Domenica 4 settembre 2011
A casa mia si è sempre respirata aria di “ciclismo” e soprattutto di… “Giro della Romagna” in quanto mio padre oltre che grande appassionato delle due ruote (ma allora chi non lo era?) è anche stato per alcuni anni Direttore di corsa della classica cittadina: quindi cinquant’anni di piacevoli ricordi sono ancora custoditi nella mia mente… dal fischietto alla paletta rossa-verde quali strumenti utilizzati per regolare la corsa dall’alto della sua auto decapottabile, fino a quelle emozioni per aver semplicemente visto i “corridori”, per una borraccia usata o per un cappellino sponsorizzato lanciato dalle auto del corteo. Ricordi di una piazza gremita, di un traguardo assordante squarciato al passaggio delle moto della Polizia e il suono lancinante delle sirene, ricordi di momenti unici vissuti nella semplicità della vita di quei tempi che probabilmente magnificavano l’evento oltre al suo valore sostanziale.
Ora mi piange il cuore vedere un appuntamento sportivo che fa parte della storia locale, del vivere della nostra città di Lugo, in evoluzione, in cambiamento o in regresso... scegliete voi, ma certamente spogliato di tutte quelle caratteristiche che lo rendevano"cittadino", che lo facevano sentire un qualcosa appartenente ai lughesi, una nostra corsa ciclistica: oggi è soltanto un momento, un flash di cui non si sa nemmeno quando e dove si correrà...... che errore di comunicazione!
A casa mia si è sempre respirata aria di “ciclismo” e soprattutto di… “Giro della Romagna” in quanto mio padre oltre che grande appassionato delle due ruote (ma allora chi non lo era?) è anche stato per alcuni anni Direttore di corsa della classica cittadina: quindi cinquant’anni di piacevoli ricordi sono ancora custoditi nella mia mente… dal fischietto alla paletta rossa-verde quali strumenti utilizzati per regolare la corsa dall’alto della sua auto decapottabile, fino a quelle emozioni per aver semplicemente visto i “corridori”, per una borraccia usata o per un cappellino sponsorizzato lanciato dalle auto del corteo. Ricordi di una piazza gremita, di un traguardo assordante squarciato al passaggio delle moto della Polizia e il suono lancinante delle sirene, ricordi di momenti unici vissuti nella semplicità della vita di quei tempi che probabilmente magnificavano l’evento oltre al suo valore sostanziale.
Ora mi piange il cuore vedere un appuntamento sportivo che fa parte della storia locale, del vivere della nostra città di Lugo, in evoluzione, in cambiamento o in regresso... scegliete voi, ma certamente spogliato di tutte quelle caratteristiche che lo rendevano"cittadino", che lo facevano sentire un qualcosa appartenente ai lughesi, una nostra corsa ciclistica: oggi è soltanto un momento, un flash di cui non si sa nemmeno quando e dove si correrà...... che errore di comunicazione!
I miei ricordi spaziano ancora, alla domenica mattina, in tla piaza d'Lug, il momento della punzonatura, della partenza, dove ti potevi avvicinare ai "professionisti", ai ciclisti visti solamente in televisione, osservare le loro biciclette e ogni particolare del loro essere campioni. Ecco una folla di curiosi, di sportivi, di abituè della domenica mattina, tutti disposti in prima fila lungo le transenne che delimitano il Parco-chiuso, uno scenario unico di "adunata civica" per rendere un inconsapevole gesto di ringraziamento a tutti quei ciclisti schierati e pronti a partire, un ringraziamento per aver nobilitato con la loro presenza la nostra piccola città e il suo "Giro della Romagna".
E ora.... una partenza "snaturante" da Imola.
I miei ricordi spaziano ai gremiti arrivi nel cuore di Lugo, dal Viale Bertacchi alla Via Mentana, dove folle di lughesi attendevano lo sprint dei ciclisti accalcandosi intorno alla tribuna d'arrivo per ascoltare la voce del cronista e quella amplificata di radiocorsa, in costante aggiornamento sugli ultimi chilometri di gara. E poi dopo tutti al bar per "rubare" qualche informazione a coloro che erano stati al seguito della corsa, i dettagli della gara e dei vari momenti sportivi successi.
E ora.... un arrivo "insipido" sulla Felisio.
Ma le regole del sistema sono quelle o queste... solo il vil denaro rende e da' facoltà di poter prendere decisioni autonome, indipendenti da qualsiasi condizionamento e pertanto proprio in questi momenti di crisi, dove si va "a pescare nel fondo del barile" per trovare delle risorse economiche organizzative e dove lo sport diventa assolutamente secondario, tutto diventa molto complicato. E vien da pensare se così.... ne valga la pena!.
Programma:
9,45 Ritrovo partenza - Rocca Sforzesca
Via Saffi - IMOLA
11.00 Allineamento di partenza
11,15 Partenza Km 0 - Centrale HERA
Via della cooperazione - IMOLA
15,30-16,30 Arrivo - DISCOTECA BACCARA
Via Saffi - IMOLA
11.00 Allineamento di partenza
11,15 Partenza Km 0 - Centrale HERA
Via della cooperazione - IMOLA
15,30-16,30 Arrivo - DISCOTECA BACCARA
Prov.le Felisio, LUGO -