Da Casola la strada è subito in crescendo, la direzione è San Ruffillo, dopo la prima rampa il ritmo si acquieta e si procede a strappi alterni. Il fondo del terreno è ottimo anche perchè la rigida temperatura della notte lo ha compattato e le pozze d'acqua, ora sono solamente specchi fini di ghiaccio. Oltrepassata la chiesa ancora alcuni km in asfalto fino alla deviazione a sinistra per risalire in sterrato nello splendido castagneto locato nel fianco del Monte Battagliolo. Essere così numerosi come lo siamo stati oggi (21) è di solito difficilmente gestibile per i diversi ritmi pedalatori, invece tutt'altro, il gruppo si è puntualmente e autonomamente ricompattato al termine di ogni salita, con la consapevolezza di godere insieme una giornata fantastica. Sul crinale verso Val Maggiore, una "autostrada" a doppio
senso di andatura, per scendere in un vorticoso e lungo single-track verso Frassineta e la conseguente micidiale risalita della Bocca del Lupo: perchè micidiale? la ragione è da ricercarsi nella sua lunghezza (3km) e un buon mix di pendenza, che su un terreno sterrato certamente crea non poche difficoltà. Al termine dell'ascesa (che si concludeva nuovamente sul crinale invertendo il senso di marcia in direzione di Monte Battaglia) il solito sberleffo per i più "slow" o "podisti" tra i quali non possiamo oggi non menzionare niente-popò-di-meno che CapitanNuti (tuttoattaccato) in grande difficoltà nell'affrontare con la bike i tratti più impegnativi preferendo una strategica.... "scarpinare con bici al seguito".
senso di andatura, per scendere in un vorticoso e lungo single-track verso Frassineta e la conseguente micidiale risalita della Bocca del Lupo: perchè micidiale? la ragione è da ricercarsi nella sua lunghezza (3km) e un buon mix di pendenza, che su un terreno sterrato certamente crea non poche difficoltà. Al termine dell'ascesa (che si concludeva nuovamente sul crinale invertendo il senso di marcia in direzione di Monte Battaglia) il solito sberleffo per i più "slow" o "podisti" tra i quali non possiamo oggi non menzionare niente-popò-di-meno che CapitanNuti (tuttoattaccato) in grande difficoltà nell'affrontare con la bike i tratti più impegnativi preferendo una strategica.... "scarpinare con bici al seguito".
Proprio sotto a Monte Battaglia la strada innevata rende il passaggio uno schianto! e quando giungi sul culmine con la vista sulla Pianura, lo sguardo può aguzzare dal mare alle Alpi: incredibile! Emozionante!
La strada poi scende vorticosamente, ci rimmettiamo in un bosco di Pini, un single-track di media difficoltà ma godurioso perchè è il momento più intenso e di vicinanza dell'uomo e della sua bicicletta, con la natura.
Attraversiamo la Strada della Lavanda sul Monte Prugno per ritornare nel fango, la temperatura si è alzata! ma fa parte del percorso, della Montain Bike, si cade, si ride, si va avanti! Siamo ora locati sopra al Cardello, dove è sempre presente un mite microclima che in queste fredde giornate fa piacere, le nostre forze sono al limite ma ora mai la nostra giornata in MTB si sta concludendo: ci attende un bel piatto di pasta al ragù presso il Centro del Giardino Officinale e ..... tanta malinconia per questa giornata giunta al termine.
Attraversiamo la Strada della Lavanda sul Monte Prugno per ritornare nel fango, la temperatura si è alzata! ma fa parte del percorso, della Montain Bike, si cade, si ride, si va avanti! Siamo ora locati sopra al Cardello, dove è sempre presente un mite microclima che in queste fredde giornate fa piacere, le nostre forze sono al limite ma ora mai la nostra giornata in MTB si sta concludendo: ci attende un bel piatto di pasta al ragù presso il Centro del Giardino Officinale e ..... tanta malinconia per questa giornata giunta al termine.
Grazie, amici miei! A domenica prossima.
"I colori dell'arcobaleno così belli nel cielo
sono anche sui volti delle persone che passano...."
Louis Armstrong
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