venerdì 29 giugno 2012
Pennabilli Fiera dell'Antiquariato
La rassegna di alta qualità allestita nel cuore della città del Montefeltro, ospita 40 espositori da tutta Italia e anche da alcuni paesi europei (Belgio, Svizzera, Spagna). Pennabilli, storica cittadina nel cuore del Montefeltro in provincia di Rimini, per due settimane è l’ideale cornice di un grande evento mercantile e culturale, divenendo luogo di incontro amanti e studiosi di arte antica che qui possono vivere, un’ esperienza capace di regalare grandi emozioni. La Mostra Mercato Nazionale d’Antiquariato, con la sua ricca merceologica,rappresenta un’occasione importante e unica per i collezionisti e gli appassionati, che qui possono trovare ed acquistare opere di alto valore estetico e di sicuro investimento nel tempo. Allestita nell’elegante cornice di Palazzo Olivieri, i cui ambienti sono dotati di impianto di climatizzazione, 40 gallerie antiquarie provenienti da tutta Italia e anche da alcuni paesi europei, presentano il meglio delle loro collezioni, sarà possibile ammirare mobili di alta epoca, sculture, dipinti, gioielli, ceramiche, icone, pietre e oggetti d’arredamento, tutti pezzi unici, altamente selezionati, che coprono un arco di tempo che va dal X secolo a. C. ai primi anni del XX secolo. Selezione, qualità e originalità: sono queste le tre parole chiave di Pennabilli Antiquariato, rassegna antiquaria, conosciuta in tutta Italia per un suo brand definito, una piccola “capitale della bellezza” come è stata definita da Tonino Guerra, artista, poeta e sceneggiatore che ha collabora con l’organizzazione e che ha fatto di Pennabilli la sua patria elettiva. La selezione delle gallerie antiquarie partecipanti e la qualità delle opere esposte è assicurata dall’esperienza dell’Associazione culturale non ha scopo di lucro, che per il 42° anno consecutivo organizza l’evento.
Periodo di svolgimento: dal 07/07/2012 al 23/07/2012
Orario: da lunedì a venerdì 15.00 - 20.00; sabato e domenica 10.00 - 13.00 e 15.00 - 20.30
giovedì 28 giugno 2012
Sabato 30 giugno
Ritrovo: Bar Briko Lugo ore 7.00
Partenza: Agrit. "Cento Tigli" Modigliana ore 8.00
Note: Attenzione previsto caldo
Distanza km 35-40 km - Disliv. 1.200
Una giornata dedicata al MTB - ci concediamo un po' di respiro in strada dopo le imprese abruzzesi - per trascorrere un interessante e tonificante percorso nell'area dell'ALTO TRAMAZZO. E’ un giro circolare, su
strada forestale ampia e che in modo graduale ci permette di fare un dislivello
totale di 1000-1200 mt (Tredozio quota 331 – Colle del Tramazzo 1040). Si incomincia a pedalare a poco più di un chilometro da Modigliana e precisamente parcheggiando l'autovettura presso l'Agriturismo "Cento Tigli" e prendendo immediatamente quota salendo in direzione del crinale che congiunge la Casetta dei Frati al Passo della Collina; ora si scende in direzione Tredozio in direzione del Valico del Peschiera. Dopo circa 6km in
prossimità di Scarzana si entra nello sterrato e passato il Lago di Ponte
incomincia la salita al Colle del Tramazzo. Siamo dentro alla faggeta e
poco dopo la salita arriviamo alla Fonte del Bepi.... da qui sarà tutta una sorpresa nel percorrere i restanti km previsti (40) che saranno decisi e improvvisati al momento.L'unica certezza è quella della tavola imbandita che ci attende al ritorno all'Agriturismo!.
mercoledì 27 giugno 2012
La "Bruno Raschi"
Un'altra cicloturistica da scoprire.... Sulle colline parmensi è di scena l'8 luglio una manifestazione cicloturistica da veri amnti della salita, con partenza e arrivo a Borgotaro e che si spinge fino ad oltrepassare la provincia di La Spezia. E' certamente vero che Borgotaro non è dietro l'angolo ma possiamo consigliare un interessante weekend nell'alternare mare & bici e nello stesso tempo pedalare in luoghi unici.
Percorso 95 km / 7 Euro di iscrizione con ristori di percorso e pasta party finale / Preiscrizione obbligatoria.
martedì 26 giugno 2012
Sulla vetta del Blockhaus
24 giugno 2012
Partecipanti: 9
Km percorsi: 58
Altimetria: 1995 mt
Percorso: Scafa (104) - Lettomanoppello (303) - Passo Lanciano (1303) - Blockhaus (2142) – Scafa (104).
Quale carburante....
Per
pedalare a lungo il nostro corpo ha bisogno di molte energie, e soprattutto di
carboidrati (da pasta, patate, cereali ma anche dalla frutta per gli utilissimi
zuccheri semplici di pronto utilizzo) e proteine (da carne, uova e legumi), per
fornire ai muscoli energia sempre disponibile. Importantissimi sono anche i
sali minerali e le vitamine, presenti in gran quantità nelle verdure e nella
frutta, e anche una giusta dose di grassi. Erroneamente eliminati da molti,
essi sono infatti indispensabili anche per attivare il meccanismo di
eliminazione del grasso corporeo superfluo. Infine, occorre non dimenticare mai
di bere molto, principalmente acqua (in grande abbondanza, sia prima che
durante l'attività sportiva) ma anche succhi di frutta o té zuccherato. Un
corpo ben nutrito e idratato consentirà infatti di affrontare lunghi percorsi senza
incorrere in defaillances pericolose come il calo degli zuccheri nel sangue,
principale responsabile di forfait e ritiri anche tra i ciclisti già esperti. Per
un ciclio-escursionista, la dieta deve infatti essere perfettamente
equilibrata, ricca di vitamine e sali minerali ma anche di alimenti
sostanziosi.
Fonte: www.toscanaciclismo.net
lunedì 25 giugno 2012
Circolare degli Altipiani Maggiori
23 giugno 2012
Partecipanti: 9
Km percorsi: 144
Altimetria: 2190 mt
Percorso : Sulmona (420), Bugnara, Anversa degli Abruzzi, Villalago, Scanno, Passo Godi (1580), Villetta Barrea, Barrea, Colle della Croce (1130), Alfedena, Castel di Sangro, Roccaraso, Pescocostanzo (1300), Cansano, Sulmona (420).
Partecipanti: 9
Km percorsi: 144
Altimetria: 2190 mt
Percorso : Sulmona (420), Bugnara, Anversa degli Abruzzi, Villalago, Scanno, Passo Godi (1580), Villetta Barrea, Barrea, Colle della Croce (1130), Alfedena, Castel di Sangro, Roccaraso, Pescocostanzo (1300), Cansano, Sulmona (420).
Maiella & Maielletta
Il weekend cicloturistico trascorso dal gruppo Ad Maiora in Abruzzo è risultato un vero viaggio escursionistico colmo e stra-colmo di emozioni, in una terra che si presenta come ricchissima di percorsi naturalistici ideali per chi desidera trascorrere una vacanza in tranquillità lontano dal caos cittadino, senza tralasciare il lato preponderante sportivo che ci ha coinvolti in due impegnative e “maschie” giornate. La Maiella, dopo il Gran Sasso, è il più importante gruppo dell’Appennino centrale, con un territorio circostante incredibilmente affascinante, intercalato da una serie di piani carsici contrassegnati da profondi valloni che gli conferiscono un’aria selvaggia.
Il primo percorso programmato ci ha visti protagonisti dalle profonde Gole del Sagittario alla conca di Barrea dove il lago riflette tutta la bellezza del Parco nazionale d’Abruzzo; poi l’ingresso al territorio montano degli Altopiani Maggiori d'Abruzzo (Roccaraso e Pescocostanzo) un territorio molto ben conservato dal punto di vista naturalistico e che offre panorami mozzafiato.
Il secondo percorso invece, è stato "pensato" per una ascesa “tutta d’un fiato” fino alla vetta della Maielletta (1990 mt) o Blockhaus: trenta chilometri di puro pedalare all’insù superando un dislivello di ben 1900 mt e che ci ha visti severamente impegnati: il Mont Ventoux nazionale, anzi qualcosa di più……….
Tre giornate indimenticabili, trascorse con tanta amicizia e giovialità dai mitici “friends”.
Ad Maiora!!!!
Ad Maiora!!!!
giovedì 21 giugno 2012
Città di Medicina
Un gran bel percorso quello che hanno progettato gli organizzatori della cicloturistica "Città di Medicina" che si terrà domenica prossima 24 giugno proprio a Medicina (BO) e valevole per il Circuito UISP dell'Appennino e il Campionato Italiano Cicloturismo per Società UISP.
Un bel percorso a noi di Ad Maiora particolarmente caro per l'ascesa al Monte Calderaro, la montagna incantata, e poi dal versante di Monterenzio si sale fino al Passo della Raticosa dalla vecchia strada che passa da Monghidoro; poi Piancaldoli e percorrendo tutta la Valle infuocata del Sillaro si conclude dopo 146 km di pedalata (1670 mt dislivello) nel centro della città per ristorarsi con un buon piatto di pasta. Preiscrizione obbligatoria 7 euro.
Per info: www.ciclismomedicina1912.
Un bel percorso a noi di Ad Maiora particolarmente caro per l'ascesa al Monte Calderaro, la montagna incantata, e poi dal versante di Monterenzio si sale fino al Passo della Raticosa dalla vecchia strada che passa da Monghidoro; poi Piancaldoli e percorrendo tutta la Valle infuocata del Sillaro si conclude dopo 146 km di pedalata (1670 mt dislivello) nel centro della città per ristorarsi con un buon piatto di pasta. Preiscrizione obbligatoria 7 euro.
Per info: www.ciclismomedicina1912.
com
Sagra del cappelletto ferrarese
Un sostegno... banchettando!
Dal 22 giugno al 1 luglio 2012 a Vigarano Pieve(FE) si terrà la 54 edizione della Sagra del Cappelletto Ferrarese ma quest'anno a causa del terremoto del 20 maggio, il Comitato "pro civitate", come altri comitati di sagre paesane colpiti dall'evento sismico, nel rispetto di tutti coloro che stanno soffrendo per la perdita di persone care e con lo scopo di salvaguardare l'incolumità di tutti, ha deciso di sospendere la programmazione degli spettacoli già in calendario. Nel periodo della sagra funzionerà, lo stand gastronomico allo scopo di devolvere l'intero guadagno netto per il recupero dei beni perduti.
Fonte: www.vigaranopieve.it
Pedalare nel Biellese
Il Biellese, meta ideale per gli
amanti della natura e degli sport outdoor, offre agli appassionati di ciclismo diverse
opportunità. Il territorio ha una importante
tradizione ciclistica con i suoi campioni del passato e ciclisti professionisti
in attività, con aziende che operano nel settore, diverse competizioni
importanti ed un grande numero di appassionati a livello locale. Per il
ciclismo su strada, strade ben manutenute e poco trafficate, di diversa
difficoltà ed in grado di soddisfare tutti: dalla famiglia di cicloturisti ai
"ciclisti agonisti" sempre alla ricerca di salite impegnative e
circuiti su cui testare il proprio grado di allenamento. La salita Biella-Oropa
è certamente un duro banco di prova, che con l'evento di quest'anno si consacra
come una classica delle Alpi ricordando le imprese dei "miti" del
ciclismo, come lo spagnolo Indurain e soprattutto Marco Pantani, che ha
realizzato qui una delle sue imprese più emozionanti, in ricordo della quale
l'organizzazione del Giro ha voluto quest'anno assegnare alla salita al
Santuario di Oropa il titolo "Montagna Pantani". Numerosi sono gli
sportivi che nel corso dell'anno ripetono le gesta dei loro beniamini, o che
salgono a Bielmonte, nel cuore dell'Oasi Zegna, o al Santuario di Graglia. Ma
chi vorrà raggiungere il Santuario di Oropa, dopo la tappa del Giro, scoprirà
una novità: la possibilità di verificare i propri tempi come i campioni, con
delle postazioni posizionate lungo il percorso dalla partenza all'arrivo, che
fungeranno da cronometro.
Nel Biellese oltre alle dure salite ci sono anche una serie di percorsi collinari, che toccando piccoli borghi o riserve naturali attraversano l'intera Provincia, e per chi preferisce prendersela un po' più con calma numerosi sono i pretesti per comode soste lungo i percorsi: aziende vinicole, prodotti tipici, aziende agrituristiche, ristoranti e trattorie. Pedalare può quindi diventare un buon pretesto per trascorrere una vacanza nel Biellese con gli amici o la famiglia, appoggiandosi alle numerose strutture ricettive lungo gli itinerari, molte delle quali attrezzate per accogliere i ciclisti con servizi d'appoggio dedicati: materiale informativo, depositi biciclette protetti, attrezzi per le riparazioni.
Nel Biellese oltre alle dure salite ci sono anche una serie di percorsi collinari, che toccando piccoli borghi o riserve naturali attraversano l'intera Provincia, e per chi preferisce prendersela un po' più con calma numerosi sono i pretesti per comode soste lungo i percorsi: aziende vinicole, prodotti tipici, aziende agrituristiche, ristoranti e trattorie. Pedalare può quindi diventare un buon pretesto per trascorrere una vacanza nel Biellese con gli amici o la famiglia, appoggiandosi alle numerose strutture ricettive lungo gli itinerari, molte delle quali attrezzate per accogliere i ciclisti con servizi d'appoggio dedicati: materiale informativo, depositi biciclette protetti, attrezzi per le riparazioni.
Per informazioni: http://www.atl.biella
mercoledì 20 giugno 2012
Fissati... anche a Lugo!
SABATO 23 GIUGNO 2012
DEKA SPORT - S.Agata sul Santerno (Ra)
LEGS BREAKER CRITERIUM
Il primo criterium in Bassa Romagna che spacca le gambe. 20 giri pedalando non stop. 15.000 m senza freni musica dal vivo, premi,birra, expo Cinelli.....e un sacco di fi....xed!
DEKA SPORT - S.Agata sul Santerno (Ra)
LEGS BREAKER CRITERIUM
Il primo criterium in Bassa Romagna che spacca le gambe. 20 giri pedalando non stop. 15.000 m senza freni musica dal vivo, premi,birra, expo Cinelli.....e un sacco di fi....xed!
Le pipistrelle di Tebano
Le pipistrelle di Tebano hanno una stabilito una strana e misteriosa relazione con il Chiavicone di Alfonsine (RA). Nei vecchi rifugi scavati durante l’ultima guerra presso le colline faentine di Tebano sono presenti interessanti popolazioni di pipistrelli tra i quali figurano costantemente sia il Ferro di cavallo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum) che il Ferro di cavallo minore, che sono specie protette. Il destino ha voluto che a Tebano inizi il Canale dei Mulini, che nella nostra zona prende il nome di Canal Fusignano, per terminare proprio al Chiavicone. Non si sa bene perché, ma da qualche tempo molte ‘pipistrelle di Tebano’, quando gravide, volano lungo l’intero Canale dei Mulini fino al Chiavicone scelto come luogo per la propria riproduzione. Per garantire a tale specie protetta la riproducibilità sono stati finanziati, da Regione e Comune, interventi per impedire il degrado dell’edificio. Nel 2008 furono realizzate alcune ristrutturazioni, in particolare è stato rinnovato il tetto, messa in sicurezza la balaustra che proteggeva dalla caduta nell'alveo del canale, e sono state poste panchine di sosta e informazioni storico-naturalistiche per i visitatori.
Il Chiavicone deve così la propria sopravvivenza alle pipistrelle di Tebano e al fatto che esso fu inserito nell'area alfonsinese classificata a "Riserva Naturale Speciale", con decreto del Consiglio Regionale dell'Emilia-Romagna del 1988.
Ma se volete approfondire la vostra conoscenza sul Chiavicone, cosa era e cosa rappresentava, potete consultare l'articolo completo:
martedì 19 giugno 2012
Tour / Gole del Saggitario
Da Sulmona si parte alla scoperta della terra d’Abruzzo: la prima località che incontriamo e Anversa, la stupenda località dell'aquilano, dove Gabriele D'Annunzio ambientò buona parte della tragedia "La Fiaccola sotto il moggio", figura tra "I Borghi più belli d'Italia" ed è situata, in uno scenario naturale sublime, all'imbocco delle suggestive "Gole del Sagittario", la più spettacolare via di accesso al vicino Parco Nazionale d'Abruzzo. Il centro abitato è dominato dai ruderi del castello dei Conti di Sangro, edificato dai Normanni nel XII secolo e distrutto da un incendio doloso appiccato, secondo la tradizione, per ribellione al diritto medievale dello "jus primae noctis". Si prosegue pedalando in mezzo alle spettacolari Gole del Sagittario, passando sotto piccole gallerie rocciose. Lo spettacolare canyon scavato dalla millenaria erosione delle impetuose acque del fiume Sagittario, che solca i territori di diversi comuni di questo incantevole angolo della provincia aquilana e rappresenta una delle aree naturalistiche più importanti del continente europeo.
Un'ampia parte del canyon (circa 450 ettari), compresa tra le sorgenti del Cavuto (500 m. slm.) e il Pizzo Marcello (1.500m. slm.), già Oasi WWF dal 1991, fu eretta a Riserva Naturale nel 1997. L'Oasi, situata interamente in territorio di Anversa degli Abruzzi, presenta una flora ricca e diversificata (salici, luppolo, pioppi, rari esemplari di rovere, faggi secolari, fiordaliso del Sagittario, etc.) ed una fauna che comprende alcuni dei principali mammiferi del vicino Parco Nazionale: l'Orso Bruno Marsicano, il Lupo Appenninico, il Cervo e numerose specie di uccelli tra cui l'Aquila Reale, il Falco Pellegrino e il Picchio, simbolo della Riserva. In località Prato Cardoso, di fronte all'incantevole lago artificiale di S. Domenico, si trova l'antico Eremo, costituito dalla grotta dove S. Domenico dimorò e dalla chiesetta con piccolo portico e magnifica vista sulle limpide acque del lago. Più sopra si costeggia il Lago di Scanno e quindi si raggiunge Scanno, stupendo borgo montano e celeberrima località turistica del Parco Nazionale, che può essere descritta anch'essa con pochissime parole: Scanno è il borgo più fotografato d'Italia, è uno dei borghi più belli e prestigiosi d'Abruzzo, è (ovviamente) inserito nel club de "I Borghi più belli d'Italia" e, ciliegina sulla torta, è una importante città d'arte!Si continua a salire fino a Passo Godi (quasi a quota 1600 metri). Quindi si scende ammirando il lago di Barrea. Da Villetta Barrea si risale il fiume Sangro passando accanto alle valli più belle del parco, la Camosciara. Si sale in direzione del Colle della Croce e dalla cima si può spaziare con la vista fino a Pescasseroli. La strada scende verso Alfedena e giunti a Castel di Sangro si attraversa la città proseguendo per Roccacinquemiglia e, poco dopo aver lasciato alle spalle il centro, si inizia a salire. Durante la salita si lascia a destra la deviazione per Roccacinquemiglia e si attraversa poi Pontone, immettendosi quindi forzatamente a sinistra sulla S.S. 17. Si segue questa trafficata arteria per poco più di 700 metri e si devia poi a sinistra seguendo le indicazioni per il centro di Roccaraso. Ora saliremo nuovamente ai 1400 metri di Pescocostanzo, sull’altipiano delle Cinque Miglia: il minuscolo centro storico è un autentico scrigno nel quale sono conservati 'tesori' di epoca rinascimentale e barocca di straordinaria bellezza, quali l'antica Collegiata di S. Maria del Colle, una delle chiese più belle d'Abruzzo e la suggestiva Piazza del Municipio. Si prosegue verso Cansano, per concludere questo incredibile circolare cicloturistico a Sulmona.
Percorso km 122 / dislivello 2157 mt
Blockhaus... pronti via!
Valle del Saggitario |
Programma: 22 23 24 giugno
Percorso sabato 23 giugno:
Km 120- Disl. 2152 mt
Sulmona (420), Bugnara, Anversa, Villalago, Scanno, Passo Godi (1580), Villetta Barrea, Colle della Croce, Alfedena, Castel di Sangro, Roccaraso, Pescocostanzo, Cansano, Sulmona (420).
Percorso domenica 24 giugno:
Km 58 - Disl. 2000 mt
Scafa, San Valentino in Abruzzo, Roccamorice, Blockaus (2000), Passo Lanciano, Lettomanoppello, Scafa.
Hotel Santacroce Meeting**** SULMONA
L'Hotel Santacroce
Meeting quattro stelle, è situato in una
posizione ideale per ospitare gruppi poichè è facilmente raggiungibile sia
dall'uscita autostradale di Sulmona che dal centro storico. Dispone di ampio
parcheggio (anche per pullman) antistante al ristorante ed è immerso nel verde
rilassante dei nostri giardini ben curati. In posizione panoramica molto
tranquilla di fronte l’Eremo di Celestino V e di nuova costruzione, è composto
da 78 camere elegantemente arredate dotate di ogni comfort: climatizzazione,
mini bar, telefono, tv satellitare e internet
wi-fi. Nella sua confortevole hall ospita
un americanbar aperto 24 h al giorno a disposizione dei
clienti. Dispone inoltre di una piccola
palestra, un internet point, tv satellitare e sky, una bellissima
piscina all’aperto e garage privato. All'arrivo sarà servito
un drink di benvenuto. Nell'elegante sala ristorante, i
nostri chef propongono la cucina locale che esalta profumi e sapori dei nostri
prodotti tipici, affiancata da un'ampia selezione di piatti internazionali.
http://meeting.hotelsantacroce.com
lunedì 18 giugno 2012
Monte Grimano
E' situato sull'alta valle del Conca (PS), a 536 s.l.m.e conta 1173 abitanti. Il centro storico ha un impianto urbanistico dalla forma a spirale, di origine tipicamente medioevale. Prima dell'anno mille fu uno dei castelli del Montefeltro dati in feudo da Ottone I a Ulderico di Carpegna nel 962. A metà del secoli XIV il cardinale Albornz lo conquista alla Chiesa e nel 1358 divenne una delle cinque podesterie della Romandiola feltresca assieme a S.Leo, Macerata Feltria, Monte Cerignone e Pennabilli. Nel 1390 fu ceduto ai Montefeltro da Bonofacio IX. Nel 1446 le truppe di Sigismondo Malatesta, Duca di Rimini, devastarono il Palazzo medioevale. Dell'originale struttura rimane oggi la torre civica del "'400" che domina la valle del Conca. Riconquistato dalla potente famiglia dei Montefeltro e dei Della Rovere, Montegrimano passò a far parte con il Ducato di Urbino, allo Stato Pontificio. Nell'antica piazza sorge la Chiesa Parrocchiale che conserva al suo interno una tela di Scuola veneta del 1607 raffigurante una "Madonna delle grazie". Oggi Monte Grimano Terme è un accogliente centro turistico, vera porta del Montefeltro per chi proviene da Cattolica e Riccione. Salendo dalla Valle del Conca si erge alto, sulla destra, vero baluardo nel medioevo a m. 530 slm, e oggi un magnifico balcone sospeso sulla vallata. Qualche chilometro più avanti, sempre sulla desta il bivio per la piccola località di Montetassi, (sul Monte S. Paolo m. 864 slm) con un’antica e romantica chiesetta e alcuni ruderi del vecchio castello che risale a prima del 1000. All'interno, in un piccolo cortile di proprietà privata, esiste ancora quella che forse era la vecchia cisterna. Tutto il territorio è caratterizzato da antichissime sorgenti di acque minerali. Alcuni documenti attestano lo sfruttamento di queste acque anche nel 1500. Le sorgenti di Monte Grimano furono riattivate nel 1900 e riorganizzate, come centro termale, qualche decennio fa. Oggi il paese possiede una attrezzata stazione idroterapeutica dotata di acque alcaline, salso-bromo-iodiche e solfuree che sgorgano dal vicino monte S. Paolo. Il luogo è caratterizzato da giardini, boschi, sentieri ed è completato da una beauty farm, un elegante albergo e, nei dintorni, un attrezzato villaggio turistico.
L’attuale nome di Monte Grimano Terme deriva dal latino Mons Germanus.” Germanus” in latino significa fratello, infatti prima dell’anno mille era più importante la località Monte Tassi, ora frazione: i castelli erano considerati “fratelli”. “Grimano” sarebbe una semplice translitterazione.
L’attuale nome di Monte Grimano Terme deriva dal latino Mons Germanus.” Germanus” in latino significa fratello, infatti prima dell’anno mille era più importante la località Monte Tassi, ora frazione: i castelli erano considerati “fratelli”. “Grimano” sarebbe una semplice translitterazione.
sabato 16 giugno 2012
La giornata perfetta
La Carpegna "ci è bastata"!!!!!!!!!
Una giornata da incorniciare... nel percorrere questo percorso che ci ha portato da Sarsina fino Cippo Pantani sul Monte Carpegna, sia per il fantastico paesaggio naturale che ci ha avvolto nelle dimenticate strade che si si dipanano lungo la direttiva che va dalla Sella della Rocchetta (wow che salita!) a Tavolicci, alle Balze del Verghereto, e sia per il pedalare nella Carpegna che per la sua conformità regala una ampia vista su tutto il Montefeltro narcotizzando il cicloturista alla fatica.
Giunti sulla Cantoniera (1007) non ci è rimasto altro che incunearsi in salita nel fitto bosco di abeti che porta fino a quota 1350 fino al Cippo dedicato a Pantani con stagliato davanti a noi quel quadro naturale quale è il Parco naturale del Sasso Simone e Simoncello. Poi il rientro.... attraverso la sempre lunga ascesa al Monte Benedetto lambendo il borgo antico di Petrella Guidi. La giornata calda ma non umida, ha indubbiamento inficiato sul rendimento ma ben gestito dai partecipanti con le molteplici soste ristoratrici e che ci hanno permesso di percorrere con gusto questa "chicca" di percorso, impegnativo certamente per i suoi 105 km di distanza e 2820 mt di dislivello complessivo.
Ma tutto ciò è il nostro credo..........
venerdì 15 giugno 2012
Cippo di Carpegna
Partenza: Carpegna (PU)
Quota massima: 1.357 mt
Sviluppo: 6.1 km
Dislivello: 622 mt
Pendenza media:10.2 %
Appena giunti al paese di Carpegna (PU) dal Passo della Cantoniera, bisogna oltrepassarlo e cercare sulla sx le indicazioni per il Cippo di Carpegna: da qui la strada sale per quasi 7 km e le pendenze cominciano da subito a farsi importanti segno che qualla che vi aspetta non sara una passeggiata. Da qui in poi dovete contare solo sulle vostre gambe e soprattutto sulla vostra testa per non farvi tentare a mettere giù il piede perchè altrimenti ripartire sarebbe impossibile. I primi 2,7 Km sono forse i piu duri giunti al campeggio la prima parte è fatta ma dopo 50m dove la strada si addolcisce leggermente attraversata la cancellata in legno(che vi costringe a smontare dalla bicicletta) la strada riprende a salire. Se volete rifornirvi di acqua c'e una fontana che non potete non notare sulla sinistra affianco alla casina in cemento. Prima della fontana sulla sinistra potrete ammirare un'opera di metallo dedicata al pirata Marco Pantani. L´ultimo km è varamente tosto la salita non cenna ad addolcirsi, la stanchezza inizia a farsi sentire e le gambe iniziano a diventare sempre più pesanti, ma quando ormai l´unica solizione sembra quella di posare il piede a terra ecco che si inizia ad uscire dalla fitta boscaglia e la strada si spiana come di colpo. L´impresa è fatta!!! Ora dopo una meritata sosta ad ammirare il panorama mozzafiato si comincia a scendere verso Cantoniera scendete lentamente facendo molta attenzione al ghiaino che si presenta prima di qualche tornante.
Quota massima: 1.357 mt
Sviluppo: 6.1 km
Dislivello: 622 mt
Pendenza media:10.2 %
Appena giunti al paese di Carpegna (PU) dal Passo della Cantoniera, bisogna oltrepassarlo e cercare sulla sx le indicazioni per il Cippo di Carpegna: da qui la strada sale per quasi 7 km e le pendenze cominciano da subito a farsi importanti segno che qualla che vi aspetta non sara una passeggiata. Da qui in poi dovete contare solo sulle vostre gambe e soprattutto sulla vostra testa per non farvi tentare a mettere giù il piede perchè altrimenti ripartire sarebbe impossibile. I primi 2,7 Km sono forse i piu duri giunti al campeggio la prima parte è fatta ma dopo 50m dove la strada si addolcisce leggermente attraversata la cancellata in legno(che vi costringe a smontare dalla bicicletta) la strada riprende a salire. Se volete rifornirvi di acqua c'e una fontana che non potete non notare sulla sinistra affianco alla casina in cemento. Prima della fontana sulla sinistra potrete ammirare un'opera di metallo dedicata al pirata Marco Pantani. L´ultimo km è varamente tosto la salita non cenna ad addolcirsi, la stanchezza inizia a farsi sentire e le gambe iniziano a diventare sempre più pesanti, ma quando ormai l´unica solizione sembra quella di posare il piede a terra ecco che si inizia ad uscire dalla fitta boscaglia e la strada si spiana come di colpo. L´impresa è fatta!!! Ora dopo una meritata sosta ad ammirare il panorama mozzafiato si comincia a scendere verso Cantoniera scendete lentamente facendo molta attenzione al ghiaino che si presenta prima di qualche tornante.
giovedì 14 giugno 2012
Giro del Civetta
Imperdibile
giro cicloturistico attorno ai maestosi massicci del Pelmo e del Civetta attraverso le verdi e
soleggiate Val Fiorentina e Val di Zoldo. Si parte da Alleghe, ai piedi del
Civetta, la prima parte è molto facile con la discesa fino a Cencenighe e giù
lungo la valle del Cordevole fino ad Agordo. Superato il centro di Agordo si
svolta a sinistra e si affronta la prima salita, il passo Duran (1605 m ) che come ci fa
intuire lo stesso nome è molto impegnativa ma allo stesso tempo altamente
spettacolare. Una volta in cima diamo uno sguardo alla Moiazza e ci tuffiamo,
senza prendere rischi, in una discesa tecnica e veloce fino al villaggio di
Dont. Giriamo a sinistra e iniziamo a risalire la Val di Zoldo puntando verso
il Passo Staulanza (1773 m ).
Mentre saliamo possiamo ammirare in tutto il loro splendore alla nostra
sinistra il Civetta e a destra il Pelmo, chiamato per la sua forma “el caregon
del Padreterno”. In cima allo Staulanza la fatica è finita, si scende fino a
Selva di Cadore, si gira a sinistra e si continua a scendere fino a Caprile. Da
qui costeggiando le quiete acque del lago rientriamo su Alleghe ammirando di
fronte a noi l’imponente parete del Civetta.
Lunghezza percorso: 70 km - Dislivello: 1820 mt
Sagra del brodetto
La sagra del brodetto alla portocorsinese ripropone sapori perduti. La Pro Loco di Porto Corsini organizza per sabato 23 giugno - la Sagra del brodetto che ha come protagonista assoluto proprio il brodetto di pesce.
Il brodetto è stato per lungo tempo la specialità gastronomica dei ristoranti di Porto Corsini ( questo era il nome originario di Marina di Ravenna, rimasto oggi a indicare solo la località di sinistra Candiano), ma è stato via via abbandonato probabilmente perchè troppo laborioso. Eppure si tratta di uno dei pochi piatti della nostra tradizione, particolarmente gustoso e in grado di competere con le migliori scuole culinarie di pesce. Le prime trattorie che proponevano il famoso piatto (venivano da ogni parte della Romagna per gustarlo) si affacciavano sulla riva del canale già a metà ottocento, ma la fama venne più tardi con la mitica “Foca Monica” (la Capanna Gotica di Erminia Dirani) che aprì i battenti per quattro decenni nella prima metà del Novecento, poi con il “Sole” della leggendaria Neva e quindi il Miramare. L'iniziativa della Pro Loco per un ritorno alla grande di un protagonista storico delle nostre tavole.
Fonte: www.piunotizie.it
Il brodetto è stato per lungo tempo la specialità gastronomica dei ristoranti di Porto Corsini ( questo era il nome originario di Marina di Ravenna, rimasto oggi a indicare solo la località di sinistra Candiano), ma è stato via via abbandonato probabilmente perchè troppo laborioso. Eppure si tratta di uno dei pochi piatti della nostra tradizione, particolarmente gustoso e in grado di competere con le migliori scuole culinarie di pesce. Le prime trattorie che proponevano il famoso piatto (venivano da ogni parte della Romagna per gustarlo) si affacciavano sulla riva del canale già a metà ottocento, ma la fama venne più tardi con la mitica “Foca Monica” (la Capanna Gotica di Erminia Dirani) che aprì i battenti per quattro decenni nella prima metà del Novecento, poi con il “Sole” della leggendaria Neva e quindi il Miramare. L'iniziativa della Pro Loco per un ritorno alla grande di un protagonista storico delle nostre tavole.
Fonte: www.piunotizie.it
mercoledì 13 giugno 2012
La Carpegna "non" ci basta
SABATO 16 GIUGNO
Ritrovo: Bar Briko ore 6,45
Partenza: Sarsina ore 8,00 (P. campo sportivo)
Note: Attenzione previsto caldo
Distanza km 99 - Disliv. 2.689
Ritorniamo in Carpegna, ritroviamo questo splendido luogo appenninico per circumnavigare il Monte Carpegna (1415 mt) godendo delle viste del parco del Sasso Simone e Simoncello fino alle terre dell'Urbinate.
La partenza di questo nostro appuntamento è fissata a Sarsina, facilmente raggiungibile, e da qui saliamo verso la Sella della Rocchetta, una ascesa costante di circa 9 km, con un dislivello medio del 8%, che percorre un stretta strada che fiancheggia inizialmente il costone della collina e poi si slancia su 10 tornati per giungere ad una quota di 795 mt di altitudine.Un percorso ombreggiato e senza alcuna traccia di autoveicoli, che ci condurrà lungo strade pastorali ad oltrepassare piccoli borghi, quali Tavolicci, Capanne, svalicando alle Balze del Verghereto per discendere nella valle del Marecchia.
Ora si entra nel cuore della Carpegna e lo facciamo dal Passo della Cantoniera, una strada che si snoda nel pittoresco paesaggio del Montefeltro tra verdi colline e montagne boscose su cui sorgono antichi borghi fortificati, rocche e torrioni. Salita impegnativa, suggestiva, panoramica di ben 10 km . Il percorso si arrampica sul fianco del Monte Carpegna, fra una rigogliosa vegetazione fatta di querce secolari che fanno da cornice a verdi prati e campi coltivati che cambiano notevolmente colore a seconda della stagione. La strada sale con una pendenza piuttosto costante attorno al 8% con punte massime al 10% e sul finire un buon tratto in falso piano vi permetterà di spingere rapporti lunghi per guadagnare velocemente l'arrivo al Passo della Cantoniera (1007 mt). E' il momento di conquistare la vetta del Monte Carpegna(1370) ma non lo facciamo sfidando l'ardua salita (quella che parte dal paese di Carpegna) dove il Pantani ne aveva fatto un campo di allenamento e dove le pendenze sono veramente hard... preferendo il versante con i 5 km meno impegnativi, che partendo dalla Cantoniera ci regalaranno ugualmente il sapore dell'impresa.
Sulla cima invertiamo la rotta scendendo nuovamente verso la Marecchiese.
Ci rimane uno ultimo sforzo per far ritorno a Sarsina oltrepassando il Monte Benedetto (6,7 km) e giungere a Sant'Agata Feltria: una salita quest'ultima che parte da Ponte Messa in ascesa costante ed agevole, con pendenze che difficilmente superano il 10%. Da notare in questo versante il piccolo borgo fortificato di Petrella Guidi, che conserva i resti di un antico borgo militare del XIII secolo. Discesi con attenzione a Sant'Agata Feltria con la sua pittoresca Rocca datata 1474 e la sua cittadella medioevale, non ci rimane che pedalare per 10 km in dolce discesa fino a giungere alla nostra base di partenza ed ora di "invocato" arrivo: Sarsina.
martedì 12 giugno 2012
Carpegna
La storia di Carpegna è molto antica ed è legata a quella della gloriosa famiglia che porta il suo stesso nome: i Conti, poi Principi di Carpegna Falconieri. Il casato Carpegna aveva da tempi remoti la propria residenza nell’antica Rocca (XI-XII sec.) situata alle falde del monte su di uno sperone roccioso, dal quale dominava a ventaglio l’intera vallata. Da questo imprendibile baluardo i Carpegna estesero gradualmente i propri domini nelle terre feretrane. Sul finire del Seicento, in sostituzione della vetusta e fatiscente fortezza il cardinale Gaspare di Carpegna promosse l’edificazione di una nuova residenza signorile: il Palazzo dei Principi di Carpegna. Venne progettato nel 1675 dall’architteto romano G.Antonio De Rossiche ne fece dimora simbolo della casata Carpegna ispirandosi ai palazzi fortezza tardo rinascimentali. Il palazzo sorge al centro dell’abitato, si affaccia su Piazza Conti e domina maestoso sul resto degli edifici, sui borghi e sull’intera conca verde di Carpegna. L’edificio si articola su quattro livelli. Presenta al primo piano un vasto e suggestivo atrio scandito da massicci pilastri. In questa cornice si svolge nel periodo estivo la mostra d’arte collettiva “Artisti della Carpegna”. Lungo lo scalone d'onore che conduce al secondo piano si trovano tre lapidi che riportano i versi di Dante Alighieri dedicati a Guido Da Montefeltro (Inf. XXVII), Bonconte da Montefeltro (Purg. VI) e Guido da Carpegna (Purg. XIV). Salendo al livello nobile si arriva nella sala del trono dominata dal grande baldacchino ornato da un raffinato arazzo con lo stemma del cardinal Gaspare di Carpegna. Nello stesso piano si trovano le sale più importanti e rappresentative: la biblioteca privata custodita gelosamente dalla famiglia, la sala verde e la sala gialla, tutte ammobiliate con arredi d’epoca. I sotterranei erano adibiti a scuderie ed ambienti di servizio e attraverso le ampie e comode scalinate si poteva raggiungere l'atrio a cavallo. Sul retro del palazzo si estende un vasto giardino che ospita essenze arboree centenarie, una scenografica fontana e una torrecisterna- colombaia. Nei sotterranei vennero accolti, durante la Seconda Guerra Mondiale , numerosi e insigni capolavori dell'arte italiana, oltre 10.000 opere provenienti dalle più antiche città d'arte: Venezia Roma, Milano.
lunedì 11 giugno 2012
Variante di Grezzano
Pubblichiamo su richiesta e con piacere, l'inedita variante di Grezzano che consente di effettuare il passaggio da Ronta al Passo del Giogo evitando in primis l'abitato di Scarperia e per scoprire e pedalare in un contesto naturale indubbiamente "fuori dal mondo". L'itinerario proposto ha inizio appunto da Ronta oltrepassando il cavalcavia della ferrovia Faenza- Firenze e mantenendo la sx proseguire in direzione Luco; appena oltrepassato il cartello del paese mugellese (km 3) all'incrocio svoltare a sx ed entrando nel paese seguire le indicazioni per Grezzano e poco prima di giungervi (km 5,4) svoltate a sx ad un incrocio dove è locata la Chiesa di Santo Stefano, una costruzione (da visitare) in bozze di pietra a cui s'accede per una scalinata fiancheggiata da cipressi. Ora si fa sul serio e si pedala in salita in una fitta conifera di pini maestosi, la strada si restringe e il silenzio è d'obbligo: cinque chilometri di assoluta libidine cicloturistica con le sue salite e le altrettante corte discese, dal fondo stradale che soltanto nella seconda parte diventa poroso e meno sicuro ma che regala all'escursionista una vista emozionante su tutta la valle di Scarperia e del Mugello. Attenzione agli ultimi due strappi finali che con pendenze oltre il 10% rendono severo il passaggio sulla SP 503 che conduce fino al Passo del Giogo.
Su & giù per il Mugello
Trovarsi di prima mattina a Palazzuolo sul Senio e osservare l'imponente cima della Sambuca avvolta da grige nubi, non è certamente di buon presagio per riuscire a dare concretezza all'odierno Tour del Mugello e per di più con forti venti presenti provenienti da sud-ovest; l'intenzione di mettersi in sella e partire... può essere solamente individuabile in ... azzardo oppure piena consapevolezza di quello spirito escursionistico che davanti a questi ostacoli metereologici li scavalca senza indugiare (... anche perchè equipaggiati di tutto punto per l'evenienza).
Si parte! Quest'anno non ci eravamo ancora sublimati nel percorrerla, ma la salita alla Sambuca è sempre bella e affascinante, tanto da essere riconosciuta come l'unica ascesa "alpina" del crinale Romagnolo, per la sua ampiezza di veduta e la media intensità della sua pendenza.
Sul Passo il vento è fortissimo e ci costringe ad accellerare i tempi di vestizione per scendere nella "buca" dove il freddo si fa come al solito sentire e risalire faticosamente fino alla cima di Prato all'Albero (1035 mt) e poi ancora giù al Passo della Colla: il cielo dal lato toscano è in piena evoluzione con squarci di azzurro che nutrono nuove speranze... si scende con
attenzione fino a Ronta e... attraversato il cavalcavia della ferrovia, ci si apre a noi un'altro mondo, quello che ci auspicavamo di incontrare, il vero Mugello, un territorio con un paesaggio di grande pregio e di grande bellezza, fatto di strette vie che si interesecano in uliveti e ombrose conifere di pino neri e marittimo dall'alto fusto. Su & giù per arrivare a Luco del Mugello dove ci siamo indirizzati verso Grezzano (piccolo borgo a 3 km) per "esplorare" un inedito passaggio che si congiunge con la SP 503 del Passo del Giogo attraverso un strada pastorale che taglia una fascia collinare "illibata" quanto incredibile che esista veramente, difficoltosa per i suoi strappi improvvisi e impegnativi ma dal vero sapore toscano.
Ritorniamo alla realtà, percorriamo ora gli ultimi interminabili km che ci portano alla seconda asperità giornaliera... quella del Passo del Giogo; sulla vetta ... niente SOSTA-PANINO perchè sono forti le raffiche di vento e siamo molto umidicci, preferiamo optare per la meravigliosa variante della incantata Badia di Moscheta dove nessuno e niente si può oppore alla nostra voglia di mettere qualcosa di sostanzioso sotto i denti.
Fare ritorno sulla strada maestra che arriva fino a Firenzuola però è un supplizio.... le gambe ora sono inchiodate per la sosta prolungata e la strada, annunciata da qualcuno come uno strappo, si dimostra a noi con tutte le carte in regola per essere chiamata SALITA (e che salita!). Si pedala con buon ritmo oltrepassando il centro di Firenzuola e costeggiando, in lieve discesa, la valle del Santerno fino a Coniale... ci attende l'ultima.....
Il Passo del Paretaio è sempre stato nei nostri cuori (ciclisticamente parlando) come una di quelle salite preferite che almeno una volta all'anno sono da percorrere, per dare lustro alla gamba e affinare la resistenza allo sforzo, sia per la sua distanza (10,7 km) e sia per la pendenza media che ti permette di spingere sui pedali... alzando il ritmo.
Il gruppo si è allungato e ognuno l'ha interpretata "alla sua maniera", per goliardare un pochino, per sentirci "campioncini per un giorno", insomma... per cazzeggiare, ma sempre ricompattandoci ancora una volta sul Passo e per chiudere ad Acquadalto questo circolare che consigliamo a tutti vivamente.
Percorsi 84 km / dislivello 2240 mt
Si parte! Quest'anno non ci eravamo ancora sublimati nel percorrerla, ma la salita alla Sambuca è sempre bella e affascinante, tanto da essere riconosciuta come l'unica ascesa "alpina" del crinale Romagnolo, per la sua ampiezza di veduta e la media intensità della sua pendenza.
Sul Passo il vento è fortissimo e ci costringe ad accellerare i tempi di vestizione per scendere nella "buca" dove il freddo si fa come al solito sentire e risalire faticosamente fino alla cima di Prato all'Albero (1035 mt) e poi ancora giù al Passo della Colla: il cielo dal lato toscano è in piena evoluzione con squarci di azzurro che nutrono nuove speranze... si scende con
attenzione fino a Ronta e... attraversato il cavalcavia della ferrovia, ci si apre a noi un'altro mondo, quello che ci auspicavamo di incontrare, il vero Mugello, un territorio con un paesaggio di grande pregio e di grande bellezza, fatto di strette vie che si interesecano in uliveti e ombrose conifere di pino neri e marittimo dall'alto fusto. Su & giù per arrivare a Luco del Mugello dove ci siamo indirizzati verso Grezzano (piccolo borgo a 3 km) per "esplorare" un inedito passaggio che si congiunge con la SP 503 del Passo del Giogo attraverso un strada pastorale che taglia una fascia collinare "illibata" quanto incredibile che esista veramente, difficoltosa per i suoi strappi improvvisi e impegnativi ma dal vero sapore toscano.
Ritorniamo alla realtà, percorriamo ora gli ultimi interminabili km che ci portano alla seconda asperità giornaliera... quella del Passo del Giogo; sulla vetta ... niente SOSTA-PANINO perchè sono forti le raffiche di vento e siamo molto umidicci, preferiamo optare per la meravigliosa variante della incantata Badia di Moscheta dove nessuno e niente si può oppore alla nostra voglia di mettere qualcosa di sostanzioso sotto i denti.
Fare ritorno sulla strada maestra che arriva fino a Firenzuola però è un supplizio.... le gambe ora sono inchiodate per la sosta prolungata e la strada, annunciata da qualcuno come uno strappo, si dimostra a noi con tutte le carte in regola per essere chiamata SALITA (e che salita!). Si pedala con buon ritmo oltrepassando il centro di Firenzuola e costeggiando, in lieve discesa, la valle del Santerno fino a Coniale... ci attende l'ultima.....
Il Passo del Paretaio è sempre stato nei nostri cuori (ciclisticamente parlando) come una di quelle salite preferite che almeno una volta all'anno sono da percorrere, per dare lustro alla gamba e affinare la resistenza allo sforzo, sia per la sua distanza (10,7 km) e sia per la pendenza media che ti permette di spingere sui pedali... alzando il ritmo.
Il gruppo si è allungato e ognuno l'ha interpretata "alla sua maniera", per goliardare un pochino, per sentirci "campioncini per un giorno", insomma... per cazzeggiare, ma sempre ricompattandoci ancora una volta sul Passo e per chiudere ad Acquadalto questo circolare che consigliamo a tutti vivamente.
Percorsi 84 km / dislivello 2240 mt
sabato 9 giugno 2012
Pedalata Artusiana
Domenica 17 giugno
Pellegrino Artusi nativo di Forlimpopoli, fu un grande gastronomo e letterato e scrisse un fondamento della cucina italiana quale è il manuale "L' arte la scienza in cucina e l' arte di
mangiar bene": se a questi due elementi si fa aggiunta di una bicicletta, si può giungere ad un risultato complessivo di una incantevole pedalata gastronomica tutto intorno a Bertinoro e le sue bellezze che circondano questo "balcone" sulla Romagna. Questo progetto è naturalmente portato a realizzazione dai vari Enti locali nel contesto della Festa Artusiana e che prevede un itinerario alla portata di molti, con visite alle varie Cantine dove saranno protagoniste le degustazioni dal sapore romagnolo.
Iscrizioni presso uffici Romagna Terra del Sangiovese - Forlimpopoli. 0543 742059
giovedì 7 giugno 2012
Badia di Moscheta
Il nome "Moscheta" deriva dalla pianta Ischio "
Mons-ischetus" rappresentato sullo stemma della vecchia badia insieme al
porcospino che richiama alla solitudine. L'antico stemma lo posiamo ancora
vedere sopra l'antiporto dell'ingresso dell'eremo.
La Badia di Moscheta fu il primo insediamento dei monaci vallombrosiani del territorio. Il conte Anselmo di Pietramala fece dono a Giovanni Gualberto, della famiglia dei Visdomini, del territorio su cui poi il battagliero fiorentino fondò nel 1034 il monastero, in cui seguì sostanzialmente la Regola di San Benedetto. Successivamente più volte la Badia venne ricostruita in seguito alla distruzione per inondazioni e incendi; essa raggiunse un notevole splendore nel XIII secolo. In epoca lorenese (1788) l’Abbazia venne soppressa, i suoi cospicui beni furono venduti all’asta e, costituita in parrocchia, la si affidò alle cure del clero diocesano.
Fonte: www.badiadimoscheta.it
Un altro "duemila"
DOMENICA 10 GIUGNO
RITROVO ore 7.20 (IN AUTO) BRIKO Lugo
PARTENZA ore 8.30 Palazzuolo
Punto parcheggio Acquadalto (fronte Bar Quadalto)
P. DIFFICOLTA’ ***
DISTANZA KM 84 / 1984 mt. disl.
RITROVO ore 7.20 (IN AUTO) BRIKO Lugo
PARTENZA ore 8.30 Palazzuolo
Punto parcheggio Acquadalto (fronte Bar Quadalto)
P. DIFFICOLTA’ ***
DISTANZA KM 84 / 1984 mt. disl.
Prosegue il nostro percorso di "avvicinamento" e preparazione al weekend in Abruzzo con un panoramico circolare nelle terre del Mugello, con partenza e arrivo a Palazzuolo sul Senio; un tracciato complessivo di soli 84 km, impegnativo per quanto concerne l'altimetria espressa totale di 2.000 mt, ma con salite pedalabili senza pendenze al limite.
Precisamente il nostro punto di RITROVO sarà ad Acquadalto, piccola frazione situata proprio ai piedi della nostra prima ascesa giornaliera di ben 10,7 km e un dislivello di 621 mt: il Passo della Sambuca (un must che non abbiamo ancora percorso quest'anno e che non si può certo lasciar sfuggire) e dalla sua maestosa vetta scenderemo , via Passo della Colla, in direzione Toscana, in direzione Ronta.
Attraversando a Ronta il cavalcavia della ferrovia Faenza- Firenze, entreremo nel cuore delle terre mugellesi percorrendo una stretta via di collegamento con il paese di Luco (piccolo borgo per lo più conosciuto per la sagra dei tortelli di patate) al quale i cicloturisti associano mentalmente le due rasoiate, i due strappi al 20% di pendenza che si trovano all'interno del boschetto. Introducendo una piccola variante (o trabocchetto come qualcuno potrebbe pensare...) al classico percorso, indirizzato verso Scarperia, seguiremo da Luco le indicazioni di Grezzano (punto dove partì l'offensiva degli alleati alla Linea Gotica) e da qui ci attendono 5 km di saliscendi che sfoceranno sulla SP 503, quella che termina al Passo del Giogo.
La salita è abbastanza ombreggiata... restano soltanto 5 km abbastanza impegnativi per giungere a quota 802 mt e una magnifica veduta dell’Alto Mugello ci ripaga inoltre degli sforzi fatti. Sul Passo è presente un Bar Ristorante dove è d'obbligo la sosta ristoratrice a base di panino & prosciutto.
La salita è abbastanza ombreggiata... restano soltanto 5 km abbastanza impegnativi per giungere a quota 802 mt e una magnifica veduta dell’Alto Mugello ci ripaga inoltre degli sforzi fatti. Sul Passo è presente un Bar Ristorante dove è d'obbligo la sosta ristoratrice a base di panino & prosciutto.
Si scende ora direttamente a Firenzuola e da qui si prosegue per circa 7 km costeggiando il torrente Santerno in un dolce pedalare fino a Coniale; ci rimane per concludere e chiudere il circolare programmato, l'ascesa al passo del Paretaio (10,5 km) e giungere al checkpoint conclusivo di Acquadalto.
mercoledì 6 giugno 2012
Ciclotour Mugello 2012
Puntuale
come ormai da 5 anni accade, torna il Ciclotour Mugello in programma per
l’edizione 2012 Domenica 17 Giugno. Confermata la sede storica di
Scarperia che vedrà partenza ed arrivo della manifestazione oltre
all’allestimento del villaggio hospitality nella magnifica cornice di Piazza
dei Vicari. Un Ciclotour Mugello che quest’anno si tingerà di rosa, dedicando
questa sua 5^ edizione al gentil sesso, con l’iscrizione gratuita per tutte le
donne amanti del cicloturismo.
Confermata
una delle maggiori attrattive della manifestazione ovvero il passaggio, per
tutti i percorsi previsti dal programma, all’interno del Circuito
Internazionale del Mugello. Aperto eccezionalmente anche per quest’anno il
passaggio sulla dia del Lago di Bilancino; varieranno invece i percorsi
proposti con il Comune di Dicomano che entra tra i Comuni toccati dal tracciato
più breve e l’inserimento di nuovi passi rispetto alle passate edizioni per i
cicloturisti più esperti. Tra
le altre novità si segnala la collaborazione con l’Associazione “Bici d’Epoca”
che porterà all’organizzazione di uno speciale tracciato, in parte sterrato, riservato
alle biciclette d’epoca. Si formerà così una “Carovana d’altri tempi” per
celebrare la
martedì 5 giugno 2012
E' la volta della....
Ultima ma non ultima... la GF "Ercole Baldini" organizzata dalla soc. cicloturistica GS Massese, in quel di Massalombarda (RA), quinta e conclusiva prova del Circuito Romagnolo 2012. La partenza alla francese, è fissata per domenica 10 giugno dalle ore 6,30, dalla Piazza centrale della cittadina ravennate dove i partecipanti faranno ritorno dopo aver scelto e pedalato uno dei tre percorsi tracciati ( 142 - 110 - 60 ) dagli organizzatori. Nessuna novità degna di nota rispetto alle edizioni precedenti se non per il più fluido superamento della via Emilia grazie all'apertura del sottopasso sulla SP di Bagnara e che riporta il percorso sulla traccia originale. Il percorso GFondo non è da prendere sotto-gamba in quanto il caldo previsto e le salite programmate (Poggiolo - S. Ruffillo - Maddalena - Cima Gesso - Tre Monti) saranno sicuramente complici nel cercare di "complicare" la cavalcata dei numerosi partecipanti che risponderanno alla chiamata di questo ora mai storico appuntamento NO TIME.
All'arrivo Pasta -Party / Preiscrizione obbligatoria 7 euro.
Info: www.gsc-massese.it
lunedì 4 giugno 2012
Una bicicletta sartoriale
Veloci ed indomiti, i corridori del passato trovavano nella bicicletta un prolungamento naturale del loro corpo. Così nasce D'annata, telaio su misura, cerchi in legno rinforzati in fibra di carbonio, guarnitura d'epoca rivitalizzata e un manubrio che ti costringe a domare una bicicletta che rappresenta un mix perfetto di passato e presente. Colore pastello compreso.
SARTORIA CICLI via Marcona 48, Milano
Fonte: www.sartoriacicli.it
Capita....
Durante il nostro perenne peregrinare.... capita anche di farsi superare (discesa Casera Razzo 2011) da qualcuno con gli sci ai piedi e con un manubrio in mano per impostare la direzione di marcia! Incredibile da crederci. Lo skiroll (detto anche sci a rotelle) è uno sport praticato soprattutto in estate su strade asfaltate, i prodotti attualmente in commercio consentono di praticare questo sport in entrambe le tecniche: la tecnica classica e il pattinato.
domenica 3 giugno 2012
No problems
No problems si potrebbe tradurre... senza problemi, ed è sicuramente questo lo stato d'animo che ci ha accompagnati durante l'appuntamento programmato, quello del Circolare della Val Serena: una giornata sui pedali incantevole, difficoltosa indubbiamente per le asperità incontrate ma che se interpretata nella giusta maniera - di chi si sente un vero "escursionista" sulle due ruote - allora ti rende, di conseguenza, il gusto della soddisfazione di avercela fatta e il piacere di aver trascorso piacevoli momenti insieme ai molti "friends" che hanno aderito a questa iniziativa Ad Maiora. Partire da Fontanelice con 25° di temperatura e poi ritrovarsi nel bel mezzo di nuvole basse e umide che nascondevano il Passo della Raticosa e della Futa (16°), non è certo entusiasmante, ma la volontà e la determinazione non sono certamente mancati per proseguire, impazienti di affrontare la salita alla Val Serena... una immersione totale di mente e corpo in un area boschiva incredibilmente affascinante: le abetaie di Pian di Balestra (1031 mt).
La discesa al borgo di Madonna dei fornelli già Madonna della neve (798 mt) con ri-focillante ristoro al negozio di alimentari (sforna panini di dimensioni super), proseguendo poi verso Castel dell'Alpi e il suo pittoresco lago formatosi nel 1951 per una frana gigantesca che
inghiottì il vecchio borgo sulla sponda sinistra del torrente, risparmiando
solo la chiesa e il campanile che ancora si stagliano solitari nel paesaggio
lacustre. Non ci rimane ora che dimenticare la stanchezza che ora mai ci attanaglia... ci attende la salita di Montefreddi (1100 mt).... e che salita! con i suoi 6 km e le sue pendenze (7% media) che non lasciano tregua all'ignaro avventore. Dalla cima si scende a Pietramala e ripercorrendo il percorso a ritroso, via Passo della Raticosa, abbiamo concluso il nostro percorso a Fontanelice percorrendo 2305 mt di dislivello su 105 km... anzi, rettifico, abbiamo concluso il nostro appuntamento in una locale trattoria a suo di caraffe e affettati, raccontandoci nuovamente la nostra giornata pedalata insieme.
venerdì 1 giugno 2012
Ri-partiamo da qui
Si riparte proprio dalle maestose Alpi Giulie.... quelle che ci hanno entusiasmato nel pedalarle la scorsa estate durante il Tour Ad Maiora 2011, quelle che ci hanno fatto scoprire ancora una volta il vero senso del cicloturismo escursionistico, quelle che hanno dato valore alla fatica espressa sui pedali, affrontandole con il giusto spirito di coloro che pedalano con passione.
Ma ora ci attende una ennesima avventura ciclistica proprio sul versante opposto delle Alpi, dove le cime delle montagne"toccano il cielo": dalla Maurienne alla Valle dell'Ubaye superando salite leggendarie, paesaggi alpini ricchi di un patrimonio naturale di eccezionale bellezza e momenti da trascorrere che difficilmente si potranno dimenticare.
Per questo Tour "francese" 2012, quindici sono i "friends" che hanno aderito alla nostra proposta e a loro rivolgiamo - con impazienza - un arrivederci al 31 luglio. Ad Maiora a voi !
Long way....
Per gli appassionati dei viaggi-spedizione su percorsi prevalentemente sterrati, e che necessitano di maggiore capacità di carico e ruote necessariamente 26" (che oltre ad essere più adatte sono maggiormente reperibili in molti paesi del mondo), questa bicicletta che presentiamo è indubbiamente uno dei TOP di gamma: la Koga Miyata World Traveller. Dotazione completa Shimano XT, portapacchi Tubus e sellino in pelle Brooks. Chi l’ha provata ne è rimasto estasiato per la stabilità e la maneggevolezza anche nelle salite in cui si procede molto lentamente e carichi di bagagli. Quello presentato è il modello Signature da 2209 euro. L’ultimo modello ha la novità delle 29 pollici ma la Koga è una bici per viaggi e le ’29 sono ancora difficili da trovare in molte parti del mondo. Prezzo della Koga World Traveller 2012: 1999 euro.
Le caratteristiche necessarie e indispensabili per poter selezionare una bicicletta adatta soprattutto per viaggi lunghi e impegnativi, si possono così riassumere:
1) Telaio in acciaio (L’acciaio sebbene più pesante, è più robusto e facile da riparare dell’alluminio). 2) Componenti di facile reperimento e manutenzione. 3) Manubrio più comodo rispetto a quello tradizionale. 4) Sella confortevole. 5) Portapacchi robusti.
Fonte:www.amicoinviaggio.it
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