
Il 30 agosto 1925, accompagnato da Italo Balbo, giunse in Romagna il segretario del partito fascista Roberto Farinacci con il mandato di fondare Predappio Nuova. Il momento culminante della visita furono l'inaugurazione di una targa celebrativa in bronzo sulla facciata della casa natale di Mussolini (che egli stesso volle, più tardi, che fosse rimossa) e la posa della prima pietra sia della chiesa di Santa Rosa da Lima sia delle case popolari. Alla cerimonia di inaugurazione non partecipò invece Mussolini che decise di non intervenire per evitare che fossero mosse accuse di favoritismo, in un momento delicato della vita politica del Paese, quando ancora il regime non aveva raggiunto un pieno controllo sui sistemi di informazione. Il 17 febbraio 1927 venne promulgato un regio decreto legge con il quale si stabiliva il trasloco della sede municipale da Predappio (quella che attualmente è chiamata Predappio Alta ) al nuovo centro abitato denominato Predappio Nuova. Al nuovo comune venivano così assegnate competenze territoriali ampie e rilevanti, dovuto anche al fatto che dal 1925 era stata inglobata anche l'area territoriale del comune soppresso di Fiumana. Al nuovo comune viene assegnato anche un nuovo stemma comunale, in modo tale che questo potesse sintetizzare la trasformazione in atto: lo scudo dello stemma era a mezzo diviso; nella metà di sinistra presentava il fascio littorio, nell'altra metà, sudivisa a sua volta in due parti, veniva rappresentata la rocca di Predappio (odierna Predappio Alta), nella metà inferiore la rocca di Fiumana.
Fonte: www.pandolfa.it
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