Non tutti lo sanno, poco distante
da Imola, abbarbicato su un altura dell’Appennino Tosco Emiliano, esiste un
antico borgo abbandonato e dimenticato: il borgo di Castiglioncello. Un luogo
suggestivo e ricco di fascino in cui è possibile addentrarsi e camminare tra
scheletri di edifici ormai in rovina ma in cui ancora si avverte una certa
atmosfera “domestica”… E’ questo che si prova guardando la piazza
del paese, o l’ingresso della chiesa con il suo intatto campanile; come pure i
resti di paglia nelle mangiatoie degli animali o i resti dei focolari in quel
che resta dei camini delle abitazioni; scrutando quei sassi che per tanti anni
hanno dato rifugio e certezze agli uomini che vi hanno abitato. Passato Castel
del Rio si prosegue verso il paese di Moraduccio, raggiunto il quale,
sulla costa della montagna a destra del fiume, si inizia a scorgere la sagoma
sinistra del borgo di Castiglioncello... Al termine del centro abitato di
Moraduccio, sulla destra poco visibile troviamo uno stradello asfaltato che
scende fino al greto del fiume Santerno. Il castello era un villaggio
tutto circondato da mura, ubicato sull’antico tracciato della Montanara, in
posizione difendibile in cima ad un cocuzzolo, era disposto attorno all’asse
principale della strada. L’ingresso è rivolto a nord, ricavato alla base
di una torre di ronda e munito di due feritoie, ancora ben visibili. Oltre il
paese nell’estremità meridionale sorge il piccolo cimitero.
Fonte: www.aicsimola.it
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