La salita alla sella Zoncolan e' la più dura del Friuli e sicuramente tra le
prime d'Italia. L'altimetria e' molto fedele alla realtà e non nasconde
alcuna insidia. Le pendenze sono molto regolari e i valori massimi si attestano
sul 20-21%. Nel grafico sono presenti solo due piccole inesattezze. L'altitudine
di Liariis e' in realtà di 681 m e l'inizio del primo tratto oltre il 14% e' a
quota 685 m. Lo scollinamento invece e' a 1735 m slm. Il percorso può essere
suddiviso in tre parti. Due, lunghe circa 2 km, sono "normali" mentre quella
centrale, di 6 km, e' senz'ombra di dubbio estrema. La salita inizia ad Ovaro
dal bivio sulla statale 52bis presso l'ufficio postale. Questa prima parte e'
di "riscaldamento": le pendenze massime sono del 12-13%. Si svolge in
ambiente aperto attraversando il paese di Ovaro ed i prati che lo separano da
Liaris. Giunti sulla piazza di questo paesino si svolta a destra e la strada
spiana per circa 500 m. Subito dopo l'ultima casa inizia la seconda, durissima,
solitaria, epica parte: 6 Km al 15% medio. L'inizio e' netto e brutale.
Appena usciti da Liariis si staglia nettamente un drittone al 14%, il primo e
tra i meno impegnativi di una lunga serie. I tornanti sono pochi e spesso molto
stretti. Gli aspetti positivi sono la quasi totale assenza di traffico,
l'ombra assicurata dal bosco di abeti e una carreggiata dal fondo accettabile
(Ottobre 2006). Quando il bosco inizia a diradarsi per lasciare progressivamente
posto alla prateria alpina e' segno che manca circa 1 Km alla conclusione della
seconda parte che può finalmente essere considerata finita appena si
e' superato il bivio segnalato per la Malga Pozzof. Da qui, ammirando un
bel panorama della verdissima Val Degano, la salita diventa pedalabile e si
incontra anche una lieve contropendenza lunga circa 300 m a cui segue un breve
strappo al 13%. Superatolo, si arriva alla prima delle tre gallerie. In
realtà sono dei cunicoli che devono essere superati con molta attenzione.
Sono sterrati con un fondo molto sconnesso e viscido e soprattutto non sono
illuminati: e' consigliabile munirsi di un fanalino. Usciti dalla terza galleria
si e' in vista del passo che si raggiunge superando i 4 impegnativi tornanti
finali.
Una volta scollinato la fatica e' ripagata, oltre che dalla
soddisfazione dell'impresa, da un grandioso panorama. L'ultima possibilità di
ristoro e' a Liariis, mentre scendendo verso Sutrio, dopo circa 3 ripidi km, si
arriva nei pressi della baita Cocul.
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