-5% permettendo una pedalata più agevole. Oltrepassato il rifugio Berni, lungo il pianoro del Passo Gavia, si giunge in breve sino al cartello che indica la cima del Passo Gavia (m. 2618).
Pedalata il 04/09/2005
Descrizione salita tratta da: www.bormio3.it

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