Il secondo giorno ci attende la tappa piu’ dura di tutto il tour: 3000 metri di dislivello divisifra due salite …ma l’ultima signori e signore il terribile Crostis !
Basta ricordare che questa salita di 14 km con 1500 metri di arrampicata e’ stata , pur prevista, eliminata all’ultimo secondo dalla tappa dello Zoncolan all’ultimo giro d’Italia…ma gli Ad Maiora non si tirano indietro!
Partiamo alle 8 dopo una indimenticabile permanenza all’hotel Pura un misto fra l’hotel Ritz di Parigi e il Camping “Tristezza “ di Rivazzura… Ma i Ritz se li devono essere mangiati…
La prima salita di piu’ di 25 km si snoda fra laghi limpidi azzurri , prati curati e gallerie buie e ripide: la Casera Razzo. Dopo circa 3 ore siamo gia’ in discesa verso Pesaris , citta’ degli “Orologi!” Unica per la sua varieta’ di misuratori del tempo piazzati nelle tipiche piazze del paesino.
Dopo che Borgh-Ezio finisce di rifare acqua nel complicato orologio a goccia che sfrutta la caduta d’acqua grazie a complicatissimi meccanismi in equilibrio precario (l’orologio sara’ per sempre inutilizzabile) ..terminiamo la discesa e arriviamo ai piedi del mostro.
Nuvole minacciose convincono Brunella e Dirani a girare la bici verso l’hotel (ovviamente piazzato in cima ad una salita ripida di 6 km ) e i rimanenti 18 impavidi intraprendono la difficilissima salita.
Subito si delineano i gruppetti che animeranno la tappa. Dopo 4 km faticosissimi una fresca fontana e’ l’ultimo momento di riposo e ristoro prima di rituffarsi nell’incubo.
Ogni kilometro e’ scandito da cartelli colorati che segnalano la distanza mancante allo scollinamento e la percentuale media del km successivo da percorrere. Solo due volte la media del km scende sotto il 10 per cento ma a 4 km dall’arrivo la strada s’arrampica con pendenze mai inferiori al 12 per cento con punte al 20. Ed e’ qui che si consuma il dramma sportivo di Pirelli che ingannato dalla sua buona condizione forse non tiene conto della lunghezza della tappa e del ripidone conclusivo di questa salita maledetta. In sintesi Pirelli avvolto dai crampi abbandona la propria bici a 3 km dall’arrivo fra spasmi
sudati e timori sul da farsi.
Lo raggiungo e ben contento di scendere dalla bici (anche perche’ non ce la faccio piu’ nemmeno io) intraprendiamo un’allegra passeggiata con bici al traino e pioggia battente che nel frattempo per rendere la tappa piu’ disumana ci tiene compagnia.
Salendo cala anche la nebbia ed e’ li che decidiamo per il prossimo anno di andare a Santiago de Compostela a farci benedire!
Finalmente scolliniamo e una bella strada sterrata di 10 km ci lascia immaginare i stupendi panorami che s’intravedono fra le nuvole…e poi la ripida e pericolosa discesa (capiamo in parte perche’ soppressa al giro) raggiungiamo l’hotel (molto bello stavolta) e un super ristoratore idromassaggio.
Per la cronaca Burattini ha sbaragliato la concorrenza con una prova maiuscola…ma se non vado errato credo che sua moglie venda Epo.
Però l’ordine ‘arrivo non è stato omologato.
A domani
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