Per chi si sente un salitomane,
un vero pedalatore all’insù, nel proprio palmares non può mancare certamente l’ascesa
alle Tre Cime di Lavaredo, una salita carica di storia, ma soprattutto temuta
dai ciclisti per essere molto impegnativa per le sue pendenze hot.
Una tappa complessiva di 64 km con partenza ed arrivo
dal nostro campo-base di San Candido e che nella pratica si rappresenta in un
prima parte di percorso interamente in salita di 32 km , che si conclude sulla
cima posta al Rifugio Auronzo (2.333), e il conseguente ritorno in discesa pedalando
sullo stesso percorso dell’andata.
Lasciando la Val Pusteria da
Dobbiaco, la pendenza a salire è lieve e soltanto dal bivio di Carbonin, in
direzione Auronzo, che le gambe vengono chiamate a spingere veramente sui
pedali per superare un dislivello di 303 mt in 5 km . Giunti nella piana incantata di
Misurina, proprio a ridosso degli impianti sciistici ha inizio la salita alle
Cime immediatamente con un aspro tratto di 800 mt che si conclude al piccolo lago alpino
di Antorno, una prima parte molto severa con tratti di pendenza costantemente posizionati sopra al
12%. Un preludio alla parte clou della salita quella che ha inizio solamente al
km 3,2, dopo un tratto pianeggiante e anche in leggera discesa, ove si
oltrepassa il casello per il pagamento dei pedaggi auto-moto: ecco lo “strappo”, un muro di 4 km che ti sfianca, che
impone una continua pedalata, che non lascia mai…., con tratti molto pendenti con
percentuali che oscillano tra il 12% e il 18%. Incredibile!!! Ma all’arrivo in cima, il
panorama regala emozioni senza fine, un paesaggio maestoso che si unisce al
cielo attraverso le tre guglie chiamate appunto le Tre Cime di Lavaredo.
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