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domenica 11 luglio 2010

Il Re degli appennini

Arrivare in auto fino a Porretta è un po fastidioso, sia perchè necessita percorrere la vecchia strada Porrettana con relativi piccoli centri da oltrepassare, sia per la distanza chilometrica in se: ma comunque sabato 10 luglio ci siamo ritrovati all'alba per pedalare su questo "sospirato" percorso, per circumpedalare il MONTE CIMONE..... evviva! Si parte!

Passaggio da Porretta Terme e il suo sapore di turismo Old Style e poi, a proseguire, giunti al Ponte della Venturina abbiamo erroneamente imboccato le indicazioni per Granaglione, catapultandoci a quota 850 mt su strette strade pastorali, nascoste da un fitta vegetazione: un colpo di fortuna in verità in quanto questa deviazione ci ha ugualmente indirizzato sulla SP 632 poco prima di Pracchia, ovviamente facendo una salita in più, non programmata, ma però dandoci modo di scoprire un "inedito" percorso (tutto il mal non vien per nuocere).
A Pontepetri ha inizio il Passo dell'Oppio... poca cosa se non per lo splendido panorama boschivo che ci sta accompagnando e la scarsità del traffico incontrato. La temperatura aumenta, eppure sono le ore 10,00. Scendiamo a S. Marcello Pistoiese e è già ora di una sostanzioso break a base di "focaccia con prosciutto", e poi riscendiamo ancora fino a quota 500 mt nel piccolo borgo di La Lima per dare finalmente inizio alla salita dell'Abetone. Il caldo si fa sentire, il traffico auto-motociclistico è abbastanza fastidioso (percorrendolo nelle ore mattutine) e finchè non siamo giunti a quota 800-1.000 mt di altitudine, a dire il vero, il piacere di pedalare si confonde con la fatica: per fortuna ci sono alcune fontane lungo l'ascesa che ci danno modo di ristorarci e di abbassare la temperatura delle parti esposte al sole: è una regola fondamentale per chi vuole effettuare percorsi endurance! Passaggio nel bosco di abeti, ontani e faggi  veramente incantevole negli ultimi 5 km, per sbucare sulla vetta dell'Abetone posta mt 1350 mt: ci attende un piccola (brutta) cittadina che contraddistingue questo luogo di villeggiatura invernale dell'appennino Toscano.
Una foto ensamble presso le Piramidi (erette dall'Arciduca di Toscana a ricordo della costruzione di questa strada di valico) e poi una discesa vertiginosa, ma indubbiamente rinfrescante, fino a Pievepelago; non ci fermiamo per visitare il paese (che merita) proseguendo in direzione Sestola. Ora non ci attende una salita pura come la precedente ma pur sempre l'andamento è di 10 km all'insù con ritmo uniforme e pendenza lieve (3,4%)  su 500 mt di dislivello... ma per fortuna quasi tutti all'ombra. Si chiacchera e il morale della "truppa" è alto e quindi anche la stanchezza è ancora lontana da venire.
Sestola è piena di Bikers ma sono quelli che praticano downHill, bardati con protezioni che li paragonano a gladiatori dell'antica Roma. Ci sediamo in mezzo a loro in una Birreria del centro, osservati come se fossimo noi una anomalia interpretativa del mezzo a due ruote: ma fatemi il piacere, scansafatiche!
La bicicletta è sudore.. e non è una motocicletta da Cross a cui è stato tolto il motore (doppie sospensioni, monocross, freno a disco...) per andare solo e solamente all'ingiù! Ma dai....
Si ritorna in sella dopo il ristoro ( abase di pizza e... birra), si ridiscende per circa 15 km oltrepassando la conosciuta cittadina di Fanano per affrontare l'ultima ascesa del Querceto con grande determinazione da parte di tutti. Gli ultimi due km sono veramente impegnativi per la loro pendenza hard e che, a saperlo, si potevano anche evitare, ma ora mai è fatta ci attende soltanto una lunga discesa fino a Porretta, passando per Gaggio Montano e Sila.

Giudizio: Un circolare indubbiamente esaltante per la bellezza dei luoghi e  l'esplosione di profumi e colori, salite lunghe ma pedalabili rendono al ciclista una esperienza senza eguali.
Voto ☺☺☺
10 luglio / 131 km percorsi / 2.602 mt dislivello / Tempo di pedalata 7.15 ore
Temperatura rilevata a Sestola 31° . Salite principali: Oppio, Abetone, Sestola, Querceto.
Partecipanti n°7

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