È una piada, una volta molto diffusa nell’area della bassa Romagna ed in
particolare nel Lughese; la sua particolarità consiste nella cottura che avviene
in graticola, su brace di legna. Viene servita, di solito, per accompagnare
carni di maiale o di pecora, anch’esse cotte in graticola.
Ingredienti: 1 kg di farina di
grano tenero tipo “0”, 2 cubetti di lievito fresco, 150 g di strutto, 1
cucchiaio raso di sale grosso, 1 pizzico di zucchero, 1 bicchiere e mezzo di
acqua o latte. Dosi per 6/8 persone.
Preparazione: mettete la farina
a fontana sulla spianatoia. In un bicchiere di acqua tiepida sciogliete il
lievito con lo zucchero, nell’acqua rimanente sciogliete il sale, sciogliete
leggermente 100 g di strutto e impastate il tutto fino ad ottenere una pasta
molto elastica. Formate una palla che si stacchi bene dalle mani (se la pasta
fosse troppo soffice non sarebbe possibile la cottura in graticola) e
spolverizzatela con un leggero velo di farina. Con la punta di un coltello
incidete leggermente la parte superiore a forma di croce, coprite con un panno
morbido e fate lievitare in luogo caldo per circa 2 ore. Dividere l’impasto in
due parti e stendete con il mattarello formando due dischi dello spessore di
circa 6-7 millimetri ed un diametro di circa 30 cm. Rimettete in caldo le due
pizze coperte a lievitare per altre due ore circa. Forate con i rebbi della
forchetta e passate un velo di strutto prima sulla parte che verrà appoggiata
sulla graticola, poi dall’altra, prima di girarla. Dorate per circa 15 minuti a
fuoco molto moderato.
Note: il lievito di
birra fresco può esser sostituito da quello liofilizzato, una bustina
corrisponde ad un cubetto.
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