Il nome "Moscheta" deriva dalla pianta Ischio "
Mons-ischetus" rappresentato sullo stemma della vecchia badia insieme al
porcospino che richiama alla solitudine. L'antico stemma lo posiamo ancora
vedere sopra l'antiporto dell'ingresso dell'eremo.
La Badia di Moscheta fu il primo insediamento dei monaci vallombrosiani del territorio. Il conte Anselmo di Pietramala fece dono a Giovanni Gualberto, della famiglia dei Visdomini, del territorio su cui poi il battagliero fiorentino fondò nel 1034 il monastero, in cui seguì sostanzialmente la Regola di San Benedetto. Successivamente più volte la Badia venne ricostruita in seguito alla distruzione per inondazioni e incendi; essa raggiunse un notevole splendore nel XIII secolo. In epoca lorenese (1788) l’Abbazia venne soppressa, i suoi cospicui beni furono venduti all’asta e, costituita in parrocchia, la si affidò alle cure del clero diocesano.
Fonte: www.badiadimoscheta.it
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