Durante il papato di Benedetto XIV (il bolognese Cardinale Prospero Lorenzo Lambertini), il fiume Reno fu soggetto ad una modifica idraulica fondamentale: dopo essere stato un affluente del Po in epoca alto medievale, sia da solo, sia congiuntamente col fiume Panaro, il susseguirsi delle disastrose piene cui andava periodicamente soggetto, ne causarono un disalveamento nell'ultimo tratto ed un relativo impaludamento nelle campagne ferraresi. Fu allora che fu scavato un canale artificiale di circa 30 Km (Cavo Benedettino) con direzione verso il mare Adriatico e questo, fu collegato con l'antico corso abbandonato del Po di Primaro, assumendo pertanto l'aspetto attuale, con andamento caratteristico prima da sud a nord, poi, dopo una improvvisa curva a gomito (nei pressi della località di Sant'Agostino), da ovest a est, fino all'ultimo tratto che piega decisamente verso nord dopo avere aggirato e sfiorato le Valli di Comacchio. Molta parte della letteratura individua ancora il tratto terminale di circa 40 Km e la foce, come il "Po di Primaro".
Foto; Fiume Reno e Cavo Benedettino nei pressi di Traghetto di Molinella
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