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mercoledì 20 marzo 2013

Primo giorno di primavera

Il moto di rivoluzione della terra è quello che il nostro pianeta compie girando intorno al sole, da ovest verso est. Con questo movimento la terra effettua un'orbita ellittica (detta eclittica) di cui il sole occupa uno dei due fuochi, e varia continuamente la sua distanza rispetto il sole. Il punto più vicino al sole è detto perielio mentre il più lontano è detto afelio. Il periodo di tempo impiegato dalla terra per compiere una rivoluzione completa dura 365 giorni 5 ore 48 minuti e 46 secondi. Per effetto del moto di rivoluzione e a causa dell'asse terrestre inclinato (l'asse terrestre é inclinato di 66°33’ rispetto al piano dell'orbita e di 23°27’ rispetto alla normale a tale piano) accade il susseguirsi delle stagioni astronomiche: primavera, estate, autunno e inverno. 
La terra in questo moto intorno al sole, viene a trovarsi quindi in quattro posizioni particolari nei giorni che determinano l'inizio delle stagioni astronomiche: 
equinozio di primavera (20 marzo: inizio dalla primavera) Il 20 marzo i raggi del sole colpiscono perpendicolarmente l’equatore (il sole è allo zenit sull’Equatore) illuminando tutto il globo allo stesso modo: è l’equinozio di primavera, cioè il giorno in cui il dì e la notte hanno la stessa durata.
solstizio d'estate (21 giugno: inizio dell'estate) Il 21 giugno i raggi solari colpiscono perpendicolarmente il Tropico del Cancro (emisfero boreale - il Sole è allo Zenit sul Tropico del Cancro) e così i raggi ci arrivano perpendicolari determinando l’estate, al nord nell'emisfero boreale, e l’inverno al sud nell’emisfero australe.
e' il solstizio d’estate: nell'emisfero boreale è il dì più lungo, con la notte più breve. Tutti i punti a Nord dell'Equatore restano per un tratto più lungo nella parte illuminata e quelli a Sud dell'Equatore rimangono per un tratto più lungo nella parte oscura. Di conseguenza, solo all'Equatore si hanno 12 ore di luce e 12 di buio, mentre nell'emisfero settentrionale la durata del di è maggiore di quella della notte e nell'emisfero meridionale è minore, e la differenza di durata aumenta con l'aumentare della latitudine; i luoghi compresi fra il Circolo polare artico ed il Polo nord, cioè nella calotta artica, restano illuminati durante tutta la rotazione terrestre, mentre quelli della calotta antartica (tra il Circolo polare antartico ed il Polo sud) restano nel frattempo al buio. 
equinozio d'autunno (22 settembre: inizio dell'autunno)Il 22 settembre i raggi del sole colpiscono perpendicolarmente l’equatore illuminando tutto il globo allo stesso modo (il sole è allo zenit sull’Equatore): è l’equinozio d’autunno, cioè il giorno in cui il dì e la notte hanno la stessa (equi) durata.
solstizio d'inverno (21 dicembre: inizio inverno) Il 21 dicembre il sole raggiunge perpendicolarmente il tropico del Capricorno emisfero australe), determinandone l’estate nell' emisfero sud, e l’inverno, nell'emisfero boreale. E' l’opposto del 21 giugno: è il solstizio d’inverno (la notte più lunga e il dì più breve -nell'emisfero boreale-). Si hanno condizioni opposte al solstizio d'estate: il dì viene ad essere più lungo della notte nell'emisfero meridionale e più corto in quello settentrionale; completamente illuminata è la calotta antartica, completamente nell'oscurità quella artica. Fonte: http://www.meteomin.it

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