Martedì 24 settembre 2013, ore 21
con Mauro Calzolari e Donato Labate Aula didattica “Marcello Mirko Sighinolfi ” Museo di Nonantola Torre dei Bolognesi Nonantola (MO)
2200° Anniversario della costruzione della Via Emilia da parte di Marco Emilio Lepido
Il 2013 rappresenta per la nostra regione e per le nostre città una data significativa, in quanto ricorrono 2200 anni dalla costruzione della via Emilia, realizzata nel 187 a.C. da Marco Emilio Lepido, della nobile gens Aemilia, nel primo anno del suo consolato. L'Emilia è l'unica regione che deve il suo nome ad una strada e ciò dice molto riguardo all'importanza e al ruolo che tale via ha avuto per la storia e lo sviluppo del territorio. La via Emilia rappresenta innanzitutto l'asse su cui si è basata la centuriazione che ha caratterizzato gran parte della Pianura Padana. Come altre vie, essa ebbe valenza strategica perché consentiva di spostare agevolmente gli eserciti; sulla via Emilia, poi, sono sorte città che rappresentavano il capolinea di strade provenienti da Roma e dal versante appenninico e il punto di partenza per le vie dirette al nord. Da Rimini a Piacenza, la via Emilia si raccordava con la Flaminia. Seguendo un tracciato diagonale, a Piacenza intercettava la via Postumia che collegava Genova ad Aquileia; ben presto essa costituì la spina dorsale dell'Italia settentrionale. È quindi estremamente opportuno dedicare a questo anniversario la giusta attenzione poiché molto di quello che oggi è la nostra regione è conseguenza della presenza di questa via di comunicazione.
Il 2013 rappresenta per la nostra regione e per le nostre città una data significativa, in quanto ricorrono 2200 anni dalla costruzione della via Emilia, realizzata nel 187 a.C. da Marco Emilio Lepido, della nobile gens Aemilia, nel primo anno del suo consolato. L'Emilia è l'unica regione che deve il suo nome ad una strada e ciò dice molto riguardo all'importanza e al ruolo che tale via ha avuto per la storia e lo sviluppo del territorio. La via Emilia rappresenta innanzitutto l'asse su cui si è basata la centuriazione che ha caratterizzato gran parte della Pianura Padana. Come altre vie, essa ebbe valenza strategica perché consentiva di spostare agevolmente gli eserciti; sulla via Emilia, poi, sono sorte città che rappresentavano il capolinea di strade provenienti da Roma e dal versante appenninico e il punto di partenza per le vie dirette al nord. Da Rimini a Piacenza, la via Emilia si raccordava con la Flaminia. Seguendo un tracciato diagonale, a Piacenza intercettava la via Postumia che collegava Genova ad Aquileia; ben presto essa costituì la spina dorsale dell'Italia settentrionale. È quindi estremamente opportuno dedicare a questo anniversario la giusta attenzione poiché molto di quello che oggi è la nostra regione è conseguenza della presenza di questa via di comunicazione.
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