Il Cardello A.S.D di Casola Valsenio
Ritrovo: Bar Briko Lugo ore 7.45
Partenza: presso: Giardino Officinale Via del corso 2/1 Casola Valsenio
Percorso: Corto 23 km - Lungo 35 km
Iscrizione € 4,00 – dalle ore 8.00 alle ore 9.30
Ristoro di percorso + Pasta Party.
Nota: Si consiglia di utilizzare i parcheggi nei pressi del Cimitero e della piscina Comunale.
E con questa prova si conclude il trittico dei raduni più gettonati (Fontanelice – Casola – Castel del Rio) e indubbiamente meglio organizzati del Challenge MTB UISP: un percorso che per consuetudine si snoda lungo le due vallate delimitate dall’imponente Monte Battaglia fino alla chiesa di Val Maggiore. Quante volte siamo giunti ai piedi delle Rocca di Monte Battaglia, sia in MTB che con BDC oppure a piedi, senza conoscere la sua importante storia?
Se c'è un luogo il cui toponimo è legato al suo destino, questo è Monte Battaglia. Un'altura di 715 m . slm posta in territorio di Casola Valsenio, lungo lo spartiacque tra le valli del Senio e del Santerno, che conserva i resti di una rocca medievale.
Per tutto il basso Medioevo Monte Battaglia è stato teatro di lotte e combattimenti per il controllo del territorio compreso tra Imola, Faenza ed il crinale dell'Appennino tosco romagnolo. Nel corso della seconda guerra mondiale, dopo alcuni secoli di decadenza, l'altura recuperò il suo ruolo di punto nodale militare; tanto da essere considerata dagli strateghi militari una vera e propria "porta di accesso" alla pianura padana. Per questo, sull'altura, fuori e dentro la rocca, tra il 26 settembre e l'11 ottobre 1944 venne combattuta una delle più cruenti battaglie della campagna d'Italia. Prima i partigiani italiani della 36ª Brigata Garibaldi e i fanti americani dell'88ª Divisione Blue Devils e quindila I Brigata Guardie del Regno Unito affrontarono i granatieri di alcune divisioni di fanteria germanica.
Per tutto il basso Medioevo Monte Battaglia è stato teatro di lotte e combattimenti per il controllo del territorio compreso tra Imola, Faenza ed il crinale dell'Appennino tosco romagnolo. Nel corso della seconda guerra mondiale, dopo alcuni secoli di decadenza, l'altura recuperò il suo ruolo di punto nodale militare; tanto da essere considerata dagli strateghi militari una vera e propria "porta di accesso" alla pianura padana. Per questo, sull'altura, fuori e dentro la rocca, tra il 26 settembre e l'11 ottobre 1944 venne combattuta una delle più cruenti battaglie della campagna d'Italia. Prima i partigiani italiani della 36ª Brigata Garibaldi e i fanti americani dell'88ª Divisione Blue Devils e quindi
L'altura è anche un ottimo punto d'osservazione che permette di allargare lo sguardo ad uno straordinario e variegato paesaggio che si stende dal crinale degli Appennini fino alla pianura romagnola e, nei giorni di "vela chiara", fino al mare e ai monti del Veneto.
(Domenico Sangiorgi )
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